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Paul Guillaume (storico)

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Paul-Pierre-Marie Guillaume (Vars, 22 agosto 1842Gap, 24 ottobre 1914) è stato uno storico, archivista e sacerdote francese.

Biografia

Studi

Nato in una famiglia di contadini nel dipartimento francese delle Alte Alpi, era il primogenito di cinque figli. Per interessamento di uno zio, parroco a Mesterrieux, si avviò agli studi a Bordeaux, prima presso il seminario minore e quindi presso quello maggiore, ricevendo gli ordini minori.

Trasferimento in Italia

File:Abbazia Cava Biblioteca.jpg
L'Archivio dell'Abbazia SS. Trinità di Cava dei Tirreni

Nel 1867 si trasferì in Italia per proseguirvi gli studi: fu dapprima a Roma e dal novembre 1868 fu docente di lingua francese al collegio dell'Abbazia di Montecassino, dove ricevette anche l'ordinazione sacerdotale. Nell'ottobre 1869 fu in visita alla Badia di Cava, presso la quale si sarebbe trasferito nell'ottobre 1870, come professore nel locale collegio, inaugurato tre anni prima, e all'epoca retto da Guglielmo Sanfelice D'Acquavella, futuro vescovo di Napoli. Nel collegio di Cava, insegnò varie materie fino al 1877: storia, geografia, aritmetica e lingua francese nel 1871-72; lingua francese dal dal 1872 al 1876 e infine, dal 1876 al 1877, geografia e lingua francese al ginnasio e storia al liceo.

Negli anni trascorsi in Italia, avendo accesso ai documenti dei rispettivi archivi abbaziali, pose mano a due pubblicazioni sulla storia dei due monasteri benedettini da lui frequentate.

Ritorno in Francia

Nel 1877 tornò in Francia, dove nei due anni successivi frequentò i corsi impartiti a Parigi dall'École nationale des chartes, che lo portarono a conseguire il diploma di archivista paleografo nel 1879. Svolse quindi l'attività di archivista presso gli Archives départementales des Hautes-Alpes e lavorò presso il Musée départemental de Gap.

Negli ultimi anni fu afflitto da gravi problemi alla vista: settantenne, fu colpito da un distacco di retina, che lo portò alla cecità nel 1913. Continuò a lavorare fino ad agosto 1914: rassegnate le dimissioni, morì il 24 ottobre successivo.

Opere

Bibliografia