12 mesi di esposizioni, mostre e laboratori in
centro a Biella completamente gratuiti: � stata presentata oggi la
programmazione 2025 di Spazio Cultura, la sede espositiva della Fondazione
Cassa di Risparmio di Biella che nel 2024 ha festeggiato i 15 anni di attivit�
con importanti risultati chiudendo l'anno con 9 mostre e quasi 5.300 visitatori.
Una vetrina a disposizione di artisti, enti e
associazioni che, nata nel 2009, � cresciuta negli anni valorizzando gli
archivi fotografici e la collezione d'arte della Fondazione sviluppando al
contempo un dialogo costante con gli enti del territorio che hanno finalit� di
sviluppo sociale e culturale e che oggi dialoga sempre pi� strettamente anche
con i grandi progetti espositivi di Palazzo Gromo Losa.
"Lo sviluppo turistico e culturale biellese � una
grande sfida che la Fondazione, con la sua societ� strumentale Palazzo Gromo
Losa srl e insieme ai partner territoriali, sta cercando di cogliere
nell'ambito di una vision strategica pluriennale - commenta il Presidente Michele
Colombo - oltre a promuovere grandi eventi nel Polo Culturale
di Biella Piazzo ci adoperiamo affinch� la cultura, intesa anche come motore di
cambiamento e generativit� sociale, sia accessibile e diffusa, per questo le
mostre e gli eventi di Spazio cultura sono sempre ad accesso gratuito. Grande
attenzione verr� inoltre dedicata nell'anno in corso a bandi come CulturHUB e
Traiettorie+ che metteranno a disposizione degli enti culturali nuove risorse e
strumenti di azione sempre pi� integrati all'interno di un disegno di sviluppo
condiviso e co-progettato".
"Palazzo Gromo Losa srl, nata nel 2016, ha
consolidato negli anni la sua azione di supporto alla programmazione culturale
biellese contribuendo ad arricchirla non solo grazie alle grandi mostre al Polo
del Piazzo, ma anche con una proposta capillare legata al territorio
all'interno della sede espositiva di Via Garibaldi - dichiarano Giovanni
Vachino e
Gelsomina Passadore, amministratori della societ� - risultati
importanti che sono resi possibili grazie all'opera dell'A.D. Andrea Quaregna e
a tutto lo staff che ringraziamo".
La programmazione di Spazio Cultura oltre a essere legata
al Biellese ha da sempre particolare attenzione alle scuole ed � volta a valorizzare
gli archivi fotografici e le collezioni d'arte acquisite negli anni dalla
Fondazione. In 15 anni di attivit� lo spazio � cresciuto sviluppando
progettualit� collegate a specifici progetti sostenuti dall'Ente, dando spazio
a temi sociali o di attualit� e svolgendo anche una funzione aggregativa come
luogo di ritrovo per appassionati d'arte, di fotografia e pi� in generale di
temi biellesi, una piccola community tematica.
"Il 2025 sar� un anno molto importante per Biella
che vivr� diversi grandi eventi, il pi� importante dei quali � l'Adunata Nazionale
Alpini, durante la quale l'intera citt� sar� messa in vetrina come mai prima
d'ora - commenta la Responsabile dell'Area Comunicazione Federica
Chil�. In
questo contesto Spazio Cultura si trover� ad avere una grandissima visibilit�
essendo al centro della "zona rossa" pedonale; sar� un'importante occasione per
far conoscere la cultura biellese e in questo senso con il collega Emanuele
Rolando abbiamo attentamente lavorato con le realt� culturali biellesi per
mettere a punto una programmazione in linea con questo obiettivo".
Questa nel dettaglio la programmazione prevista
presentata in collaborazione con numerosi enti e soggetti che hanno partecipato
all'incontro con entusiasmo:
22 febbraio-27 aprile 2025
Le vedute alpine di Vittorio Besso fotografo
A cura di Daniela Giordi
La mostra intende valorizzare il consistente nucleo
di panorami e vedute delle Alpi del Fondo Besso di propriet� della Fondazione Cassa
di Risparmio di Biella.
L'esposizione si compone di un nucleo di stampe
fotografiche storiche affiancate a stampe contemporanee ottenute dalle lastre
originali di questo pioniere della fotografia italiana, selezione estrapolata
dalla sua produzione ascrivibile all'ultimo quarto del XIX secolo: fotografie
ad alta quota realizzate esplorando le Alpi lungo un arco geografico che si
estende dal Monviso alla catena del Monte Rosa al seguito delle ascensioni
alpinistiche del CAI e delle escursioni venatorie del Re Vittorio Emanuele II.
Molto importante anche il gruppo di riprese
realizzate ad alta quota ma adottando la tecnica della panoramica circolare; l'analisi
e comparazione visiva condotte nel corpus delle negative in occasione della
mostra ha permesso infatti di ricostruire alcune delle vedute d'insieme
composte dalle singole riprese panoramiche, oggetto di negativi distinti.
Queste venivano infatti realizzate da Besso per essere successivamente
affiancate dopo la stampa delle singole copie su carta, successivamente,
incollate le une accanto alle altre, ricomponevano la veduta d'insieme che
veniva montata su un cartone di sostegno intestato e con didascalia.
La sezione storica infine comprende una selezione di
stampe dell'Ottocento e la preziosa macchina fotografica di Vittorio Besso di
propriet� della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.
La mostra, che valorizza uno dei padri fondatori
della fotografia di montagna, dialoga idealmente con la mostra in corso al
Piazzo dedicata a Steve McCurry, tra i pi� grandi fotografi di "terre alte" al
mondo.
Un'occasione straordinaria di doppia visita a
Biella, citt� alpina. In occasione del progetto sono state intessute
collaborazioni con il Comitato Glaciologico Italiano e con la Fondazione Sella.
8 maggio-2 giugno 2025
Tenere alta la fronte. Diario e disegni di
prigionia di Silvio Mosca. Ufficiale degli alpini 1943-1945
A cura di Istituto per la storia della Resistenza e
della societ� contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia e ANA -
Sezione di Biella
La mostra propone l'esperienza dell'internamento
militare di Silvio Mosca, giovane industriale biellese, nei campi di prigionia
della Germania di Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale. L'esposizione traduce
in venti pannelli i sentimenti e le riflessioni che Silvio Mosca affida al suo
diario sulla dignit� della scelta della prigionia, sul rifiuto di continuare la
guerra dalla parte dei tedeschi e sui valori religiosi e culturali che, insieme
agli affetti familiari, gli hanno consentito di conservare la propria identit�
nonostante le privazioni e di coltivare la speranza del ritorno, considerazioni
che sono accompagnate da pregevoli disegni realizzati nei campi di prigionia.
"A distanza di 80 anni e pi� da quegli eventi, �
importante ricordare la scelta dei soldati italiani arrestati dai tedeschi dopo
l'8 settembre 1943. Tre quarti di loro rifiutarono di proseguire la guerra al
fianco dei tedeschi del Reich e fu una scelta importante, che contribu�
indirettamente all'esito della guerra e alla vittoria delle forze alleate. Tra
di loro furono numerosi gli alpini, sia nella truppa che fra sottufficiali e
ufficiali. La mostra, tratta dal diario del tenente alpino biellese Silvio Mosca,
propone disegni e riflessioni sull'internamento militare e sulla dignit� della
scelta della prigionia piuttosto che continuare una guerra che aveva procurato
tante sciagure al popolo italiano", commenta Enrico Pagano, Direttore dell'Istituto
per la storia della Resistenza e della societ� contemporanea nel Biellese, nel
Vercellese e in Valsesia.
14 giugno-27 luglio 2025
2005-2025. Giorgio Cigna. L'artista biellese che ha
inciso nel profondo
La mostra si inserisce nel progetto #20diCign@, proposto dalla
famiglia Cigna per ricordare il poliedrico artista biellese a vent'anni dalla
sua scomparsa.
Cos� il figlio Matteo Cigna: "Si tratta di
percorrere un cammino, "fare un viaggio" attraverso le opere
presenti sul territorio. L'itinerario sar� indicato su una cartina con i punti
da visitare e sar� prodotto un catalogo contenente scritti, immagini, pensieri
e "fischiate" dell'artista. Oltre alle opere esposte allo Spazio Cultura questa
"mostra diffusa" coinvolger� le scuole di Biella e Pettinengo, l'Ospedale di
Biella, Palazzo Gromo Losa con la galleria dei "Compiti in classe" donati alla
Fondazione nel 2010 e - soprattutto - un'esposizione presso Palazzo Ferrero
nell'ambito della sesta edizione del festival "Viaggio. Orizzonti, frontiere,
generazioni" di Associazione Stilelibero".
6 settembre - 12 ottobre 2025
Biella ir-reale / In punta di piedi
Mostra personale di Massimo Premoli / Bruno Beccaro
Si tratta di una doppia personale, di due artisti
biellesi, colleghi e amici che da anni espongono insieme.
Massimo
Premoli � attivo fin dagli anni '70,
prima con ricerche esclusivamente fotografiche e in seguito abbinando
fotografia e disegno. "I foto-disegni che porter� in mostra hanno tutti
come punto di partenza una fotografia a colori di un'architettura che si trova
in citt� (un'immagine quindi reale) utilizzata come punto di partenza per la
costruzione, intorno alla fotografia, di un disegno che non ricostruisce la
parte di realt� non inquadrata dalla fotografia e quindi irreale. L'irrealt� � per me solo un'alterazione di
quanto esistente, un particolare che passa inosservato utilizzato come base per
un intero lavoro. La
fotografia costituisce l'unico frammento di verit� oggettiva di ogni opera, il
disegno realizzato intorno alla fotografia prende invece vita da un mondo
personale e fantasioso che inventa un nuovo vero rielaborando gli elementi non
inquadrati dalla fotografia".
Anche Bruno Beccaro dipinge da sempre: "Il titolo della mia mostra � In punta di piedi... In punta di piedi su questa Terra desolata. Sono tele con pittura ad olio e acquerello in tecnica mista. Amo coniugare la mia pittura alle altre arti. Di fatto il mio modo di pensare arte si associa e si influenza con la letteratura e, in particolare con la poesia. Il linguaggio dei poeti, animato da profonde emozioni, affonda le radici nell'inconscio, lontano da logiche strutture razionali... e cos� sono i colori. Non a caso i dipinti si intitolano Terra desolata, titolo ispirato dall'omonimo poema di T. S. Eliot".
25 ottobre - 8 dicembre 2025
Aldo Flecchia - Sculture
L'esposizione si
inserisce in un progetto pi� ampio che vedr� come primo appuntamento una mostra
dell'artista biellese allestita nelle prossime settimane al Ricetto di Candelo in
collaborazione con il Comune di Candelo e l'associazione Culturalmente.
Dagli anni '70 Aldo
Flecchia si dedica quasi interamente alla scultura su marmo e granito con una
produzione costante tesa a una continua ricerca. La mostra valorizzer� in
particolare una delle ultime opere dello scultore biellese, Il sogno del
mare, dedicata alla donna.
"Culturalmente ha come
principale scopo sociale lo sviluppo di iniziative culturali di vario genere,
con particolare interesse per gli artisti biellesi. Abbiamo
quindi accolto con entusiasmo l'idea di una mostra per i 45 anni di attivit�
dello scultore biellese Aldo Flecchia che esporr� per un periodo di 9 mesi e in
diverse sedi sul territorio biellese le sue opere pi� importanti sul tema della
donna e della situazione femminile. Opera principale della mostra "itinerante"
sar� la scultura dal titolo Il sogno del mare (del
2024) raffigurante una donna che emerge da una conchiglia, opera in marmo nero
di Ormea e marmo rosa di Varallo. Grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di
Biella e al patrocinio dei Comuni di Candelo e Magnano si creer� un percorso
espositivo che partendo dal Ricetto di Candelo l'8 marzo e trasferendosi poi a
Magnano presso il laboratorio di Flecchia, culminer� con la mostra allo Spazio
Cultura, con inizio dal 25 ottobre 2025 fino all'8 dicembre 2025, inglobando
altre date simboliche quali la Giornata contro la violenza sulla donna e la
Festa della Madonna dell'Immacolata. Siamo fiduciosi che un'iniziativa
culturale cos� completa e importante sar� accolta con entusiasmo dai Biellesi e
non solo", dichiara Giuseppe Leardi, Presidente dell'E.T.S.
Culturalmente.
"Insieme
all'Associazione Culturalmente e a tutti i partner, abbiamo lavorato perch�
questo progetto potesse superare le mura delle singole sale espositive e i
confini dei singoli Enti: si � cos� arrivati a realizzare un percorso artistico
ampio e partecipato. L'arte e la cultura uniscono e, insieme, il valore dei
singoli si moltiplica: per il Biellese � sicuramente un bell'esempio di
sinergia territoriale nel nome di un grande artista locale", commenta Paolo Gelone, Sindaco di Candelo.