Ticida
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Ticida (in latino Ticĭdas; dopo l'84 a.C.) è stato un poeta romano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ticida fece parte della corrente dei Poetae novi e secondo Apuleio cantò dell'amata Cecilia Metella Celere con lo pseudonimo di Perilla; sempre Apuleio riporta fosse più giovane di Catullo. [1][2]
Viene citato anche da Ovidio nei Tristia.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Dell'opera di Ticida ci rimangono solamente tre versi, due dall'Epithalamium, un imeneo, e uno dagli Epigrammi. [3]
(LA)
«felix lectule talibus
sole testis amoribus»
(IT)
«o felice lettino, di tali
amori solo testimone»
La seconda citazione, contenuta nel De grammaticis di Svetonio, recita:
(LA)
«Lydia doctorum Maxima cura liber»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ticida in Treccani, su treccani.it.
- ^ Enzo Cetrangolo, Breve storia della letteratura latina, Literary Criticism, 1991.
- ^ Giovanni Battista Pighi, Il libro e i frammenti dei Poetae Novi, Literary Collections, 2013.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Tìcida, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Cesare Giarratano, TICIDA, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- (LA) Opere di Ticida, su Musisque Deoque.
- (LA) Opere di Ticida, su PHI Latin Texts, Packard Humanities Institute.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 36808461 · ISNI (EN) 0000 0000 4890 224X · CERL cnp00286010 · LCCN (EN) nr95022298 · GND (DE) 102408270 |
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