Ignazio Greco
Ignazio Greco (Palermo, 24 luglio 1830 – Palermo, 1910) è stato un architetto italiano[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Giuseppe Greco e Lorenza Lo Jacono, si laureò in architettura a Palermo il 16 luglio 1859, trasferendosi poi per lungo tempo a Parigi[1].
Nel 1867 ottenne il suo primo incarico da Biagio Licata, principe di Baucina, intervenendo per l'attualizzazione di un vecchio monastero di Montemaggiore Belsito in magione patrizia[1].
Iscrittosi dapprima al "Collegio degli Ingegneri e Architetti" della città natale (1878), promosse da socio un'influente associazione morale progressista[1]. Qualche anno più tardi fu nominato onorario del Genio civile di Palermo, collaborando fattivamente alla realizzazione degli acquedotti cittadini[1].
Venne messo sotto contratto dai coniugi Scalia-Whitaker, per i quali realizzò il suo capolavoro: la villa in zona Malfitano, che secondo i committenti doveva ispirarsi ad una celebre residenza nobiliare fiorentina, suggestione solo in parte seguita dall'architetto[1]. Sempre per la coppia italo-britannica iniziò i lavori dell'istituto per l'infanzia abbandonata nel 1902, in seguito ultimato da Salvatore Caronia Roberti[1].
Fece parte dell'organizzazione dell'Esposizione nazionale di Palermo (1888)[1].
Grazie ai meriti ottenuti fu nominato commendatore dall'Ordine della Corona (1891)[1].
Opere[1]
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Licata-Baucina di Montemaggiore Belsito.
- Villa Malfitano Whitaker.
- restauro del Pio Istituto delle Povere (1901-1904).
- Villa Ajello (1902), demolita.
- Orfanotrofio Whitaker a Palermo (1902-1934).
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fabio Cosentino, GRECO, Ignazio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 59, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002. URL consultato il 3 gennaio 2016.