2.
3 LA GESTIONE
L’insieme delle operazioni economiche svolte
dalle persone in un’azienda sono dette
«combinazioni economiche» o «fatti di
gestione».
L’economia aziendale ha lo scopo di ottimizzare
la gestione attraverso processi decisionali
sempre più efficacie e per tale motivo è
impensabile che ci siano manager capaci di
gestire ogni tipologia di combinazioni
economiche. Per questo motivo, i fatti di
gestione si articolano in coordinazioni
economiche parziali.
Le coordinazioni economiche parziali sono
caratterizzate da una funzione e da un insieme di
competenze specialistiche applicate al loro
svolgimento. (ad esempio, competenze
amministrative, di marketing, di produzione ….
Le coordinazioni economiche parziali sono
denominare FUNZIONI e cosi si parla di :
• Funzione ricerca e sviluppo
• Funzione produzione
• Funzione commerciale
• Funzione finanza
• Funzione personale
• …..
Il numero e la tipologia delle funzioni dipenderà dalla
tipologia di impresa. E’ chiaro che le competenze
specialistiche e conseguentemente le funzioni in
un’impesa manifatturiera saranno molto diverse da
quelli di un’impresa commerciale. Si pensa alla
webeconomy…
Per tutte le imprese, indipendentemente dalla
tipologia, le coordinazioni parziali sono riconducibili
alle seguenti classi:
- Configurazione dell’assetto istituzionale;
- Gestione;
- Organizzazione;
- Rilevazioni .
Configurazione dell’assetto istituzionale: è il disegno
complessivo secondo il quale l’impresa nasce, si
trasforma e si svolge; si decidono i fini dell’impresa, i
suoi campi di attività, le strutture di governo, le
alleanze e cosi via.
Sono dunque operazioni di conf: la costituzione
dell’istituto, i contributi che apportano i soci, la forma
giuridica, la configurazione degli organi di governo, la
crescita (acquisizioni, fusioni…), le alleanze, la
liquidazione.
La gestione: è il grande insieme di operazioni
attraverso le quali l’impresa attua direttamente la
produzione economica, raccoglie i capitali, acquista i
macchinari e le materie prime, fabbrica i prodotti e li
vende, paga i tributi.
Dalle operazioni di gestione discende direttamente la
gran parte dei costi e dei ricavi dell’impresa e di
conseguenza il risultato reddituale (R – C = Re).
La gestione si compone di cinque sottoinsiemi:
- Gestione caratteristica
- Gestione finanziaria
- Gestione patrimoniale
- Gestione tributaria
- Gestione assicurativa
Vedremo nel seguito il contenuto delle «gestioni».
Organizzazione: Le attività di organizzazione si
sostanziano nel disegnare la struttura organizzativa
dell’impresa, nell’assegnare i compiti e le
responsabilità delle persone che vi lavorano e nel
gestire i sistemi di ricompensa e di sviluppo delle
persone (retribuzione, carriera, formazione…).
Rilevazioni: costi tono nella raccolta, elaborazione e
diffusione dei dati e delle informazioni necessari per
prendere buone decisioni e per informare tutti i
soggetti interessati alla vita dell’impresa.
Torniamo ora alla gestione:
Abbiamo avuto modo di dire che la gestione è un
«grande insieme di operazioni»; insieme unitario ma
scomponibile nei 5 sottoinsiemi (caratteristica,
finanziaria, patrimoniale, tributaria e assicurativa).
Vediamo nel dettaglio:
Gestione caratteristica: E’ composta dall’insieme di
operazioni di gestione che identificano la funzione
economico-tecnica tipica di ciascuna azienda. Per le
imprese manifatturiere sono operazioni di gestione
caratteristica l’acquisto di materie prima, i pagamenti
e le riscossioni connesse a tali acquisti e vendite, la
gestione del magazzino, di impianti, di macchinari, la
trasformazione tecnica e la successiva vendita. Per le
aziende commerciali
La gestione caratteristica è composta
dall’acquisto della merce, logistica, vendita.
Le banche……
Tornando alle manifatturiere possiamo
analizzare la gestione caratteristica per funzioni:
- Operazioni di ricerca e sviluppo
- Operazioni di acquisto di merci e servizi
destinati alla produzione
- Operazioni di produzione
- Operazioni di commercializzazione
- Operazioni di logistica
Costi e ricavi / gestione caratteristica
COSTI RICAVI
Acquisto di materie prime Vendita di prodotti finiti
Acquisto energia elettrica, gas….
Acquisto consulenze
Salari e stipendi
….
Le uscite relative ai costi di cui sopra e le entrate relative ai ricavi di cui sopra
Economia aziendale - prof Andrea Sc
hiavinato
La gestione finanziaria: è quella parte dell’attività
di impresa che è svolta a coprire il fabbisogno
finanziario, ossia il fabbisogno di mezzi monetari
necessari per avviare l’impresa e per sostenerne
lo sviluppo.
Il fabbisogno finanziario deriva da
a) Gli investimenti richiesti per allestire ed
estendere la capacità produttiva (macchinari,
impianti, brevetti, immobili…)
b) Il ciclo di produzione implica che prima si
sostengono i costi e successivamente i ricavi
per la vendita dei prodotti finiti
Sono le modalità di pagamento e incasso che
determinano il fabbisogno. Se acquisto un immobile
in leasing, il fabbisogno sarà diluito per tutta la durata
del contratto di leasing mentre se acquisto l’immobile
il fabbisogno corrisponderà all’intero valore del bene.
La gestione finanziaria si sostanzia nelle seguenti
attività:
- Previsione e analisi del fabbisogno finanziario
- Valutazioni di tipo istituzionale e di tipo economico
in merito alla combinazione ottimale di ricorso al
capitale di rischio e al capitale di prestito nelle
varie forme
Economia aziendale - prof Andrea Sc
hiavinato
• Pianificazione e attuazione delle negoziazioni
di capitale di rischio e di capitale di prestito;
• Gestione dei relativi contratti tra cui
definizione e liquidazione dei dividendi,
rimborsi dei debiti di prestito, pagamento
degli interessi passivi sui debiti di prestito.
Come coprire il fabbisogno finanziario?
- Capitale proprio o di rischio
- Capitale di prestito
Capitale proprio: derivano dalle scelte di assetto
istituzionale, consistono nell’acquisire la disponibilità
di metti monetari a titolo di capitale proprio da parte
dell’imprenditore o dai soci. I conferenti si attendono
una rimunerazione correlata ai risultati dell’impesa, e
quindi incerta nel suo importo e nel suo segno a
seconda che i risultati siano utili o perdita. Per
quanto riguarda il rimborso, si intende che questo
avverrà di regola al momento della cessazione della
vita dell’impresa. Il conferente può, a determinate
condizioni, decidere di cedere la propria quota ad
altre persone (mercato dei capitali). In sintesi il
conferente si attende un guadagno in termini di
dividendo e in termini di capitale.
Capitale di prestito: ha per oggetto la disponibilità di
una certa quantità di mezzi monetari per un certo
periodo di tempo. Il soggetto che riceve le somme si
impegna a
- Rimborsare entro una scadenza «obbligo di
restituzione» e quindi «assenza di rischio di
impresa»
- Pagare un interesse (fisso o variabile) «obbligo di
rimunerazione»
I conferenti sono
a) Aziende di credito (mutui, aperture di credito,
anticipo di crediti ……)
b) Altre imprese (fornitori…)
• Meglio il capitale proprio o il capitale di terzi?
• Qual è la composizione ottimale tra capitale
proprio e capitale di terzi, se esiste?
(sono esempi di alcune decisioni che il
manager deve assumere……imparerete nel corso
dei vostri studi alcuni principi che vi guideranno
in queste scelte)
Il profilo reddituale e monetario della
gestione
Le cinque aree di gestione in precedenza descritte
possono essere analizzate da un punto di vista
- Reddituale
- Monetario
Analizzare la gestione secondo il profilo reddituale
significa indagare il formarsi dei costi e dei ricavi (più in
generale dei componenti negativi e positivi di reddito);
in particolare, indagare come ciascuna delle cinque
gestioni contribuisce al formarsi del risultato reddituale
(utile o perdita)
Economia aziendale - prof Andrea Sc
hiavinato
Dal punto di vista reddituale, la gestione
caratteristica e la gestione patrimoniale sono due
tipiche gestioni attive nel senso che da esse ci si
attende risultati postivi (i ricavi sono superiori ai
costi). La gestione finanziaria, quella assicurativa
e quella tributaria sono gestioni dalle quali ci si
attende un risultato negativo (i costi sono
maggiori dei ricavi).
Re = Re car – Re gf – Re gas – Re gtri + Re g patri
Re = risultato economico dell’azienda nel suo complesso
Si ha equilibrio reddituale quanto
Ricavi > Costi
Analizzare la gestione secondo il profilo
monetario significa studiare i flussi di entrata e di
uscita (ciclo finanziario), ossia delle riscossioni e
dei pagamenti suscitati dalle varie classi di
negoziazioni.
Si avrà equilibrio finanziario quando
Entrate > Uscite
L’equilibrio economico e l’equilibrio finanziario,
per quanto interconnessi, non sono la stessa
cosa:
In data 10/02/2021 acquisto 100.000 euro di
abbigliamento con pagamento 31/03/2021.
In data 28/02/2021 vendo tutta la merce ad euro
185.000 con incasso al 30/04/2021.
Dal punto di vista reddituale
COSTI RICAVI
Acquisti 100.000 Ricavi 185.000
Reddito 85.000
Dal punto di vista finanziario
Data Entrate Uscite situazione
10/02/2021 0 0 0
28/02/2021 0 0 0 Come faccio
31/03/2021 0 100.000 -100.000 a pagare?
30/04/2021 185.000 0 +85.000
L’impresa, al termine del ciclo economico (la
vendita) ha un risultato economico positivo
Ricavi > Costi
185.000 > 100.000 Re = 85.000
Dal punto di vista finanziario, invece, si
manifesta un problema: a fine febbraio non ci
sono i fondi per pagare gli acquisti. Il fornitore
non aspetterà che l’azienda incassi le vendite e
quindi occorre trovare una situazione (se esiste!)
ed è compito della gestione finanziaria (trovare
il fabbisogno finanziario) cercando capitale di
credito o capitale proprio.
Un secondo esempio: Un’impresa ottiene dai
soci 200.000 a titolo di capitale proprio. Acquista
merci per 120.000 che rivende per 50.000 in
quanto il prodotto non ha trovato il gradimento
del mercato.
Dal punto di vista economico:
Dal punto di vista finanziario:
Economia aziendale - prof Andrea Sc
hiavinato
Un manager deve scegliere tra queste due ipotesi.
A) 05/01/n - Acquistare abbigliamento per euro
200.000 con pagamento a 30 giorni
B) 05/01/n – Acquistare lo stesso quantitativo da un
altro fornitore «più caro» per euro 250.000 con
pagamento a 90 giorni
In entrami i casi il 31/01/2021 si vendite l’intera partita
di merce per euro 260.000 con incasso a fine aprile.
Dal punto di vista reddituale …………………………………….
Dal punto di vista finanziario …………………………………….
Quindi il manager ……………………………………………………..
………………………………………………………………………………….
3 la sostenibilità economica delle
imprese/economicità delle imprese
Si ha equilibrio economico, ossia economicità,
quando l’istituto nel suo insieme è in grado di
attrarre risorse sufficienti per rimunerare tutte le
condizioni di produzione e di consumo utilizzate
per svolgere le proprie combinazioni economiche.
In altre parole, l’economicità è la capacità
dell’istituto di operare senza accumulare perdite.
L’equilibrio istituzionale e l’equilibrio economico
sono interconnessi ma non sincroni.
Economia aziendale - prof Andrea Schiavinato a.a 21/22
Si può manifestare equilibrio istituzionale pro
tempore anche in condizioni di perdita che si
può protrarre anche per anni; alcuni dei soggetti
di istituto rinunciano a una parte delle
rimunerazioni e la gestione finanziaria può
temporaneamente garantire la solvibilità
dell’istituto.
Si pensi ad un’impresa neocostituita per la quale
si investe per attività di ricerca e sviluppo, per
crearsi un’immagine sul mercato … i risultati
economici positivi arriveranno anche dopo anni.
Economia aziendale - prof Andrea Schiavinato
L’economicità è condizione di vita degli istituti di
ogni ordine. Ricordando che l’azienda è l’ordine
strettamente economico dell’impesa, è chiaro
che l’economicità verrà studiata soprattutto con
riferimento ad essa.
L’azienda deve essere duratura e autonoma
(come anche l’istituto).
Non è sufficiente che l’azienda duri nel tempo,
occorre anche che non si manifesti un
sistematico ricorso a interventi di sostegno o di
copertura delle perdite da parte di altri istituti.
Economia aziendale - prof Andrea Schiavinato a.a 21/22
Affinché l’economicità si realizzi occorre che si
manifestino delle condizioni che sono
- Equilibrio reddituale
- Efficienza e flessibilità
- L’equilibrio monetario
- La congruenza delle
rimunerazioni
- La capacità di risparmio
Economia aziendale - prof Andrea Schiavinato a.a 21/22
Equilibrio reddituale: come già accennato, la
gestione è composta da fatti di gestione interna
ed esterna. Questi ultimi generano componenti
positivi e negativi di reddito.
Si avrà equilibrio reddituale quando
Ricavi > costi
COSTI Ricavi
Acquisto merci 1.200.000 Vendite merci 2.200.000
Locazione 200.000
Salari e stipendi 600.000
Interessi pass 10.000
Consulenze 40.000
Totale costi 2.050.000 Totale ricavi 2.200.000
Economia aziendale - prof Andrea Schiavinato
L’equilibrio reddituale è un equilibrio di lungo
periodo. Diverse sono le modalità del suo
conseguimento in relazione alla tipologia dei
processi produttivi e alla mutevolezza
dell’ambiente.
E’ importante anche l’oggetto di riferimento:
L’equilibrio reddituale può infatti fare
riferimento , oltre che alla singola azienda anche
al gruppo aziendale (superaziendale o di gruppo)
Economia aziendale - prof Andrea Schiavinato a.a 21/22
EQUILIBRIO MONETARIO: L’azienda deve essere
SEMPRE in grado, MOMENTO PER MOMENTO,
di far fronte ai suoi impegni finanziari e quindi
SEMPRE
Entrate > Uscite
Sarà compito della gestione finanziaria gestire il
fabbisogno finanziario affinché non si presenti
un disequilibrio finanziario gestendo al meglio i
flussi finanziari operativi, eventuali
finanziamenti di capitale di terzi e/o capitale
proprio.
Economia aziendale - prof Andrea Schiavinato a.a 21/22
Non si può parlare di economicità e di equilibrio
reddituale se sono ottenuti grazie a particolari
condizioni di acquisto delle materie prime o dei
servizi o grazie a una rimunerazione
insufficiente o inadeguata dei due fondamentali
fattori della produzione (capitale e lavoro). Serve
quindi anche il realizzarsi della condizione
«congruità delle remunerazioni» e quindi
congruità dei prezzi-costi e dei prezzi-ricavi e,
in particolare, la congruità della rimunerazione
del capitale-risparmio e del lavoro
Economia aziendale - prof Andrea Schiavinato a.a 21/22
ESEMPIO EQUILIBRIO REDDITUALE E EQUILIBRIO
monetario
Nel 2021 accadono i seguenti fatti di gestione
esterna:
- 10/02 si acquistano merci per euro 250.000
pagamento 31/05
- 31/05 si vendono merci per euro 120.000
incasso immediato
- 30/06 si vendono le restanti merci per euro
280.000
Si è realizzato l’equilibrio reddituale? E quello
monetario?
Economia aziendale - prof Andrea Schiavinato a.a 21/22
Costi DEL 2021 RICAVI DEL 2021
EQUILIBRIO MONETARIO (GESTIONE CONTO CORRENTE)
DATA ENTRATE USCITE SALDO
Economia aziendale - prof Andrea Sc
hiavinato
L’EFFICIENZA : Un’altra condizione da rispettare
per raggiungere l’economicità è l’efficienza
OSSIA DEGLI ACCETTABILI RENDIMENTI dei
processi produttivi e quindi il rappoto
Efficiency rate
Può dipendere dall’innovazione dei processi, da
politiche di logistica (just in time o just in case),
total quality management, ecc….ecc…
Economia aziendale - prof Andrea Sc
hiavinato
Efficiency vs effectiveness
Efficiency is very often confused with effectiveness. In
general, efficiency is a measurable concept,
quantitatively determined by the ratio of useful output
to total useful input. Effectiveness is the simpler concept
of being able to achieve a desired result.
A common but confusing way of distinguishing between
efficiency and effectiveness is the saying "Efficiency is
doing things right, while effectiveness is doing the right
things." This saying indirectly emphasizes that the
selection of objectives of a production process is just as
important as the quality of that process.
Economia aziendale - prof Andrea Schiavinato
Economia aziendale - prof Andrea Schiavinato
EQUILIBRIO ISTITUZIONALE ED ECONOMICITA’
- sintesi
• Equilibrio istituzionale quando tutti i membri
dell’istituto
A) condividono i valori, obiettivi organizzazione
B) Tutti ricevono compensi adeguati al proprio
apporto
Si manifesta nel lungo periodo ed infatti gli istituti
devono essere AUTONOMI e DURATURI
Economia aziendale - prof Andrea Sc
hiavinato
• EQUILIBRIO ECONOMICO O ECONOMICITA’
Quando l’istituto ottiene risorse sufficienti per
remunerare tutte le condizioni di produzione
(capitale, lavoro…)
Le condizioni affiche possa realizzarsi sono
a) Equilibrio reddituale ed equilibrio monetario
b) Efficienza ed efficacia
c) Adeguata remunerazione
d) Capacità di risparmio
ED ISTITUAZIONALE ED EQUILIBRIO ECONOMICO
SONO INTERCONNESSI MA NON SINCRONI
Economia aziendale - prof Andrea Sc
hiavinato