Borse, Trump gela l’Europa. A Milano (-1,4%) ko di Stellantis. Anche Wall Street chiude in rosso
Le nuove minacce di dazi del presidente degli Stati Uniti al Canada fanno sprofondare anche i titoli di Ford e Gm a Wall Street. Petrolio in rialzo, euro vicino a 1,1 dollari. Bitcoin torna sopra 81.000 dollari. Spread in calo a 111 punti
di Martina Soligo e Stefania Arcudi
3' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Dopo una mattinata incerta e una seconda parte di seduta in calo, le Borse europee si confermano sui minimi di giornata e chiudono con ampie perdite innescate dall'escalation tra Stati Uniti e Canada sui dazi. Il presidente americano Donald Trump ha minacciato tariffe al 50% sull'import negli Stati Uniti di alluminio e acciaio, gelando l'Europa e Wall Street. In rosso Milano (FTSE MIB ), con Stellantis che sprofonda in coda al listino principale dopo che Trump ha minacciato di "far fallire il settore auto canadese", Parigi (CAC 40), Londra (FT-SE 100 ) , Madrid (IBEX 35 ) e Francoforte (DAX 30 ). Intanto l'attenzione resta rivolta ai colloqui tra Washington e Kiev a Gedda per una possibile pace in Ucraina.
In Europa si scommette che le spese militari possano alla fine sostenere l’economia. In Germania, intanto, anche i verdi potrebbero votare a favore, vedendo una chance nella spesa militare. Nei giorni scorsi, invece, avevano minacciato di opporsi alla legge di alleggerimento del freno sul debito proposta la scorsa settimana dal cancelliere designato Friedrich Merz, che sta spingendo per un fondo speciale da 500 miliardi di euro per infrastrutture e difesa.
Wall Street chiude in calo, Dj -1,14%, Nasdaq -0,18%
Wall Street chiude negativa. Il Dow Jones perde l’1,14% a 41.433,48 punti, il Nasdaq cede lo 0,18% a 17.436,10 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,76% a 5.572,07 punti.
A Piazza Affari corre Leonardo, tonfo Stellantis
A Piazza Affari brusca frenata per Stellantis , visto che Trump, nell’annunciare l’aumento delle tariffe dal 25% al 50% su acciaio e alluminio provenienti dal Canada, ha anche minacciato di far fallire il settore auto canadese. Stessa sorte, a Wall Street, per Ford (-3,8% a New York) e Gm (-2,95). Tra i pochi titoli in rialzo Leonardo - Finmeccanica, che da un lato beneficia ancora della prospettiva di un incremento delle spese militari europee, dall’altro viene premiata per i conti del 2024, che hanno viso un balzo dell’utile a 1,16 miliardi, e per il rialzo della guidance 2025. La società guidata da Roberto Cingolani ha anche aggiornato al rialzo i target del piano al 2029. Bene anche Prysmian, dopo lo scivolone del 17% accusato nelle ultime due settimane (dopo la pubblicazione del bilancio 2024). I titoli beneficiano di un giudizio favorevole di Ubs. In negativo Nexi , nel giorno dell'annuncio del rifinanziamento da 2,9 miliardi di euro. Inoltre, è fallito l'iniziale tentativo di recupero del risparmio gestito, con Azimut e Finecobank che hanno finito in calo. Acquisti su Iveco Group nonostante l'annuncio dell'accordo vincolante di sviluppo congiunto con Ford Truks per la realizzazione di una nuova cabina per i camion pesanti.
Euro sopra 1,09 dollari, Bitcoin riaggancia 81.000 dollari
Sul mercato valutario, l'euro prosegue la sua corsa sfondando la soglia di 1,09 dollari: la moneta unica scambia con il biglietto verde a 1,092 (da 1,084 della vigilia). Il cambio euro/yen è a 161,11 (da 159,91), mentre il cross dollaro/yen si attesta a 147,44 (da 147,176).
Seduta altalenante per il Bitcoin, che dopo essere scivolato sotto gli 80.000 dollari, è risalito a 81.075 dollari (+2,5%).
In rialzo il prezzo del petrolio, con il Wti a 66,67 dollari al barile (+0,97%), mentre sale dello 0,92% il Brent a 69,92 dollari. In aumento del 3,6% anche il gas ad Amsterdam a 42,7 euro al megawattora.
Spread in calo a 111 punti, rendimento sale a 4,01%
Chiusura in leggero calo per lo spread tra BTp e Bund. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si attesta a 111 punti, in flessione di 2 centesimi rispetto al closing di ieri. In aumento, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark, che ha segnato un'ultima posizione al 4,01%, dal 3,95% segnato al riferimento della vigilia.