“Prova adesso.” Quante volte ce lo siamo detti davanti a un bug o a una modifica al volo? Da questa frase nasce una riflessione sull’imperfezione come motore dell’innovazione. Nel suo post Michele Ferraro racconta perché per noi iterare è sempre meglio che aspettare la perfezione.
Prova Adesso: la necessaria imperfezione nell’innovazione. Quante volte dopo una richiesta di supporto al team IT ci siamo sentiti rispondere "Prova adesso"? Una password che non funziona, un account FTP che punta alla directory sbagliata o una connessione che va in timeout: alla richiesta di supporto seguirà sempre la stessa risposta: "Prova adesso". Dietro a queste dinamiche c'è un aspetto che vale la pena esplorare: gli errori e i bug sono parte integrante dell'informatica. Non esiste codice perfetto alla prima stesura, e questa realtà nasconde una lezione preziosa per tutti noi. Abbracciare l'imperfezione può avere risvolti inaspettati e risultare vantaggioso: 🚀 Il perfezionismo rallenta l'innovazione: se aspettassimo di avere soluzioni perfette non rilasceremmo mai nulla. 🤯 Evitare gli errori è oneroso: cercare di prevedere e gestire tutte le possibilità richiederebbe un'analisi eccessivamente lunga e costosa. 🔄 L'iterazione è superiore alla perfezione: un ciclo continuo di miglioramenti incrementali produce risultati migliori di un singolo tentativo "perfetto". Nel nostro team adottiamo metodologie agili con cicli brevi di sviluppo e feedback frequenti con il cliente: questo ci permette di ridurre i tempi di sviluppo e scrivere codice migliore. Tutto sommato mi piace pensare che ogni sistema abbia bisogno di almeno un "prova adesso" per funzionare come si deve! Quante volte avete detto o vi siete sentiti dire "prova adesso"? Scrivetelo nei commenti! #agile #development #provaadesso #errori #imperfezione