Migliaia di migranti bloccati al confine tra Stati Uniti e Messico sono sotto shock dopo i primi decreti anti-immigrazione del presidente Donald Trump, firmati a pochi giorni dalla sua presidenza. Gli appuntamenti per l'asilo sono stati bruscamente cancellati, lasciando molti di coloro che erano in attesa da mesi di fronte a un futuro incerto.
Al confine di San Diego, gli attraversamenti sono rallentati drasticamente. Gli arresti, che ad aprile erano in media 1.500 al giorno, sono scesi sotto i 250 la scorsa settimana. Gli agenti di frontiera passano più tempo a rintracciare i migranti sfuggenti, mentre passano lunghi periodi senza alcuna attività.
I rifugi messicani, pieni solo a metà, si preparano alle conseguenze delle deportazioni di massa. Le organizzazioni umanitarie temono di essere impreparate ad affrontare un'impennata di arrivi, soprattutto quando Ciudad Juárez si trova ad affrontare temperature gelide. Tra scoperte di tunnel e cambiamenti di politica, il giro di vite di Trump ha lasciato migranti e gruppi di aiuto con il fiato sospeso.