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- آبيلارد هوتفيل (تقريبًا 1044-1081) كان الابن البكر لهمفري كونت بوليا وكالابريا (1051-1057) وزوجته اللومباردية غايتلغريما من ساليرنو ويعرف أيضًا باسم ألترودي. كان من المفترض أن يرث أراضي والده ولكن عمه روبرت جيسكارد والذي كان وصيًا عليه بعد وفاة والده انتخب كونتًا وصادر تلك الممتلكات. (ar)
- Ο Αβελάρδος ή Αμπαγκελάρντ, ιταλ. Abelardo (π. 1044 - 1081) από τον Οίκο των Ωτβίλ ήταν ο πρώτος γιος του Ονφρουά κόμη της Απουλίας & Καλαβρίας και της Λομβαρδής Γκαϊτελγκρίμα, κόρης του . (el)
- Abelard of Hauteville (c. 1044 – 1081) was the eldest son of Humphrey, count of Apulia and Calabria (1051–1057), and his Lombard wife, Gaitelgrima of Salerno, also known as Altrude. He was supposed to inherit his father's lands, but Robert Guiscard, his uncle and guardian, who was elected count on Humphrey's death, confiscated them. In April 1064, Abelard joined three discontented barons (Geoffrey I of Conversano; Joscelin, Lord of Molfetta; and Robert, Count of Montescaglioso) in rebellion against Robert, who had just left for Sicily. They received the aid, financial and military, of Perenos, the Byzantine duke of Durazzo, and held out for several years, neither making headway against Robert nor he against them. On 1 January 1068, Romanus Diogenes was acclaimed emperor in Constantinople and the Greeks transferred their military attention to the Seljuk threat to their east. The rebellion fell apart and by February only Geoffrey remained. Abelard was exiled, but Robert forgave him and gave him cities. Abelard was again at the head of a revolt later in December 1071. Then, he recruited not only the Byzantines, but his brother Herman, whose inheritance had also been confiscated by his guardian Guiscard at the same time, and the lords of Giovinazzo and Trani. To their aid came the prince of Capua, Richard Drengot, and the prince of Salerno, Gisulf II, both of whom feared the ascendancy of Robert Guiscard. Robert, however, did not leave the siege of Palermo. He preferred to ignore the insurrection, then spreading to Calabria, in favour of speeding up events in Sicily. Palermo fell in 1072 and Robert returned to the peninsula the next year, easily putting down most of the rebels. However, he fell ill at Trani and was taken to Bari, where Sichelgaita, his wife, had the barons proclaim her son Roger Borsa his heir. Abelard was the only baron to dissent from the election of Roger, claiming that he was the rightful heir to the duchy. He rebelled yet again in 1078, with Geoffrey and Peter II of Trani again, and with the support of Jordan, Prince of Capua, Richard's son. He also married a daughter of the Bariot leader Argyritzos. A separate peace was made with Jordan and the rebellion, which was originally very well-organised, fell apart in 1079. Abelard was exiled in 1080. He travelled to Constantinople with his brother, where he was welcomed cordially by the Emperor Alexius I Comnenus. He died, perhaps assassinated, probably in Illyria, in 1081, around April. He was buried in Greece and never brought back to Venosa, where most of his family lies to this day. (en)
- Abélard de Hauteville est un prince normand d'Italie, fils aîné de Onfroi de Hauteville, comte de Melfi et d'Apulie, et d'une princesse lombarde d'Italie méridionale, de Sorrente. (fr)
- Abelardo d'Altavilla (1044 – Illiria, aprile 1081) è stato il maggiore dei figli di Umfredo, Conte di Puglia e Calabria (1051 – 1057), e di Matilda, figlia di Asclettino I Drengot. Considerato erede dei possedimenti paterni, fu privato della propria eredità dallo zio e tutore Roberto il Guiscardo, che, alla morte di Umfredo, fu eletto conte e ne confiscò le terre. Nell'aprile del 1064, Abelardo si unì a Goffredo di Conversano, e Roberto di Montescaglioso, i quali, come lui, nutrivano un forte malcontento nei confronti dell'autorità del Guiscardo, da poco partito alla volta della Sicilia. I baroni ribelli ottennero l'aiuto finanziario e militare del duca bizantino di Durazzo e, pur mantenendo la loro posizione ostile, per diversi anni non vennero mai a scontrarsi direttamente con il loro rivale. Il 1º gennaio 1068, Romano Diogene fu acclamato imperatore a Costantinopoli e gli interessi militari dei Greci si spostarono verso est, in contrapposizione ai Selgiuchidi. La ribellione contro Roberto finì con lo spegnersi nel giro di pochi mesi: Abelardo fu inizialmente esiliato e poi perdonato dal Guiscardo, che lo reintegrò e gli fece dono di alcuni castelli. Tuttavia, già nel dicembre del 1071, Abelardo si pose a capo di una nuova rivolta, ottenendo stavolta non solo l'aiuto dei Bizantini ma anche di suo fratello Ermanno (anch'egli privato della propria parte di eredità dalle confische volute da Roberto) e dai signori di Giovinazzo e Trani. Alla ribellione presero parte anche Riccardo Drengot, principe di Capua, e Gisulfo II, principe di Salerno, entrambi spaventati dall'inarrestabile ascesa del Guiscardo. Piuttosto che abbandonare l'assedio di Palermo, Roberto preferì ignorare l'insurrezione, che già andava diffondendosi anche in Calabria, e cercare di concludere in breve tempo la sua conquista della Sicilia. Palermo cadde nel 1072 e Roberto fece ritorno nell'Italia continentale l'anno successivo, sconfiggendo molti dei nobili ribelli. Colto da malattia a Trani, fu condotto a Bari, dove sua moglie Sichelgaita aveva indotto i baroni a riconoscere suo figlio Ruggero Borsa quale legittimo erede del Guiscardo. Abelardo fu l'unico ad opporsi all'elezione di Ruggero, rivendicando i propri diritti ereditari sul ducato e dando vita, nel 1078, ad un'ennesima rivolta appoggiata da Goffredo e , dal cognato Gradilone e dal principe di Capua Giordano, figlio di Riccardo. Questi concluse nel 1079 una pace separata, segnando così il fallimento di un'insurrezione che si era dimostrata inizialmente ben organizzata. Esiliato nel 1080, Abelardo partì con il fratello alla volta di Costantinopoli, dove fu accolto con cordialità dall'imperatore Alessio I Comneno. Morì nell'aprile del 1081, forse assassinato, in Illiria e fu sepolto in Grecia. I suoi resti non sono mai stati riportati a Venosa, dove è sepolta gran parte della sua famiglia. (it)
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- آبيلارد هوتفيل (تقريبًا 1044-1081) كان الابن البكر لهمفري كونت بوليا وكالابريا (1051-1057) وزوجته اللومباردية غايتلغريما من ساليرنو ويعرف أيضًا باسم ألترودي. كان من المفترض أن يرث أراضي والده ولكن عمه روبرت جيسكارد والذي كان وصيًا عليه بعد وفاة والده انتخب كونتًا وصادر تلك الممتلكات. (ar)
- Ο Αβελάρδος ή Αμπαγκελάρντ, ιταλ. Abelardo (π. 1044 - 1081) από τον Οίκο των Ωτβίλ ήταν ο πρώτος γιος του Ονφρουά κόμη της Απουλίας & Καλαβρίας και της Λομβαρδής Γκαϊτελγκρίμα, κόρης του . (el)
- Abélard de Hauteville est un prince normand d'Italie, fils aîné de Onfroi de Hauteville, comte de Melfi et d'Apulie, et d'une princesse lombarde d'Italie méridionale, de Sorrente. (fr)
- Abelard of Hauteville (c. 1044 – 1081) was the eldest son of Humphrey, count of Apulia and Calabria (1051–1057), and his Lombard wife, Gaitelgrima of Salerno, also known as Altrude. He was supposed to inherit his father's lands, but Robert Guiscard, his uncle and guardian, who was elected count on Humphrey's death, confiscated them. (en)
- Abelardo d'Altavilla (1044 – Illiria, aprile 1081) è stato il maggiore dei figli di Umfredo, Conte di Puglia e Calabria (1051 – 1057), e di Matilda, figlia di Asclettino I Drengot. Considerato erede dei possedimenti paterni, fu privato della propria eredità dallo zio e tutore Roberto il Guiscardo, che, alla morte di Umfredo, fu eletto conte e ne confiscò le terre. Morì nell'aprile del 1081, forse assassinato, in Illiria e fu sepolto in Grecia. I suoi resti non sono mai stati riportati a Venosa, dove è sepolta gran parte della sua famiglia. (it)
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