Junkers A 25
Junkers A 25 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da trasporto multiruolo |
Equipaggio | 1 |
Progettista | Otto Mader Ernst Zindel |
Costruttore | Junkers Junkers (Fili) |
Data primo volo | 1926 |
Sviluppato dal | Junkers A 20 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 8,35 m |
Apertura alare | 15,34 m |
Altezza | 3,05 m |
Superficie alare | 28,50 m² |
Peso carico | 1 600 kg |
Passeggeri | 1 |
Propulsione | |
Motore | uno Junkers L2 |
Potenza | 195 PS (143 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 190 km/h |
Velocità di crociera | 170 km/h |
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Lo Junkers A 25 era un aereo monomotore monoplano ad ala bassa sviluppato dall'azienda tedesca Junkers Flugzeugwerk AG negli anni venti e realizzato, oltre che dalla stessa, nella filiale sovietica Junkers di Fili, allora villaggio nelle vicinanze di Mosca e ora suo quartiere.
Sviluppato dal precedente A 20, ne conservava la cellula e la superficie in metallo ondulato tipico della produzione Junkers, differenziandosene essenzialmente per l'adozione di una motorizzazione dalla maggior potenza erogata.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Al termine della prima guerra mondiale, in seguito alla definizione del trattato di Versailles, venne imposta una pesante restrizione nell'attività dell'aviazione tedesca. In ambito militare l'intera flotta di velivoli militari tedeschi venne requisita per essere assegnata alle forze aeree alleate alla Triplice intesa come parte del risarcimento dei danni subiti od essere avviata alla distruzione. Tuttavia, seppur limitata e sotto il controllo di un'apposita commissione, venne consentita la ripresa dell'aviazione civile, sia in ambito turistico che commerciale, apponendo delle specifiche per limitare le capacità dei modelli in modo da renderli inefficaci come velivoli militari.
Le iniziali imposizioni riguardavano anche il rapporto potenza-peso ma le mutate esigenze di trasporto nel corso degli anni convinsero la commissione, nel 1926, ad autorizzare specifiche meno restrittive.[1] In questo modo si diede nuova libertà nel settore dei motori aeronautici e la Junkers, che aveva avviato lo sviluppo dello sperimentale Junkers L1 già dal 1920[4], iniziò a valutare di rimotorizzare alcuni modelli di successo con unità dalla maggior potenza.
Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Junkers A20/A25/A35 in The Hugo Junkers Homepage.
- ^ Junkers A25 in Junkers.de.
- ^ Junkers A.25 in Уголок неба.
- ^ (EN) Horst Zoeller, Junkers Engines - L1, su The Hugo Junkers Homepage, http://www.junkers.de.vu/, 14 settembre 2003. URL consultato l'11 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2011).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Turner, P. St.J and Nowarra, H. (1971). New York: Arco Publishing Co. Inc. ISBN 0-668-02506-9
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Junkers A 25
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Horst Zoeller, Junkers A20/A25/A35, su The Hugo Junkers Homepage, http://www.junkers.de.vu/, 7 gennaio 2003. URL consultato l'11 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2010).
- (DE) Junkers A 25, su Hugo Junkers, http://www.junkers.de/. URL consultato l'11 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2012).
- (RU) Junkers A.25, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato l'11 dicembre 2011.