La presente ricerca è dedicata alle vittime della seconda guerra mondiale. Relativamente agli ann... more La presente ricerca è dedicata alle vittime della seconda guerra mondiale. Relativamente agli anni 1940-1945 manca, nel caso specifico per la provincia di Alessandria, un lavoro di ricognizione generale, un vero e proprio censimento condotto con criteri scientifici, storicamente affidabili, attingendo a tutte le fonti disponibili: registri di stato civile, fogli matricolari dei distretti militari, monumenti, toponomastica, memorialistica, stampa locale, etc. Non è stata mai compiuta una ricerca che avesse qualche pretesa di organicità se non di completezza. Col decorso del tempo, sono poi venute meno le fonti orali. Ci sono alcuni lavori meritori ma limitati, riferiti a singoli territori o particolari categorie 1 . In altre realtà, come le provincie di Cuneo e Asti, col lodevole intento di recupero della memoria, sono state condotte vaste e rigorose indagini che, senza discriminazioni, hanno tenuto giustamente insieme tutti i caduti, militari e civili, combattenti e non 2 . Le banche-dati sono così diventate strumento prezioso per la ricerca storica. Gran parte delle vittime delle quali qui si intende salvare il ricordo erano persone assolutamente comuni, quisque de populo, che il turbine della guerra travolse senza pietà e selezione. I fatti rievocati sono in gran parte inediti. Di alcune di queste persone il ricordo è rimasto scolpito nella pietra, nella maggior parte dei casi se n'è persa quasi del tutto la memoria. Ciò spiega la scelta del titolo: Ricordi e dimenticanze. Durante l'immane conflitto, soprattutto dopo l'8 settembre 1943, la vita di ogni essere umano, fosse contadino o casalinga, artigiano o religiosa, fanciulla o anziano, era appesa a un filo sottilissimo, che eventi i più diversi e imprevedibili potevano in ogni momento spezzare. Nel tristissimo conteggio dei morti troviamo uomini e donne di ogni età e classe sociale, persone politicamente impegnate o del tutto disimpegnate, attori o comparse, tutti gravati dal fardello del vivere quotidiano e travolti da un fato a cui non poterono sottrarsi.
apulians, are typical figures of state officials -in particular of public security -who, having e... more apulians, are typical figures of state officials -in particular of public security -who, having entered their careers under the liberal governments, at the advent of fascism joined the regime out of conviction or convenience. The high bureaucracy adapted itself with flexibility to the new political arrangements and passed without damage the phase of purge after World War II.
i testi pubblicati su «nuova Storia Contemporanea» sono sottoposti a procedura di valutazione med... more i testi pubblicati su «nuova Storia Contemporanea» sono sottoposti a procedura di valutazione mediante blind referee. la responsabilità dei testi appartiene agli autori, ai quali si chiede di seguire le norme editoriali pubblicate in chiusura di ogni fascicolo della rivista. la corrispondenza va inviata tramite mail a
Il volume è stato realizzato con il contributo versato nell'anno 2023 dai Soci della Deputazione ... more Il volume è stato realizzato con il contributo versato nell'anno 2023 dai Soci della Deputazione di storia patria per le Marche. La Rivista «Atti e Memorie» è valutata ai fini della pubblicazione, con procedura di peer review, da un componente del Comitato scientifico e da un revisore esterno, nella forma del doppio anonimato.
l'eroe del Polo Nord che diventò prefetto Prefetti italiani caduti sul campo di battaglia Dante A... more l'eroe del Polo Nord che diventò prefetto Prefetti italiani caduti sul campo di battaglia Dante Almansi 173 Enzo Giacchero 203 Bartolomeo Casalis prefetto "Niente paura!" Indice dei nomi NOTA INTRODUTTIVA L'opera che qui di seguito si presenta costituisce un evento di grande rilievo. In generale è da considerarsi il prodotto di una rara sensibilità del Dott. Donato D'Urso nei riguardi della memoria storica dell'Amministrazione dell'Interno e della documentazione che ne consente la ricostruzione. Sotto quest'ultimo profilo, anzi, questo libro rappresenta un esempio virtuoso: nella convinzione, condivisa da chi l'ha promosso e da chi lo ha realizzato, che l'identità dell'Amministrazione dell'Interno, e quindi la sua stessa legittimazione culturale in tempi di così rapida evoluzione costituzionale quali quelli attuali, possa ed anzi debba necessariamente fondarsi anzitutto sulla piena conoscenza e valorizzazione della sua specifica tradizione storica.
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