North American XB-21
North American XB-21 | |
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Un North American XB-21 (numero di serie 38-485) | |
Descrizione | |
Tipo | bombardiere medio |
Equipaggio | da 6 ad 8 |
Costruttore | North American Aviation |
Data primo volo | 22 dicembre 1936 |
Esemplari | 1 |
Costo unitario | 122 000 $[1] |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 18,81 m |
Apertura alare | 29 m |
Altezza | 4,5 m |
Superficie alare | 131 m² |
Peso a vuoto | 86 65lb |
Peso carico | 12.453 kg |
Peso max al decollo | 18.143 kg |
Propulsione | |
Motore | 2 motori radiali turbocompressi Pratt & Whitney R-2180 Twin Hornet |
Prestazioni | |
Velocità max | 407 Km/h a 10 00 m |
Velocità di crociera | 351km/h |
Velocità di salita | a 1000 m in 10 min |
Raggio di azione | 1960 miglia con 2 200 lb di bombe, 600 miglia con 10 000 lb di bombe |
Tangenza | 7620m |
Armamento | |
Mitragliatrici | 5 mitragliatrici calibro 30, montate in torrette singole sul muso ed in posizione dorsale e ventrale |
Bombe | fino a 10 000 lb alloggiate internamente |
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Il North American XB-21, conosciuto anche con la designazione del costruttore NA-21, e raramente chiamato anche Dragon[3] (dragone), fu un prototipo di aereo da bombardamento statunitense sviluppato dalla North American Aviation verso la fine degli anni trenta per essere valutato dalla United States Army Air Corps (il corpo che diverrà l'Aeronautica degli Stati Uniti). Il rivale nel confronto fu il Douglas B-18 Bolo, che risultò essere considerevolmente meno costoso e, malgrado l'ordinativo di una piccola quantità di apparecchi per valutazioni approfondite, l'XB-21 fu costruito in un unico esemplare.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Il prototipo del NA-21 fu il primo apparecchio militare bimotore della North American Aviation[4] e venne assemblato nella fabbrica di Inglewood (California)[5] a partire dal 1936.
L'NA-21 fu un monoplano con ala incernierata al centro dell'altezza della fusoliera, tutto in metallo, propulso da due motori radiali Pratt & Whitney R-2180 Twin Hornet che adottavano due turbocomressori per il ristabilimento delle prestazioni ad alta quota.[5]
L'equipaggio comprendeva sei o otto uomini[1], mentre l'armamento difensivo era notevole per l'epoca ed includeva ben 5 mitragliatrici Browning M1919 calibro 0,30. Era previsto che queste venissero alloggiate in torrette azionate idraulicamente, poste sul muso e sul dorso. Inoltre erano previste armi azionate manualmente installate sui fianchi o ventralmente.[5] Fino a 10 000 libbre (circa 4 500 kg) di bombe potevano essere caricate nell'apposito vano interno, mentre un carico di sole 2 200 libbre (1 000 kg) garantiva un'autonomia di 1900 miglia (3 100 km).[5]
Collaudo e valutazione
[modifica | modifica wikitesto]Intrapresi il 22 dicembre del 1936 al Mines Field, i voli di collaudo della casa costruttrice individuarono alcuni problemi marginali.[6] L'apparecchio, a cui fu assegnato il numero di matricola 38-485,[1] era valutato assieme al concorrente dal disegno simile della Douglas Aircraft, una versione migliorata del fortunato B-18 Bolo.[1]
Durante la corsa di decollo le torrette delle mitragliatrici si rivelarono prblematiche, i loro motori attuatori dimostrarono di essere sottopotenziati ed inoltre passavano raffiche di vento attraverso le feritoie per le canne.[7] Come soluzione a questi problemi la torretta sul muso venne sagomata, mentre quella dorsale venne del tutto rimossa.[1]
L'XB-21 rivelò migliori prestazioni rispetto al suo concorrente,[6] ma il prezzo divenne il fattore prominente nella valutazione tra il Bolo e l'XB-21.[2] Su questa base il B-18 modificato venne dichiarato vincitore della commessa, infatti la Douglas valutava il suo apparecchio 64 000 dollari ad esemplare, mentre la North American ben 122 000. L'ordinativo fu di 177 apparecchi, designati B-18A.[2]
Malgrado ciò, l'Army Air Corps trovò le prestazioni del XB-21 tanto interessanti da ordinarne cinque esemplari di preserie, da designare YB-21.[1] Subito dopo aver siglato il contratto, quest'ultimo venne annullato e nessuna nuova macchina venne mai costruita, lasciando l'XB-21 come unico esemplare. Utilizzato dalla North American Aviation, servì come aereo sperimentale fino alla sua radiazione.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Factsheets: North American XB-21 Archiviato il 5 luglio 2012 in Internet Archive., National Museum of the United States Air Force. URL consultato il 21-05-2010.
- ^ a b c Joe Baugher, North American XB-21. URL consultato il 21-05-2010.
- ^ Lloyd S. Jones, U.S. Bombers, B1-B70. Aero Publishers, Fallbrook (CA), 1962, pag. 65.
- ^ a b Bill Yenne, The Story of the Boeing Company. Zenith Press, St. Paul (MN), 2005. ISBN 0-7603-2333-X, pagg. 64-65.
- ^ a b c d David Donald, The Complete Encyclopedia of World Aircraft. Orbis, Londra, 1997. ISBN 0-7607-0592-5, pag. 696.
- ^ a b Ed Rusinek, "A Tale of Two Dragons" Archiviato il 21 novembre 2008 in Internet Archive.. North American Aviation Retirees Bulletin, Winter 2005.
- ^ Claus Reuter, Development of Aircraft Turrets in the AAF, 1917-1944. S.R. Research & Publishing, New York, 2000. ISBN 1-894643-08-9.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Joe Baugher, North American XB-21. URL consultato il 21-05-2010.
- David Donald, The Complete Encyclopedia of World Aircraft. Orbis, Londra, 1997. ISBN 0-7607-0592-5.
- Lloyd S. Jones, U.S. Bombers, B1-B70. Aero Publishers, Fallbrook (CA), 1962 OCLC 8070421
- Claus Reuter, Development of Aircraft Turrets in the AAF, 1917-1944. S.R. Research & Publishing, New York, 2000. ISBN 1-894643-08-9.
- Ed Rusinek, "A Tale of Two Dragons". North American Aviation Retirees Bulletin, Winter 2005.
- Bill Yenne, The Story of the Boeing Company. Zenith Press, St. Paul (MN), 2005. ISBN 0-7603-2333-X.
- Bill Yenne, The American Aircraft Factory in World War II. Zenith Press, St. Paul (MN), 2006. ISBN 0-7603-2300-3.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Velivoli comparabili
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su North American XB-21
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maksim Starostin, North American XB-21; 1937, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 20 giugno 2010.
- XB-21 at Aero-Web.org, su aero-web.org. URL consultato il 16 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2009).