Landini: «Rivoltiamo il Paese come un guanto». A Torino scontri tra forze dell’ordine e antagonisti, bloccati i binari
Così il segretario Cgil Maurizio Landini, a margine del corteo per lo sciopero generale a Bologna
I punti chiave
- «In Italia in piazza oltre mezzo milione di persone»
- «Vogliamo rivoltare il Paese come un guanto»
- «Bloccare i licenziamenti come con il Covid»
- Sciopero a Bologna, in migliaia al corteo di Cgil e Uil
- Corteo Cgil-Uil a Roma, sfilano anche Schlein e D’Alema
- Bombardieri, a insulti Salvini risponde piazza democratica
- Scontri tra forze dell’ordine e antagonisti a Torino
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«Mi sembra chiaro che c’è stato un tentativo esplicito di mettere in discussione questo diritto. Tra l’altro è in discussione in Parlamento un decreto, che viene chiamato decreto sicurezza, e noi chiediamo che sia ritirato, che vuole far diventare un reato lo sciopero, i blocchi stradali, l’occupazione delle fabbriche quando chiudono. È chiaro che siamo di fronte al tentativo serio di una svolta autoritaria che mette in discussione la libertà di esistere e la libertà delle persone». Così il segretario Cgil Maurizio Landini, a margine del corteo per lo sciopero generale a Bologna, ha risposto a una domanda sul diritto di scioperare.
«In Italia in piazza oltre mezzo milione di persone»
«Se mettiamo assieme i numeri di tutti quelli che oggi hanno deciso di scendere in piazza possiamo tranquillamente dire che più di 500mila persone in tutta Italia hanno scelto di essere in piazza per difendere la libertà e i diritti di tutti», ha detto il segretario della Cgil, parlando dal palco di Bologna.
«Vogliamo rivoltare il Paese come un guanto»
«Noi vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese - ha continuato il leader della Cgil - e per farlo c’è bisogno della partecipazione di tutte le persone. La rivolta sociale, per noi, significa proprio dire che ognuno di noi non deve voltarsi da un’altra parte di fronte alle ingiustizie, anzi, deve passare l’idea che il problema mio è il problema di tutti e che solo mettendoci insieme possiamo cambiare questa situazione. È una giornata di mobilitazione come da tempo non si vedeva. Oggi inizia un percorso di mobilitazione per rivoltare come un guanto questo Paese».
«Bloccare i licenziamenti come con il Covid»
«Siamo pronti a mobilitarci per impedire che ci siano licenziamenti e chiusure di fabbriche. Chiediamo che si ripristini il blocco dei licenziamenti come è stato per il periodo del Covid», ha continuato Landini. «Continuiamo ad andare avanti, a partire dal rinnovo dei contratti anche nel pubblico impiego. Chiediamo che il Parlamento, che deve ancora discutere e votare la manovra, produca dei cambiamenti radicali», ha aggiunto. «Per quello che ci riguarda proseguiremo anche nelle prossime settimane chiedendo anche il ritiro del decreto sicurezza e cambiando quelle politiche stagliate del governo. Da un certo punto di vista la lotta per il rinnovo dei contratti non è una battaglia di una parte, riguarda i lavoratori privati come quelli pubblici».
Sciopero a Bologna, in migliaia al corteo di Cgil e Uil
Sono diverse migliaia le persone, con bandiere, fischietti, striscioni, che hanno sfilato da Porta Lame verso il centro di Bologna, direzione piazza Maggiore, nella manifestazione di Cgil e Uil per lo sciopero generale. Al corteo partecipano il segretario della Cgil Maurizio Landini e il neoeletto presidente dell’Emilia-Romagna Michele de Pascale. Tanti manifestanti indossano i gilet rossi con scritto “è il momento della rivolta sociale”.
Corteo Cgil-Uil a Roma, sfilano anche Schlein e D’Alema
Le lavoratrici, i lavoratori, le pensionate e i pensionati del Lazio questa mattina hanno sfilato a Roma per lo sciopero generale indetto da Cgil e Ull contro la Legge di bilancio. La manifestazione è partita alle 9.30 da Piazza Esquilino per arrivare in Via dei Fori Imperiali dove sono in programma gli interventi dei segretari generali regionali e assieme alla segretaria Cgil Francesca Re David. Con bandiere della Cgil e della UIL, e fischietti, a sfilare con i sindacati al corteo nella Capitale, oltre alcuni gruppi studenteschi, anche esponenti della politica. Arrivata in mattinata, la segretaria del Pd Elly Schlein e l’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema. Nella Capitale anche un corteo distaccato dei Cobas: scandendo cori contro il governo e il comune di Roma, centinaia, assieme ad alcuni collettivi, sono partiti da piazza Indipendenza, diretti a piazza Barberini.
Bombardieri, a insulti Salvini risponde piazza democratica
«Mi pare che Salvini si sia sprecato in insulti, ci ha detto che siamo degli estremisti, ci ha detto che siamo ridicoli, e quegli insulti sono forse rivolti a queste persone che riempiono 40 piazze in questo splendido Paese, che chiedono soltanto di essere ascoltati, di modificare le scelte che sono state fatte finora». Lo ha detto il segretario nazionale della Uil, Pierpaolo Bombardieri a Napoli. «Intanto mi pare - ha aggiunto Bombardieri - che non tutto il governo abbia fatto le stesse valutazioni. Questa è una protesta pacifica, democratica, è strano che un vicepresidente del Consiglio attacchi in questo modo un diritto riconosciuto dalla Costituzione. Noi rispondiamo con queste piazze, rispondiamo con la democrazia, con manifestazioni pacifiche, democratiche, che chiedono cambiamenti».
Scontri tra forze dell’ordine e antagonisti a Torino
Scontri tra le forze dell’ordine e antagonisti che hanno partecipato allo “spezzone sociale” del corteo per lo sciopero generale a Torino. Sono avvenuti vicino alla stazione di Porta Nuova, in via Sacchi, in centro città, dove i manifestanti hanno cercato di entrare sfondando il cordone di polizia. Le forze dell’ordine li hanno respinti a manganellate, i manifestanti hanno sferrato calci e pugni e usato le aste delle bandiere. Scanditi dai manifestanti slogan contro Salvini e la Tav Torino-Lione.
Studenti e attivisti pro Palestina hanno poi occupato a Torino i binari della stazione di Porta Susa. Dopo i disordini scoppiati davanti alla stazione di Porta Nuova i manifestanti hanno raggiunto l’altra stazione di Torino. Gli studenti, alcune centinaia, si erano divisi in due gruppi. Alcuni hanno raggiunto Porta Nuova, dove ci sono stati gli scontri e il secondo si è diretto a Porta Susa, seguendo un altro percorso. E sono riusciti ad entrare e occupare i binari. Davanti a Porta Susa si registrano ancora tensioni con forze dell’ordine.
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