Heinkel He 219
Heinkel He 219 Uhu | |
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Un He 219 con il suo normale equipaggiamento radar FuG 220 Lichtenstein SN-2 | |
Descrizione | |
Tipo | caccia notturno |
Equipaggio | 2 |
Costruttore | Heinkel Flugzeugwerke |
Data primo volo | 15 novembre 1942 |
Data entrata in servizio | aprile 1943 |
Altri utilizzatori | Luftwaffe |
Esemplari | 294 in 26 diverse varianti |
Sviluppato dal | Heinkel P.1060 |
Altre varianti | Hütter Hü 211 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 15,5 m |
Apertura alare | 18,5 m |
Altezza | 4,4 m |
Superficie alare | 44,4 m² |
Peso a vuoto | 11 323 kg |
Peso max al decollo | 13 580 kg |
Propulsione | |
Motore | 2 Daimler-Benz DB 603 A |
Potenza | 1 800 CV (1 324 kW) ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 616 km/h |
Autonomia | 2 148 km |
Raggio di azione | 1 540 km |
Tangenza | 9 300 m |
Armamento | |
Cannoni | 6 MG 151/20 calibro 20 mm 2 MK 108 calibro 30 mm (Schräge Musik) |
Note | dati riferiti alla versione He 219 A-7 |
i dati sono estratti da Jane's Fighting Aircraft of World War II[1] | |
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L'Heinkel He 219 "Uhu" era un caccia notturno bimotore ad ala medio-alta prodotto dall'azienda tedesca Heinkel Flugzeugwerke AG negli anni quaranta.
Utilizzato dai reparti Nachtjagdgeschwader (NJG) della Luftwaffe nelle ultime fasi della seconda guerra mondiale, fu considerato una macchina eccezionale per le sue qualità belliche e per le sue grandi prestazioni[2]. Riuniva in sé manovrabilità (rispetto alla sua classe di velivoli)[2], un'alta velocità, un eccellente radar di bordo e la potenza di fuoco di sei cannoni da 20 millimetri o sei cannoni da 30 e due da 20 millimetri. Fu, inoltre, il primo ad adottare seggiolini eiettabili[2]. L'Uhu era il caccia notturno che avrebbe dovuto contrastare il de Havilland DH.98 Mosquito della Royal Air Force.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Nell'estate 1940 la Heinkel stava sviluppando il progetto di un velivolo multiruolo innovativo, il P.1060, caratterizzato da cabina di pilotaggio stretta, carrello d'atterraggio triciclo anteriore ed armamento difensivo controllato in remoto. Benché introducesse caratteristiche che sarebbero state adottate solo qualche anno più tardi, l'RLM bocciò il progetto ritenendolo troppo innovativo.[3] I bombardamenti notturni della Royal Air Force andavano contrastati con appositi caccia. La Heinkel decise quindi un ulteriore sviluppo del suo precedente modello.[3] L'armamento era costituito da 6 MG 151/20, cannoni automatici da 20 mm, 4 nella fusoliera più altri due nelle radici alari, più (in seguito) altri due MK 108 da 30 mm orientati obliquamente di 65° rispetto all'asse del velivolo. Questo sistema veniva chiamato "Schräge Musik" - musica strana in tedesco, come a quei tempi veniva denominata la musica "jazz", e che davano all'He 219 la possibilità di colpire i quadrimotori avversari anche con un semplice passaggio sotto (le postazioni di difesa dei bombardieri alleati coprivano poco la parte inferiore del velivolo). Furono rese operative anche diverse versioni con altre soluzioni di armamento. La versione A-7, ad esempio, aveva 6 cannoni da 30 mm e 2 da 20 mm.[2] Tuttavia, nelle crescente confusione organizzativa del Terzo Reich, le priorità cambiarono più volte, non sempre privilegiando scelte tecnico/logistiche lineari. I rappresentanti della Messerschmitt, della Junkers e della Dornier riuscirono a persuadere il maresciallo dell'aria Hermann Goering a continuare ad ordinare modelli di Messerschmitt Bf 110, Junkers Ju 88 e Dornier Do 17 convertiti in caccia notturni, piuttosto che esemplari dell'Heinkel. Non è dato di sapere quanto nei processi decisionali contassero amicizie personali o la corruzione.>
Fu il primo aereo della seconda guerra mondiale ad utilizzare il sistema di espulsione del pilota. Altre novità (per la Luftwaffe) erano il carrello a triciclo anteriore, l'abitacolo pressurizzato, torrette telecomandate.
Il programma di produzione, a causa di problemi burocratici e (forse) del favoritismo accordato alle ditte Messerschmitt e Junkers per la fornitura di caccia notturni, fu bloccato e riavviato più volte. Alla fine furono costruiti solo 268 He 219. Probabilmente se gli He219 fossero entrati nel conflitto senza ritardi burocratici,questi aerei avrebbero potuto dare un supporto determinante alla luftwaffe [4]
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Lo He 219 fu operativo dall'aprile 1943 con lo stormo da caccia notturna NJG-1 e compì subito diverse missioni di successo, grazie ad un sistema radar molto efficace e ad un armamento estremamente pesante contro i quadrimotori alleati. In dieci giorni di operazioni, i piloti tedeschi abbatterono più di venti bombardieri, tra i quali sei Mosquito[2]. Quest'ultimo fatto è particolarmente sorprendente perché il wooden wonder era considerato pressoché invincibile e irraggiungibile dalla caccia notturna tedesca. Tuttavia non esistono conferme inglesi della perdita di sei Mosquito in quei giorni[5].
Secondo Smith and Kay, invece, la prima azione in combattimento si deve al maggiore Werner Streib che ai comandi del prototipo V9 s'alzò nella notte del 12 giugno 1943. Durante la missione attaccò uno Squadrone della RAF, abbattendo 5 Lancaster fra le 1:05 e le 2:22 (cfr Chef für Ausz. und Dizsiplin Luftwaffen-Personalamt L.P. [A] V Films, Film C. 2027/I", Bundesarchiv/Militaerarchiv, Freiburg), distruggendo poi il velivolo in fase di atterraggio.[6]
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Esemplari attualmente esistenti
[modifica | modifica wikitesto]Sopravvive un unico He 219, l'esemplare requisito dall'United States Army Air Forces alla fine della seconda guerra mondiale ed utilizzato per alcune prove di volo comparative con l'immatricolazione provvisoria FE-614. Alla fine del ciclo di test il velivolo fu donato allo Smithsonian Institution ed esposto presso il Steven F. Udvar-Hazy Center (38.91091777809996, -77.44463018325183)[7]. Nel 2009 era visibile solo la fusoliera completa degli impennaggi mentre ali e motori erano in fase di restauro.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bridgeman 1946.
- ^ a b c d e Enzo Angelucci, Paolo Matricardi, Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.3), Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979, pp. p.83-5.
- ^ a b Heinkel He 219 Uhu in Уголок неба.
- ^ Boyne 1997, p. 295.
- ^ Chorley 1997, Chorley 2004, Franks 2000, Abschüsse auf He 219. Mitteilung 1/44 TAD/Se, dated 25.7.44, detailing all claims made on the He 219 to 17.7.44 List is reproduced with additions to November 1944 in Joachim Dressel and Manfred Griehl, "Heinkel He-219 Uhu").
- ^ Smith, J.R. and Antony L. Kay. German Aircraft of the Second World War. London: Putnam, 1972. ISBN 0-85177-836-4. Pagina 298.
- ^ airandspace.si.edu, https://airandspace.si.edu/collection-objects/heinkel-he-219-a-2-r4-uhu-eagle-owl/nasm_A19600322000 .
- ^ (EN) Heinkel, su Preserved Axis Aircraft, http://www.preservedaxisaircraft.com. URL consultato il 9 ago 2009.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Boyne, Walter J. Scontro di ali: L'aviazione militare nella seconda guerra mondiale. Milano, Mursia, 1997. ISBN 88-425-2256-2
- (EN) Bridgeman, Leonard (editor). “Heinkel He 219.” Jane's Fighting Aircraft of World War II. London: Studio, 1946. ISBN 1-85170-493-0.
- (EN) Chorley, W.R. Royal Air Force Bomber Command Losses of the Second World War, Volume 5 1944 - amendments and additions, Volume 6 1945 - amendments and additions. London: Ian Allen Publishing, 1997. ISBN 978-0-904597-91-2.
- (EN) Chorley, W.R. Royal Air Force Bomber Command Losses of the Second World War, Volume 6 1945 - amendments and additions. London: Ian Allen Publishing, 2004. ISBN 978-0-904597-92-9.
- (EN) Franks, Norman L.R. Royal Air Force Fighter Command Losses of the Second World War: Volume 3. Operational Losses: Aircraft and Crews 1944-1945 (Incorporating Air Defence Great Britain and 2nd TAF): 1944-1945. Hersham, Surrey, UK: Midland Publishing, 2000. ISBN 978-1-85780-093-7.
- (EN) Green, William. Warplanes of the Third Reich. London: Macdonald and Jane's Publishers Ltd., 1970 (fourth Impression 1979). ISBN 0-356-02382-6.
- (EN) Green, William and Gordon Swanborough. "Heinkel's Nocturnal Predator... The He 219". Air Enthusiast. Issue Forty, September-December 1989. Bromley, Kent:Tri-Service Press. pp. 8–19, 70–72.
- (EN) Nowarra, Heinz J. Heinkel He 219 "Uhu". Atglen, PA: Schiffer Publishing Inc., 1989. ISBN 0-88740-188-0.
- (EN) Remp, Roland. Heinkel He 219, An Illustrated History Of Germany's Premier Nightfighter. Atglen, PA: Schiffer Publishing Inc., 2007. ISBN 0-7643-1229-4.
- (EN) Smith, J.R. and Antony L. Kay. German Aircraft of the Second World War. London: Putnam, 1972. ISBN 0-85177-836-4.
- (DE) Heinz J. Nowarra, Die Deutsche Luftrüstung 1933-1945, Koblenz, Bernard & Graeffe Verlag, 1993, ISBN 3-7637-5464-4.
- Enzo Angelucci, Paolo Matricardi, Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.4), Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Heinkel He 219
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Bert Hartmann, Heinkel He 219, su Luftarchiv.de, http://www.luftarchiv.de/, 16 settembre 2007. URL consultato il 9 agosto 2009.
- (EN) Maksim Starostin, Heinkel He 219 Uhu; 1942, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 9 agosto 2009.
- (EN) Heinkel He 219 Uhu (Eagle-Owl), su Military Factory, http://www.militaryfactory.com, 9 luglio 2008. URL consultato il 9 agosto 2009.
- (RU) Heinkel He 219 Uhu, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 20 novembre 2010.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh96003712 · J9U (EN, HE) 987007549239005171 |
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