La lotta per l’uguaglianza di genere: cosa fa il Parlamento europeo
Scoprite l'azione del Parlamento europeo per tutelare i diritti delle donne, promuovere la parità sul lavoro, in politica e nella società.
Misure dell'UE per affrontare le disuguaglianze di genere
Sin dai suoi albori, l’UE ha promosso l'uguaglianza di genere e la creazione di un'Europa sociale.
L'UE ha appropvato una serie di importanti misure per garantire la parità di genere. I finanziamenti dell'UE sostengono le azioni degli Stati membri.
Il Parlamento europeo ha approvato, insieme al Consiglio, atti legislativi chiave che promuovono i diritti delle donne. Inoltre, adotta regolarmente relazioni di iniziativa, chiedendo maggiori sforzi per migliorare l'uguaglianza di genere.
I concetti della politica di uguaglianza di genere dell'UE sono stati plasmati anche dalle sentenze della Corte di Giustizia europea.
La legislazione dell’UE sull’uguaglianza nei luoghi di lavoro
- Regole sull’impiego (inclusi parità di salario, sicurezza sociale, condizioni di lavoro, protezione dalle molestie)
- Regole sul lavoro in proprio
- Diritti a congedo di maternità e paternità e congedo parentale
Il Parlamento europeo dispone di una commissione permanente sui diritti delle donne e l’uguaglianza di genere e ogni anno celebra la giornata internazionale della donna organizzando eventi per mantenere alta la consapevolezza sui temi dell’uguaglianza.
Riflettendo sui progressi compiuti nella difesa dei diritti delle donne negli ultimi anni e sulle sfide ancora da affrontare, gli eurodeputati hanno espresso preoccupazione per i passi indietro registrati in alcuni Paesi dell'UE e per il rischio che l'uguaglianza di genere venga relegata a una priorità secondaria.
Il Parlamento ha sollecitato la Commissione europea a integrare la tutela dei diritti delle donne in tutte le sue proposte, a sviluppare piani concreti per contrastare la povertà femminile e a intensificare gli sforzi per ridurre il divario retributivo di genere.
Date un'occhiata alla cronologia delle tappe fondamentali nella lotta per i diritti delle donne a livello europeo
Settimana sulla parità di genere al Parlamento
Nel 2020 il Parlamento europeo ha istitutito la Settimana europea sulla parità di genere. Tale iniziativa, fornisce alle commissioni parlamentari l'opportunità di considerare le questioni affrontate da una prospettiva di genere.
Gli sforzi compiuti dal Parlamento europeo hanno contribuito a garantire l'uguaglianza di genere sul luogo di lavoro, in politica e consentendo di adottare una legislazione di importanza storica. Le nuove misure giuridicamente vincolanti riguardano un'ampia gamma di questioni: l'abolizione della disparità retributiva, l'eliminazione della discriminazione basata sul genere, il rafforzamento della presenza delle donne nei consigli di amministrazione e la lotta alla violenza contro le donne.
Contrastare la violenza contro le donne
Nell'aprile 2024 il Parlamento ha adottato le prime norme dell'UE sulla lotta alla violenza contro le donne. L'obiettivo è prevenire la violenza di genere e proteggere le vittime, in particolare le donne e le vittime di violenza domestica.La direttiva chiede leggi più severe contro la cyberviolenza, una migliore assistenza alle vittime, misure per prevenire gli stupri e una miglior definizione del consenso sessuale.
Le nuove norme vietano anche le mutilazioni genitali femminili e il matrimonio forzato e delineano linee guida particolari per i reati commessi online. La legislazione includerà anche un elenco più lungo di circostanze aggravanti per i reati che dovrebbero comportare pene più severe, come i crimini contro personaggi pubblici, giornalisti o difensori dei diritti umani.
Le norme prevedono che la sicurezza e il benessere delle vittime siano prioritari, anche offrendo l'accesso ad alloggi protetti.
Scoprite di più su come viene affrontata la violenza di genere nell'UE.
Divario salariale di genere
Il Parlamento ha anche chiesto misure concrete per ridurre il divario retributivo di genere - la differenza di reddito tra uomini e donne - che nell'UE era in media del 12.7% nel 2022 e il divario pensionistico - la differenza di reddito pensionistico ottenuto da uomini e donne - che si attestava al 29% nel 2019. Il Parlamento ha chiesto inoltre misure per ridurre la povertà femminile, poiché le donne hanno maggiori probabilità di vivere in povertà rispetto agli uomini.
Nel marzo 2023 il Parlamento ha approvato nuove regole che obbligano le aziende a divulgare informazioni sulle retribuzioni, facilitando così il confronto salariale e l'individuazione delle disparità retributive di genere.
Nel caso in cui i dati facciano registrare una differenza del 5% tra i salari degli uomini e delle donne, allora i datori di lavoro dovranno collaborare con i rappresentanti dei lavoratori per analizzare e risolvere il problema. Inoltre, gli Stati Memberi dovranno inoltre prendere provvedimenti nei confronti dei datori di lavoro che non rispettano le suddette regole con multe e sanzioni. Infine, le offerte di lavoro e i titoli di lavoro dovranno essere scelti in modo da non creare differenze tra uomini e donne.
Ulteriori informazioni sulle azioni dell'UE per colmare il divario retributivo di genere
Ciascuno Stato membro assicura l'applicazione del principio della parità di retribuzione tra lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore.
Donne nei consigli di amministrazione
Nel novembre 2022, il Parlamento ha approvato delle regole per incrementare l'uguaglianza di genere nei consigli di amministrazione delle aziende. La direttiva mira a introdurre procedure di assunzione trasparenti nelle aziende, in modo che almeno il 40% dei posti di direttore non esecutivo o il 33% di tutti i posti di direttore siano occupati dal sesso sottorappresentato entro la fine di giugno 2026.
La direttiva si applica ai consigli di amministrazione delle società quotate in borsa nell'UE. Le piccole e medie imprese con meno di 250 dipendenti sono escluse dalle regole.
Maternità, paternità e congedo parentale
Nel 2019 l’UE ha approvato nuove regole sui congedi di cura familiare e per condizioni di lavoro più adattabili. L’obiettivo è quello di incentivare i padri a prendere periodi di congedo per occuparsi della famiglia e promuovere così la parità e l’occupazione femminile.
Legislazione UE sull'uguaglianza di genere sul posto di lavoro:
- regole sull'occupazione (compresa la parità di retribuzione, la sicurezza sociale, le condizioni di lavoro e le molestie)
- regole sul lavoro autonomo
- diritti al congedo di maternità, paternità e parentale
Altre iniziative per l'uguaglianza di genere sostenute dal Parlamento europeo
Diritti sessuali e riproduttivi delle donne
In una risoluzione adottata nell'aprile 2024, gli eurodeputati esortano il Consiglio ad aggiungere l'assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva e il diritto a un aborto sicuro e legale alla Carta dei diritti fondamentali dell'UE - una richiesta avanzata più volte.
Il testo esorta gli Stati membri a depenalizzare completamente l'aborto in linea con le linee guida dell'OMS del 2022. I deputati chiedono alla Commissione di garantire che le organizzazioni che operano contro l'uguaglianza di genere e i diritti delle donne, compresi i diritti riproduttivi, non ricevano finanziamenti dall'UE.
Nel marzo 2022, il Parlamento europeo ha adottato il Piano d’azione dell’UE per l’uguaglianza di genere III, volto a promuovere la salute sessuale e riproduttiva e i diritti delle donne al di fuori dell’UE e a garantire l’accesso universale nei paesi dell’UE.
Nel giugno 2021, il Parlamento europeo ha adottato una relazione in cui esorta i paesi dell’UE a proteggere e a migliorare la salute sessuale e riproduttiva delle donne. Inoltre, è stata chiesto l’esenzione dell’IVA sui prodotti mestruali.
Donne in politica
Il Parlamento europeo ha chiesto ripetutamente un maggiore sforzo per la partecipazione delle donne in politica, in modo da promuovere un processo decisionale più giusto e inclusivo a tutti i livelli.
La quota di donne elette come europarlamentari alle elezioni europee del giugno 2024 è stata del 38,5%, in leggero calo rispetto al 39,8% di poco prima delle elezioni.
In una relazione adottata a gennaio 2019 il Parlamento ha chiesto a tutti i partiti politici europei di assicurare che uomini e donne vengano proposti in maniera eguale per ricoprire le cariche più importanti nel Parlamento europeo nella nona legislatura.
Scoprite di più con l'infografica dedicata alle donne nel Parlamento europeo
Più donne nelle discipline tecnologiche e scientifiche
In Europa le donne sono fortemente sottorappresentate nel settore digitale: è meno probabile che intraprendano studi o facciano domanda per un lavoro in questo campo. In una risoluzione adottata nel 2018, il Parlamento europeo ha chiesto ai paesi membri di mettere in pratica misure concrete per integrare meglio le donne nei settori delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni e di sostenere l’istruzione in questi settori e nelle discipline scientifiche, tecnologiche e matematiche.
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