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1133 quesiti trovati
Accertamento e Riscossione
Un Imprenditore soggetto a Isa (Indici sintetici di affidabilità) ha aderito al concordato preventivo biennale. Nel 2024 non ha le disponibilità per pagare gli acconti Inps e Irpef scaturiti dalla dichiarazione 2024 ed è riuscito solo a pagare, con codice 4068, la maggiorazione per il Cpb. In sede di dichiarazione 2025 pagherà a saldo quanto dovuto. Il mancato versamento degli acconti comporterà la decadenza dal concordato, o pagando tutto a saldo è possibile evitare la decadenza?
Per un errore di calcolo sugli Isa (Indici sintetici di affidabilità), un contribuente che entro il 31 ottobre 2024 ha già aderito al concordato può, entro il 12 dicembre 2024, presentare una dichiarazione integrativa a suo sfavore modificando la precedente adesione e dichiarando, di conseguenza, un maggiore reddito proposto superiore a quello della precedente adesione?
Una società di persone ha trasmesso, entro il 31 ottobre 2024, la dichiarazione dei redditi con accettazione della proposta di concordato. Nella compilazione del quadro P05 non ha indicato il valore della produzione netta risultante dalla dichiarazione Irap 2024 per l'anno imposta 2023, ma un valore inferiore. È possibile inviare entro il 12 dicembre 2024 una dichiarazione integrativa correggendo il dato del rigo P05 senza decadere dalla proposta di concordato? Eventualmente, è corretto versare la sanzione per dati Isa non corretti (250 euro) con ravvedimento?
Una Sas ha erroneamente compilato Il modello Isa 2024 come "impresa multiattività" anche se le attività secondarie non hanno raggiunto il 30% del totale dei ricavi dichiarati. Considerata la riapertura dei termini per aderire al concordato preventivo biennale, qualora presenti una dichiarazione integrativa per correggere l'errore, che non andrà a modificare né l'imponibile né l'imposta già dichiarata, la Sas potrà aderire al concordato?
Un contribuente, che nell’anno di imposta 2023 era in regime semplificato/ordinario, nel 2024 è passato al regime forfettario ma ora è in procinto di splafonare la soglia massima di 100mila euro per transitare nel regime semplificato con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2024. Tra le cause di esclusione dal regime forfettario, l’articolo 11, comma 1, lettera b-ter, Dlgs 13/2024, prevede l'adesione, per il primo periodo d'imposta oggetto del concordato, al regime forfettario ex articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 190/2014. Si chiede di confermare che, con il suddetto splafonamento, il contribuente sarà da considerare, agli effetti delle imposte sui redditi, come contribuente Isa (Indici sintetici di affidabilità) sin dal 1° gennaio 2024 e potrà quindi aderire al concordato preventivo biennale entro il prossimo 12 dicembre 2024.
Un contribuente ha trasmesso il 31 ottobre 2024 una dichiarazione con causa di esclusione "7" in quanto multiattività, per cui non ha potuto aderire al concordato preventivo biennale. È possibile, entro il 12 dicembre 2024, aderire al Cpb eliminando la causa di esclusione ma dichiarando comunque un reddito non inferiore al precedente? In sostanza, è possibile con l'integrativa speciale fino al 12 dicembre, eliminare una causa di esclusione?
Come Srl abbiamo aderito al concordato biennale 2024-2025 ma abbiamo versato il maggior acconto Ires e Irap rispetto al reddito dichiarato nel 2023 e quello di adesione con gli stessi codici tributo del secondo acconto tradizionale e non con quelli specifici previsti dalla risoluzione 48/E/2024. Siamo sicuri che a giugno 2025 non andremo a debito per l'imposta dovuta sul reddito concordato 2024 e per gli acconti versati. Saremo sanzionati?
Si chiede con quale codice tributo i soci di una Snc, soggetto Isa (Indici sintetici di affidabilità), debbano versare l'acconto dell'imposta sostitutiva a seguito dell'adesione al concordato preventivo biennale. La società versa l'acconto Irap con il codice tributo 4070 così come da risoluzione 48/E/2024. La stessa prevede però il codice tributo 4068 per i "Soggetti Isa persone fisiche" e il codice tributo 4069 per i "Soggetti Isa diversi dalle persone fisiche". Nulla è previsto per il caso esposto.
Vorrei sapere se il "ravvedimento" di cui al Dl 13/2024, convertito in legge 143/2024, per il periodo di imposta 2018, in caso di voto Isa maggiore o uguale a 8 è da ritenersi escluso, nonostante sia presente nella comunicazione riservata dell'agenzia delle Entrate, vista l'avvenuta decadenza dell’attività di accertamento al 31 dicembre 2023. Inoltre, vorrei sapere se, nel caso di pagamento in forma rateizzata della prima rata il 2 dicembre 2024, la seconda rata scadrà comunque il 30 aprile 2025 e gli interessi legali saranno dovuti solo dal 1° aprile 2025.
In sede di dichiarazione dei redditi un contribuente ha aderito al concordato preventivo biennale ma ha involontariamente indicato nel solo quadro P del modello Redditi un minor reddito proposto ai fini del concordato, essendosi dimenticato del ricalcolo manuale necessario dopo aver indicato nel quadro RG l'adeguamento agli Isa (Indici sintetici di affidabilità). Dunque ha indicato correttamente il reddito nel quadro RG, negli Isa e ai fini Irap, ma non nel quadro P. Come deve comportarsi?
Una Snc con due soci ha aderito al concordato preventivo biennale ma dopo l'adesione ci si è accorti che il quadro RR del modello Redditi 2024 di un socio è stato compilato in maniera errata e i pagamenti del saldo e del primo acconto dei contributi Inps risultano inferiori al dovuto. Si chiede se la presentazione di una dichiarazione integrativa da parte del socio pregiudichi l’adesione al concordato preventivo o sia causa di decadenza e/o esclusione dallo stesso per la società.
Un lavoratore autonomo in regime ordinario (con applicazione degli Isa) nel 2022 e nel 2023 è transitato nel regime forfettario dal 2024, ma con ogni probabilità il fatturato incassato nel 2024 supererà i 100mila euro. In tal caso sarebbe possibile optare per il concordato preventivo biennale per il 2024 e il 2025?
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