Storia vecchia
Storia vecchia | |
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Commedia in due atti | |
Autore | Giuseppe Giacosa |
Lingua originale | |
Prima assoluta | 18 dicembre 1872 Torino, Teatro Gerbino |
Personaggi | |
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Storia vecchia è una commedia in due atti di Giuseppe Giacosa. Venne rappresentata per la prima volta al Teatro Gerbino di Torino il 18 dicembre 1872, dalla compagnia Marchi-Ciotti-Lavaggi.[1]
Il lavoro è dedicato «al mio zio ed amico Carlo Demaria».
Trama
[modifica | modifica wikitesto]La scena si svolge nel castello di Terroni.
Atto primo
[modifica | modifica wikitesto]Manfredo ha ricevuto un invito da una sua vecchia amante. La donna, nello scritto, per prudenza si firma col nome maschile di Guglielmo. Manfredo si consiglia con Alfredo, suo ospite e confidente, su come fare per «ottenere un congedo» dalla moglie e recarsi dall'amante. Alfredo, che un tempo è stato amante della stessa donna, cerca dapprima di dissuaderlo, poi gli propone di usare come pretesto per una breve assenza la lettera, appena giunta, di un ministro, che convoca Manfredo a Roma per consultazioni.
La moglie di Manfredo, Berta, si accorge che il marito ha qualcosa di insolito («non sorridi bene»). Quando Manfredo le annuncia il viaggio a Roma, Berta vuole vedere la lettera del ministro. Manfredo fa confusione e lascia cadere la lettera del sedicente Guglielmo. Berta la legge, capisce che si tratta del messaggio di una donna e se ne va indignata.
Nuovamente Manfredo chiede consiglio ad Alfonso, questa volta per ricomporre il dissidio con la moglie. Alfredo gli suggerisce di farsi vedere geloso, per dimostrare a Berta che la ama.
Alfonso fa in modo di restare solo con Berta, e finge di essere interessato a lei per assicurarsi, dalle sue reazioni, della sua rettitudine e serietà. Poi le assicura che Manfredo non aveva intenzione di tradirla e le propone «un'esperienza» per verificare l'amore del marito.
Atto secondo
[modifica | modifica wikitesto]Berta accetta di farsi corteggiare da Alfonso, nella certezza che scatterà la gelosia del marito, ma ignora l'accordo tra i due uomini.
Ma in seguito Alfonso dice a Berta di averne conosciuto la squisita natura e le rivela il trucco ideato con Manfredo per indurla a perdonare il marito, sostenendo di non volerla lasciare più oltre nell'inganno. Berta insiste, allora Alfonso le suggerisce di fingere un appuntamento con lui per la sera stessa, e poi di nascondersi dietro una tenda per ascoltare le reazioni di Manfredo.
Anche Manfredo desidera porre termine alla finzione ideata con Alfonso, che prevede un finto convegno tra Alfonso e Berta. Manfredo non ha alcuna ragione per dubitare dell'amico, ma gli confessa di essere veramente geloso e lo ringrazia per avergli rivelato il suo amore immenso per Berta. Quando Manfredo pronuncia queste parole appare Berta, a cui dà un bacio in fronte. «Storia vecchia!», conclude Alfonso.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giuseppe Giacosa, Teatro. Volume I 2ª edizione, Milano, Mondadori, 1968: pagina 272
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La commedia online. Edizione del 1877 (Teatro in prosa volume 1: Scene e Commedie. Con Al pianoforte, Acquazzoni in montagna e Non dir quattro se non l'hai nel sacco)