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Kattegat: differenze tra le versioni

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Il '''Kattegat''' (IPA {{IPA|[ˈkʰætəkæt]}}; {{svedese|Kattegatt}}, IPA {{IPA|[ˈkâtːɛˌɡat]}}) è uno [[stretto]] che separa la [[Svezia]] meridionale dalla [[Danimarca]].
Il '''Kattegat''' (<small>{{abbr|pron.|pronuncia}} [[Lingua danese|danese]]: </small>{{IPA|[ˈkʰætəkæt]}}; {{svedese|Kattegatt}}, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]: </small>{{IPA|[ˈkâtːɛˌɡat]}}) è uno [[stretto]] che separa la [[Svezia]] meridionale dalla [[Danimarca]].


Vasto poco più di {{M|25000|ul=km2}}, bagna a est le [[Regioni della Svezia|regioni svedesi]] di [[Västergötland]], [[Contea della Scania|Scania]], [[Halland]] e [[Bohuslän]] e a ovest parte della costa orientale dello [[Jutland]].
Vasto poco più di {{M|25000|ul=km2}}, bagna a est le [[Regioni della Svezia|regioni svedesi]] di [[Västergötland]], [[Contea della Scania|Scania]], [[Halland]] e [[Bohuslän]] e a ovest parte della costa orientale dello [[Jutland]].
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[[File:View of Danemark through the Kattegat strait.jpg|thumb|La [[Danimarca]] sullo sfondo vista dallo stretto di Kattegat]]
[[File:View of Danemark through the Kattegat strait.jpg|thumb|La [[Danimarca]] sullo sfondo vista dallo stretto di Kattegat]]


Secondo quanto statuito da una convenzione sottoscritta nel 1932 da Danimarca, [[Norvegia]] e Svezia (compresa nell'elenco dei trattati della [[Società delle Nazioni]] siglati nel 1933–1934), il confine settentrionale tra Kattegat e Skagerrak si trova nel punto più settentrionale di [[Skagen]], nello Jutland, mentre il confine meridionale verso [[Øresund]] si trova sulla punta della penisola di [[Kullen]] in Scania.<ref>{{da}}[http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:OHrgMQVzulAJ:www.worldlii.org/int/other/LNTSer/1933/93.pdf+&cd=4&hl=it&ct=clnk&gl=it&client=safari Contenuto originale della convezione 3210] (PDF), Elenco dei Trattati della Società delle Nazioni n. 139 (1933-1934), ''worldlii.org'', link verificato il 24 aprile 2020.</ref>
Secondo quanto statuito da una convenzione sottoscritta nel 1932 da Danimarca, [[Norvegia]] e Svezia (compresa nell'elenco dei trattati della [[Società delle Nazioni]] siglati nel 1933–1934), il confine settentrionale tra Kattegat e Skagerrak si trova nel punto più settentrionale di [[Skagen]], nello Jutland, mentre il confine meridionale verso [[Øresund]] si trova sulla punta della penisola di [[Kullen]] in Scania.<ref>{{cita web|lingua=da|url=http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:OHrgMQVzulAJ:www.worldlii.org/int/other/LNTSer/1933/93.pdf+&cd=4&hl=it&ct=clnk&gl=it&client=safari|titolo=Contenuto originale della convezione 3210|rivista=Elenco dei Trattati della Società delle Nazioni|numero=139|anno=1933-1934|accesso=24 aprile 2020}}</ref>


I principali corsi d'acqua che sfociano nel Kattegat sono il fiume danese [[Gudenå]] e lo svedese [[Göta älv]] presso Göteborg, il [[Lagan (fiume svedese)|Lagan]], il [[Nissan (fiume)|Nissan]], l'[[Ätran]] e il [[Viskan]] dalla [[contea di Halland]].
I principali corsi d'acqua che sfociano nel Kattegat sono il fiume danese [[Gudenå]] e lo svedese [[Göta älv]] presso Göteborg, il [[Lagan (fiume svedese)|Lagan]], il [[Nissan (fiume)|Nissan]], l'[[Ätran]] e il [[Viskan]] dalla [[contea di Halland]].


Nel Kattegat si trovano svariate isole, di cui le tre maggiori sono [[Samsø]], [[Læsø (isola)|Læsø]] e [[Anholt (isola)|Anholt]]; le ultime due sono, a causa del clima locale relativamente secco, situate in quella che viene chiamata "la cintura del deserto danese".<ref>{{en}}Ufficio Idrografico Statunitense, ''[https://books.google.it/books?id=C5RrkDeFTxcC&pg=PA39&dq=Danish+desert+belt+kattegat&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwij9bysn4HpAhXLMJoKHYbYCnwQ6AEIJTAA Scandinavia Pilot: The Kattegat to Cape Arkona, including the Sound, the Great and Little Belts and Kiel Bay]'' (ed. 2), 1920, p. 39.</ref>
Nel Kattegat si trovano svariate isole, di cui le tre maggiori sono [[Samsø]], [[Læsø (isola)|Læsø]] e [[Anholt (isola)|Anholt]]; le ultime due sono, a causa del clima locale relativamente secco, situate in quella che viene chiamata "la cintura del deserto danese".<ref>{{cita libro|lingua=en|editore=Ufficio Idrografico Statunitense|url=https://books.google.it/books?id=C5RrkDeFTxcC&pg=PA39|titolo=Scandinavia Pilot: The Kattegat to Cape Arkona, including the Sound, the Great and Little Belts and Kiel Bay|edizione=2|anno=1920|p=39}}</ref>


Tra le coste che si affacciano sul Kattegat rientra la Riserva Naturale di [[Kullaberg]] in Scania, popolata da specie rare ed endemiche. La città svedese di [[Mölle]], situata sempre in tale areale, vanta un porto pittoresco e una veduta sulla scogliera di Kullaberg e Skagen, all'estremità settentrionale della Danimarca.
Tra le coste che si affacciano sul Kattegat rientra la Riserva Naturale di [[Kullaberg]] in Scania, popolata da specie rare ed endemiche. La città svedese di [[Mölle]], situata sempre in tale areale, vanta un porto pittoresco e una veduta sulla scogliera di Kullaberg e Skagen, all'estremità settentrionale della Danimarca.


Dagli anni '50 è stato preso in considerazione un progetto chiamato [[Kattegatbroen]] (ponte di Kattegat) che permettesse di collegare lo Jutland e l'[[Selandia (isola)|isola di Selandia]] attraverso il Kattegat. Dalla fine degli anni 2000, la proposta è stata risostenuta da un nutrito gruppo di politici danesi. L'interesse per la costruzione è rinato per collegare Hov (un villaggio a sud di [[Odder]], nei dintorni di Aarhus) con Samsø e [[Kalundborg]].<ref>{{en}}Wai-Fah Chen; Lian Duan, ''[https://books.google.it/books?id=jJ3MBQAAQBAJ&pg=PA393&dq=Kattegat+bridge&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiwnuePoIHpAhUJ8KYKHeJhDNkQ6AEIJTAA#v=onepage&q=Kattegat%20bridge&f=false Handbook of International Bridge Engineering]'', CRC Press, 2013, ISBN 978-14-39-81030-9, p. 393.</ref><ref>{{en}}DK Travel, ''[https://books.google.it/books?id=y8blBwAAQBAJ&pg=PA300&dq=Kattegat+bridge+kalundborg&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjdiNjtoIHpAhW5wcQBHdDOC_MQ6AEIJTAA#v=onepage&q=Kattegat%20bridge%20kalundborg&f=false DK Eyewitness Travel Guide Denmark]'', Dorling Kindersley Ltd, 2015, ISBN 978-02-41-23600-0, p. 300.</ref>
Dagli anni '50 è stato preso in considerazione un progetto chiamato [[Kattegatbroen]] (ponte di Kattegat) che permettesse di collegare lo Jutland e l'[[Selandia (isola)|isola di Selandia]] attraverso il Kattegat. Dalla fine degli anni 2000, la proposta è stata risostenuta da un nutrito gruppo di politici danesi. L'interesse per la costruzione è rinato per collegare Hov (un villaggio a sud di [[Odder]], nei dintorni di Aarhus) con Samsø e [[Kalundborg]].<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Wai-Fah Chen|autore2=Lian Duan|url=https://books.google.it/books?id=jJ3MBQAAQBAJ&pg=PA393|titolo=Handbook of International Bridge Engineering|editore=CRC Press|anno=2013|isbn=978-14-39-81030-9|p=393}}</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|autore=DK Travel|url=https://books.google.it/books?id=y8blBwAAQBAJ&pg=PA300|titolo=DK Eyewitness Travel Guide Denmark|editore=Dorling Kindersley Ltd|anno=2015|isbn=978-02-41-23600-0|p=300}}</ref>


=== Estensione ===
=== Estensione ===
L'[[Organizzazione idrografica internazionale]] definisce i limiti del "Kattegat, dei Belt e degli altri [[Sound (geografia)|sound]]" (ovvero Kattegat, [[Øresund]], Grande Belt e Piccolo Belt) nella seguente maniera:<ref>{{en}}[https://iho.int/iho_pubs/standard/S-4/S4_V4-8-0_Oct_2018_EN.pdf Regulations of the IHO for International (INT) Charts and chart specifications of the IHO] (PDF), [[Organizzazione idrografica internazionale]], ''iho.int'', pp. 23 ss.</ref>
L'[[Organizzazione idrografica internazionale]] definisce i limiti del "Kattegat, dei Belt e degli altri [[Sound (geografia)|sound]]" (ovvero Kattegat, [[Øresund]], Grande Belt e Piccolo Belt) nella seguente maniera:<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|url=https://iho.int/iho_pubs/standard/S-4/S4_V4-8-0_Oct_2018_EN.pdf|titolo=Regulations of the IHO for International (INT) Charts and chart specifications of the IHO|editore=[[Organizzazione idrografica internazionale]]|sito=iho.int|pp=23 e ss}}</ref>


{{citazione|A nord: una linea che parte da [[Skagen]] (noto in [[lingua inglese|inglese]] come The Skaw, il punto più settentrionale della Danimarca) e Paternoster Skær ({{coord|57|54|N|11| 27|E}}) e da lì procede verso nord attraverso le secche giungendo all'[[Tjörn (comune)|isola di Tjörn]].<br/>
{{citazione|A nord: una linea che parte da [[Skagen]] (noto in [[lingua inglese|inglese]] come The Skaw, il punto più settentrionale della Danimarca) e Paternoster Skær ({{coord|57|54|N|11| 27|E}}) e da lì procede verso nord attraverso le secche giungendo all'[[Tjörn (comune)|isola di Tjörn]].<br/>
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== Etimologia ==
== Etimologia ==
Secondo ''[[la Grande Enciclopedia Danese]]'' e il ''Nudansk Ordbog'', il nome si compone delle parole [[lingua olandese|olandesi]] ''katte'' ("gatto") e ''gat'' ("buco, cancello").<ref>{{en}}Marc Shell, ''[https://books.google.it/books?id=GixBBAAAQBAJ&pg=PA303&dq=kattegat+cat+hole&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiig6ajo4HpAhWP0KYKHZvaAzIQ6AEIJTAA#v=onepage&q=kattegat%20cat%20hole&f=false Islandology: Geography, Rhetoric, Politics]'', Stanford University Press, 2014, ISBN 978-08-04-78926-4, p. 303.</ref> Esso deriva dal lessico della navigazione tardo medievale e l'origine è da ricercarsi nel fatto che i capitani delle [[Lega anseatica|flotte commerciali anseatiche]] avrebbero paragonato lo stretto danese a una buca di dimensioni così piccole che persino un gatto avrebbe riscontrato difficoltà a farsi strada, per via delle numerose scogliere e delle acque poco profonde.<ref>{{en}}''Den Store Danske Encyklopædi'', edizione CD-ROM, Copenaghen: Gyldendal, 2004, voce Kattegat.</ref><ref>{{en}}''Nudansk Ordbog'' (XV ed.), seconda ristampa, Copenaghen: Politikens Forlag, 1993, voce Kattegat.</ref> In un certo punto del Kattegatte le acque percorribili coprivano un'area di soli 3,84&nbsp;km² (2,07 [[Nodo (unità di misura)|nmi)]]. Il nome di via ''Kattesundet'' a [[Copenaghen]] ha un'etimologia simile e significa "passaggio stretto".<ref>{{en}}Lise Noorgard, ''[https://books.google.it/books?id=msA3pedPMVYC&q=kattesundet+cat&dq=kattesundet+cat&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiyvLPVpIHpAhWMwqYKHaD4CCIQ6AEILTAB Mother at the Wheel]'', Taplinger Publishing Company, 1963, p. 138.</ref>
Secondo ''[[la Grande Enciclopedia Danese]]'' e il ''Nudansk Ordbog'', il nome si compone delle parole [[lingua olandese|olandesi]] ''katte'' ("gatto") e ''gat'' ("buco, cancello").<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Marc Shell|url=https://books.google.it/books?id=GixBBAAAQBAJ&pg=PA303|titolo=Islandology: Geography, Rhetoric, Politics|editore=Stanford University Press|anno=2014|isbn=978-08-04-78926-4|p=303}}</ref> Esso deriva dal lessico della navigazione tardo medievale e l'origine è da ricercarsi nel fatto che i capitani delle [[Lega anseatica|flotte commerciali anseatiche]] avrebbero paragonato lo stretto danese a una buca di dimensioni così piccole che persino un gatto avrebbe riscontrato difficoltà a farsi strada, per via delle numerose scogliere e delle acque poco profonde.<ref>{{cita libro|lingua=en|titolo=Den Store Danske Encyklopædi|edizione=CD-ROM|città=Copenaghen|editore=Gyldendal|anno=2004|capitolo=Kattegat}}</ref><ref>{{cita libro|lingua=da|titolo=Nudansk Ordbog|edizione=XV|città=Copenaghen|editore=Politikens Forlag|anno=1993|capitolo=Kattegat}}</ref> In un certo punto del Kattegatte le acque percorribili coprivano un'area di soli 3,84&nbsp;km² (2,07 [[Nodo (unità di misura)|nmi)]]. Il nome di via ''Kattesundet'' a [[Copenaghen]] ha un'etimologia simile e significa "passaggio stretto".<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Lise Noorgard|url=https://books.google.it/books?id=msA3pedPMVYC&q=kattesundet+cat&dq=kattesundet+cat&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiyvLPVpIHpAhWMwqYKHaD4CCIQ6AEILTAB|titolo=Mother at the Wheel|editore=Taplinger Publishing Company|anno=1963|p=138}}</ref>


Un nome arcaico con cui si identificava sia lo [[Skagerrak]] che il Kattegat era ''[[Mare di Norvegia]]'' (oggi tale denominazione geografica indica il mare che bagna la Norvegia a nord) o ''Mare di Jutland'': la [[Knýtlinga saga|saga di Knýtlinga]] menziona il nome Jótlandshaf.<ref>{{en}}Theodore M. Andersson; Kari Ellen Gade, ''[https://books.google.it/books?id=lrdcDwAAQBAJ&pg=PA549&dq=Jótlandshaf+kattegat&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjVqYT0pIHpAhWZwcQBHQzpBOAQ6AEIJTAA#v=onepage&q=Jótlandshaf%20kattegat&f=false Morkinskinna: The Earliest Icelandic Chronicle of the Norwegian Kings (1030–1157)]'', Cornell University Press, 2012, ISBN 978-15-01-72061-1, pp. 203 e 549.</ref> L'antico nome [[lingua latina|latino]] era ''Sinus Codanus''.<ref>''[https://books.google.it/books?id=2bINWLq6e5IC&pg=PA550&dq=sinus+codanus&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjf3YnDpYHpAhWAw8QBHT8rA9gQ6AEIMzAC#v=onepage&q=sinus%20codanus&f=false Il mondo antico, moderno, e novissimo, ovvero Breve trattato dell'antica, e moderna geografia]'', 1716, digitalizzato dalla Biblioteca Nazionale di Napoli il 3 novembre 2014, p. 550.</ref>
Un nome arcaico con cui si identificava sia lo [[Skagerrak]] che il Kattegat era "[[Mare di Norvegia]]" (oggi tale denominazione geografica indica il mare che bagna la Norvegia a nord) o "Mare di Jutland": la [[Knýtlinga saga|saga di Knýtlinga]] menziona il nome Jótlandshaf.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Theodore M. Andersson|autore2=Kari Ellen Gade|url=https://books.google.it/books?id=lrdcDwAAQBAJ&pg=PA549|titolo=Morkinskinna: The Earliest Icelandic Chronicle of the Norwegian Kings (1030–1157)|editore=Cornell University Press|anno=2012|isbn=978-15-01-72061-1|pp=203, 549}}</ref> L'antico nome [[lingua latina|latino]] era ''Sinus Codanus''.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=2bINWLq6e5IC&pg=PA550|titolo=Il mondo antico, moderno, e novissimo, ovvero Breve trattato dell'antica, e moderna geografia|anno=1716|p=550}}</ref>


== Storia ==
== Storia ==
Il controllo del Kattegat e l'accesso ad esso sono stati importanti in pressoché tutte le epoche storiche. Fino al completamento del [[Canale di Kiel]] nel 1784, il Kattegat era l'unica rotta marittima percorribile per accedere e abbandonare la regione baltica.<ref>{{en}}Jacek Gruszczyński, ''[https://books.google.it/books?id=K_iCDwAAQBAJ&pg=PT34&dq=including+Kattegat+and+Skagerrak,+which+until+the+construction+of+the+Eider+Canal+in+1784+provided+the+only+way+in+and+out+of+the+Baltic+Sea.&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiN3JXWp4HpAhXHUJoKHSg5Ap8Q6AEIJTAA#v=onepage&q=including%20Kattegat%20and%20Skagerrak%2C%20which%20until%20the%20construction%20of%20the%20Eider%20Canal%20in%201784%20provided%20the%20only%20way%20in%20and%20out%20of%20the%20Baltic%20Sea.&f=false Viking Silver, Hoards and Containers]'', Routledge, 2019, ISBN 978-13-51-24363-6, p. 34.</ref>
Il controllo del Kattegat e l'accesso ad esso sono stati importanti in pressoché tutte le epoche storiche. Fino al completamento del [[Canale di Kiel]] nel 1784, il Kattegat era l'unica rotta marittima percorribile per accedere e abbandonare la regione baltica.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Jacek Gruszczyński|url=https://books.google.it/books?id=K_iCDwAAQBAJ&pg=PT34|titolo=Viking Silver, Hoards and Containers|editore=Routledge|anno=2019|isbn=978-13-51-24363-6|p=34}}</ref>


A partire dal 1429 nel Medioevo, la famiglia reale danese - e in seguito lo stato della Danimarca - prosperò notevolmente dai [[Pedaggio del Sound|diritti del Sund]], un pedaggio da pagare per attraversare [[Øresund]], mentre Copenaghen si trovava in una posizione protetta, offriva disparati commerci ed era lontana da atti di pirateria. I dazi furono revocati nel 1857.<ref>{{en}}Gunnar Alexandersson, ''[https://books.google.it/books?id=JOIpIarBQWYC&pg=PA70&dq=1429++sound+dues+1857&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjvipP1qYHpAhWb7KYKHejjCTkQ6AEIKjAB#v=onepage&q=1429%20%20sound%20dues%201857&f=false The Baltic Straits]'', Martinus Nijhoff Publishers, 1982, ISBN 978-90-24-72595-3, p. 70.</ref>
A partire dal 1429 nel Medioevo, la famiglia reale danese - e in seguito lo stato della Danimarca - prosperò notevolmente dai [[Pedaggio del Sound|diritti del Sund]], un pedaggio da pagare per attraversare [[Øresund]], mentre Copenaghen si trovava in una posizione protetta, offriva disparati commerci ed era lontana da atti di pirateria. I dazi furono revocati nel 1857.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Gunnar Alexandersson|url=https://books.google.it/books?id=JOIpIarBQWYC&pg=PA70|titolo=The Baltic Straits|editore=Martinus Nijhoff Publishers|anno=1982|isbn=978-90-24-72595-3|p=70}}</ref>


== Biologia ==
== Biologia ==
Nel Kattegat, la [[salinità]] ha una [[tettonica salina|duplice struttura]]. Lo strato superiore ha una salinità circoscritta tra il 18‰ e il 26‰, mentre quello inferiore - separato da un forte [[aloclino]] a circa 15 m - ha una salinità tra il 32‰ e il 34‰. Quest'ultimo si compone delle acque provenienti dallo Skagerrak, il quale ha una salinità che rientra nella norma delle altre zone costiere locali, mentre nello strato superiore confluisce il Mar Baltico.<ref name="feistel18">{{en}}Rainer Feistel; Günther Nausch; Norbert Wasmund, ''[https://books.google.it/books?id=scnctIcrJJQC&pg=PA18&dq=kattegat+salt&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjy7pL2qoHpAhWNw8QBHcKDDxEQ6AEIJTAA#v=onepage&q=kattegat%20salt&f=false State and Evolution of the Baltic Sea, 1952-2005]'', John Wiley & Sons, 2008, ISBN 978-04-70-28312-7, p. 18.</ref> L'effetto a livello di salinità è inverso, risultando paragonabile all'acqua salmastra. Questi due flussi contrapposti comportano ogni anno uno spostamento di circa 475&nbsp;km³ di acqua dal Baltico allo Skagerrak.<ref>{{en}}NCM, ''[https://books.google.it/books?id=0ZCDwjpSAnUC&pg=PA14&dq=kattegat+475+km3&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiMyqzjq4HpAhULxqYKHcXxDyYQ6AEIJTAA#v=onepage&q=kattegat%20475%20km3&f=false Mapping and Monitoring of Phytobenthic Biodiversity in the Northern Baltic Sea]'', Nordic Council of Ministers, 1996, ISBN 978-92-91-20888-3, p. 14.</ref> Quando spirano venti forti, la salinità complessiva risulta variabile in più punti della regione. L'insieme di questi fattori particolari ha permesso la proliferazione di numerose specie ittiche.<ref>{{en}}Matti Leppäranta; Kai Myrberg, ''[https://books.google.it/books?id=csLKtvZNV98C&pg=PA74&lpg=PA74&dq=salinity+kattegat&redir_esc=y&hl=it#v=onepage&q=salinity%20kattegat&f=false Physical Oceanography of the Baltic Sea]'', Springer Science & Business Media, 2009, ISBN 978-35-40-79703-6, p. 47.</ref>
Nel Kattegat, la [[salinità]] ha una [[tettonica salina|duplice struttura]]. Lo strato superiore ha una salinità circoscritta tra il 18‰ e il 26‰, mentre quello inferiore - separato da un forte [[aloclino]] a circa 15 m - ha una salinità tra il 32‰ e il 34‰. Quest'ultimo si compone delle acque provenienti dallo Skagerrak, il quale ha una salinità che rientra nella norma delle altre zone costiere locali, mentre nello strato superiore confluisce il Mar Baltico.<ref name="feistel18">{{cita libro|lingua=en|autore=Rainer Feistel|autore2=Günther Nausch|autore3=Norbert Wasmund|url=https://books.google.it/books?id=scnctIcrJJQC&pg=PA18|titolo=State and Evolution of the Baltic Sea, 1952-2005|editore=John Wiley & Sons|anno=2008|isbn=978-04-70-28312-7|p=18}}</ref> L'effetto a livello di salinità è inverso, risultando paragonabile all'acqua salmastra. Questi due flussi contrapposti comportano ogni anno uno spostamento di circa 475&nbsp;km³ di acqua dal Baltico allo Skagerrak.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=NCM|url=https://books.google.it/books?id=0ZCDwjpSAnUC&pg=PA14|titolo=Mapping and Monitoring of Phytobenthic Biodiversity in the Northern Baltic Sea|editore=Nordic Council of Ministers|anno=1996|isbn=978-92-91-20888-3|p=14}}</ref> Quando spirano venti forti, la salinità complessiva risulta variabile in più punti della regione. L'insieme di questi fattori particolari ha permesso la proliferazione di numerose specie ittiche.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Matti Leppäranta|autore2=Kai Myrberg|url=https://books.google.it/books?id=csLKtvZNV98C&pg=PA74|titolo=Physical Oceanography of the Baltic Sea|editore=Springer Science & Business Media|anno=2009|isbn=978-35-40-79703-6|p=47}}</ref>


Le correnti fredde, localmente dette ''scogliere gorgoglianti'' (in [[lingua danese|danese]]: ''boblerev''), investono spesso il Kattegat settentrionale.<ref>{{da}}Peter Bondo Christensen; Signe Hogslund, ''[https://books.google.it/books?id=0wqiDwAAQBAJ&pg=PA84&dq=boblerev+kattegat&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjD-InorIHpAhVP2aYKHWPnB70Q6AEILjAB#v=onepage&q=boblerev%20kattegat&f=false Havets Planter]'', ISD LLC, 2011, ISBN 978-87-71-24436-6, p. 84.</ref> Esse causano la fuoriuscita del [[metano]] depositato durante il [[Interglaciazione Riss-Würm|periodo Eemiano]] e, durante le giornate tranquille, le bolle possono talvolta essere viste sulla superficie dell'acqua.<ref name="HELCOM">{{en}}[https://helcom.fi/wp-content/uploads/2019/08/HELCOM-Red-List-1180-Submarine-structures-made-by-leaking-gases.pdf Red List – Submarine structures made by leaking gases] (PDF), ''helcom.fi'', link verificato il 24 aprile 2020.</ref> La [[cementazione (geologia)|cementazione]] e la [[litificazione]] del carbonato formano onde alte fino a 4 m e una ricca biodiversità.<ref name="feistel18"/><ref name="HELCOM"/> A causa della peculiare [[bioclimatologia]] locale, le scogliere gorgoglianti del Kattegat risultano tutelate e sono riconosciute come habitat dalla rete [[Natura 2000]] (tipo 1180) dell'[[Unione europea]] (UE).<ref>{{en}}[https://naturerhverv.dk/fileadmin/user_upload/NaturErhverv/Filer/Fiskeri/Natura_2000_hav/Rev/Forslag_til_fiskeriregulering_Kattegat.pdf Proposed measures for fisheries management in Natura 2000-sites in the Danish territorial area of the Kattegat and Samsø Belt] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150928170516/http://naturerhverv.dk/fileadmin/user_upload/NaturErhverv/Filer/Fiskeri/Natura_2000_hav/Rev/Forslag_til_fiskeriregulering_Kattegat.pdf |date=28 settembre 2015 }} (PDF), ''naturerhverv.dk'', link verificato il 24 aprile 2020.</ref>
Le correnti fredde, localmente dette ''scogliere gorgoglianti'' (in [[lingua danese|danese]]: ''boblerev''), investono spesso il Kattegat settentrionale.<ref>{{cita libro|lingua=da|autore=Peter Bondo Christensen|autore2=Signe Hogslund|url=https://books.google.it/books?id=0wqiDwAAQBAJ&pg=PA84|titolo=Havets Planter|editore=ISD LLC|anno=2011|isbn=978-87-71-24436-6|p=84}}</ref> Esse causano la fuoriuscita del [[metano]] depositato durante il [[Interglaciazione Riss-Würm|periodo Eemiano]] e, durante le giornate tranquille, le bolle possono talvolta essere viste sulla superficie dell'acqua.<ref name="HELCOM">{{cita pubblicazione|lingua=en|url=https://helcom.fi/wp-content/uploads/2019/08/HELCOM-Red-List-1180-Submarine-structures-made-by-leaking-gases.pdf|titolo=Red List – Submarine structures made by leaking gases|sito=helcom.fi|accesso=24 aprile 2020}}</ref> La [[cementazione (geologia)|cementazione]] e la [[litificazione]] del carbonato formano onde alte fino a 4 m e una ricca biodiversità.<ref name="feistel18"/><ref name="HELCOM"/> A causa della peculiare [[bioclimatologia]] locale, le scogliere gorgoglianti del Kattegat risultano tutelate e sono riconosciute come habitat dalla rete [[Natura 2000]] (tipo 1180) dell'[[Unione europea]] (UE).<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|url=https://naturerhverv.dk/fileadmin/user_upload/NaturErhverv/Filer/Fiskeri/Natura_2000_hav/Rev/Forslag_til_fiskeriregulering_Kattegat.pdf|titolo=Proposed measures for fisheries management in Natura 2000-sites in the Danish territorial area of the Kattegat and Samsø Belt|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150928170516/http://naturerhverv.dk/fileadmin/user_upload/NaturErhverv/Filer/Fiskeri/Natura_2000_hav/Rev/Forslag_til_fiskeriregulering_Kattegat.pdf||sito=naturerhverv.dk|accesso=24 aprile 2020}}</ref>


=== Problematiche ecologiche ===
=== Problematiche ecologiche ===
Il Kattegat fu una delle prime zone morte marine ad essere notata e dichiarata negli anni '70, quando gli scienziati iniziarono a studiare come le intense attività industriali influenzassero il mondo naturale.<ref>{{en}}Alison E. Vogelaar; Brack W. Hale, ''[https://books.google.it/books?id=crJSDwAAQBAJ&pg=PT71&dq=kattegat+dead+zone&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwivyaOhr4HpAhVF4KYKHVLqAvYQ6AEIJTAA#v=onepage&q=kattegat%20dead%20zone&f=false The Discourses of Environmental Collapse]'', Routledge, 2018, ISBN 978-13-15-44142-9, p. 71.</ref><ref>{{en}}George Karleskint, ''[https://books.google.it/books?id=9fEKAAAAQBAJ&pg=PA4&lpg=PA4&dq=Kattegat+marine+dead+zone&redir_esc=y&hl=it#v=onepage&q=Kattegat%20marine%20dead%20zone&f=false Introduction to Marine Biology]'' (ed. 4), Cengage Learning, 2012, ISBN 978-12-85-40222-2, p. 4.</ref> Da allora, studi e ricerche hanno fornito molte informazioni su processi di [[eutrofizzazione]] e su come gestirli. La Danimarca e l'UE hanno avviato costosi progetti di vasta portata finalizzati ad arrestare, riparare e prevenire questi processi dannosi per l'ambiente e per l'economia.<ref>{{en}}Lars Hagerman; Alf B. Josefson; Jørgen N. Jensen, (1996). "Benthic macrofauna and demersal fish", ''Eutrophication in Coastal Marine Ecosystems'', Coastal and Estuarine Studies, 1996, '''52''', pp. 155–178.</ref> La fase uno del progetto volto a riqualificare l'ambiente acquatico è stato messo in atto nel 1985: attualmente è alla fase quattro e risulta ancora in esecuzione.<ref>{{en}}[https://www.ascobans.org/en/documents/action-plans Piani di azione previsti per il Kattegat], ''ascobans.org'', link verificato il 24 aprile 2020.</ref> Il piano d'azione ingloba un'ampia gamma di iniziative e si attiene alla cosiddetta [[Direttiva nitrati]] (la 91/676/CEE).<ref>{{en}}Michael Karydis; Dimitra Kitsiou, ''[https://books.google.it/books?id=SRGwDwAAQBAJ&pg=PA106&lpg=PA106&dq=nitrate+directives+kattegat&source=bl&ots=ax2gLTBdjT&sig=ACfU3U23ARECWeqP6BnCoF6r29aagY0IcA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiKsYzZsIHpAhX7URUIHdgXCTkQ6AEwAHoECAQQAQ#v=onepage&q=nitrate%20directives%20kattegat&f=false Marine Eutrophication]'', CRC Press, 2019, ISBN 978-13-51-25303-1, p. 106.</ref>
Il Kattegat fu una delle prime zone morte marine ad essere notata e dichiarata negli anni '70, quando gli scienziati iniziarono a studiare come le intense attività industriali influenzassero il mondo naturale.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Alison E. Vogelaar|autore2=Brack W. Hale|url=https://books.google.it/books?id=crJSDwAAQBAJ&pg=PT71|titolo=The Discourses of Environmental Collapse|editore=Routledge|anno=2018|isbn=978-13-15-44142-9|p=71}}</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|autore=George Karleskint|url=https://books.google.it/books?id=9fEKAAAAQBAJ&pg=PA4|titolo=Introduction to Marine Biology|edizione=4|editore=Cengage Learning|anno=2012|isbn=978-12-85-40222-2|p=4}}</ref> Da allora, studi e ricerche hanno fornito molte informazioni su processi di [[eutrofizzazione]] e su come gestirli. La Danimarca e l'UE hanno avviato costosi progetti di vasta portata finalizzati ad arrestare, riparare e prevenire questi processi dannosi per l'ambiente e per l'economia.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Lars Hagerman|autore2=Alf B. Josefson|autore3=Jørgen N. Jensen|capitolo=Benthic macrofauna and demersal fish|titolo=Eutrophication in Coastal Marine Ecosystems|rivista=Coastal and Estuarine Studies|anno=1996|numero=52|pp=155–178}}</ref> La fase uno del progetto volto a riqualificare l'ambiente acquatico è stato messo in atto nel 1985: attualmente è alla fase quattro e risulta ancora in esecuzione.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.ascobans.org/en/documents/action-plans|titolo=Piani di azione previsti per il Kattegat|sito=ascobans.org|accesso=24 aprile 2020}}</ref> Il piano d'azione ingloba un'ampia gamma di iniziative e si attiene alla cosiddetta [[Direttiva nitrati]] (la 91/676/CEE).<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Michael Karydis|autore2=Dimitra Kitsiou|url=https://books.google.it/books?id=SRGwDwAAQBAJ&pg=PA106|titolo=Marine Eutrophication|editore=CRC Press|anno=2019|isbn=978-13-51-25303-1|p=106}}</ref>


== Tutela e disposizioni legislative ==
== Tutela e disposizioni legislative ==
A causa dell'assai intenso traffico marittimo e dei vari insediamenti costieri di grandi dimensioni, il Kattegat è rientrato dal 2006 nelle aree di controllo delle emissioni di zolfo (Eca) nel Mar Baltico. Il parametro di riferimento per lo zolfo nei carburanti è stato recentemente abbassato allo 0,1% ed è in vigore dal 1 gennaio 2015. Sono stati recentemente impiegati dei droni al fine di evitare atti volti a violare le disposizioni.<ref>{{en}}[https://www.dma.dk/Presse/Nyheder/Sider/_-Sulphur_sniffing-drone-to-patrol-Danish-waters-.aspx# Sulphur-sniffing drone to patrol Danish waters], ''dma.dk'', 12 aprile 2019, link verificato il 24 aprile 2020.</ref>
A causa dell'assai intenso traffico marittimo e dei vari insediamenti costieri di grandi dimensioni, il Kattegat è rientrato dal 2006 nelle aree di controllo delle emissioni di zolfo (Eca) nel Mar Baltico. Il parametro di riferimento per lo zolfo nei carburanti è stato recentemente abbassato allo 0,1% ed è in vigore dal 1º gennaio 2015. Sono stati recentemente impiegati dei droni al fine di evitare atti volti a violare le disposizioni.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.dma.dk/Presse/Nyheder/Sider/_-Sulphur_sniffing-drone-to-patrol-Danish-waters-.aspx#|titolo= Sulphur-sniffing drone to patrol Danish waters|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201001010955/https://www.dma.dk/Presse/Nyheder/Sider/_-Sulphur_sniffing-drone-to-patrol-Danish-waters-.aspx |data= 12 aprile 2019|accesso= 24 aprile 2020}}</ref>


Diverse aree della regione rientrano nel progetto [[Natura 2000]] e la [[Convenzione di Ramsar]] permette la tutela di diverse [[uccelli|specie ornitologiche]]. La Danimarca e la Svezia salvaguardano inoltre alcune scogliere del posto e gli immediati pressi poiché simili aree sono importanti per la riproduzione e l'alimentazione di pesci e mammiferi marini. Le aree protette includono:<ref>{{da}}[https://web.archive.org/web/20160210024351/http://naturstyrelsen.dk/naturbeskyttelse/natura-2000/%7C Natura 2000 per la Danimarca], ''naturstyrelsen.dk'', link verificato il 24 aprile 2020.</ref><ref>{{sv}}[http://www.naturvardsverket.se/natura2000# Natura 2000 per la Svezia] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160126085841/http://www.naturvardsverket.se/natura2000 |date=26 gennaio 2016 }}, ''naturvardsverket.se'', link verificato il 24 aprile 2020.</ref>
Diverse aree della regione rientrano nel progetto [[Natura 2000]] e la [[Convenzione di Ramsar]] permette la tutela di diverse [[uccelli|specie ornitologiche]]. La Danimarca e la Svezia salvaguardano inoltre alcune scogliere del posto e gli immediati pressi poiché simili aree sono importanti per la riproduzione e l'alimentazione di pesci e mammiferi marini. Le aree protette includono:<ref>{{cita web|lingua=da|url=http://naturstyrelsen.dk/naturbeskyttelse/natura-2000/%7C|titolo=Natura 2000 per la Danimarca|accesso=24 aprile 2020|dataarchivio=10 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160210024351/http://naturstyrelsen.dk/naturbeskyttelse/natura-2000/%7C|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|lingua=sv|url=http://www.naturvardsverket.se/natura2000#|titolo= Natura 2000 per la Svezia|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160126085841/http://www.naturvardsverket.se/natura2000|accesso= 24 aprile 2020 }}</ref>


=== Danimarca ===
=== Danimarca ===
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* L'[[estuario]] [[Nordre älv]] a nord di Göteborg. È un luogo di frequente sorvolato o attraversato da uccelli e pesci migratori.
* L'[[estuario]] [[Nordre älv]] a nord di Göteborg. È un luogo di frequente sorvolato o attraversato da uccelli e pesci migratori.
* L'arcipelago di [[Vrångö]] (in [[lingua svedese|svedese]]: ''Vrångöskärgården''), parte dell'arcipelago di Göteborg. Un'area di riproduzione importante per uccelli marini e foche.
* L'arcipelago di [[Vrångö]] (in [[lingua svedese|svedese]]: ''Vrångöskärgården''), parte dell'arcipelago di Göteborg. Un'area di riproduzione importante per uccelli marini e foche.
* Il [[fiordo di Kungsbacka]]: nelle acque poco profonde tra Goteborg e Varberg si formano [[palude salmastra|paludi salmastri]].
* Il [[fiordo di Kungsbacka]]: nelle acque poco profonde tra Göteborg e Varberg si formano [[palude salmastra|paludi salmastre]].
* [[Hovs hallar]]
* [[Hovs hallar]]
* Riserva naturale di [[Kullaberg]]
* Riserva naturale di [[Kullaberg]]

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Kattegat
Il Kattegat a Göteborg (Svezia)
Parte diMar Baltico
Mare del Nord
StatiDanimarca (bandiera) Danimarca
Svezia (bandiera) Svezia
Coordinate56°55′42″N 11°25′41″E
Dimensioni
Superficie25 485 km²
Lunghezza220 km
Larghezza88 km
Profondità massima109 m
Profondità media26 m
Idrografia
Salinità3%
Isole

Il Kattegat (pron. danese: [ˈkʰætəkæt]; in svedese Kattegatt, AFI: [ˈkâtːɛˌɡat]) è uno stretto che separa la Svezia meridionale dalla Danimarca.

Vasto poco più di 25000 km², bagna a est le regioni svedesi di Västergötland, Scania, Halland e Bohuslän e a ovest parte della costa orientale dello Jutland. Esso mette in comunicazione il Mare del Nord, tramite lo Skagerrak, con il mar Baltico attraverso tre stretti: l'Øresund, il Piccolo Belt e il Grande Belt.

Il fondale del Kattegat presenta una profondità media di circa 26 m e massima di 109; in ragione dell'intenso traffico navale dello stretto, reso difficile dalle basse scogliere sabbiose e dalle correnti, esso è periodicamente sottoposto a dragaggio; numerose segnalazioni luminose sono presenti a rendere più agevole la navigazione.

I principali porti e le più importanti città nel Kattegat sono Göteborg, Aarhus, Aalborg, Halmstad e Frederikshavn.

La Danimarca sullo sfondo vista dallo stretto di Kattegat

Secondo quanto statuito da una convenzione sottoscritta nel 1932 da Danimarca, Norvegia e Svezia (compresa nell'elenco dei trattati della Società delle Nazioni siglati nel 1933–1934), il confine settentrionale tra Kattegat e Skagerrak si trova nel punto più settentrionale di Skagen, nello Jutland, mentre il confine meridionale verso Øresund si trova sulla punta della penisola di Kullen in Scania.[1]

I principali corsi d'acqua che sfociano nel Kattegat sono il fiume danese Gudenå e lo svedese Göta älv presso Göteborg, il Lagan, il Nissan, l'Ätran e il Viskan dalla contea di Halland.

Nel Kattegat si trovano svariate isole, di cui le tre maggiori sono Samsø, Læsø e Anholt; le ultime due sono, a causa del clima locale relativamente secco, situate in quella che viene chiamata "la cintura del deserto danese".[2]

Tra le coste che si affacciano sul Kattegat rientra la Riserva Naturale di Kullaberg in Scania, popolata da specie rare ed endemiche. La città svedese di Mölle, situata sempre in tale areale, vanta un porto pittoresco e una veduta sulla scogliera di Kullaberg e Skagen, all'estremità settentrionale della Danimarca.

Dagli anni '50 è stato preso in considerazione un progetto chiamato Kattegatbroen (ponte di Kattegat) che permettesse di collegare lo Jutland e l'isola di Selandia attraverso il Kattegat. Dalla fine degli anni 2000, la proposta è stata risostenuta da un nutrito gruppo di politici danesi. L'interesse per la costruzione è rinato per collegare Hov (un villaggio a sud di Odder, nei dintorni di Aarhus) con Samsø e Kalundborg.[3][4]

L'Organizzazione idrografica internazionale definisce i limiti del "Kattegat, dei Belt e degli altri sound" (ovvero Kattegat, Øresund, Grande Belt e Piccolo Belt) nella seguente maniera:[5]

«A nord: una linea che parte da Skagen (noto in inglese come The Skaw, il punto più settentrionale della Danimarca) e Paternoster Skær (57°54′N 11°27′E) e da lì procede verso nord attraverso le secche giungendo all'isola di Tjörn.
A sud: è delimitato dal Mar Baltico nelle due Belt e nei sound:
Nel Piccolo Belt: una linea che unisce Falshöft (54°47′N 9°57.5′E) e Vejsnæs Nakke (Ærö: 54°49′N 10°26′E).
Nel Grande Belt: una linea che unisce Gulstav (estremità più meridionale dell'isola di Langeland) e Kappel Kirke (54°46′N 11°01′E) sull'isola di Lolland. Nei sound: una linea che unisce il faro di Stevns (55°17′N 12°27′E) a capo Falsterbo (55°23′N 12°49′E

Secondo la Grande Enciclopedia Danese e il Nudansk Ordbog, il nome si compone delle parole olandesi katte ("gatto") e gat ("buco, cancello").[6] Esso deriva dal lessico della navigazione tardo medievale e l'origine è da ricercarsi nel fatto che i capitani delle flotte commerciali anseatiche avrebbero paragonato lo stretto danese a una buca di dimensioni così piccole che persino un gatto avrebbe riscontrato difficoltà a farsi strada, per via delle numerose scogliere e delle acque poco profonde.[7][8] In un certo punto del Kattegatte le acque percorribili coprivano un'area di soli 3,84 km² (2,07 nmi). Il nome di via Kattesundet a Copenaghen ha un'etimologia simile e significa "passaggio stretto".[9]

Un nome arcaico con cui si identificava sia lo Skagerrak che il Kattegat era "Mare di Norvegia" (oggi tale denominazione geografica indica il mare che bagna la Norvegia a nord) o "Mare di Jutland": la saga di Knýtlinga menziona il nome Jótlandshaf.[10] L'antico nome latino era Sinus Codanus.[11]

Il controllo del Kattegat e l'accesso ad esso sono stati importanti in pressoché tutte le epoche storiche. Fino al completamento del Canale di Kiel nel 1784, il Kattegat era l'unica rotta marittima percorribile per accedere e abbandonare la regione baltica.[12]

A partire dal 1429 nel Medioevo, la famiglia reale danese - e in seguito lo stato della Danimarca - prosperò notevolmente dai diritti del Sund, un pedaggio da pagare per attraversare Øresund, mentre Copenaghen si trovava in una posizione protetta, offriva disparati commerci ed era lontana da atti di pirateria. I dazi furono revocati nel 1857.[13]

Nel Kattegat, la salinità ha una duplice struttura. Lo strato superiore ha una salinità circoscritta tra il 18‰ e il 26‰, mentre quello inferiore - separato da un forte aloclino a circa 15 m - ha una salinità tra il 32‰ e il 34‰. Quest'ultimo si compone delle acque provenienti dallo Skagerrak, il quale ha una salinità che rientra nella norma delle altre zone costiere locali, mentre nello strato superiore confluisce il Mar Baltico.[14] L'effetto a livello di salinità è inverso, risultando paragonabile all'acqua salmastra. Questi due flussi contrapposti comportano ogni anno uno spostamento di circa 475 km³ di acqua dal Baltico allo Skagerrak.[15] Quando spirano venti forti, la salinità complessiva risulta variabile in più punti della regione. L'insieme di questi fattori particolari ha permesso la proliferazione di numerose specie ittiche.[16]

Le correnti fredde, localmente dette scogliere gorgoglianti (in danese: boblerev), investono spesso il Kattegat settentrionale.[17] Esse causano la fuoriuscita del metano depositato durante il periodo Eemiano e, durante le giornate tranquille, le bolle possono talvolta essere viste sulla superficie dell'acqua.[18] La cementazione e la litificazione del carbonato formano onde alte fino a 4 m e una ricca biodiversità.[14][18] A causa della peculiare bioclimatologia locale, le scogliere gorgoglianti del Kattegat risultano tutelate e sono riconosciute come habitat dalla rete Natura 2000 (tipo 1180) dell'Unione europea (UE).[19]

Problematiche ecologiche

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Il Kattegat fu una delle prime zone morte marine ad essere notata e dichiarata negli anni '70, quando gli scienziati iniziarono a studiare come le intense attività industriali influenzassero il mondo naturale.[20][21] Da allora, studi e ricerche hanno fornito molte informazioni su processi di eutrofizzazione e su come gestirli. La Danimarca e l'UE hanno avviato costosi progetti di vasta portata finalizzati ad arrestare, riparare e prevenire questi processi dannosi per l'ambiente e per l'economia.[22] La fase uno del progetto volto a riqualificare l'ambiente acquatico è stato messo in atto nel 1985: attualmente è alla fase quattro e risulta ancora in esecuzione.[23] Il piano d'azione ingloba un'ampia gamma di iniziative e si attiene alla cosiddetta Direttiva nitrati (la 91/676/CEE).[24]

Tutela e disposizioni legislative

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A causa dell'assai intenso traffico marittimo e dei vari insediamenti costieri di grandi dimensioni, il Kattegat è rientrato dal 2006 nelle aree di controllo delle emissioni di zolfo (Eca) nel Mar Baltico. Il parametro di riferimento per lo zolfo nei carburanti è stato recentemente abbassato allo 0,1% ed è in vigore dal 1º gennaio 2015. Sono stati recentemente impiegati dei droni al fine di evitare atti volti a violare le disposizioni.[25]

Diverse aree della regione rientrano nel progetto Natura 2000 e la Convenzione di Ramsar permette la tutela di diverse specie ornitologiche. La Danimarca e la Svezia salvaguardano inoltre alcune scogliere del posto e gli immediati pressi poiché simili aree sono importanti per la riproduzione e l'alimentazione di pesci e mammiferi marini. Le aree protette includono:[26][27]

  1. ^ (DA) Contenuto originale della convezione 3210, in Elenco dei Trattati della Società delle Nazioni, n. 139, 1933-1934. URL consultato il 24 aprile 2020.
  2. ^ (EN) Scandinavia Pilot: The Kattegat to Cape Arkona, including the Sound, the Great and Little Belts and Kiel Bay, 2ª ed., Ufficio Idrografico Statunitense, 1920, p. 39.
  3. ^ (EN) Wai-Fah Chen e Lian Duan, Handbook of International Bridge Engineering, CRC Press, 2013, p. 393, ISBN 978-14-39-81030-9.
  4. ^ (EN) DK Travel, DK Eyewitness Travel Guide Denmark, Dorling Kindersley Ltd, 2015, p. 300, ISBN 978-02-41-23600-0.
  5. ^ (EN) Regulations of the IHO for International (INT) Charts and chart specifications of the IHO (PDF), su iho.int, Organizzazione idrografica internazionale, pp. 23 e ss.
  6. ^ (EN) Marc Shell, Islandology: Geography, Rhetoric, Politics, Stanford University Press, 2014, p. 303, ISBN 978-08-04-78926-4.
  7. ^ (EN) Kattegat, in Den Store Danske Encyklopædi, CD-ROM, Copenaghen, Gyldendal, 2004.
  8. ^ (DA) Kattegat, in Nudansk Ordbog, XV, Copenaghen, Politikens Forlag, 1993.
  9. ^ (EN) Lise Noorgard, Mother at the Wheel, Taplinger Publishing Company, 1963, p. 138.
  10. ^ (EN) Theodore M. Andersson e Kari Ellen Gade, Morkinskinna: The Earliest Icelandic Chronicle of the Norwegian Kings (1030–1157), Cornell University Press, 2012, pp. 203, 549, ISBN 978-15-01-72061-1.
  11. ^ Il mondo antico, moderno, e novissimo, ovvero Breve trattato dell'antica, e moderna geografia, 1716, p. 550.
  12. ^ (EN) Jacek Gruszczyński, Viking Silver, Hoards and Containers, Routledge, 2019, p. 34, ISBN 978-13-51-24363-6.
  13. ^ (EN) Gunnar Alexandersson, The Baltic Straits, Martinus Nijhoff Publishers, 1982, p. 70, ISBN 978-90-24-72595-3.
  14. ^ a b (EN) Rainer Feistel, Günther Nausch e Norbert Wasmund, State and Evolution of the Baltic Sea, 1952-2005, John Wiley & Sons, 2008, p. 18, ISBN 978-04-70-28312-7.
  15. ^ (EN) NCM, Mapping and Monitoring of Phytobenthic Biodiversity in the Northern Baltic Sea, Nordic Council of Ministers, 1996, p. 14, ISBN 978-92-91-20888-3.
  16. ^ (EN) Matti Leppäranta e Kai Myrberg, Physical Oceanography of the Baltic Sea, Springer Science & Business Media, 2009, p. 47, ISBN 978-35-40-79703-6.
  17. ^ (DA) Peter Bondo Christensen e Signe Hogslund, Havets Planter, ISD LLC, 2011, p. 84, ISBN 978-87-71-24436-6.
  18. ^ a b (EN) Red List – Submarine structures made by leaking gases (PDF), su helcom.fi. URL consultato il 24 aprile 2020.
  19. ^ (EN) Proposed measures for fisheries management in Natura 2000-sites in the Danish territorial area of the Kattegat and Samsø Belt (PDF), su naturerhverv.dk. URL consultato il 24 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2015).
  20. ^ (EN) Alison E. Vogelaar e Brack W. Hale, The Discourses of Environmental Collapse, Routledge, 2018, p. 71, ISBN 978-13-15-44142-9.
  21. ^ (EN) George Karleskint, Introduction to Marine Biology, 4ª ed., Cengage Learning, 2012, p. 4, ISBN 978-12-85-40222-2.
  22. ^ (EN) Lars Hagerman, Alf B. Josefson e Jørgen N. Jensen, Benthic macrofauna and demersal fish, in Eutrophication in Coastal Marine Ecosystems, Coastal and Estuarine Studies, n. 52, 1996, pp. 155–178.
  23. ^ (EN) Piani di azione previsti per il Kattegat, su ascobans.org. URL consultato il 24 aprile 2020.
  24. ^ (EN) Michael Karydis e Dimitra Kitsiou, Marine Eutrophication, CRC Press, 2019, p. 106, ISBN 978-13-51-25303-1.
  25. ^ (EN) Sulphur-sniffing drone to patrol Danish waters, su dma.dk, 12 aprile 2019. URL consultato il 24 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2020).
  26. ^ (DA) Natura 2000 per la Danimarca, su naturstyrelsen.dk. URL consultato il 24 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2016).
  27. ^ (SV) Natura 2000 per la Svezia, su naturvardsverket.se. URL consultato il 24 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2016).

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