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A Zacinto

Il sonetto esprime la nostalgia del poeta per la sua terra natale di Zacinto, celebrandone la bellezza e ricordandone i miti legati alla nascita di Venere. Foscolo si identifica con Ulisse, eroe dell'Odissea costretto all'esilio come lui, ma a differenza di questi non potrà fare ritorno alla sua terra, destinato a una tomba senza lacrime.

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A Zacinto

Il sonetto esprime la nostalgia del poeta per la sua terra natale di Zacinto, celebrandone la bellezza e ricordandone i miti legati alla nascita di Venere. Foscolo si identifica con Ulisse, eroe dell'Odissea costretto all'esilio come lui, ma a differenza di questi non potrà fare ritorno alla sua terra, destinato a una tomba senza lacrime.

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B2 2
B A Zacinto
T 38 T 38

Ugo Foscolo
Poesie
in Opere, a cura di F. Gavazzeni,
I l sonetto, composto nel 1803, prende avvio da un dato autobiografico, la nascita di
Foscolo nell’isola greca di Zacinto (odierna Zante), di cui egli celebra qui la bellezza
e i miti (la nascita di Venere dalle sue acque) per poi porre un confronto tra se stesso,
Ricciardi, Milano-Napoli, 1974
destinato a morire in terra straniera, e Ulisse, l’eroe cantato da Omero, che dopo varie
peregrinazioni poté ritornare alla sua Itaca.
Forma metrica: i quattordici endecasillabi hanno lo schema di rime ABAB, ABAB
nelle quartine, CDE, CED nelle terzine.




N
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
del greco mar da cui vergine nacque

5 Venere, e fea quelle isole feconde


1. Né più mai: l’incipit è la col suo primo sorriso, onde non tacque
confessione di un pensiero che le tue limpide nubi e le tue fronde
assilla il poeta, quello di morire
in esilio. sponde: le rive dell’isola, l’inclito verso di colui che l’acque
sacre al poeta perché vi è nato,
ma anche per i miti e i culti lega-
ti a quell’isola (dalle spume del cantò fatali, ed il diverso esiglio
mare di Zante, secondo il mito,
nacque la dea Venere; > vv. 4-5). 10 per cui bello di fama e di sventura
2. giacque: allude a quando
neonato giaceva nella culla.
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
4. greco mar: il Mar Ionio.
5. fea... feconde: rese fertili le
isole che si specchiano nel mare Tu non altro che il canto avrai del figlio,
dove essa nacque (Venere rap- o materna mia terra; a noi prescrisse
presenta nel mito anche la forza
fecondatrice della natura). il fato illacrimata sepoltura.
6-11. onde... Ulisse: ragion per
cui (onde; per la nascita di Vene- che cantò le acque percorse da litato dalla fama e dalla sventura, sepoltura: il destino stabilì per me
re e il suo sorriso fecondatore) Ulisse per volontà del fato (acque l’eroe poté finalmente baciare la una tomba sulla quale nessuno
non poté tacere i tuoi limpidi cie- fatali) e le sue peregrinazioni da sua petrosa Itaca. piangerà (Foscolo presentiva che
li (nubi) e le tue frondose foreste un luogo all’altro (diverso esiglio), 12. il canto: le poesie. sarebbe morto in terra straniera,
il verso illustre di colui (Omero) a seguito delle quali (per cui), nobi- 13-14. a noi... illacrimata come poi accadde).

Antonio Canova, Paolina Borghese


come Venere vincitrice (particolare),
1805-1808. Roma, Galleria Borghese.

606 | Illuminismo e Neoclassicismo | Ritratto d’autore |


B
C 12
Analisi e interpretazione T 38
L’esilio dalla patria greca peregrinazioni fa da contraltare l’eroe ro- eroismo, e la tomba garantisce il trionfo
I temi dell’esilio e dell’impossibilità del mantico, esule e sradicato dalla società, della giustizia.
ritorno, enunciati nei versi iniziali, sono destinato alla solitudine e all’infelicità.
poi ripresi nella conclusione della lirica, Foscolo si sente invece in tutto simile a Lo stile
dando luogo a una struttura circolare Omero: come il poeta greco ha eternato Il dato autobiografico e l’inquietudine
e caricandosi di significati ulteriori. Le nei suoi versi l’esilio di Ulisse e l’isola di del poeta creano un andamento ritmico
immagini scaturiscono una dall’altra. Zacinto (onde non tacque... l’acque cantò molto particolare: manca nel sonetto la
Dapprima il ricordo di Zacinto evoca il fatali), così egli promette alla sua terra di coincidenza tra strofe e periodi sintatti-
mondo classico greco e i miti della fecon- celebrarla nella sua poesia (Tu non altro ci.
dità e della vita legati a quell’isola da cui che il canto avrai del figlio). I primi undici versi costituiscono un
ebbe origine Venere. Poi il poeta ricorda unico lungo periodo, con sei proposizio-
l’opera di Omero, cantore di Ulisse, l’eroe L’ulissismo romantico di Foscolo ni relative (ove il mio corpo fanciulletto
reso famoso dalle lunghe peregrinazioni Nel sonetto In morte del fratello Giovan- giacque; che te specchi; da cui vergine
e dalle sventure. Infine piange la propria ni l’«ulissismo» di Foscolo si rivela in quel nacque; onde non tacque; che l’acque; per
condizione di esule, destinato a morire in suo peregrinare di gente in gente, perse- cui bello) funzionali a esprimere lo stret-
terra straniera e a riposare in una tomba guitato dall’avversità del destino (Un dì, to legame che nasce dalla connotazione
non confortata dalle lacrime e dal ricor- s’io non andrò sempre fuggendo / di gen- mitologica dell’isola (nacque Venere...) e
do dei familiari. te in gente). dalla sua bellezza cantata da Omero, con
In A Zacinto la figura di Ulisse diventa l’esilio di Foscolo e di Ulisse. All’interno
Le relazioni tra vicenda biografica simbolo del ritorno ai miti antichi e del- delle relative i soggetti, sintatticamente
e personaggi mitici l’esilio del poeta. L’inquieto eroe omerico, posposti (iperbato), conferiscono solen-
Zacinto rappresenta sia la patria cui il trasformato in un eroe romantico in lotta nità e rafforzano il ritmo del periodo,
poeta idealmente tende sia il simbolo contro la sorte, ha conquistato, proprio in creando attesa nel lettore.
della Grecia antica: così il dato autobio- virtù delle sue peregrinazioni, una fama L’ultima terzina è isolata dal resto del
grafico, accostato alle immagini del mi- che lo distingue dagli altri uomini: la glo- componimento, e le due brevi frasi para-
to, lega il presente al passato e supera la ria e il dolore lo hanno nobilitato (bello di tattiche rallentano il ritmo, fino all’anda-
dimensione individuale per assumere fama e di sventura). Ulisse è l’autoritratto mento prosastico dell’ultimo verso, che
un valore universale e eterno. I motivi di Foscolo: entrambi greci – nati nelle iso- sottolinea il tema dell’illacrimata sepol-
romantici della nostalgia per la patria le ioniche – sono esuli e sospirano la pa- tura.
lontana, dell’esilio sentito come segno tria lontana, ma il legame che si instaura Per quanto riguarda i tempi verbali, il
distintivo e della sepoltura illacrimata è anche di antitesi, perché all’eroe ome- passato remoto è il tempo dell’infanzia
si fondono con la rievocazione dei miti rico è stato concesso il ritorno in patria (ove il mio corpo fanciulletto giacque), del
classici, che approfondiscono i contenuti che sarà negato a Foscolo. mito (vergine nacque / Venere, e fea quelle
della poesia. La figura di Ulisse (l’Itaco) ritorna nei Se- isole feconde) e della poesia (non tacque...
Attraverso la sua personale vicenda Fo- polcri (> B2 T46, vv. 215-225), in cui viene cantò); il futuro esprime la coscienza del-
scolo rinnova il mito di Ulisse: per en- messa in evidenza la sua astuzia. Secon- l’esilio perenne dalla patria (Né più mai
trambi l’esilio è sofferenza, anche se può do il mito, Ulisse era riuscito con l’ingan- toccherò).
nobilitare e rendere famosi (bello di fa- no a farsi attribuire le armi di Achille, A livello fonico la ripetizione della con-
ma e di sventura). Ma al ritorno in patria precedentemente assegnate ad Aiace, sonante l pone l’accento sull’immagine
di Ulisse (baciò la sua petrosa Itaca) si il quale per il dolore si uccise. Una tem- centrale del sonetto, che è quella dell’ac-
contrappone il non ritorno del poeta, che pesta aveva fatto poi naufragare Ulisse qua, simbolo di maternità e di fecondità.
dignitosamente accetta il proprio desti- e quelle armi, strappate alla sua nave, Anche nella trama delle rime ritornano i
no (Né più mai toccherò le sacre sponde... furono depositate dal mare sulla tomba suoni delle parole onde e acque (sponde,
illacrimata sepoltura). All’eroe classico di Aiace. Nei Sepolcri è dunque indicato onde, feconde, fronde, giacque, nacque,
che conclude positivamente le proprie Aiace – e non Ulisse – quale simbolo di tacque, acque).

Attività

1. La parafrasi 2. I temi relazione esiste fra Foscolo e Ulisse in


Esegui la parafrasi della lirica, I temi dell’esilio e della poesia caratteriz- rapporto al tema dell’esilio? Che cosa li
ricostruendo il normale ordine zano il componimento. Quali versi svilup- accomuna e che cosa li distingue?
Parlare delle parole nelle frasi; modifica pano l’uno e l’altro tema? 4. Il poeta antico
la punteggiatura e, se necessario, integra 3. La figura di Ulisse Con quale poeta del mondo classico Fo-
il testo con tue parole. Poi preparati a Che cosa fa di Ulisse, bello di fama e di scolo stabilisce un implicito legame? Che
esporla oralmente. sventura, una figura romantica? Quale cosa li accomuna?

| Ugo Foscolo | Sonetti e Odi | 607

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