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1008 quesiti trovati
Agevolazioni fiscali
Ci si è accorti di aver compensato in eccesso, per un importo di 1.100 euro, in data 30 giugno 2024, il credito per i beni 4.0 per l’anno 2024. È possibile procedere alla restituzione? In caso di risposta positiva, che percentuale di sanzione va applicata se la restuzione avviene entro il 30 novembre 2024?
La formazione 4.0 poteva essere svolta anche nel 2023 - e far maturare così il credito d’imposta nel 2023 - , considerato che sul sito del Mise, ministero dell'Economia e dello svilupo economico, sotto la voce “Incentivi – Credito d’imposta formazione 4.0”, fino a inizio 2024 la misura era dettagliata e spiegava come poterne fruire (ossia indicando il credito in dichiarazione dei redditi) ma senza indicazione di scadenza? Lo chiedo perchè oggi, invece, sul sito del Mise appare un avviso che indica che tale misura non è più attiva ma non indica da quando. Il Dl 50/2022, all’articolo 22, ha innalzato le aliquote di credito dal 50% al 70% per le piccole e medie imprese che hanno attuato percorsi formativi dopo il 17 maggio 2022, ma non precisa la scadenza della misura.
Vorrei un chiarimento sulla comunicazione preventiva al Gestore dei servizi energetici (Gse) per la transizione 4.0 relativa a investimenti in beni strumentali nuovi aventi le caratteristiche 4.0, effettuati dalle società a partire da maggio 2024. Se la comunicazione preventiva non è stata inviata al Gse in tempo, come è possibile sanare la mancata presentazione? Il credito di imposta è "perso" oppure c'è la possibilità di recuperarlo inviando la seconda comunicazione consuntiva e pagando una sanzione?
Un soggetto, che intende presentare la comunicazione integrativa per credito d'imposta Zes (zona economica speciale) unica 2024, dovrebbe valorizzare, nel quadro E del modello, il campo Sdi, per un acquisto fatto da un fornitore extra-Ue. L'acquisto è stato fatto con bolletta doganale. Poiché, per le bollette doganali, non c'è l'obbligo di trasmissione al sistema di interscambio (Sdi), come va compilata la citata comunicazione per questa fornitura?
Un impianto 4.0, realizzato entro il 30 novembre 2023, per il quale è stato firmato l'ordine e versato l'acconto del 20% entro il 31 dicembre 2022 (rientrante, quindi, nel caso previsto dall'articolo 1, comma 1057, della legge 178/2020, di BIlancio per il 2021), non è stato indicato nella dichiarazione dei redditi 2023, riferita al 2022. Questo impianto può essere fatto rientrare tra gli investimenti realizzati nel 2023 (dunque, nel caso previsto dall'articolo 1, comma 1057-bis, della legge 178/2020), in considerazione del fatto che la percentuale di credito di imposta di cui si può fruire sarebbe in questo caso pari o inferiore a quella teoricamente spettante?
Una società ha prenotato, entro il 31 dicembre 2022, un investimento in beni materiali 4.0, poi effettuato entro il 30 novembre 2023 (articolo 1, comma 1057, della legge 178/2020, di Bilancio per il 2021). Il bene non è stato ancora interconnesso, per cui non è stato ancora utilizzato il relativo credito d’imposta. La società non è soggetta alla nuova comunicazione ex articolo 6 («Misure per il monitoraggio dei crediti d'imposta per investimenti in beni strumentali e per attività di ricerca, sviluppo e innovazione di cui ai Piani Transizione 4.0 e Transizione 5.0») del Dl 39/2024, convertito in legge 67/2024, ma non aveva ancora provveduto alla comunicazione di cui al decreto Mise (ministero dello Sviluppo economico) 6 ottobre 2021, ora sostituita dalla citata comunicazione. È corretto, in un caso come questo, non effettuare alcuna comunicazione al Mimit (ministero delle Imprese e del made in Italy)? La stessa società ha prenotato, entro il 31 dicembre 2022, un investimento in beni immateriali 4.0, poi effettuato entro il 30 giugno 2023 (articolo 1, comma 1058, della legge 178/2020), di cui in parte ha già fruito, in quanto il bene è entrato in funzione ed è stato interconnesso nell’esercizio 2023. Il comma citato “rientrerebbe” nella nuova comunicazione, ma, trattandosi di un investimento prenotato nel 2022, in base all'articolo 6, comma 3, del Dl 39/2024, non dovrebbe esservi soggetto. Anche in questo caso non era stata ancora effettuata la comunicazione di cui al Dm 6 ottobre 2021. È corretto non effettuare alcuna comunicazione?
Un'azienda, che ha intenzione di comprare impianti e macchinari all'estero, può fare rientrare questi beni nella richiesta di credito d'imposta Zes? In caso di risposta positiva, come può dimostrare l'acquisto in assenza di fattura elettronica?
Il decreto "Transizione 5.0" punta a incentivare, attraverso il credito d'imposta, la decarbonizzazione dei settori produttivi. Dalla lettura del testo sembrerebbero incentivate tutte le energie rinnovabili elettriche; tuttavia, non è mai espressamente citato il solare-termico. Genericamente, il provvedimento sostiene tutte le tipologie di energie rinnovabili a eccezione delle biomasse, ma il solare-termico non compare neanche tra gli allegati con i limiti di spesa ammissibili. Come vanno calcolati i valori dei crediti d'imposta di un impianto solare-termico in base al decreto "Transizione 5.0"?
Nel 2023, sono stati fatti diversi investimenti di importo notevole per la costruzione di un nuovo centro sportivo (codice Ateco 93.11), comprendente bar, piscina, e campi di calcio e di padel. Poiché gli investimenti riguardano l'anno 2023 e l'ubicazione del centro sportivo è in Puglia, si potrebbe presentare domanda per fruire del credito d'imposta Mezzogiorno in relazione alle attrezzature del campo da padel (reti e vetri esterni, a eccezione della platea)? Inoltre, si potrebbe presentare una domanda di credito d'imposta per la piscina in vetroresina, la pompa per il riciclo dell'acqua e le altre attrezzature del centro sportivo?
Una ditta individuale acquista, a marzo 2022, un macchinario che fruisce del credito d'imposta Industria 4.0. A gennaio 2023, la ditta individuale è stata conferita in una nuova Srl (con lo stesso titolare), ma tra i valori dell'attivo non è stato inserito il credito residuo. Tale credito può comunque essere utilizzato dalla Srl (indicandolo nel quadro RU del modello Redditi Sc 2024) o rimane in capo al titolare della ditta individuale cessata?
Nel 2022, una società a responsabilità limitata ha acquistato un sistema di deposito 4.0; il tecnico che ha redatto la perizia asseverata ha compreso nel costo agevolato, oltre al sistema di deposito, anche i computer, il software, gli schermi e le stampanti utilizzati dagli operatori per la gestione del macchinario da remoto. Nel 2023, la società ha comprato un nuovo accessorio, da installare sul macchinario. Se l’acquisto fosse avvenuto nel 2022, sarebbe sicuramente rientrato nel costo agevolato. Oltre al software installato, i computer con schermi e stampanti, utilizzati per la gestione da remoto del sistema di deposito, godono dell’agevolazione 4.0? Anche l’accessorio acquistato nel 2023 può fruire del credito d'imposta, sul presupposto che, se fosse stato acquistato nel 2022, ne avrebbe beneficiato?
Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta Zes (zone economiche speciali) Mezzogiorno, come bisogna intendere il limite minimo di 200mila euro per progetto, previsto dalla normativa? Nel caso specifico, una società effettua sei investimenti per nuove aperture in tutto il territorio siciliano, in sei diversi comuni, ognuno dei quali ammonta a circa 120mila euro. Si può intendere superato il valore minimo, o no? Se, invece, due di questi investimenti fossero effettuati all’interno della stessa provincia o dello stesso comune, si potrebbe intendere superato tale limite?
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