Al G7 inclusione e disabilità ratificata la Carta di Solfagnano
di Monica D'Ascenzo e Angelica Migliorisi
I punti chiave
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«Con questa ministeriale ci hanno presi sul serio». Sara Minkara, special advisor per le disabilità del governo statunitense, chiosa così i lavori della tre giorni del G7 Inclusione e disabilità che si sono tenuti in Umbria. Il primo G7 dedicato a questi temi pone nell’agenda internazionale la priorità dell’inclusione delle persone con disabilità, tanto che sia la presidenza del Sud Africa del prossimo G20 sia quella canadese del G7 del 2025 hanno già indicato la centralità di questa sfida nell’organizzazione dei lavori in quelle sedi.
«Eliminare le barriere non riguarda solo le persone con disabilità. Dobbiamo avere un approccio olistico e questo deve essere una priorità in tutto ciò che facciamo» ha sottolineato nel corso della conferenza stampa finale Kamal Khera, ministra per la diversità, l’inclusione e le persone con disabilità del Canada, che ha aggiunto: «La disabilità è un fatto, ma l’inclusione è una scelta».
«Credo che dovremmo costruire su questa pietra miliare per abbattere le barriere che ostacolano le persone con disabilità» ha dichiarato Stephen Timms, Ministro di Stato per la sicurezza sociale e disabilità, mentre Charlotte Parmentier Lecocq, ministra delegata presso il ministero della solidarietà, dell’autonomia e dell’uguaglianza ha evidenziato che «le persone con disabilità devono vedere riconosciuti i propri diritti. E’ un discorso politico forte».
«Noi siamo vulnerabili perché il sistema non è accessibile. La vulnerabilità non viene dalla disabilità ma dalla società» ha evidenziato Minkara nel suo intervento, chiedendo che si possa «creare un mondo senza barriere». Certo, ammette, che si tratta di un intervento costoso, ma che a questi investimenti possono contribuire le persone con disabilità se vengono incluse nel sistema produttivo. Non potete raggiungere la prosperità a livello mondiale se non includete le persone con disabilità nel sistema economico» ha concluso Minkara.
Nell’Unione Europea oltre un cittadino su quattro presenta disabilità per un totale di oltre 100 milioni, ha ricordato la commissaria europea Helena Dalli: «La convenzione delle Nazioni Unite offre un meccanismo unico per promuovere la cooperazione mondiale su questi temi. Gli orientamenti sono stati ripresi nella Carta di Solfagnano che viene presentata oggi».
Il documento del G7
«Noi, ministri del G7 per le questioni relative alle persone con disabilità e l’inclusione, ci siamo riuniti a Solfagnano il 15 e 16 ottobre 2024, sotto la presidenza di Alessandra Locatelli, ministra italiana per le Disabilità, per riaffermare il nostro incrollabile impegno a garantire che tutte le persone godano di uguali diritti per una partecipazione e inclusione piena, effettiva e significativa in tutti gli aspetti della vita sociale, culturale, educativa, economica, civile e politica. La realizzazione dei diritti umani delle persone con disabilità è la nostra massima priorità». Conqueste parole inizia il comunicato congiunto distribuito oggi al termine dell’incontro fra i dodici ministri che in questi giorni si sono confrontati nel G7 tenutosi in Umbria.
«Il nostro incontro - continua il documento - si basa sul vertice dei leader del G7 tenutosi a Borgo Egnazia, Italia, dal 13 al 15 giugno 2024, che ci ha incaricato di avviare la Carta di Solfagnano, in cui ci siamo impegnati a integrare ulteriormente i diritti delle persone con disabilità in tutte le agende politiche e a intraprendere azioni concrete per garantire accesso universale e accessibilità; promuovere la vita indipendente, sostenere l’istruzione inclusiva, l’occupazione dignitosa e condizioni lavorative adeguate; garantire la disponibilità e l’adattabilità dei servizi basati sulla comunità e avanzare l’uso di nuove tecnologie accessibili e inclusive. Siamo inoltre impegnati a promuovere l’inclusione delle persone con disabilità nelle attività sportive, culturali e ricreative, nonché nella prevenzione delle emergenze e nella gestione del rischio di disastri».
Il documento, inoltre, ribadisce «la nostra convinzione condivisa nella protezione, promozione, monitoraggio e attuazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle persone con disabilità, basata sugli standard giuridici internazionali esistenti, in particolare la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (UNCRPD), incluso il principio fondamentale di “Nulla su di noi, senza di noi”, che promuove un cambiamento culturale nelle politiche per garantire che la comunità delle persone con disabilità sia attivamente e significativamente coinvolta nei processi decisionali, e che tutti possano godere del loro diritto di partecipare pienamente ed efficacemente alla vita civile, sociale, economica, culturale e politica nei nostri Paesi».
I ministri sottolineano inoltre che il loro impegno è «orientato verso il raggiungimento e il mantenimento di un cambiamento radicale di prospettiva che mira a eliminare le barriere causate dalla società e a mettere le persone con disabilità al centro delle politiche di inclusione, per massimizzare autonomia e indipendenza, e sviluppare talenti e capacità affinché tutte le persone siano incoraggiate e supportate nel realizzare le proprie aspirazioni e desideri. È inoltre importante riconoscere la diversità delle persone con disabilità e le forme multiple o aggravate di discriminazione che potrebbero affrontare, mentre affrontiamo le molteplici barriere all’inclusione delle persone con disabilità».
I ministri sono consapevoli dell’importanza cruciale di integrare la questione dell’inclusione e dei diritti delle persone con disabilità nelle agende internazionali, comprese le iniziative legate al G7, a livello bilaterale e multilaterale, in stretta cooperazione con organizzazioni internazionali, con vocazione universale e regionale, per promuovere il cambiamento sociale e garantire pari diritti per le persone con disabilità. «Ci impegniamo prosegue il documento - a promuovere la mobilitazione dell’intera società attraverso un approccio inclusivo e collaborativo, appropriato ai contesti nazionali, che coinvolga attivamente le persone con disabilità, le Organizzazioni di Persone con Disabilità (OPD), le istituzioni pubbliche, le Organizzazioni della Società Civile (OSC), il settore privato, le comunità e i cittadini».
Per sostenere un cambiamento efficace, attraverso la Carta di Solfagnano, i ministri intendono promuovere una visione positiva tra tutti i cittadini verso le persone con disabilità, basata sul rispetto dei diritti e della dignità delle persone con disabilità. Sottolineano inoltre l’importanza di coinvolgere attivamente, consultare da vicino, ascoltare e agire sulle raccomandazioni delle persone con disabilità, delle loro famiglie e dei caregiver, nonché delle OPD e delle associazioni che li rappresentano nei processi decisionali, al fine di aumentare l’efficacia delle politiche e programmi e accelerare il cambiamento sociale, politico e culturale nelle nostre comunità.
La carta di Solfagnano
In occasione della riunione ministeriale a Solfagnano, che ha visto per la prima volta i ministri dei membri del G7 riunirsi per affrontare le sfide attuali relative ai diritti e all’inclusione delle persone con disabilità, sono stati identificati i seguenti temi come priorità per garantire la piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella vita civile, sociale, economica, culturale e politica di tutte le persone con disabilità:
- L’inclusione come tema prioritario nell’agenda politica di tutti i paesi;
- Accesso e accessibilità;
- Vita autonoma e indipendente;
- Valorizzazione dei talenti e inclusione lavorativa;
- Promozione di nuove tecnologie;
- Dimensioni sportive, ricreative e culturali della vita;
- Dignità della vita e servizi appropriati basati sulla comunità;
- Prevenzione e gestione delle situazioni di emergenza, inclusi crisi climatiche, conflitti armati e crisi umanitarie.
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