Léopold Victor Delisle
Léopold Victor Delisle (Valognes, 24 ottobre 1826 – Chantilly, 21 luglio 1910) è stato un bibliotecario, storico, diplomatista e paleografo francese, tra i principali cultori della diplomatica in Francia e animatore dell'École nationale des chartes.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giovinezza
[modifica | modifica wikitesto]Cresciuto a Valognes in Normandia, fu assunto, in gioventù, dall'antiquario e storico dell'architettura, Charles-Alexis-Adrien Duhérissier de Gerville, che lo incaricò di copiare manoscritti della sua collezione e gli insegnò sufficientemente le basi della paleografia, tanto che Delisle fu poi in grado di entrare nell'École des Chartes. Presso quest'istituto, dove la sua carriera studentesca fu brillante e dove mantenne la sua influenza anche negli anni a venire in qualità di insegnante[1], la sua tesi finale s'intitolo Essai sur les revenus publics en Normandie au XIIe siècle (1849), basata in parte sui manoscritti di Duhérissier de Gerville[2], in omaggio alla natale Normandia che fu oggetto dei suoi primi studi, quali Études sur la condition de la classe agricole et l'état de l'agriculture en Normandie au Moyen Âge (1851)[3], basati su faticose ricerche compiute negli archivi di quella regione. Tale lavoro fu poi ristampato nel 1905 senza modifiche, e rimane autorevole in tale ambito tutt'oggi.
Alla Bibliothèque nationale
[modifica | modifica wikitesto]Nel novembre 1852 trovò lavoro presso la sezione manoscritti della Bibliothèque Imperiale (futura Biblioteca nazionale di Francia), sezione di cui, nel 1874, divenne il principale responsabile quale successore di Jules Taschereau. Delise era al tempo già noto per essere un compilatore di innumerevoli e inestimabili inventari dei manoscritti della sezione. Quando il governo francese decise di stampare un catalogo generale dei libri conservati nella biblioteca, Delisle divenne responsabile di quest'iniziativa e prese parte all'opera: nella prefazione al primo volume (1897), fornì un dettagliato resoconto della storia della biblioteca e della sua gestione.
Sotto la sua amministrazione la biblioteca si arricchì di numerosi doni, lasciti testamentari ed acquisizioni, in particolare con l'acquisto di una parte dei manoscritti provenienti dal conte di Ashburnham. Delisle dimostrò che la maggior parte dei manoscritti di origine francese che il conte di Ashburnham aveva comprato in Francia, in particolare quelli acquistati dal venditore di libri Jean-Baptiste Barrois, era stata rubata dal conte Guglielmo Libri Carucci dalla Sommaja, ispettore generale delle biblioteche sotto il re Luigi Filippo, procurandosi il riacquisto dei manoscritti per la biblioteca, dopo aver preparato un catalogo di essi intitolato Catalog des manuscrits des fonds Libri et Barrois (1888), la cui prefazione fornisce la cronologia dell'intera transazione[3]. Fu eletto membro dell'Academie des Inscriptions et Belles Lettres nel 1859 e divenne membro dello staff del Recueil des historiens de la France, collaborando ai volumi XXII (1865) e XXIII (1876) e curando il XXIV (1904), prezioso per la storia sociale della Francia nel XIII secolo[4].
Ritiro e morte
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il suo ritiro (21 febbraio 1905), Delise pubblicò in due volumi un catalogo e una descrizione dei libri e dei manoscritti stampati nel Museo Condé di Chantilly, lasciato dal duca d'Aumale all'Istituto francese. Morì a Chantilly nel 1910.
Attività scientifica
[modifica | modifica wikitesto]Delisle, oltre al suo lavoro come bibliotecario e direttore della Bibliothèque Nationale, realizzò (aiutato in questo anche dalla moglie Laura Burnouf, sposata il 10 giugno 1857 e figlia di Eugène Burnouf[5]) molti preziosi rapporti ufficiali, cataloghi e un gran numero di memorie e monografie sui punti legati alla paleografia e allo studio della storia e dell'archeologia, quali i Mélanges de paleographie et de bibliographie (1880) con l'atlante e i suoi articoli nell'Album paléographique (1887). In ambito paleografico, Delisle si concentrò sullo studio della scrittura merovingica, sulle precaroline prodotte dagli scriptoria delle abbazie di Corbie e Luxeuil e sull'importanza del monastero di San Martino di Tours (Memoire su l'école calligraphique de Tours), diretto dal dotto Alcuino di York, per la produzione e diffusione in tutto l'Impero carolingio della scrittura minuscola che porterà il nome di Carlo Magno[6].
In ambito diplomatistico, Delisle si concentrò sull'edizione critica e lo studio dei documenti prodotti dalle cancellerie dei sovrani merovingi e carolingi prima (celebre la pubblicazione de Recueil des historiens des Gaules et de la France, 1869 e seguenti), seguito poi da quelli dei sovrani francesi dell'età medievale (dei Diplômes des rois de France) di quelli inglesi come Enrico II e di papi, quali Innocenzo III (Mémoire sur les actes d'Innocent III, 1857)[7]. Importante anche la Mémoire sur les operations financières des Templiers (1889)[4]. Collaborò inoltre attivamente all'Histoire littéraire de la France[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giulio Battelli, Lezioni di paleografia, 4ª ed., Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1999 [1936], OCLC 978-88-209-2689-2.
- Harry Bresslau, Manuale di diplomatica per la Germania e per l'Italia, a cura di a cura di Annamaria Voci-Roth, vol. 1, Roma, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali-Ufficio Centrale per i Beni Archivistici, 1998.
- (FR) Georges Perrot, Notice sur la vie et les travaux de Léopold-Victor Delisle, collana Comptes rendus des séances de l'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, Parigi, A. Picard, 1911, pp. 735-817, OCLC 166033719. URL consultato l'11 gennaio 2019.
- (EN) Delisle, Léopold Victor, collana The Encyclopaedia Britannica, vol. 7, 11ª ed., New York, Università di Cambridge, 1911, p. 964, OCLC 70608430. URL consultato l'11 gennaio 2019.
- Delisle, Léopold-Victor, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931. URL consultato l'11 gennaio 2019.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua francese dedicata a Léopold Victor Delisle
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Léopold Victor Delisle
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Delisle, Léopold-Victor, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Léopold Delisle, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Léopold Victor Delisle, su Dictionary of Art Historians, Lee Sorensen.
- Opere di Léopold Victor Delisle / Léopold Victor Delisle (altra versione) / Léopold Victor Delisle (altra versione), su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Léopold Victor Delisle / Léopold Victor Delisle (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- (FR) Pubblicazioni di Léopold Victor Delisle, su Persée, Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation.
- (FR) Léopold Delisle, su ccic-cerisy.asso.fr, Centre Culturel International de Cerisy. URL consultato l'11 gennaio 2019.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 12307199 · ISNI (EN) 0000 0001 2120 8087 · SBN CUBV054900 · BAV 495/104858 · CERL cnp00404904 · ULAN (EN) 500316651 · LCCN (EN) n50040032 · GND (DE) 119240823 · BNE (ES) XX1248330 (data) · BNF (FR) cb11899357h (data) · J9U (EN, HE) 987007297291605171 |
---|