Analisi Comparata Di Testi Di Matematica Per La Scuola Superiore. Uno Studio Sperimentale.
Analisi Comparata Di Testi Di Matematica Per La Scuola Superiore. Uno Studio Sperimentale.
Bologna
SCUOLA DI SCIENZE
Corso di Laurea Magistrale in Matematica
Sessione Unica
Anno Accademico 2018/2019
In cosa consiste una definizione soddisfacente? Per il filosofo e
lo studioso, una definizione è soddisfacente se è pertinente alle
cose che definisce e solo a quelle; ecco quanto richiede la logica.
Ma nell’insegnamento non è così: una definizione è
soddisfacente solo se lo studente la comprende.
HENRI POINCARÉ
Introduzione
I libri di testo sono una realtà molto presente nella carriera scolastica di
tutti gli studenti, per tutti i gradi scolari. Abbiamo voluto indagare se per i
ragazzi il prodotto che viene fornito loro sia realmente utile e autoconsisten-
te o possa essere migliorato. Questo progetto di tesi, infatti, nasce da una
domanda: i libri di testo sono effettivamente chiari e fruibili dagli studenti?
Per trovare una risposta è stata pianificata e realizzata una sperimentazione
in aula con ragazzi del secondo anno di una scuola secondaria di secondo
grado, precisamente un Liceo scientifico. Infatti l’editoria scolastica vede nel
settore matematica una netta divisione tra testi per il liceo scientifico e per
altri indirizzi, le cui differenze sono talmente profonde da non renderli com-
parabili.
Questo progetto è stato articolato in quattro fasi. Inizialmente sono stati
selezionati e confrontati a livello generale i libri per lo studio: a seguito di
un’indagine svolta sui principali libri di testo adottati nei licei scientifici,
sono stati individuati tre testi che, rispettando il target, fossero nettamen-
te diversi l’uno dall’altro per struttura e approccio. Successivamente è stata
pianificata l’attività di sperimentazione, decidendo il campione e le modalità,
tenendo in considerazione le esigenze pratiche legate al calendario scolastico
e cercando di ottimizzare il possibile profitto per gli studenti. A ciò è seguita
un’analisi più strutturata e approfondita dei capitoli identificati come ido-
nei per la sperimentazione (Sistemi Lineari e Cerchio/Circonferenza) e sono
stati ipotizzati i possibili aspetti problematici di ogni testo. Infine è stata
realizzata l’attività in aula, i cui risultati sono stati analizzati e confrontati
i
ii INTRODUZIONE
Introduzione i
3 Sperimentazione 31
3.1 Struttura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
3.2 Materiali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
3.2.1 Schede di lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
3.2.2 Compiti in classe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
3.2.3 Questionari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
3.3 Considerazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
4 Risultati 37
4.1 Fogli dei Dubbi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
4.1.1 Sistemi Lineari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
4.1.2 Cerchio/Circonferenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
4.2 Compiti in Classe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
4.2.1 Sistemi Lineari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
4.2.2 Cerchio/Circonferenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55
4.3 Questionari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63
iii
iv INDICE
Conclusioni 75
Appendice 79
Bibliografia 113
Capitolo 1
Nel corpo della tesi, per comodità di lettura, ci riferiamo sempre a 1 con
Bergamini, a 2 con Sasso e a 3 con Dodero.
I tre testi sono stati scelti tenendo conto delle principali adozioni odierne nel-
le scuole, Bergamini e Sasso si dividono infatti la maggior parte del mercato
italiano dei libri di testo di matematica per la scuola secondaria di secondo
grado. Dodero, invece, era presente nel catalogo DeAgostini fino a pochi an-
ni fa, ma a oggi la versione citata non è più in commercio, tuttavia ne sono
rimaste alcune versioni per licei non scientifici. La decisione di inserire anche
1
2 1. Descrizione dei testi selezionati
delle idee: sezioni poste al termine dell’esposizione teorica nelle quali viene
organizzato in tabelle o schemi il contenuto appena trattato. Per quanto
riguarda l’organizzazione dei contenuti, Sasso è il libro più strutturato: ogni
volume è articolato in Temi, ciascuno dei quali racchiude delle Unità per ogni
singolo argomento, di cui ogni aspetto è esposto in sottosezioni. Bergamini
è più diretto nell’esposizione, i capitoli sono compatti, essendo divisi solo in
sezioni, mentre Dodero frammenta ogni sezione di ogni capitolo in sottose-
zioni.
ORGANIZZAZIONE Ogni capitolo è molto ampio, diviso in A ogni argomento è dedicato un capitolo Il testo è diviso in temi, ogni tema
DEL LIBRO sezioni, ciascuna delle quali è divisa in compatto, suddiviso in sezioni. raggruppa delle unità, in ciascuna delle
sottosezioni. quali è sviluppato un singolo argomento
suddiviso in sottosezioni.
GRAFICA Essenziale, pulita, molto scarna e Molto colorata, ampio uso di riquadri e Colorata, con forte predominanza dei toni
monocromatica. immagini, separazione del margine laterale del blu. Largo uso di tabelle e del margine
per isolare esempi e approfondimenti. laterale per esempi e approfondimenti.
STRUTTURA ● Ogni capitolo ha un paragrafo ● Ogni capitolo racchiude un argomento ● Ogni tema è introdotto da un paragrafo in
DELLE SEZIONI introduttivo in cui sono presentate le presentando definizioni e proprietà con cui viene presentato un problema reale
definizioni fondamentali; esempi; risolto già formalmente;
● Che cos’è ...: ogni unità comincia con un
● Ogni sottosezione ha un titolo ● Ogni pagina ha un bordo destro in cui,
problema risolto formalmente e la
riportato nel margine al lato sinistro affiancate al paragrafo, sono riportate le definizione dell’argomento trattato;
● Alla fine di ogni spiegazione sono formule più importanti citate; ● Seguono spiegazioni e classificazioni
presenti dei riquadri arancioni con gli ● Al termine di ogni sezione ci sono gli approfondite correlate da esempi;
esempi elencati e numerati; esercizi per cominciare ● Sintesi: al termine dell’esposizione di
● Esercitazioni di laboratorio: ● Esercizi: suddivisi per le corrispondenti alcuni procedimenti, sono presenti queste
esempi di implementazioni in sezioni di teoria, amplia gamma di tabelle che sintetizzano i passaggi;
linguaggio Pascal degli argomenti esercizi catalogati per tipologie (al volo, ● Problema svolto: sono dedicate delle
pagine al termine dell’unità in cui alcuni
studiati; fai un esempio, invalsi, intorno a noi...);
problemi sono risolti con uno svolgimento
● Nota storica: aneddoti storici relativi ● Nelle sezioni di esercizi sono presenti molto guidato;
all’argomento trattato; inserti di laboratorio, di varia natura: ● Metodo di studio: non sempre presente,
● Esercizi: non eccessivamente vari matematica nella storia, nei giochi, sono spiegazioni su come studiare la
come tipologie, suddivisi per nell’informatica; matematica;
argomento e ogni capitolo ha una ● Verifica delle competenze: sezione di ● Percorso delle idee: al termine delle
parte di Quesiti, con domande esercizi ricapitolativi del capitolo. unità, mappa di sintesi dei concetti;
aperte e Vero/Falso; ● Esercizi: su tutta l’unità, amplissima
gamma di esercizi identificati in diverse
● Scheda di autovalutazione: lista di
categorie (realtà e modelli, a mente,
esercizi a risposta multipla collegamenti, zoom
ricapitolativi. sull’enunciato,laboratorio,...).
5
LINGUAGGIO Molto rigoroso, spazia tra il lessico Formale, talvolta semplificato, facilmente Formale, soprattutto algebrico, molto
tecnico delle discipline (algebra, accessibile. ricco.
geometria, analisi) e della logica e
dell’insiemistica.
DIMOSTRAZIONI Spiegazione dettagliata e rigorosa dei Sono presenti giustificazioni dei Sono presenti dimostrazioni sotto forma di
ALGEBRICHE passaggi, uso di lessico e procedimenti, senza essere dichiarate giustificazioni\ spiegazione dei
impostazione formale. esplicitamente, tuttavia non vi è dato procedimenti, senza essere dichiarate
troppa rilevanza. esplicitamente, all’interno della teoria.
CONSIDERAZIONI Le spiegazioni sono molto complete e Il testo è molto lineare, asciutto, Le spiegazioni di teoria sono molto ampie,
rigorose, la grafica minimale del testo essenziale. Privilegia l’aspetto fanno uso di numerose tabelle di
non lo rende immediato nella formale/tecnico della matematica, le parti classificazione; la teoria è molto
consultazione. Le applicazioni sono legate alle applicazioni sono esigue e approfondita, talvolta ridondante e
molto circoscritte e soprattutto legate disseminate tra gli esercizi. Le spiegazioni inutilmente prolissa.
alla fisica. sono chiare, lineari e non dispersive. Correlazioni con la realtà e
approfondimenti presenti e disseminati tra
teoria e esercizi.
6
Capitolo 2
Per uno studio completo dei testi, dopo una panoramica globale, sono
stati selezionati degli argomenti, per poter approfondire e confrontare nel
dettaglio il linguaggio utilizzato, l’organizzazione dei concetti, l’impaginazio-
ne e l’approccio adottato dai diversi autori. I criteri di analisi adottati fanno
riferimento alla struttura, alla formulazione e alla presentazione dell’argo-
mento; inoltre dalle considerazioni che sono emerse da questi confronti in
parallelo è stato possibile delineare le caratteristiche specifiche di approccio
e impostazione proprie di ogni libro. Per ragioni legate all’organizzazione
della sperimentazione è stato scelto come target il biennio del liceo scientifi-
co, di conseguenza gli argomenti selezionati provengono dai volumi specifici
per il primo e il secondo anno. Un’altra scelta significativa è legata alla na-
tura degli argomenti: nell’ottica di considerare i testi in modo il più possibile
ampio, si sono presi in esame argomenti di algebra, più tecnici e meccanici, e
argomenti di geometria, più dimostrativi e di ragionamento. Per la medesima
ragione la sperimentazione vede coinvolti due argomenti: Sistemi Lineari e
Cerchio/Circonferenza.
7
8 2. Confronto sugli argomenti selezionati
• metodo di sostituzione
• metodo di Cramer
Appare evidente come Dodero abbia una predilezione per esercizi che coin-
volgono frazioni ed equazioni fratte, con testi molto pesanti alla vista e che
necessitano di molti calcoli per essere semplificati. Sasso inserisce sistemi
con radicali, oltre a quelli con numeri decimali e periodici. Bergamini non
propone alcun tipo di domanda aperta, a differenza di Sasso, ma vi sono
numerosi problemi tratti dalla realtà, dalla fisica e dalla chimica. Inoltre, è
l’unico testo a classificare gli esercizi in base al livello di difficoltà.
BERGAMINI, BAROZZI SASSO, ZANONE DODERO, BARONCINI, MANFREDI
EQUAZIONI LINEARI IN DUE INCOGNITE
ax+by=c è un’equazione lineare in due Le equazioni ad una incognita possono Due problemi, uno riducibile a una equazione
incognite. risolvere dei problemi, ma non sempre sono in due incognite e l’altro con un sistema
L’equazione ax+by=c, con b =/ 0 , è modelli algebrici adeguati. risolto per via grafica
l'espressione analitica di una funzione DUE PROBLEMI: enunciati, spiegazione,
lineare formulazione algebrica
Ripresa delle rette con esempio
Un sistema di equazioni è un insieme di Un insieme di due o più equazioni nelle Si dice sistema di equazioni un insieme di
due o più equazioni per le quali cerchiamo le stesse incognite che si vuole siano due o più equazioni considerate
soluzioni comuni, ossia i valori, da attribuire soddisfatte contemporaneamente si chiama contemporaneamente.
alle incognite, che verificano sistema di equazioni.
contemporaneamente tutte le equazioni.
Le soluzioni di un sistema sono le soluzioni Una soluzione di un sistema di due incognite Dato un sistema di due equazioni in due
comuni a tutte le equazioni che lo è una coppia ordinata di numeri che soddisfa incognite, si dice che una coppia ordinata di
compongono. entrambe le equazioni del sistema numeri reali è soluzione del sistema, se,
sostituendo tali valori alle corrispondenti
incognite, entrambe le equazioni del sistema
si trasformano in equivalenze vere (def non
riquadrata e segue la generalizzazione)
Due sistemi sono equivalenti se hanno le Un sistema si dice: Si dice che un sistema è impossibile se
stesse soluzioni. determinato se ha un numero finito di non ha soluzioni, che è determinato se ha
Un sistema è: soluzioni; un numero finito di soluzioni, che è
determinato se ha un numero finito di impossibile se non ha soluzioni; indeterminato se ha un numero infinito di
soluzioni; indeterminato se ha infinite soluzioni. soluzioni.
impossibile se non ha soluzioni; Due sistemi che hanno le stesse soluzioni si Due sistemi, in cui figurano le stesse
indeterminato se ha infinite soluzioni. dicono equivalenti. incognite, si dicono equivalenti, se essi
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hanno le stesse soluzioni, ossia lo stesso
insieme di soluzioni.
Il grado di un sistema intero è il prodotto dei Si dice grado di un sistema intero il prodotto Si dice grado di un sistema il prodotto dei
gradi delle sue equazioni. dei gradi delle sue equazioni. gradi delle equazioni del sistema. I sistemi di
Un sistema di primo grado, costituito cioè da Un sistema di primo grado viene detto primo grado devono essere costituiti da
equazioni lineari, è detto lineare. lineare. equazioni di primo grado. Essi sono anche
detti sistemi lineari.
Forma normale e Interpretazione grafica Interpretazione grafica e forma normale interpretazione grafica E INSIEMISTICA
(rette e intersezioni) (rette e intersezioni) senza grafici, ripresi successivamente.
(forma normale citata sotto il grado)
15
esempio guidato esempio commentato passi di risoluzione
generalizzazione principio di riduzione
esempio (confronto tra sostituzione e ad-sot) esempio guidato
sintesi
METODO DI CRAMER
teorema soluzioni di un sistema con dim
Il determinante di una matrice con due righe si chiama determinante della matrice, e si
e due colonne è il numero che si ottiene indica con il simbolo L’espressione , il cui valore ci
come differenza fra il prodotto degli elementi permette di decidere se un sistema è
della diagonale principale e i prodotto di determinato oppure no, si chiama
quelli della diagonale secondaria determinante (dei coefficienti) del sistema e
si indica con la lettera D o con il simbolo
il numero
Regola di Cramer con esempio Teorema di Cramer con esempio Regola di Cramer con esempio
confronto tra rapporti dei coefficienti il criterio dei rapporti paragrafo dedicato ma senza usare la
esempio tabella con problemi definizione “confronto tra rapporti”
sintesi
16
2.2 Cerchio e Circonferenza 17
• Gli angoli alla circonferenza che insistono sullo stesso arco o su archi
congruenti sono congruenti
una quantità nettamente inferiore rispetto agli altri due: 118 contro 203 di
Bergamini e 215 di Sasso. Sicuramente la varietà di proposta dei due leader
di mercato è evidente rispetto a Dodero, le tipologie di esercizio spaziano
di più rispetto ai solo Vero/Falso, dimostrazioni a completamento e classici
esercizi dimostrativi. Inoltre, in questi due testi gli esercizi prevedono figu-
re più complesse, spesso già disegnate, mentre Dodero non propone nessun
esercizio, al di fuori di quelli a completamento, con già l’immagine tracciata.
Questa è una differenza sostanziale perchè richiede all’utente oltre allo sforzo
strategico per affrontare la risoluzione anche quello di comprensione, dove
non sempre è chiaro a una lettura superficiale come sia la figura di riferimen-
to. Altra peculiarità di Dodero è che presenta all’inizio di ogni sezione di
esercizi un blocco di quesiti, domande teoriche a risposta aperta, alle quali
si potrebbe rispondere per iscritto esercitando, così, le competenze comuni-
cative. Anche Sasso ha delle sezioni giustifica e argomenta, nelle quali sono
racchiuse delle affermazioni teoriche che richiedono di essere giustificate e
argomentate.
Bergamini e Sasso si caratterizzano per la presenza di problemi tratti da con-
testi reali, che propongono delle applicazioni dirette dell’argomento studiato,
marcando sulla modellizzazione. Sasso ha delle sezioni dedicate contrasse-
gnate dalla dicitura Realtà e modelli, mentre Bergamini li indica con Intorno
a noi e aggiunge delle sezioni di Laboratorio, dove sono prensenti argomenti
dove la matematica è presente in altre discipline (esempio Matematica e arte
pag. G162). Un punto di forza di Bergamini è che di ogni esercizio è indicato
il grado di difficoltà: questo, oltre alla suddivisione per sezioni tematiche,
rende il testo facilmente fruibile. Sasso, invece, ha una struttura molto or-
ganizzata della parte di esercizio in cui sono chiaramente contrassegnati gli
esercizi svolti e quelli guidati. Complessivamente la sua grafica risulta la più
pulita, ciò lo rende di facile consultazione.
BERGAMINI, BAROZZI SASSO, ZANONE DODERO, BARONCINI, MANFREDI
LUOGHI GEOMETRICI
L’asse del segmento è il luogo dei punti L’asse del segmento è il luogo dei punti del
equidistanti dagli estremi del segmento. piano equidistanti dagli estremi del
(teorema con dimostrazione) segmento. (teorema con dimostrazione)
esercizi su rette parallele e perpendicolari esempio e controesempio di logo geometrico non presente nel manuale 2
richiamo alla def. di asse di un segmento e
bisettrice di un angolo
CIRCONFERENZA E CERCHIO
Una circonferenza di centro O e di raggio r Si chiama circonferenza di centro O e di La circonferenza è il luogo dei punti del
è il luogo geometrico dei punti che hanno raggio r, essendo r un numero reale positivo, piano che hanno da un punto dato distanza
distanza r da O. (con disegno) il luogo dei punti del piano che hanno assegnata
distanza r da O. (con disegno)
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definizioni di: definizione di: definizioni di:
corda: ogni segmento che ha per estremi punti interni ed esterni (con disegno) centro/raggio (con disegno)
due punti di circonferenza (con disegno) diametro
diametro: ogni corda che passa per il centro punti interni/punti esterni
punti interni ed esterni
Il segmento che ha per estremi un punto Se P è un punto interno a una circonferenza ASSENTE
interno e un punto esterno a una e Q un punto esterno, allora il segmento PQ
circonferenza la interseca in uno e un solo ha uno e un solo punto in comune con la
punto (con disegno) circonferenza (con disegno)
Un cerchio è l’insieme dei punti di una Si chiama cerchio di centro O e di raggio r la La figura costituita da tutti i punti di una
circonferenza e di tutti quelli interni ad essa. figura costruita dalla circonferenza di centro circonferenza e dai suoi punti interni si
(con disegno) O e raggio r e da tutti i punti interni ad essa chiama cerchio, d i cui la circonferenza è il
(con disegno) contorno.
Esiste una e una sola circonferenza che Esiste una e una sola circonferenza per tre punti non allineati passa una
passa per tre punti non allineati passante per tre punti non allineati. circonferenza e una sola.
(teorema con disegno e dimostrazione) (teorema con disegno e dimostrazione) (teorema con disegno e dimostrazione, pg
404, non subito successivo)
NESSUN RIFERIMENTO ALLA circonferenza definita come frontiera del distinzione tra linea e superficie tra
DIFFERENZA TRA LINEA E SUPERFICIE cerchio circonferenza e cerchio
approfondimento sulle isometrie congruenza tra circonferenze
usi specifici dei colori
Un arco di circonferenza è la parte della Si chiama arco l’intersezione di una Si definisce arco una parte di circonferenza
circonferenza compresa tra due suoi punti circonferenza con un suo angolo al centro. delimitata da due suoi punti, detti estremi
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dell’arco.
Un angolo al centro è un angolo che ha il Si chiama angolo al centro ogni angolo che Si chiama angolo al centro di una
vertice nel centro della circonferenza. ha il vertice nel centro di una circonferenza circonferenza ogni angolo avente il vertice
(o di un cerchio) (con disegno) nel centro.
In una circonferenza, corde congruenti 2 teoremi senza dimostrazione con triplice In una stessa circonferenza (o in
sottendono archi congruenti e, viceversa, coimplicazione: circonferenze congruenti) le corde che
archi congruenti sono sottesi da corde ● In una circonferenza, ad angoli al centro sottendono archi congruenti sono congruenti.
congruenti. (teorema con disegno con congruenti corrispondono corde e archi (teorema con disegno con dimostrazione, e
dimostrazione) congruenti. nel N.B. il viceversa)
● In una circonferenza, ad corde o archi
congruenti corrispondono angoli al
centro congruenti.
Un settore circolare è la parte di cerchio Si chiama settore circolare l’intersezione di La parte di piano racchiusa da un arco di
compresa fra un arco e i due raggi che un cerchio con un suo angolo al centro. circonferenza e da due raggi che passano
congiungono il centro con gli estremi L’angolo al centro si dice corrispondente al per i suoi estremi si chiama settore
dell’arco. (con disegno) settore. circolare. (con disegni)
● Semicirconferenza l’arco che ● semicirconferenza un arco i cui estremi ● Ciascun arco in cui una circonferenza è
corrisponde a un angolo al centro piatto; sono due punti diametralmente opposti divisa da un suo diametro si dice
● Semicerchio il settore circolare ● semicerchio settore circolare il cui semicirconferenza.
corrisponde a un angolo al centro piatto. corrispondente angolo al centro è piatto ● Ciascuna delle due parti in cui un cerchio
(con disegno) ● quadrante circolare un settore circolare il è diviso da un suo diametro si dice
cui corrispondente angolo al centro è retto semicerchio.
● Si chiama quadrante circolare un settore
circolare il cui angolo al centro è retto.
Un segmento circolare a una base è la Si chiama segmento circolare a una base La parte di piano compresa tra un arco e la
parte di cerchio compresa fra un arco e la l’intersezione di un cerchio con un semipiano rispettiva corda si chiama segmento di
corda che lo sottende. la cui origine contiene una corda del cerchio. cerchio o segmento circolare a una base.
Un segmento circolare a due basi è la Si chiama segmento circolare a due basi La parte di cerchio compresa tra due corde
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parte di cerchio fra due corde parallele (con l’intersezione di un cerchio con una striscia i parallele è detto segmento circolare a due
disegno) cui lati contengono due corde parallele del basi.
cerchio. (con disegno)
CORDE
In una circonferenza, un diametro è In una circonferenza, ogni corda non In ogni circonferenza il diametro è maggiore
maggiore di ogni corda che non sia un passante per il centro è minore del di qualsiasi altra corda.
diametro. diametro. (teorema con disegno con dimostrazione)
(teorema con disegno con dimostrazione)
In una circonferenza, se un diametro e una in parte contenuto nel teorema sotto La retta passante per il centro di una
corda sono perpendicolari, il diametro divide circonferenza e perpendicolare a una corda
a metà: dimezza la corda, l’angolo al centro e l’arco
● la corda corrispondente.
● l’angolo al centro e l’arco che le (teorema con disegno con dimostrazione)
corrisponde
(teorema con disegno con dimostrazione)
Se il diametro di una circonferenza passa per In una circonferenza: La retta passante per il centro di una
il punto medio di una corda, che non sia un ● l’asse di una corda passa per il centro circonferenza e per il punto di mezzo di una
diametro, allora la corda e il diametro sono della circonferenza corda è perpendicolare alla corda stessa (e
perpendicolari. ● la perpendicolare a una corda condotta perciò, per il teorema precedente, biseca
(teorema con disegno con dimostrazione) dal centro è l’asse della corda l’angolo al centro e l’arco corrispondente)
(teorema con disegno con dimostrazione) (teorema con disegno con dimostrazione)
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In una circonferenza, corde congruenti hanno In una circonferenza (o in circonferenze In una circonferenza (o circonferenze
la stessa distanza dal centro. congruenti) se due corde sono c ongruenti congruenti) corde congruenti sono
(teorema con disegno con dimostrazione) hanno la stessa distanza dal centro. ugualmente distanti dal centro e viceversa
(teorema con disegno con dimostrazione) (teorema con disegno con dimostrazione)
In una circonferenza, corde con la stessa In una circonferenza (o in circonferenze vedi teorema sopra
distanza dal centro sono congruenti. congruenti) se due corde hanno la s tessa
(teorema con disegno con dimostrazione) distanza dal centro, allora sono congruenti.
Se due corde di una circonferenza non sono In una circonferenza (o in circonferenze In una stessa circonferenza (o in
congruenti, la corda maggiore ha distanza congruenti) se due corde non sono circonferenze congruenti) due corde
minore dal centro. congruenti, la corda minore ha distanza dal disuguali distano diversamente dal centro e
(teorema con disegno con dimostrazione) centro maggiore dell’altra corda. precisamente quella maggiore ha dal centro
(teorema con disegno con dimostrazione) distanza minore; viceversa due corde aventi
dal centro distanze disuguali sono disuguali e
la maggiore è quella che ha dal centro la
distanza minore.
(teorema con disegno con dimostrazione)
CIRCONFERENZE E RETTE
Rispetto a una circonferenza, una retta è: Descrizione con disegni Una retta si dice esterna rispetto a una
esterna se non ha punti in comune; circonferenza se tutti i suoi punti sono esterni
tangente se ha in comune un punto; alla circonferenza
secante se ha due punti in comune. Una retta si dice tangente rispetto a una
(disegni esplicativi) circonferenza se ha un solo punto in comune
con essa e tutti gli altri suoi punti sono
esterni alla circonferenza
Una retta si dice esterna rispetto a una
circonferenza se tutti i suoi punti sono esterni
alla circonferenza
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Se la distanza di una retta dal centro di una Date una circonferenza e una retta: tutte le situazioni sono trattate in blocco
circonferenza è: ● se la distanza della retta dal centro della unico in cui vengono analizzati tutti gli aspetti
maggiore del raggio, la retta è esterna alla circonferenza è maggiore del raggio, la dei casi
circonferenza; retta è esterna alla circonferenza
uguale al raggio, la retta è tangente alla ● se la distanza della retta dal centro della
circonferenza; circonferenza è congruente al raggio, la
minore del raggio, la retta è secante la retta è tangente alla circonferenza
circonferenza. ● se la distanza della retta dal centro della
(teorema con disegno con dimostrazione) circonferenza è minore del raggio, la retta
è secante alla circonferenza
(teorema con disegno con dimostrazione)
Rispetto a una circonferenza, una retta è: Date una circonferenza e una retta:
esterna se e solo se la distanza dal centro è la retta è esterna alla circonferenza se e
maggiore del raggio solo se la sua distanza dal centro è
tangente se e solo se l a distanza dal centro maggiore del raggio
è uguale al raggio la retta è tangente alla circonferenza se e
secante se e solo se l a distanza dal centro è solo se la sua distanza dal centro è
minore del raggio congruente al raggio
la retta è secante alla circonferenza se e
solo se la sua distanza dal centro è minore
del raggio
In una circonferenza, la retta perpendicolare Se una retta è tangente a una circonferenza, La tangente a una circonferenza è
a un qualsiasi raggio OP e passante per P è essa è perpendicolare al raggio che ha un perpendicolare al raggio passante per il
tangente alla circonferenza. Viceversa, la estremo nel punto di tangenza; viceversa, la punto di contatto.
retta tangente a una circonferenza nel punto retta perpendicolare a un raggio nel suo (osservazione con viceversa)
P è perpendicolare al raggio OP. punto estremo appartenente alla
circonferenza è tangente ad essa.
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CIRCONFERENZE E CIRCONFERENZE
la posizione reciproca dipende dalla distanza problema analogo alle posizioni reciproche Due circonferenze situate nello stesso piano
tra i due centri tra una circonferenza e una retta non possono avere più di due punti in
comune
descrizione tabulata delle cinque possibili teorema con descrizione affiancata da divisione nei cinque casi con disegno e
configurazioni con: immagine descrizione
● nome
● esempio
● caratteristiche
● distanza tra i centri
Un angolo alla circonferenza è un angolo Si chiama angolo alla circonferenza ogni Si definisce angolo alla circonferenza un
convesso che ha il vertice su una angolo convesso che ha il vertice su una angolo convesso avente il vertice sulla
circonferenza e i lati o entrambi secanti o uno circonferenza e i due lati o entrambi secanti circonferenza e i due lati secanti la
secante e uno tangente alla circonferenza. la circonferenza, oppure uno secante e circonferenza stessa, oppure un lato secante
l’altro tangente alla circonferenza. (seguono e l’altro tangente.
esempi e controesempi)
Un angolo al centro è il doppio di un angolo Ogni angolo alla circonferenza è la metà del Ogni angolo alla circonferenza è la metà del
alla circonferenza che insiste sullo stesso corrispondente angolo al centro corrispondente angolo al centro.
arco. (teorema con disegno e dimostrazione) (teorema con disegno e dimostrazione) (teorema con dimostrazine )
Gli angoli alla circonferenza che insistono Tutti gli angoli alla circonferenza che In una stessa circonferenza gli angoli alla
sullo stesso arco o su archi congruenti sono insistono sullo stesso arco (o su archi circonferenza che insistono sullo stesso arco
congruenti congruenti) sono congruenti. o su archi congruenti sono congruenti
Un angolo alla circonferenza insiste su una Ogni angolo alla circonferenza che insiste su Ogni triangolo inscritto in una
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semicirconferenza se e solo se è retto. una semicirconferenza è retto. semicirconferenza è rettangolo e viceversa
(dim lasciata per esercizio di seguito anche il ogni triangolo rettangolo si può inscrivere in
viceversa) una semicirconferenza avente l’ipotenusa
come diametro
Il luogo dei punti da cui un dato segmento è APPROFONDIMENTO Il luogo geometrico dei punti di un piano, da
visto sotto un angolo retto è la circonferenza Il luogo dei punti che vedono un segmento cui si vede un segmento sotto un angolo
che ha quel segmento come diametro. secondo un dato angolo. Con teorema! dato, è la coppia di archi di una circonferenza
che uniscono gli estremi del segmento e
sono capaci dell’angolo dato.
30
Capitolo 3
Sperimentazione
3.1 Struttura
Nell’ottica di indagare l’accessibilità e l’efficacia delle formulazioni e delle
strutture dei libri è stata pensata una sperimentazione per rendere prota-
gonisti gli studenti ed evincere da loro quali caratteristiche siano percepite
come funzionali all’apprendimento e quali invece più critiche. Sono state scel-
te classi seconde di liceo scientifico quale target di riferimento, in base alla
disponibilità fornita dai docenti delle scuole. Per ragioni di programmazione
scolastica i due argomenti coinvolti sono stati i Sistemi Lineari, per l’algebra,
e Cerchio/Circonferenza, per la geometria. Sono state selezionate quattro
classi, con in media 25 studenti, per ciascun argomento. In particolare sono
state sottoposte alla sperimentazione sui Sistemi Lineari le classi:
31
32 3. Sperimentazione
Gli studenti di ogni classe sono stati suddivisi in sei gruppi di livello misto,
a ognuno dei quali è stato somministrato uno dei tre libri esaminati, ciò
significa che per ogni classe ci sono stati due gruppi di lavoro per ogni testo.
A ciascun ragazzo è stato fornito il capitolo integrale relativo all’argomento da
affrontare tratto dal libro di riferimento del gruppo, corredato di una scheda
esplicativa del lavoro da portare a termine, completa di indicazione delle
pagine da studiare e degli esercizi da svolgere. A ogni gruppo è stato chiesto di
eleggere un rappresentante incaricato di tenere traccia di tutti i dubbi emersi
durante l’attività in aula, sia di quelli risolti tramite discussioni tra pari, sia
di quelli irrisolti. Il progetto è stato strutturato in modo che gli studenti
risultassero quanto più possibile autonomi nello svolgimento del lavoro. Per
tale attività in aula sono state pianificate sei ore, alle quali sono seguite
due ore di compito in classe. Per concludere, alla consegna del compito è
stato dato ai ragazzi un questionario, a cui rispondere a casa, composto di
alcune domande volte a capire l’opinione degli studenti: è stato chiesto cosa
pensassero del libro che hanno utilizzato per il progetto, se abitualmente
utilizzassero il loro libro di testo per studiare, cosa vorrebbero migliorare del
materiale su cui hanno studiato e se avessero sentito la necessità di ricorrere
a spiegazioni esterne oppure se lo studio autonomo fosse stato sufficiente per
apprendere l’argomento.
3.2 Materiali 33
3.2 Materiali
3.2.3 Questionari
I questionari sono stati somministrati dopo il compito in classe, assegnati
come compiti per casa, in modo da dar spazio ai ragazzi di potersi esprimere
liberamente. Non è stato richiesto l’anonimato, in primis per la generalità
delle domande, ma anche per avere la possibilità di ricollegare il giudizio di-
retto dello studente con le opinioni emerse durante l’attività (segnalate sui
fogli dei dubbi). Questo permette di tracciare incongruenze e parallelismi,
così da definire un quadro più ricco riguardante il libro e proveniente dai suoi
fruitori. Al questionario sono state aggiunte due domande di teoria scarta-
te dal compito, in quanto ritenute ambigue e suscettibili di fraintendimenti
secondo i docenti delle classi, ma i cui risultati possono avere un interesse ai
fini di questa tesi.
3.3 Considerazioni
In generale gli studenti hanno reagito bene alla sperimentazione, dimo-
strando interesse e lavorando seriamente. Sono stati molto accurati nel regi-
strare i dubbi e hanno saputo organizzarsi lo studio in modo efficace, com-
pletando le consegne entro il giorno del compito in classe. Ci sono stati dei
ragazzi che si sono lasciati scoraggiare o che hanno manifestato particolari
difficoltà: in questi casi sono intervenuta cercando di motivarli, dando brevi
spiegazioni e aiutando ad impostare i ragionamenti, soprattutto per quanto
riguarda la geometria. Le classi si sono rivelate molto diverse tra loro, come
approccio e stile, tuttavia il lavoro a gruppi ha fatto emergere dei compor-
tamenti comuni. Tutti i gruppi erano costituiti da quattro o cinque studenti
e durante il progetto molto spesso alcuni elementi dei gruppi si sono isola-
ti, costituendo sottogruppi di due, tre o singoli. Questo atteggiamento era
legato a metodi di studio differenti: infatti alcuni ragazzi hanno dichiarato
di preferire lo studio individuale, in quanto hanno la necessità di trascrive-
re o schematizzare la teoria, ma anche per differenze caratteriali e asincro-
nie di apprendimento. Ogni gruppo, infatti, presentava dei componenti più
3.3 Considerazioni 35
Risultati
37
38 4. Risultati
mali necessari per calcolare le coordinate dei punti appartenenti a una retta
generica e le spiegazioni sulla natura delle soluzioni possibili per un sistema
lineare (determinato, quindi un punto dato dall’intersezione delle rette, in-
determinato, quindi infinite soluzioni rappresentate da due rette coincidenti,
e impossibile, ovvero nessuna soluzione poichè le due rette rappresentate so-
no parallele). Tuttavia alcuni dubbi sono stati superati autonomamente in
seguito allo studio del paragrafo Risoluzione grafica di un sistema lineare di
due equazioni in due incognite (pag. 586).
Analizzando i singoli testi sono emerse delle criticità particolari per ogni sin-
gola trattazione. Per Bergamini è stata sottolineata l’ambiguità dei concetti
di retta scritta in forma analitica (y = mx + q con m, q ∈ R), con conse-
guente incomprensione del concetto di coefficiente angolare e retta scritta
in forma normale (ax + by = c con a, b, c ∈ R). Inoltre è stato segnalato
l’esercizio 55 pag. 588 (Bergamini) a seguito del paragrafo interpretazione
grafica di un sistema, nel quale è presente una retta verticale (x − 4 = 0) di
cui tracciare il grafico: i ragazzi si sono sentiti incapaci di affrontare l’eser-
cizio, in quanto non era spiegato come comportarsi in assenza di una delle
due variabili. Generalmente questi gruppi hanno avuto notevoli problemi nel
capire il significato di soluzione di un sistema lineare: "Se un’equazione del
sistema è indeterminata
allora è indeterminato tutto il sistema?" e "come si
x = 1
disegna la retta ?". Inoltre sono sorte delle domande riguardanti
y = 1
i metodi di risoluzione dei sistemi, in quanto nel testo non ci sono spiega-
zioni teoriche approfondite (metodo del confronto pag. 578)"Come si trova
la x?",(metodo di riduzione pag. 594) "non viene specificato subito l’annul-
lamento dell’incognita", (metodo di riduzione pag. 579)"si può moltiplicare
entrambe le equazioni per un coefficiente?".
Sasso presenta un errore nella scrittura dell’equazione risolvente del proble-
ma iniziale (pag. 67): l’equazione scritta nel testo è 7 + 5 + (156 − x) = 1044,
mentre l’equazione corretta relativa all’esercizio, che seguirebbe anche la spie-
gazione verbale data del problema, sarebbe 7 + 5 · (156 − x) = 1044. Alcuni
4.1 Fogli dei Dubbi 39
gruppi si sono accorti dell’errore, ma questo ha fatto perdere loro molto tem-
po, in quanto i discenti faticano a mettere in dubbio la correttezza del testo,
ritenendolo indiscutible. Per questa ragione, o per superficialità, altri gruppi
non se ne sono accorti. Per quanto riguarda il problema successivo (pag.
68) l’assenza della soluzione finale al termine della spiegazione di risoluzione
ha creato difficoltà di comprensione ("fin dall’inizio non spiega come viene
trovata la soluzione negli esempi, ma la fornisce senza spiegare"). Ciò no-
nostante, globalmente, Sasso è il testo per cui sono stati indicati il minor
numero di incomprensioni e difficoltà: le puntualizzazioni dei ragazzi sono
più delle critiche al testo, riproposte nei medesimi termini nei questionari,
che non dei dubbi irrisolti.
Dodero è l’unico tra i tre a utilizzare il termine identità, il cui significato non
è apparso chiaro ai ragazzi: l’equazione (x + y)2 = x2 + 2xy + y 2 è un’iden-
tità (pag. 577). Presentando un elenco puntato per classificare le equazioni
in impossibili, determinate, indeterminate e identità, il testo ha suscitato
molti dubbi sulla differenza tra identità ed equazioni indeterminate, nono-
stante venga specificata la stretta correlazione tra i due termini (Si osservi
che, avendo infinite soluzioni, può essere considerata, oltre che un’identità,
anche un’equazione indeterminata (Dodero pag 577)). Anche per Dodero so-
no stati registrati problemi di comprensione relativi all’esempio introduttivo
all’argomento (Dodero pag 580): la scelta di presentazione di tale esempio
vede prima una spiegazione insiemistica generale di soluzione di un sistema
(ovvero soluzione del sistema definita come intersezione tra gli insiemi di solu-
zione delle singole equazioni costituenti il sistema), a cui segue direttamente
la soluzione particolare dell’esempio (espressa come punto in coordinate car-
tesiano) affiancato dal grafico del sistema. I ragazzi non sono stati in grado
di capire la connessione tra intersezione di insiemi soluzione, punto e grafico.
Un ulteriore aspetto che ha destabilizzato gli studenti è stato l’uso di defini-
zioni e spiegazioni generali, ovvero la presenza di esempi parametrici, in cui i
passaggi algebrici sono svolti mantenendo l’uso delle lettere e non ricorrendo
a particolari casi numerici.
40 4. Risultati
4.1.2 Cerchio/Circonferenza
• Luogo dei punti dai quali un segmento è visto sotto un angolo dato
(Bergamini pag. G156), (Sasso pag. 607), (assente in Dodero).
4.1 Fogli dei Dubbi 41
• Es 111 pg 169:
4.1 Fogli dei Dubbi 43
SASSO:
• Es. 64 pag. 617: Siano M e N i punti medi dei due archi sottesi a una
corda AB di una circonferenza. Dimostrare che M N è un diametro.
Interpretazione scorretta del testo
DODERO:
parte delle risposte ruota intorno alla definizione di sistema: "i sistemi di
equazioni servono per risolvere contemporaneamente due o più equazioni nel-
le stesse incognite", "i sistemi di equazioni sono insiemi di equazioni con le
stesse incognite che si chiede che siano soddisfatte contemporaneamente". La
quasi totalità del capione manifesta pertanto di aver associato l’utilità dello
strumento alla possibilità di calcolare algebricamente un risultato, così come
ha compreso chiaramente la caratteristica di simultaneità propria dei sistemi.
Uno studente per Bergamini e uno per Sasso hanno menzionato, quale scopo
dei sistemi, la rappresentazione grafica di rette e punti sul piano cartesia-
no: "i sistemi di equazioni servono per determinare le componenti x e y di
un’equazione per poi rappresentare graficamente" [studente con Bergamini],
"per determinare le componenti x e y di un’equazione per poi rappresentare
graficamente" [studente con Sasso]. Tra le risposte dei gruppi con Dodero ne
spiccano alcune più articolate, che denotano una compessità di ragionamento
maggiore ("servono per confrontare due o più equazioni", "servono per risol-
vere problemi che hanno più di un dato mancante"). Inoltre molti studenti,
indipendentemente dal testo adottato, hanno specificato che i sistemi sono
composti da due equazioni, trascurando la possibilità di metterne a sistema
un numero maggiore: ciò è facilmente riconducibile al fatto che, nonostan-
te in tutte le definizioni si trovi la dicitura due o più equazioni, i ragazzi
hanno fatto esercizio esclusivamente su sistemi due per due. Tuttavia, per
una maggiore chiarezza in merito alla effettiva comprensione degli studenti,
queste risposte sono state confrontate con le risposte alla domanda c. dei
Vero/Falso (Un sistema lineare ha sempre e solo due equazioni ). Le risposte
contradditorie, ovvero risposta falso avendo scritto la risposta parziale (due)
alla prima domanda oppure risposta vero avendo dato la definizione corretta
(due o più) nella prima domanda, sono state quattro per Bergamini, cinque
per Sasso e solo una per Dodero.
Alla seconda domanda, Quali sono i metodi che hai studiato per risolvere i
sistemi lineari?(enunciali e descrivili brevemente), i ragazzi hanno risposto
in modo più o meno approfondito, ma globalmente completo. Un dato in-
48 4. Risultati
stati scelti dai testi di riferimento e le consegne sono state formulate per in-
dagare diversi aspetti dell’apprendimento. Il primo è un esercizio di controllo
da risolvere con metodo vincolato (riduzione), per stabilire se il campione ha
raggiunto un livello di comprensione sufficiente. Il risultato è stato molto
positivo:
ESERCIZIO 1
Gli esercizi 3 e 4 sono stati selezionati dalle schede conclusive dei capitoli
per i testi che le presentano, dove non viene indicato il metodo di risoluzione
da adottare, ma solo la difficoltà. La consegna ha permesso agli studenti di
scegliere il metodo che ritenessero più efficace, ciò ha permesso di dare una
panoramica dei metodi prediletti, quindi meglio compresi, dagli studenti. Si
osservi che il metodo di Cramer, nonostante sia risultato il meno chiaro per
ciascun testo, è stato utilizzato da una parte non indifferente di studenti per
entrambi gli esercizi. Inoltre, è interessante porre l’attenzione sulla distribu-
zione dei metodi utilizzati: il campione con Bergamini è stato uniforme nella
scelta del metodo da adottare, quello con Sasso, ma soprattutto quello con
Dodero, è stato fortemente indirizzato a preferire il metodo di sostituzione
per l’eserczio 3 e il metodo di riduzione per l’esercizio 4. Questo dato può
essere giustificato dalle differenze legate al testo degli esercizi dei tre libri, o
in alternativa si può ipotizzare che lo studio da Dodero e Sasso abbia favorito
le capacità critiche dello studente, mettendolo nella condizione di scegliere
agevolmente il metodo più consono all’esercizio proposto invece che al pro-
prio gusto personale.
ESERCIZIO 3
ESERCIZIO 4
54 4. Risultati
4.2.2 Cerchio/Circonferenza
Le prime tre domande aperte del compito in classe sulla geometria sono
generali e volte a verificare la corretta comprensione delle definizioni fonda-
mentali del capitolo. Complessivamente le risposte scorrette alla prima do-
manda ( Scrivi la definizione di cerchio e quella di circonferenza) sono state
una quantità esigua, equidistribuita per tipo di testo utilizzato. Per quanto
riguarda la definizione di circonferenza le risposte sbagliate si suddividono
tra risposte con errata formulazione ("La circonferenza è una linea chiusa
composta dagli estremi dei raggi diversi dal centro di una circonferenza", "La
circonferenza è un luogo geometrico dove tutti i punti della circonferenza han-
no distanza r da O", "In una circonferenza di centro O e raggio r, la distanza
da O è r") e concettualmente carenti ("La circonferenza è il luogo geometri-
co che unisce massimo tre punti esterni, ed è una linea", "La circonferenza
è linea chiusa che divide il piano in due parti: una limitata e i punti sono
interni e un’altra illimitata e i punti sono esterni", "La circonferenza è il con-
torno del cerchio", "La circonferenza è la linea che delimita il cerchio","Si
dice circonferenza di centro O e raggio r, l’insieme dei punti congruenti al
raggio", "Al contrario del cerchio, che è una superficie, la circonferenza è
una linea chiusa che separa i punti del piano in una parte che ne contiene
limitati e l’altra che ne contiene illimitati"). Gli studenti che hanno studiato
su Dodero hanno manifestato una cerca confusione relativa al concetto di
separazione di piano in punti interni ed esterni, tuttavia hanno assimilato
i termini linea chiusa, superficie e punti del piano, dando definizioni molto
precise e complete. Per la definizione di cerchio, invece, nonostante siano
comunque presenti risposte concettualmente errate ("il cerchio è la parte di
piano di tutti i punti equidistanti dal centro", "cerchio è considerato ciò che
56 4. Risultati
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Di
am 30
et An
ro go Ar
Ar
A l A n co
Se Co co Di r i
Se am co Di go
a m li
4.2 Compiti in Classe
DODERO
tta ge Re cir cant tt ge
BERGAMINI
se nte tta co e
c la Re a se nte
tt ca
Re C ante Co A est re Ci a es nte
Co tt en ro sse ern rc te
ro a e tro na c a on rn
na st cir ord f er a
co a en
Ci cir erna
rc co l C e za
on la Ce are
fer re nt nt
en ro ro
za
distanza dal centro.) e uno a scelta (5.Tra i teoremi che hai studiato enun-
cia e dimostrane uno sulle corde). Gli studenti con Sasso hanno fatto più
fatica a identificare ed enunciare il teorema richiesto nella domanda 4, men-
tre quelli con Dodero sono quelli che hanno riportato la maggior quantità
di dimostrazioni corrette. Ovviamente sono presenti compiti in cui ci sono
solo l’enunciato o solo la dimostrazione, ma questo è un fenomeno tipico nei
compiti in classe in cui i ragazzi o leggono male le consegne o non ricordano
l’uno o l’altra. Interessante osservare nell’esercizio 4, ma analogo per il 5,
che tra gli enunciati del teorema corretto talvolta manca la dicitura in una
circonferenza (o in circonferenze congruenti), il che rende l’enunciato di per
sé falso. Infatti due corde congruenti, ma appartenenti a circonferenze non
congruenti, non hanno la stessa distanza dal centro. È importante tenere
in considerazione questa percentuale di enunciati incompleti sul totale degli
enunciati presentati: a nostro parere aver riportato l’intero enunciato può
indicare la raggiunta consapevolezza della differenza tra lavorare su circon-
ferenze congruenti o meno.
DOMANDA 4
TESTO Enunciato Dimostrazione Enunciati incompleti*
BERGAMINI 96% 58% 56%
SASSO 72% 57% 41%
DODERO 82% 73% 32%
*(questa percentuale è stata calcolata sul totale dei soli compiti in cui era
presente l’enunciato)
*(questa percentuale è stata calcolata solo sul totale dei soli compiti in cui
era presente l’enunciato)
1. In una circonferenza ogni corda che non passa per il centro è minore
del diametro;
Figura 4.1: Figura usata nella domanda d. Originale in Sasso pag. 603
La situazione è più allarmante per gli studenti con Dodero, di cui più della
metà non sono stati in grado di riconoscere la falsità dell’affermazione. Ciò
potrebbe essere dovuto all’assenza di esempi e controesempi grafici nel loro
62 4. Risultati
ESERCIZIO 2
In ogni compito uno dei due problemi presenta una domanda aggiuntiva, per
dare una possibilità in più ai ragazzi di ragionare sulla figura e per valutare
se, conclusa la dimostrazione, si accorgono e ricordano di rispondere alla
domanda. Il 19% per Bergamini, il 14% per Sasso e il 26% per Dodero del
capione ha risposto alla domanda aggiuntiva.
4.3 Questionari
Sono stati raccolti un totale di 182 questionari, 91 per i Sistemi Lineari
e 91 per Circonferenza/Cerchio. Agli studenti è stato chiesto di esprimere
la propria opinione in merito al libro che hanno utilizzato, all’efficacia dello
studio che hanno condotto e al proprio utilizzo abituale del libro di testo. So-
no state poi aggiunte due domande teoriche chiuse, estromesse dal compito
in classe, per rilevare ulteriori informazioni in merito alla comprensione del
singolo ragazzo. È tuttavia necessario tenere in considerazione che tali que-
stionari sono stati svolti come compito per casa, quindi senza alcun controllo
sullo studente, che potrebbe quindi non aver risposto in maniera autonoma.
La scheda del questionario è riportata in appendice, le risposte relative al
libro e all’attività vengono analizzate separatamente per i due argomenti,
mentre possiamo trarre delle conclusioni complessive riguardo alla domanda
2: Sei abituato a studiare dal libro di matematica o lo usi per lo più per gli
esercizi? Solo 59 ragazzi hanno dichiarato di utilizzare il testo per lo studio;
tra loro, una decina ha specificato di utilizzarlo esclusivamente per studiare
gli argomenti di geometria, mentre per algebra funge da eserciziario. In altri
termini, la maggior parte degli studenti riconosce che abitualmente il libro
64 4. Risultati
di testo serve unicamente per gli esercizi, al massimo aiuta a recuperare de-
finizioni o spiegazioni che non sono state apprese completamente durante la
lezione.
"gli argomenti sono ben suddivisi", "molto schematico", "è organizzato be-
ne (i metodi sono nel giusto ordine)". Tuttavia emerge chiaramente che i
ragazzi trovano l’esposizione teorica "poco approfondita", carente ("la spie-
gazione di teoria sarebbe inutile senza gli esempi"), lamentando la mancanza
di una spiegazione generale e di una più dettagliata dei passaggi all’interno
degli esempi. Infatti, suggeriscono di aggiungere un’introduzione generale
all’argomento e di approfondire le spiegazioni, integrandole con più dettagli
e definizioni, alle quali far seguire degli esempi esplicativi.
La presenza di numerosi esempi è un punto di forza molto sentito dagli stu-
denti, i quali hanno gradito l’abbondanza dell’esposizione di Bergamini, ma
avrebbero voluto la presenza di problemi svolti che mettessero in evidenza
come utilizzare i sistemi al di fuori dell’esercizio aritmetico. Infine, la grande
varietà e ricchezza degli esercizi proposti è stata classificata in modo molto
positivo, anche se un paio di ragazzi ha suggerito di aggiungere i risultati
laddove non sono indicati e integrare con esercizi che coinvolgano diverse
competenze oltre a quella di calcolo ("Metterei esercizi più difficili, non solo
in ordine crescente, richiedendo le stesse capacità; ma diversi esercizi che
richiedono più capacità").
Per quanto riguarda Sasso i commenti positivi sono stati abbastanza generici:
gli studenti hanno descritto il testo come chiaro, quindi semplice da capire, e
completo ("teoria chiara e semplice", "tanti esempi chiari e spiegati bene",
"spiegazioni esaustive"). Viene tuttavia sottolineato che nelle spiegazioni
alcuni concetti "sono dati per scontati", senza essere approfonditi (in par-
ticolare la rappresentazione grafica di una retta sul piano cartesiano): nei
suggerimenti è abbastanza ricorrente la richiesta di integrare questa parte di
teoria. È stato molto apprezzato lo schema riassuntivo a fine capitolo, nono-
stante fosse incompleto (ovviamente i ragazzi hanno suggerito di aggiungere
le informazioni mancanti). Sono presenti commenti negativi riguardanti im-
paginazione e organizzazione dei contenuti, in merito alla scelta dell’uso di
schemi e tabelle: "risultano però poco decifrabili alcuni schemi o tabelle poi-
chè si concentrano troppo sul testo scritto a parole che quello matematico",
66 4. Risultati
Nonostante Bergamini sia l’unico dei tre testi a esplicitare che i termini equa-
zione di primo grado e equazione lineare sono sinonimi, il numero di risposte
scorrette per i gruppi che l’hanno adottato è superiore rispetto agli altri. Nel-
le motivazioni che i ragazzi hanno fornito per la scelta della risposta non c’è
nulla di significativo che permetta di capire perchè sono stati tratti in errore,
solo un ragazzo scrive: "la (A) perchè un’equazione può essere anche di grado
più alto". Una spiegazione plausibile potrebbe essere che alcuni ragazzi non
abbiano letto tutte le alternative fermandosi alla prima, questa è tra l’altro
la ragione per cui questa domanda è stata estromessa dal compito in classe.
DOMANDA 2: Il metodo del confronto è una variante del metodo di sosti-
tuzione: vero o falso?
4.3.2 Cerchio/Circonferenza
Il capitolo di geometria è risultato complessivamente più problematico ri-
spetto a quello sui Sistemi Lineari. Gli studenti hanno manifestato maggiori
livelli di frustrazione e difficoltà di comprensione, complice il fatto che gli
esercizi di geometria euclidea sono tutti di natura dimostrativa, per cui non
sono presenti le "soluzioni" tanto richieste dai ragazzi. Inoltre, per quanto
non fosse il primo argomento di geometria euclidea formale affrontato nel loro
percorso di studi, quasi tutti i ragazzi non avevano confidenza con la logica
dimostrativa di un teorema. Solo il 54% del campione ha ritenuto sufficiente
lo studio compiuto per apprendere l’argomento, ben sette studenti hanno ri-
conosciuto di aver chiesto spiegazioni supplementari, in gran parte tramite a
lezioni private. L’insoddisfazione è equidistribuita tra i gruppi, per cui non si
ritiene sia strettamente legata al tipo di testo utilizzato: emerge il desiderio
di ricevere una spiegazione dal professore, non solo per acquisire sicurezza,
ma anche per comprendere molti ragionamenti "non chiari" ("sufficiente
non al punto da eseguire esercizi"). Analizzando l’indice di gradimento degli
studenti, si riconferma la situazione delineata per i Sistemi Lineari: Ber-
gamini particolarmente apprezzato, subito seguito da Sasso, contro Dodero
aspramente criticato.
Testo Bene Abbastanza bene Male
Bergamini 52% 19% 29%
Sasso 25% 30% 45%
Dodero 12% 35% 53%
Per "quantificare" questa sensazione, si pensi che sei studenti hanno affer-
mato che non ritenevano necessario apportare alcuna modifica a Bergamini,
mentre la stessa affermazione è stata fatta da un solo studente per Sasso e
da nessuno per Dodero. È necessario sottolineare che alcuni commenti sono
stati estromessi dall’analisi perchè non rilevanti: molti ragazzi, probabilmen-
te a fronte delle difficoltà riscontrate nello studio, hanno richiesto di ridurre
la quantità di teoremi e semplificare sia le dimostrazioni proposte sia i ter-
mini tecnici matematici, ritenuti troppo difficili da memorizzare; ancora una
70 4. Risultati
dal libro non mi sono trovata particolarmente bene perchè mi è sembrato mol-
to dispersivo e per questo ho deciso di schematizzare tutta la teoria sul mio
quaderno come sono abituata a fare. Altri due aspetti negativi sono il fatto
che alcuni termini non sono riuscita subito a comprenderli ma ho dovuto ra-
gionarci a lungo per capire il loro significato e spesso per la dimostrazione di
alcuni teoremi viene riportata la dimostrazione in una pagina mentre la figura
nella pagina dietro. In questo modo dovevi in continuazione girare pagina e
tornare indietro e spesso non mi ha reso facile la comprensione del teorema".
Questo commento riassume due aspetti molto presenti nelle critiche al libro:
il linguaggio e la disposizione su più pagine di dimostrazione e disegno rela-
tivo. Alcuni ragazzi sottolineano la presenza in alcune definizioni di termini
il cui significato non viene dato, però la maggior parte dei commenti positivi
definisce il testo "chiaro". Note di merito per la trattazione sono il livello di
approfondimento degli argomenti e l’ordine con cui sono presentati. Tutta-
via, fonte di forte disappunto è la struttura del testo: la quantità di titoli dei
paragrafi è risultata esigua ("migliorerei la suddivisione degli argomenti") e
si richiede che le informazioni siano disposte in modo più strutturato ("spes-
so i concetti sono attaccati tra loro"), aggiungendo "specchietti" riassuntivi
che presentino in forma sintetica le informazioni principali. I ragazzi hanno
trovato "inutili" i numeri di identificazione dei teoremi e hanno richiesto di
"avere i colori nei disegni". Un altro aspetto che si è rivelato particolarmente
critico è quello degli esercizi: "migliorare la leggibilità dei testi degli eserci-
zi" e "gli esercizi non sono suddivisi per argomento rendendo difficile capire
quando cominciare a farli senza incappare in cose non ancora studiate".
Analizziamo ora le risposte alle due domande teoriche a risposta multipla:
In questo caso solo Sasso specifica che il raggio deve essere un valore reale
positivo, formalmente scartando il caso degenere (raggio nullo). Infatti un
ragazzo ha motivato la scelta della risposta con "perchè è scritto sul libro",
denotando uno studio totalmente acritico. Quasi tutte le motivazioni fanno
riferimento al fatto che il raggio "non sia per forza intero", potendo esse-
4.3 Questionari 73
75
76 CONCLUSIONI
Dall’analisi dei testi, dalle testimonianze dei quasi 200 ragazzi coinvolti nella
sperimentazione e soprattutto dai risultati da loro raggiunti nelle verifiche in
classe sembra ragionevole ipotizzare che l’utilizzo di un testo più immediato
come Bergamini, rispetto a uno più complesso, in termini di linguaggio e
struttura come Dodero, non abbia giovato allo sviluppo, negli studenti, di
quella determinazione e tenacia che è una delle condizioni necessarie per un
apprendimento significativo: non abituati ad affrontare la fatica e la frustra-
zione derivanti dalla difficoltà intrinseca nell’atto dell’apprendimento, quando
sono stati sottoposti, in sede di compito in classe, a esercizi meno standard,
gli studenti che si erano preparati sul testo apparentemente più "immediato"
hanno spesso preferito rinunciare, lasciando in bianco.
Lo scarso apprezzamento che i ragazzi hanno tributato a Dodero può forse
in parte spiegare il fatto che sia andato progressivamente scomparendo dal-
le adozioni e, di conseguenza, dal catalogo della casa editrice. Fortemente
criticato l’utilizzo di richiami tramite numerazione e l’organizzazione fram-
CONCLUSIONI 77
mentata dei contenuti. Sasso si è rivelato un testo molto equilibrato, sia per il
linguaggio sia per la struttura delle spiegazioni. L’uso dei colori e l’impagina-
zione sono risultati meno dispersivi di quelli di Bergamini, ma più gradevoli
e funzionali di quelli di Dodero.
Lo studio tra pari ha fatto emergere numerosi aspetti legati alle abitudini
degli studenti. In primo luogo, dovendosi scontrare con l’assenza di rielabo-
razioni dei contenuti del docente, hanno sperimentato prendendo coscienza
della propria competenza nello studio: ciò li ha portati a essere più sod-
disfatti dei risultati ottenuti. Tuttavia, sono mancati loro tutti gli aspetti
emotivi del rapporto docente-studente: in particolare l’assenza di rassicura-
zioni e indicazioni ha prodotto spaesamento e rassegnazione in alcuni ragazzi.
Potersi organizzare autonomamente lo studio ha responsabilizzato i ragazzi,
contribuendo al contempo a rispettare i tempi di apprendimento individuali
di ciascuno.
In sintesi, ci sembra di poter configurare questo studio più che come un punto
di arrivo, come un punto di partenza per future sperimentazioni, soprattutto
per livelli scolari e istituti differenti, col fine ultimo di capire come migliorare
i testi destinati agli studenti. Ovviamente questo tipo di studio richiederà un
sostanzioso investimento di tempo e risorse, necessitando di un’analisi ancor
più raffinata che tenga in considerazione i diversi aspetti che costituiscono
l’apprendimento della matematica.
78 CONCLUSIONI
Appendice
79
SPERIMENTAZIONE SU CLASSI SECONDE LICEO SCIENTIFICO
TESTI:
Massimo Bergamini, Graziella Barozzi
Leonardo Sasso, Claudio Zanone
Nella Dodero, Paolo Baroncini, Roberto Manfredi
ARGOMENTI:
Sistemi lineari
Cerchio/Circonferenza
OBIETTIVO:
L’obiettivo di questa sperimentazione è valutare se i testi presi in analisi sono effettivamente
fruibili a pieno dagli studenti e se la loro struttura e formulazione non ostacolano
l’apprendimento, in particolare sottolineando se presentano particolari criticità e punti di
forza.
STRUTTURA:
La classe viene suddivisa in sei gruppi di livello misto, ci sono due gruppi per ciascun testo,
ogni gruppo segue una scheda di lavoro in cui sono riportate le pagine di teoria da studiare e
gli esercizi da svolgere. Dovrà venire eletto un rappresentante per ciascun gruppo incaricato
di scrivere su un foglio apposito qualsiasi dubbio emerga durante l’attività, sia per quanto
riguarda la forma che il contenuto, riportando sia i dubbi chiariti dal confronto tra compagni
che quelli insoluti. Al termine delle ore dedicate allo studio è previsto un compito per valutare
se sono stati appresi i concetti di base e se sono stati raggiunti gli obiettivi specifici dei libri.
TEMPI:
6 ore per teoria ed esercizi
2 ore per la valutazione scritta
VALUTAZIONE:
Il compito scritto sarà strutturato in due parti: la prima, comune a tutta la classe, il cui
obiettivo è valutare la comprensione minima dell’argomento, composta di domande aperte, a
risposta multipla e vero/falso, le domande sono di carattere generale, ma tengono conto
delle sfumature di trattazione dei diversi testi, la seconda differenziata a seconda dei testi,
composta di esercizi tratti direttamente dal libro per verificare la comprensione profonda
dell’argomento. Ne seguirà un questionario composto di tre domande aperte, non valutato,
che indaga il gradimento degli studenti riguardo ai test e pone due domande chiuse con
richiesta di motivazione per appurare la comprensione profonda di alcuni aspetti degli
argomenti. Infine seguirà l’analisi comparata delle risposte aperte del compito, dei
questionari e dei dubbi raccolti durante lo studio.
Sistemi Lineari
M. Bergamini e G. Barozzi
81
Sistemi Lineari
L. Sasso e C.Zanone
82
Sistemi Lineari
N. Dodero, P.Baroncini e R. Manfredi
Unità
83
Circonferenza e Cerchio
M. Bergamini e G. Barozzi
Unità G5 Circonferenze
Studiare sezione 2, pagine da G144 a G147, es 33,40 pg G161-162 e 43,44,45,46
pg G163
Studiare sezione 3, pagine da G148 a G150, es 62,63,64 pg G615 e 74,75 pg
G166
Studiare sezione 4, pagine da G151 a G153, es 95,100 pg G168 e 111,113,114
pg G169
Studiare sezione 5, pagina G154, es 132 pg G171 e 144,148 pg G173
Studiare sezione 6, pagine da G155 a G157, es 165,177 pg G176
84
Circonferenza e Cerchio
L. Sasso e C.Zanone
85
Circonferenza e Cerchio
N.Dodero, P.Baroncini, R.Manfredi
86
Questionario su Sistemi Lineari
Studente:
Classe e sezione:
Libro:
87
Questionario su Circonferenza e Cerchio
Studente:
Classe e sezione:
Libro:
Data:
DOMANDE APERTE
VERO/FALSO
ESERCIZI
Commento:
• Sasso tratta il problema selezionato al termine della
teoria.
• Bergamini presenta l’esercizio nelle schede conclusive
del capitolo.
Sistemi Lineari
Studente:
Data:
DOMANDE APERTE
Soluzione:
• Metodo grafico
• Metodo di sostituzione
• Metodo del confronto
• Metodo di riduzione
• Metodo di Cramer
DOMANDE CHIUSE
VERO/FALSO
Classe e sezione:
Data:
DOMANDE APERTE
2. Un semicerchio è:
A. un settore circolare il cui corrispondente angolo
al centro è piatto
B. l’arco che corrisponde a un angolo al centro piatto
C. un settore circolare il cui angolo al centro è retto
100
VERO/FALSO
Commento:
• Linguaggio del Dodero, Bergamini non specifica che la
prop valga in circonferenze conruenti.
• Dodero usa un viceversa mentre gli altri due sono espli-
citi.
• Solo Bergamini lo sottolinea.
• Immagine di Sasso, il solo a fare controesempi.
• Bergamini usa se e solo se nella prop, Sasso nel com-
mento spiega che vale il viceversa, Dodero lo esplicita.
101
ESERCIZI
102
Compito su Circonferenza e Cerchio
DOMANDE APERTE
Soluzione:
• (B):Una circonferenza di centro O e di raggio r è il
luogo geometrico dei punti che hanno distanza r da O.
Un cerchio è l’insieme dei punti di una circonferenza e
di tutti quelli interni ad essa.
• (S): Si chiama circonferenza di centro O e di raggio r,
essendo r un numero reale positivo, il luogo dei punti
del piano che hanno distanza r da O. Si chiama cer-
chio di centro O e di raggio r la figura costruita dalla
circonferenza di centro O e raggio r e da tutti i punti
interni ad essa.
• (D): La circonferenza è il luogo dei punti del piano
che hanno da un punto dato distanza assegnata. La
figura costituita da tutti i punti di una circonferenza
e dai suoi punti interni si chiama cerchio, di cui la
circonferenza è il contorno.
Soluzione:
• (B): Rispetto a una circonferenza, una retta è tangente
se ha in comune un punto. Se la distanza di una retta
dal centro di una circonferenza è uguale al raggio, la
retta è tangente alla103
circonferenza.
• (S): se la retta ha un solo punto in comune con la
circonferenza. La retta è tangente alla circonferenza
se e solo se la sua distanza dal centro è congruente al
raggio.
• (D): Una retta si dice tangente rispetto a una circon-
ferenza se ha un solo punto in comune con essa e tutti
gli altri suoi punti sono esterni alla circonferenza.
Soluzione:
• diametro
• punti interni ed esterni
• arco
• corda
• settore circolare-segmento circolare
• semicirconferenza-semicerchio-quadrante
• tangente-secante-esterna
104
• angoli al centro-alla circonferenza
4. Enuncia e dimostra il teorema su corde congruenti loro
distanza dal centro.
Soluzione:
• (B):In una circonferenza, corde congruenti hanno la
stessa distanza dal centro.
• (S): In una circonferenza (o in circonferenze congruen-
ti) se due corde sono congruenti hanno la stessa di-
stanza dal centro.
• (D): In una circonferenza (o circonferenze congruenti)
corde congruenti sono ugualmente distanti dal centro
e viceversa
DOMANDE CHIUSE
106
ESERCIZI BERGAMINI BAROZZI
Soluzione:
ESERCIZI SASSO
Soluzione:
108
Sfruttando il teorema delle tangenti: condotte da un pun-
to P esterno a una circonferenza le due rette tangenti, i
segmenti di tangente sono congruenti.
Si ha P B ' P T e P T ' P A da cui segue P B ' P T '
P A da cui la tesi.
Soluzione:
ESERCIZI DODERO
Soluzione:
Soluzione:
111
112 APPENDICE
Bibliografia
113
114 BIBLIOGRAFIA
115
116 RINGRAZIAMENTI