Vai al contenuto

BAR 01

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
BAR 01
Villeneuve in Canada
Descrizione generale
CostruttoreRegno Unito (bandiera)  British American Racing
CategoriaFormula 1
SquadraBritish American Racing
Progettata daAdrian Reynard
Malcolm Oastler
SostituisceTyrrell 026
Sostituita daBAR 002
Descrizione tecnica
Meccanica
TelaioMonoscocca in fibra di carbonio a nido d'ape
MotoreSupertec FB01 3.0 V10 a 71°
TrasmissioneReynard / Xtrac longitudinale semi-automatico a 6 marce
Dimensioni e pesi
Passo3020 mm
Peso600 kg
Altro
CarburanteElf
PneumaticiBridgestone
AvversarieVetture di Formula 1 1999
Risultati sportivi
DebuttoAustralia (bandiera) Gran Premio d'Australia 1999
Piloti22. Canada (bandiera) Jacques Villeneuve
23. Brasile (bandiera) Ricardo Zonta 1-2, 6-16
23. Finlandia (bandiera) Mika Salo 3-5[1]
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
16 0 0 0

La BAR 01 è stata la prima monoposto di Formula 1 del team British American Racing. Prese parte alla stagione 1999.

Costruita dalla squadra nata a seguito dell'acquisto della Tyrrell da parte della British American Tobacco, fu pilotata da Jacques Villeneuve, campione del mondo 1997 (che aveva scelto di lasciare la Williams per seguire il suo manager Craig Pollock, divenuto titolare della nuova scuderia) e dal brasiliano Ricardo Zonta, campione di Formula 3000 Internazionale 1997 e di FIA GT 1998.

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

La vettura presentava nell'alettone anteriore paratie laterali inedite fino ad allora nel mondo della Formula 1, caratterizzate della presenza di un flap.[2] Totalmente nuove erano la forma del serbatoio dell'olio[2] e la sospensione anteriore, che presentava l'attacco del puntone direttamente unito a quello del portamozzo.[3]

Vista aerea della particolare livrea bicolore della BAR 01

Prima dell'inizio della stagione 1999 la neonata BAR entrò in conflitto con la Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA) circa la sua immagine. Come palesato in occasione della presentazione ufficiale, la scuderia anglo-americana avrebbe voluto portare in pista due vetture con livree diverse, ognuna dedicata a un marchio della multinazionale British American Tobacco:[4] per Villeneuve era stata preparata una monoposto biancorossa, sponsorizzata Lucky Strike, mentre Zonta avrebbe guidato una vettura gialloblù, pubblicizzata da State Express 555.[4]

La FIA tuttavia rimarcò il principio secondo cui le due macchine della stessa squadra dovevano avere identici colori, con poche e marginali differenze ammesse come il numero di gara, il nome e la bandiera nazionale del pilota;[4] nelle settimane seguenti la BAR presentò ricorso presso la Camera del Commercio di Losanna,[4] che però si espresse a sfavore del team[5]. Si tentò di trovare un accordo proponendo di impiegare le due livree a corse alterne, ma anche quest'idea venne rigettata. Per risolvere l'impasse, la BAR elaborò pertanto una nuova livrea che "fondeva" le due soluzioni, col gialloblù 555 sul lato destro e il biancorosso Lucky Strike su quello sinistro, separati da una finta cerniera lampo che attraversava longitudinalmente la monoposto fino al musetto, che invece era colorato d'argento. Tale livrea fu infine approvata dalla FIA e adottata dalla scuderia per tutta la stagione, passando alla storia come una delle più curiose mai viste in F1[5].

Rendimento agonistico

[modifica | modifica wikitesto]

Le aspettative nei confronti della monoposto erano elevate: i due piloti erano di buon livello e il team aveva alle spalle una proprietà facoltosa, che aveva pianificato un investimento di 500 milioni di dollari in tre anni (non troppo distante dall'impegno economico di un top team) e per lo sviluppo si era avvalsa dell'apporto della Reynard Motorsports, il cui titolare, Adrian Reynard, era arrivato a dichiarare che la macchina avrebbe potuto centrare pole position e vittoria fin dall'esordio.

Alla prova della pista, la macchina si rivelò mediamente veloce, ma il motore Supertec (derivato dai Renault, ma ben meno potente) palesò gravi limiti di inaffidabilità[2]: in molte occasioni la possibilità di arrivare in zona punti fu vanificata da guasti e noie meccaniche. Villeneuve (che peraltro, in occasione del Gran Premio di Spagna, riuscì per qualche giro a portarsi al comando) collezionò 12 ritiri su 16 gare, dei quali 11 consecutivi. Quanto a Zonta, in seguito ad un infortunio, fu sostituito da Mika Salo, che diede alla squadra il miglior piazzamento stagionale, arrivando settimo al Gran Premio di San Marino.

La BAR si classificò 11ª e ultima nel campionato costruttori, senza aver raccolto punti e preceduta anche da piccole scuderie come la Sauber, la Minardi e perfino la Arrows, alle prese con gravi problemi di liquidità.

Risultati completi

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Team Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1999 BAR Supertec FB01 3.0 V10 B Canada (bandiera) Villeneuve Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit 15 8 10 Rit 9 0 11º
Brasile (bandiera) Zonta Rit NP Rit 9 Rit 15* Rit 13 Rit Rit 8 Rit 12
Finlandia (bandiera) Salo 7 Rit 8
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

(*) Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.

  1. ^ Al posto di Ricardo Zonta infortunato
  2. ^ a b c Piola, p. 110.
  3. ^ Piola, p. 111.
  4. ^ a b c d Andrea Cremonesi, Bar, la F1 a due colori, in La Gazzetta dello Sport, 7 gennaio 1999.
  5. ^ a b Mario Vicentini, Fisichella sorride, McLaren mistero, in La Gazzetta dello Sport, 24 febbraio 1999.
  • Giorgio Piola, Formula 1 '99. Analisi tecnica, Giorgio Nada Editore, 1999, ISBN 88-7911-218-X.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Formula 1: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Formula 1