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Stazione Reale di Monza: differenze tra le versioni

Coordinate: 45°35′27.55″N 9°15′32.92″E
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Versione delle 09:01, 21 mar 2023

Stazione Reale
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàMonza
Coordinate45°35′27.55″N 9°15′32.92″E
Lineeferrovia Chiasso-Milano
Storia
Stato attualeDismessa
Anno attivazione1884
Anno soppressione1900
Caratteristiche
Tipostazione passante in superficie
Binari2
DintorniVilla Reale, Parco di Monza
 

La Stazione Reale di Monza era una piccola stazione ferroviaria al servizio esclusivo della villa reale e della famiglia reale italiana dei Savoia. Si trova sul viale Cesare Battisti n. 61.

Storia

La stazione venne costruita nel 1882 sulla linea ferroviaria Milano-Como, che tuttora attraversa il viale di accesso alla villa reale e al parco di Monza, per essere utilizzata dalla famiglia reale e dai suoi ospiti.
La stazioncina fu poco usata dalla famiglia reale e venne presto ceduta all'Amministrazione governativa delle Ferrovie dell'Alta Italia quando nel 1884 fu inaugurata la nuova stazione di Monza con la Saletta Reale[1].

L'edificio conserva l'originale saletta d'aspetto che accoglieva il re Umberto I e Margherita di Savoia in occasione dei loro soggiorni estivi nella villa dal 1882 fino all'8 agosto 1900, data del viaggio a Roma della salma del Re dopo il regicidio del 29 luglio.

La sala presenta decorazioni a stucco, boiseries e dipinti di gusto tardo-eclettico; sulla volta è collocato un medaglione a tempera, opera di Mosè Bianchi, che rappresenta Il Genio dei Savoia (1883-1884); una copia di questo dipinto è esposta all'interno dell'analoga Sala Reale della Stazione centrale di Monza, mentre il disegno preparatorio è conservato nelle collezioni dei Musei Civici di Monza.

Note

  1. ^ Associazione amici dei musei di Monza, "La saletta reale della stazione di Monza" pag.18

Bibliografia

  • Alberto Colombo, La Villa Reale di Monza, su arengario.net. URL consultato il 12 dicembre 2012.
  • Comune di Monza, Stazione Reale, su comune.monza.it. URL consultato il 2 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2013).

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale Beni culturali della Lombardia [1]