Dina Nayeri
Dina Nayeri (Esfahan, 1979) è una scrittrice statunitense d'origine iraniana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata nel 1979 a Esfahan[1], vive e lavora a Londra[2].
Ha vissuto in Iran fino all'età di 8 anni quando la madre, convertita al Cristianesimo e per questo a rischio della vita, ha portato lei e il fratello prima a Dubai e a Roma[3], poi definitivamente negli Stati Uniti, in Oklahoma[4], mentre il padre è rimasto a Esfahan[5].
Dopo un B.A. all'Università di Princeton e un M.B.A. e un M.A. ad Harvard, ha ottenuto un M.F.A. all'Iowa Writers' Workshop[6].
Nel 2013 ha esordito nella narrativa con l'"ambizioso e riccamente stratificato"[7] Tutto il mare tra di noi al quale ha fatto seguito il romanzo parzialmente autobiografico Rifugio nel 2017[8] e il memoir L'ingrata nel 2019 nel quale è scandagliata in tutte le sue sfaccettature la condizione dell'immigrato[9].
Vincitrice nel 2015 del Premio O. Henry con il racconto A Ride Out of Phrao[10], le sue opere sono state tradotte in 14 lingue e pubblicate in 20 paesi[11].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Romanzi
[modifica | modifica wikitesto]- Tutto il mare tra di noi (A Teaspoon of Earth and Sea), Milano, Piemme, 2013 traduzione di Velia Februari ISBN 978-88-566-1718-4.
- Rifugio (Refuge, 2017), Milano, Piemme, 2018 traduzione di Velia Februari ISBN 978-88-566-1719-1.
Memoir
[modifica | modifica wikitesto]- L'ingrata (The ungrateful refugee, 2019), Milano, Feltrinelli, 2020 traduzione di Flavio Santi ISBN 978-88-07-03385-8.
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Premio O. Henry: 2015 vincitrice con il racconto A Ride Out of Phrao
- Premio fratelli Scholl: 2020 vincitrice con L'ingrata[12]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Dina Nayeri, The ungrateful refugee: ‘We have no debt to repay’, su theguardian.com, 4 aprile 2017. URL consultato il 28 marzo 2020.
- ^ (EN) Cenni biografici e contributi dell'autrice, su granta.com. URL consultato il 28 marzo 2020.
- ^ (EN) About the author, su sites.udel.edu. URL consultato il 28 marzo 2020.
- ^ Martina Scalini, “L’ingrata” di Dina Nayeri: cosa significa davvero essere profughi?, su illibraio.it, 27 marzo 2020. URL consultato il 28 marzo 2020.
- ^ (EN) Dina Nayeri, My Father, in Four Visits over Thirty Years, su newyorker.com, 18 giugno 2017. URL consultato il 28 marzo 2020.
- ^ (EN) Fiction Is No Protection: Q&A with Dina Nayeri, su bloom-site.com, 24 settembre 2019. URL consultato il 28 marzo 2020.
- ^ (EN) Daughter of the Revolution: An Interview with Dina Nayeri, Author of A Teaspoon of Earth and Sea, su vogue.com, 4 febbraio 2013. URL consultato il 28 marzo 2020.
- ^ (EN) Ari Shapiro, 'I'm A Bit Of A Chameleon': A Writer Draws From Her Own Life In 'Refuge', su npr.org, 11 luglio 2017. URL consultato il 28 marzo 2020.
- ^ (EN) Christopher Moore, 'The Ungrateful Refugee': Breaking down misconceptions about immigrants, su france24.com, 4 settembre 2019. URL consultato il 28 marzo 2020.
- ^ (EN) O. Henry Prize Winner: Dina Nayeri’s ‘A Ride Out of Phrao’, su lithub.com, 21 maggio 2015. URL consultato il 28 marzo 2020.
- ^ (EN) Scheda della scrittrice, su ideasimagination.columbia.edu. URL consultato il 28 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2019).
- ^ (EN) Dina Nayeri won the Geschwister-Scholl Prize, su ideasimagination.columbia.edu, 21 ottobre 2020. URL consultato il 2 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2022).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su dinanayeri.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 103523665 · ISNI (EN) 0000 0000 7341 8791 · LCCN (EN) no2009191829 · GND (DE) 1036971090 · J9U (EN, HE) 987007416686005171 |
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