Docsity-Economia-Aziendale-Parte-Istituzionale-Luiss-Musaio-Patitucci 3
Docsity-Economia-Aziendale-Parte-Istituzionale-Luiss-Musaio-Patitucci 3
Nonostante prima questi tre macro aggregati fossero studiati separatamente, Zappa li riporta
a sistema in modo tale da coglierne le relazioni, poiché il fenomeno “azienda” è unitario.
L’azienda oltre a essere un fenomeno sociale, viene definito all’interno del CODICE CIVILE
all’interno dell’ART. 2555:
- > L’azienda è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio e dell’impresa.
Sistemi di produzione:
- Per il magazzino > In funzione della domanda attesa di mercato, tali aziende
decidono quanto produrre. Prima c’è una produzione poi la richiesta.
- Su commessa del cliente > organizzano i fattori produttivi dopo uno specifico
ordine di un cliente che esprime cosa, quando e a quale prezzo necessita del
servizio. Ex. costruzione di una nave, di una diga.
Prima c’è la richiesta poi la produzione.
Dislocazione territoriale:
Proprietà:
- FAMILY FIRMS > Nelle aziende familiari è sempre riconoscibile un soggetto
proprietario. Più diffuse in Italia poiché è quotata in borsa solamente una parte
dell’azienda; non ci si fida della borsa come meccanismo in grado di regolare il
mercato.
- PUBLIC COMPANIES > Proprietà talmente frazionata che non è possibile
ricondurre ad un singolo soggetto la proprietà dell’azienda. Più diffuse nel mondo
anglosassone e statunitense, si intende tutte quelle aziende quotate in borsa.
Microsoft -> il vero soggetto economico è il manager che gestisce a cause della
parcellizzazione dell’azienda stessa.
In base alla dimensione si distinguono Aziende Piccole dalle Aziende Grandi, classificate in
base al fatturato, al numero dei dipendenti e dal totale degli impieghi.
Come riferimento possiamo prendere l’art. 2435 bis del Codice Civile: un’azienda-medio
grande ha un fatturato sopra gli 8,8 milioni, più di 50 dipendenti, con più di 5 milioni in beni
di produzione > (devono essere superati 2 dei 3 parametri appena indicati).
Le aziende che superano questi parametri devono presentare un bilancio ordinario, ovvero
più complicato. Le aziende piccole invece possono limitarsi alla presentazione di un bilancio
abbreviato, semplificato con un numero minore di documenti. Esso ha la durata di un anno
anche se possono essere presentati bilanci intermedi; le aziende quotate in borsa sono
obbligato a presentare un bilancio con cadenza trimestrale.
L’azienda e l’ambiente
L’azienda non opera isolana, bensì all’interno di un contesto ambientale che influenza e da cui
è influenzata. In particolare distinguiamo un ambiente generale e uno specifico.
L’AMBIENTE GENERALE è il quadro di riferimento in cui l’azienda opera, come ad esempio il
paese. Se un’azienda opera in più paesi, l’ambiente generale è il mondo perciò tale azienda
deve tener conto delle diverse normative. Esso presenta dei sub-ambienti:
- Sub-ambiente fisico: Condizioni naturali in cui l’azienda vive e che essa deve
osservare e monitorare (clima, vie di comunicazioni, caratteri della popolazione);
- Sub-ambiente socio-culturale: L’articolazione della società in classi, portatori di
interessi specifici (gusti, valori culturali e religiosi);
- Sub-ambiente politico-legislativo: Sistema di norme che regolano l’ordinamento
giuridico di un paese (norme legislative);
- Sub-ambiente tecnologico: Conoscenze scientifiche e tecnologiche presenti in un
dato contesto;
- Sub-ambiente economico: Tipo di economia di un paese (capitalista, collettivista,
mista).
-
L’AMBIENTE SPECIFICO fa riferimento al settore in cui l’azienda opera, e in particolare
riguarda i mercati di acquisto. L’azienda deve monitorare FORNITORI, CLIENTI, IMPRESE
CONCORRENTI (Trenitalia – Italo), PRODOTTI E SERVIZI SOSTITUTIVI (Trenitalia – Alitalia),
POTENZIALI NUOVI CONCORRENTI (Trenitalia nell’ambito delle ferrovie inglesi).
Il “sistema” azienda
Azienda pubblica:
soggetto giuridico pubblico – soggetto economico pubblico
Essa ha una forma giuridica di diritto pubblico. Ex. Stato – INAIL – INPS - ASL
soggetto giuridico privato – soggetto economico pubblico
Essa ha una forma giuridica di società commerciale. Ex. Atac
Azienda privata:
soggetto giuridico privato – soggetto economico privato
LE TIPOLOGIE DI AZIENDA
Per “forma giuridica” dell’impresa si intende la tipologia di impresa a cui farà capo l’azienda
e le norme ad essa conseguenti delineate nel Codice Civile. Si può distinguere:
- AZIENDE INDIVIDUALI: è presente un solo soggetto che coordina i fattori produttivi.
In questo caso il soggetto giuridico coincide con il soggetto economico.
- AZIENDE COLLETTIVE: generalmente sono presenti una pluralità di soggetti = soci.
Possiamo distinguere le Società di persone, in cui prevalgono i legami
interpersonali; le Società di capitali in cui prevale l’aspetto patrimoniale; le Società
IMPRESA INDIVIDUALE
Secondo il Codice Civile è imprenditore individuale colui che esercita professionalmente
un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi.
Elementi caratterizzanti:
svolgimento dell’attività economica
destinazione al mercato dei consumatori di beni e/o servizi
organizzazione dei fattori produttivi
professionalità intesa come lavoro abituale o periodico (non occasionale)
SOCIETA’
La società è un contratto con cui due o più persone conferiscono beni e servizi per l’esercizio
in comune di un’attività allo scopo di divederne gli utili.
Pluralità di persone ad eccezione delle società unipersonali
I conferimenti, ovvero le risorse che inizialmente i soci conferiscono alla società. Esse
possono essere in denaro o in natura.
Per “forma giuridica” dell’impresa si intende la tipologia di impresa a cui farà capo l’azienda e
le norme ad esse conseguenti:
Elementi caratterizzanti:
SOCIETA’ > La società è un contratto con cui due o più persone conferiscono beni e servizi per
l’esercizio in comune di un’attività comune allo scopo di dividerne gli utili. E’ possibile anche
che la società sia composta da un solo socio, oppure che i vari soci non siano persone fisiche,
ma persone giuridiche (altre società).
ATTO COSTITUTIVO > Dunque per far si che essa sia regolarmente costituita, è necessario
esprimere le volontà dei soci attraverso un contratto scritto: nella veste di atto pubblico (che
si sottoscrive alla presenza di un pubblico ufficiale), nel caso di società complesse – oppure -
mediante una scrittura privata autenticata (i soci possono sottoscrivere l’atto in privato per
poi far autenticare tale atto dal notaio), principalmente in aziende semplici.
I soci per rivestire tale qualifica devono apportare delle risorse generalmente costituite da
denaro. Il controvalore economico sarà la base per la costruzione del capitale di rischio.
In funzione dei conferimenti effettuati si hanno correlativi di vitti proporzionali.
Si può parlare di società solo quando l’obiettivo è finalizzato al soddisfacimento dei bisogni.
Scopo di Lucro: produrre un reddito positivo che prende il nome di utile, orientamento verso
il profitto.
AUTONOMIA PATRIMONIALE > CARATTERISTICA CHE EVIDENZIA L’INDIPENDENZA DEL
COMPLESSO DEI BENI CONFERITI DAI SOCI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ RISPETTO AL
PATRIMONIO PERSONALE DEGLI STESSI.
SOGGETTIVITÀ GIURIDICA > TITOLARITÀ DI DIRITTI ED DOVERI (CAPACITÀ GIURIDICA) E FACOLTÀ
DI COMPERE ATTI GIURIDICI (CAPACITA DI AGIRE)
LE SOCIETÀ DI PERSONA
AUTONOMIA PATRIMONIALE IMPERFETTA > per le obbligazioni contratte dalla società può
rispondere il socio anche con il proprio patrimonio personale.
ASSENZA DI PERSONALITÀ GIURIDICA > non sono dotate di soggettività giuridica, quindi la
capacità di firmare gli atti, di assumere obbligazioni e di fallire spetta a tutti i soci perché
nell’ordinamento non è stato creato un soggetto giuridico autonomo.
RESPONSABILITÀ ILLIMITATA E SOLIDALE DEI SOCI > illimitata poiché tutti i beni sono
aggredibili – solidale poiché la banca in caso di incapienza, può andare da qualsiasi dei 3 soci
SOCIETÀ SEMPLICE: Secondo l’Art. 2249 del Codice Civile, la società semplice costituisce la
forma più elementare di società, caratterizzata dal fatto di avere per oggetto un'attività
economica lucrativa non commerciale. Tali società, poco diffuse nella pratica, vengono
costituite per l'esercizio di attività agricole e di attività di gestione di immobili (che non sia
esplicata a semplice scopo di godimento). Dal 2001 è soggetta all'iscrizione presso la sezione
speciale del Registro delle Imprese, con finalità pubblicitarie. Non è soggetta al fallimento in
quanto non può esercitare attività commerciale (requisito necessario ai sensi dell'articolo 1,
comma 1 della Legge Fallimentare). La società si costituisce con la stipulazione del cosiddetto
Contratto Sociale o Atto Costitutivo, il quale, a differenza di quello che è stabilito per le altre
società, non è soggetto a formalità particolari, salvo quelle richieste dalla natura dei beni
conferiti (ad es. l’atto costitutivo deve rivestire la forma scritta, ai sensi dell'articolo 1350 del
codice civile, quando si conferiscano beni mobili oppure altri diritti reali immobiliari).
SOCIETÀ IN ACCOMANDITA SEMPLICE: (Art. 2313 c.c.) I soci accomandanti che rispondono in
maniera limitata agli apporti effettuati delle obbligazioni contratte dalla società e i soci
accomandatari che rispondono illimitatamente con il proprio patrimonio personale e a cui è
affidata la gestione dell’azienda. Le quote di partecipazione dei soci non possono essere
rappresentate da azioni. I soci accomandanti non possono compiere atti di amministrazione,
né trattare o concludere affari in nome della società. Il nome deve comprendere il nome di
almeno un socio accomandatario e l’indicazione della sigla S.a.s. La cessione delle quote da
parte di un socio può avvenire solo col consenso di tutti gli altri soci, che hanno il “diritto di
prelazione”. Frequente causa di scioglimento è il venir meno della pluralità anche di una sola
categoria di soci, se non ricostituita entro 6 mesi.
LE SOCIETÀ DI CAPITALI
Organi di controllo: All'organo di controllo può essere assegnata anche la revisione del
bilancio: verificano assumendone la possibilità che il bilancio sia predisposto in maniera
Forma giuridica delle S.p.a. appartenenti alle società di capitale: secondo l’art. 2325 nelle spa
per le obbligazioni sociali risponde solo la società con il suo patrimonio e quindi i soci che
hanno effettuato i conferimenti non rispondono per i debiti della società, solo se hanno fatto
conferimenti in maniera lecita. Il patrimonio della società ha una funzione di garanzia per tutti
i soggetti che entrano nella società stessa. I fornitori : per i pagamenti a dilazione si va a
vedere il patrimonio sociale dell’ultimo bilancio, lo stesso vale per le banche che verificano il
bilancio e lo analizzano. Allora nelle S.p.a. e nelle S.r.l. il patrimonio sociale assume la funzione
di garanzia sociale. Il capitale sociale minimo, a seguito della riforma del 2014 è di 50.000 €.
Prima di essa, era necessario che i soci apportassero partecipazioni almeno per 120k >
abbassata per favorire lo sviluppo delle S.p.a. Questo importo dev’essere integralmente
sottoscritto, tuttavia la normativa prevede che il tasso di conferimenti in denaro (risorse
monetarie) implica che debba essere versato almeno il 25% (conferimento minimo). Il
restante 75% sarà successivamente richiamato dagli amministratori in funzione delle
specifiche esigenze della società. Assieme al denaro i soci possono apportare conferimenti in
natura; allora in socio in sede costitutiva deve formalmente spostare la proprietà
dell’immobile alla società, non si limita a promettere (come nel caso degli apporti in denaro)
già al momento della costituzione. Vista l’importanza del capitale nelle S.p.a. la stima dei
conferimenti in natura, visto che parliamo di società con un capitale importante, il legislatore
prescrive che il perito che valuta l’immobile dev’essere nominato dal tribunale in cui ha sede
la società. In questo modo si ottiene una maggiore imparzialità del perito pagato dalla società,
ma nominato da terzi. Successivamente gli amministratori devono verificare che l’importo del
perito sulla stima sia effettivamente congruo. In caso in cui il valore sia differente e in
particolare inferiore alla stima dell’immobile fatta dal perito gli amministratori o richiedono
nuove risorse rispetto alla differenza ai soci di natura monetaria > al fine di ottenere una
congruità tra il valore delle azioni conferite e i conferimenti. Se valutato troppo si abbassa il
valore delle azioni in suo possesso. Generalmente gli amministratori nelle S.p.a. non sono soci
ma terzi e sono loro che poi effettueranno un’ulteriore stima. Perché?
Il bilancio lo predispongono gli amministratori che quindi rispondono civilmente e
penalmente delle incongruenze. Nelle S.p.a. sono preclusi i conferimenti di prestazioni d’opera
(l’attività lavorativa posta in essere da un socio > plausibile nelle S.r.l. in cui io lavoro e prendo
delle quote al posto dello stipendio) e di prestazioni di servizi (per consulenze effettuate ad
aziende). Perché? Nelle S.p.a. l’ammontare le capitale deve essere più alto rispetto a quello
delle S.r.l. In tal caso infatti il soggetto, a prescindere dall’attività posta in essere che farà,
otterrà dall’inizio le azioni, ma se non lo fa non esistono modi per penalizzarlo, e quindi la
prestazione lavorativa quantificata, non può essere fatta nelle S.p.a.
La denominazione della società può essere puramente di fantasia. Dobbiamo distinguere varie
azioni, in fase di costituzione si possono mettere azioni di categoria differente.
Azioni ordinarie: ognuna di esse attribuisce il diritto ad una parte proporzionale degli utili
netti e del patrimonio netto risultante dalla liquidazione.
Vi sono infatti due tipi di assemblee:
Ordinaria > si occupa di fatti inerenti alla gestione fisiologica dell’azienda, come appare nel
bilancio d’esercizio; assemblea straordinaria.
La maggior parte delle aziende fa ricorso al capitale di credito. Il giusto mix tra i due tipi di
finanziamento dovrebbe essere individuato avendo riguardo ad OBIETTIVI DI SOLIDITÀ
FINANZIARIA DELL’AZIENDA E DI REDDITIVITÀ. Quanto più un’azienda fa ricorso al capitale di
rischio tanto più essa risulta solida finanziariamente , poiché si è finanziata con un capitale
paziente che non pretende una remunerazione predeterminata in ogni anno; mentre al
contrario il capitale di credito richiede il rispetto di determinate condizioni contrattuali
iniziali nonostante all’inizio sia economicamente conveniente.
CAPITALE DI FINANZIAMENTO
La composizione dei fattori produttivi dipende dalle diverse aziende, più specificatamente
dalle politiche che l’azienda adotta con riferimenti dei fattori produttivi. Affidando parte della
produzione a terzi è come se avessi impiantato i fattori p. strutturali al minimo trasformando i
servizi che essi avrebbero erogato in fattori p. correnti, quindi ad un costo minore.
Maggiore peso dei fattori p. strutturali, maggiore rigidità dell’azienda perché non può
permettersi da un anno all’altro di ridurre i suoi livelli produttivi al di sotto della soglia che
consente di recuperare almeno il suo investimento. Essa è caratterizzata da una prevalenza di
costi fissi che graveranno negli anni a venire senza possibilità di variazione. Al contrario
un’azienda dotata di più fattori p. correnti è più elastica, perché può adeguare il livello dei
costi a quello dei ricavi. La scelta fra questi due dipende dal grado di rischio dei livelli di
vendita dell’azienda.
VENDITA: Cessione del prodotto > vendita dei servizi ai clienti che può essere
contemporanea alla produzione, come nel caso dei servizi, oppure successiva ad
essa, come nel caso in cui il prodotto viene immagazzinato.
Con la vendita si ha il recupero delle risorse impiegate per il processo produttivo > RICAVI.
In termini temporali la vendita è successiva rispetto alla trasformazione, tuttavia non è detto
che questa avvenga esattamente alla fine del processo di trasformazione: la maggior parte
delle aziende produce per il mercato, realizzando i propri prodotti e distribuendoli sul
mercato per la vendita, perciò prima che essi siano venduti richiedono un certo periodo. Le
aziende quindi realizzano una produzione tenendo conto delle previsioni di vendita in un
determinato periodo, e delle esigenze della produzione.
-> Questo circuito delle operazioni di gestione è valido per tutte le aziende, nessuna esclusa.
Da azienda a azienda cambia la tipologia delle azioni che si risolvono per ciascuna categoria.
L’operazione tra queste che si differenzia dalle altre, che sono operazione di gestione esterna,
è la trasformazione che è tipicamente interna all’azienda ovvero, mentre le altre pongono
l’azienda in contatto con terzi e con essi si attua uno scambio misurato sotto forma monetaria,
in essa non si ha nulla di tutto ciò. L’elemento che fa scattare l’operazione di gestione in
contabilità è l’effetto monetario.
L’acquisizione dei fattori produttivi determina un flusso monetario in uscita (generate dal
sostenimento dei costi), la vendita in entrata (collegate ai ricavi). Le entrate e le uscite
possono essere identificate come variazioni monetaria rispettivamente positiva o negativa.
Budget finanziario > conoscere non solo entrate e uscite, ma anche le causali per poter
incidere su questo.
2. l’esistenza di un unico soggetto economico che esercita una direzione unitaria di tutte
le imprese aggregate
L’unicità del soggetto economico permette di differenziare il gruppo dagli altri tipi di aggregazioni
(informali e formali), in cui ogni impresa conserva il proprio soggetto economico e la propria
autonomia decisionale. Le società che stipulano accordi informali o contrattuali, anche se talvolta
limitano la propria autonomia, possono, in ultima istanza, decidere di abbandonare l’aggregazione
in qualsiasi momento, poiché i rispettivi soggetti economici rimangono indipendenti, e controllano il
governo delle rispettive aziende orientandone obiettivi e politiche. All’interno del gruppo invece, in
virtù dei particolari legami che si istituiscono, le singole aziende perdono o comunque, vedono
limitata la propria autonomia economica a fronte di una strategia unitaria di conduzione.
Soggetto economico immediato=società madre
Soggetto economico della capogruppo= possessori del capitale di comando di tale società
3. il controllo della capogruppo, basato abitualmente sul possesso di partecipazioni di
controllo, sulle controllate
Art. 26 D.lgs 127/91 - Art. 2359 c.c.: controllo di tipo legale, limitando il controllo di fatto a poche
fattispecie → orientata prevalentemente con maggioranza di azioni (diretta o indiretta) con diritto di
voto
LA NORMATIVA NAZIONALE art. 26 D. Lgs. 127/91
1. Agli effetti dell’articolo 25 sono considerate imprese controllate quelle indicate nei numeri 1 e 2
del primo comma dell’articolo 2359 del codice civile.
Art. 2359 c.c. Sono considerate società controllate:
1. le società in cui un'altra società dispone della maggioranza dei voti esercitabili
nell'assemblea ordinaria (controllo di diritto);
2. le società in cui un'altra società dispone di voti sufficienti per esercitare un'influenza
dominante nell'assemblea ordinaria (controllo di fatto)
2. Agli stessi effetti sono in ogni caso considerate controllate:
a. le imprese su cui un’altra ha il diritto, in virtù di un contratto o di una clausola statutaria,
di esercitare un’influenza dominante, quando la legge applicabile consenta tali contratti
o clausole;
b. le imprese in cui un’altra, in base ad accordi con altri soci, controlla da sola la
maggioranza dei diritti di voto
3. Ai fini dell’applicazione del comma precedente si considerano anche i diritti spettanti a società
controllate, a società fiduciarie e a persone interposte; non si considerano quelli spettanti per
conto di terzi
FOCUS SU CONTROLLO
Art. 2359 C.C. comma 1. Sono considerate società controllate le società in cui un'altra società
dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria (controllo di diritto);
L’individuazione del rapporto di controllo, da cui dipende l’inclusione o meno di un’impresa
nell’area di consolidamento, dipende non tanto dalla possibilità di incidere direttamente sull’operato
dell’organo amministrativo, quanto dalla capacità di orientare la volontà dell’assemblea ordinaria.
Questo perché nell’ordinamento italiano il potere di nominare o revocare gli amministratori spetta
all’Assemblea.
N.B. Il controllo non si presume ma richiede ulteriori accertamenti in concreto (dottrina
maggioritaria). Vanno analizzate tutte le circostanze idonee a influire sulla gestione (condizioni che
possono comportare un depotenziamento della posizione del socio di maggioranza).
Es. Se lo Statuto di una società prevede che per talune decisioni sia necessario quorum costitutivi
e deliberativi del 70% del capitale sociale (distribuzione dividendi, approvazione di bilancio, dei
budget, dei business plan, ecc.) un socio che detiene partecipazioni per il 51% non ha un controllo
reale.
Art. 2359 C.C. comma 2. Sono considerate società controllate le società in cui un'altra società
dispone di voti sufficienti per esercitare un'influenza dominante nell'assemblea ordinaria (controllo
di fatto)
IFRS 10
Un investitore può avere potere anche se
detiene meno della maggioranza dei diritti di
Maggioranza relativa → voto di una partecipata.
Vanno considerati in concreto:
- il grado di polverizzazione dei soci;
- il grado di assenteismo in assemblea
STRUTTURA
Semplice. Partecipazioni dirette
Complessa. Partecipazioni dirette e indirette
A catena. Partecipazioni bilaterali o circolari. Empiricamente tale tipologia di struttura non trova
ampia diffusione, soprattutto a causa degli stringenti vincoli legislativi. In diversi paesi, tra cui
l’Italia, una siffatta configurazione è infatti vietata dalla legge, in quanto idonea a generare abusi e
provocare fenomeni di annacquamento del capitale sociale
SAGGIO DI PARTECIPAZIONE E DI CONTROLLO
Il saggio di partecipazione di una società in un’altra indica le risorse di proprietà della partecipata
nella partecipante.
Il saggio di controllo, invece, esprime i voti che la controllante può esercitare, direttamente o
indirettamente, nella controllata.
CLASSIFICAZIONE DEI GRUPPI
Relazione economico-produttiva. Gruppi verticali e orizzontali
Natura giuridica del soggetto economico. Gruppi privati e pubblici
Intensità del legame tecnico-economico. Gruppi economici e finanziari
Area geografica di riferimento. Gruppi nazionali e internazionali