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Ogni anno tra novembre e febbraio la #PianuraPadana sparisce sotto una coltre di #nebbia e i livelli di inquinamento atmosferico tornano a salire. Ormai è scientificamente provato che l' #inquinamentoatmosferico rappresenta il maggior rischio ambientale per la salute umana e una delle principali cause di morte prematura e malattie. Tra i principali inquinanti atmosferici troviamo il particolato fine (PM2.5 e PM10) e il biossido di azoto (NO2). In particolare quest'ultimo è tra gli inquinanti atmosferici che hanno un impatto peggiore sull'ambiente e sulla salute umana. Le principali fonti antropiche di NO2 derivano dalla combustione delle fonti fossili, in modo particolare dal traffico stradale, dagli impianti di riscaldamento e dalle centrali di produzione di energia Nonostante il miglioramento degli ultimi anni, la Pianura Padana è ancora una delle zone più colpite. Un primo motivo è che si tratta di una zona molto industrializzata e densamente popolata. Inoltre, le Alpi che circondano la Pianura Padana riducono la forza del vento e di conseguenza, i venti deboli stabilizzano l’atmosfera, impedendo così il ricircolo d'aria e favorendo l'accumulo di inquinanti atmosferici Secondo i più recenti dati "Mal'Aria" di Legambiente sul bilancio 2024, ben 50 centraline in 25 città su 98 hanno superato i limiti giornalieri di PM10, con picchi di oltre 60 sforamenti in città come Milano, Frosinone e Vincenza. Va però ricordato che gli attuali limiti di inquinamento atmosferico fanno riferimento a una direttiva piuttosto blanda. I limiti annui oggi prevedono: 40 µg/m³ per il PM10, 25 µg/m³ per il PM2.5 e 40 µg/m³ per NO2. Ad ottobre 2024, però, l’Unione Europea ha approvato la direttiva sulla qualità dell’aria che prevede che i singoli Paesi dovranno recepire nel giro di 2 anni e che, in pratica, prevede di dimezzare gli attuali limiti. Questi limiti però risultano ancora più blandi considerando che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato delle linee guida che suggeriscono che dovremmo avere una media annua di: 15 µg/m³ per PM10, 5 µg/m³ per il PM2.5 e 10 µg/m³ per NO2 Ringraziamo Adam Platform per le immagini

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Antonio Zonta

LEGO® SERIOUS PLAY® workshop facilitator, Expert in Energy Efficiency, Sustainability, Facility & Energy management

2 settimane

Per chi vive in queste regioni la transizione verso il superamento delle fonti fossili nella produzione elettrica, nel riscaldamento degli edifici e nella mobilità dovrebbe essere una priorità assoluta, con effetti direttamente tangibili sulla qualità della propria vita. E invece si continua a sentire il solito ritornello per cui “tanto, in Cina e in India si continua a bruciare Carbone a più non posso”. Questo post sarà una goccia nel mare, ma almeno speriamo contribuisca a far sì che qualche persona in più si renda conto del fatto che gli effetti di un’azione a livello locale non coincidono con quelli a livello globale.

Andrea Valsasina

Modem algorithm developer presso SIAE MICROELETTRONICA

2 settimane

Spianiamo il monte Turchino come disse un celebre personaggio che si presentò alla trasmissione Portobello. L'aria girerebbe naturalmente nella pianura padana evitando accumuni di gas più o meno tossici. Ci sarebbe inoltre molto materiale di risulta utili le da vendere come sabbia da costruzione, argille e terre per bonifiche in tutto il mondo. A parte l'improponibile, si dovrebbe ridurre la concentrazione umana in queste zone, azzerare la necessità di mobilità ripristinando lo smart working ovunque con incentivi statali e regionali, riducendo le malattie da inquinamento anche lo stato e le regioni spenderebbero meno.

👉 Giuseppe Talarico 🛞

💎MR BLACK ~ Elegance Drive💎

2 settimane

E te pareva.. io sono quell’italiano su tre. #maiunagioia

Piero Palanca

Engineer presso Netco srl

2 settimane

è fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza collettiva e sensibilizzare le persone ad adottare comportamenti più responsabili. Parallelamente, le istituzioni e le imprese devono investire e puntare su strategie, progetti e tecnologie innovative in grado di ridurre il particolato atmosferico indoor e outdoor, favorire l’efficienza energetica e contribuire alla crescita di un’economia più verde. Solo con un impegno congiunto a tutti i livelli – cittadini, aziende e governi – potremo costruire un modello di sviluppo sostenibile e migliorare il contesto in cui viviamo, tutelando il benessere delle comunità attuali e garantendo un futuro più sano alle generazioni che verranno.

Non ci sono dubbi che l'inquinamento atmosferico rimanga un problema significativo per noi residenti in Pianura Padana e non solo. L'obiettivo EU "Emissioni zero" per il 2050 sembra essere ancora distante, se visto approcciando i dati attuali. Si stima che oltre un terzo delle emissioni di gas serra provenga dagli edifici. Per questo motivo, tra le possibili soluzioni, vi è quella di rivoluzionare e rinnovare i processi produttivi aziendali, introducendo standard più stringenti per il controllo degli inquinanti e richiedendo un approccio integrato che ponga particolare attenzione alla qualità dell’aria, sia outdoor che indoor.

Massimo Salmaso

Education & Training Specialist - Giornalista pubblicista - Pallavolo, dal 1895...

1 settimana

Concordo sul fatto che si possa e si debba fare di più. Ma, leggendo l'ultimo rapporto ISPRA ho avuto la conferma, da 60 enne quale sono, che quella attuale é la migliore aria che io abbia mai respirato. A supporto di questa tesi, invito alla lettura di questo interessante articolo di Astrolabio. https://astrolabio.amicidellaterra.it/node/3062?s=08

Massimo M.

Tributarista Perito CCIIAA Ctu

1 settimana

Riscaldamento, veicoli endotermici, scarichi industriali, allevamenti insieme alla conformazione geografica tutto concorre a fare della valle Padana un catino velenifero. Ed ancora, pervicacemente, ciecamente e tenacemente c'è chi si ostina a negare, come un aria stantia e rarefatta, la situazione davvero critica.

Davide Dantes F. 🌱Ⓥ

🌍Social Media/Community Manager 💻Tecnico Informatico Sistemista 🔍Open To Work 💚Open Source

1 settimana

Perché non citare anche gli allevamenti intensivi tra intorno alla zona di Mantova? Se non sono la causa principale, sono la seconda maggior causa di inquinamento tra Lombardia e Veneto probabilmente.

Sébastien Poulin

🌿 Copywriter web - Aiuto le aziende a ridurre la loro impronta di carbonio ✅Rete 160k follower ✅ 75K visualizzazioni al giorno ✅ Favikon Italia #8 nella top 200 ✅Growth Hacking- Webmarketing

2 settimane

Sebbene la pianura padana non abbia caratteristiche geografiche favorevoli e l'inquinamento sia leggermente diminuito negli ultimi anni, purtroppo non è sufficiente. È urgente intervenire su tutti i fronti: ridurre gli spostamenti in auto e in aereo, riscaldare a 19 gradi e aiutare le imprese a ridurre le emissioni di gas serra. Utilizzare alternative sostenibili: pompe di calore, isolamento della casa, energia verde, acquistare un prodotto solo se realmente necessario.

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