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Tromboflebite

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Tromboflebite
Trombosi della vena safena grande
Specialitàcardiologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
MeSHD013924
MedlinePlus001108

Con il termine tromboflebite ci si riferisce alla infiammazione di una o più vene associata a trombosi.

In alcuni casi si utilizza più semplicemente il termine flebite, sebbene non sia un sinonimo.

Tutti i distretti venosi possono essere colpiti. Il 90% dei casi è rappresentato da tromboflebite delle vene profonde degli arti inferiori[1] . Meno frequentemente le flebiti possono coinvolgere gli arti superiori. In questo caso la causa predominante è rappresentata dai microtraumatismi indotti dalle iniezioni.

Con grande frequenza la tromboflebite è conseguente ad un intervento chirurgico ma a volte può risultare difficile stabilirne le cause, sovente connesse alla presenza di varicosi. La tromboflebite è quasi invariabilmente legata alla presenza di un trombo nella vena. I fattori di rischio includono:

  • Prolungata posizione seduta
  • Disordini legati alla coagulazione del sangue.

Disturbi specifici associati con la tromboflebite comprendono la tromboflebite superficiale (colpisce le vene vicino alla superficie della pelle) e la trombosi venosa profonda (interessa le vene profonde e più grandi). La tromboflebite migrante può essere una manifestazione non-metastatica di una neoplasia, come ad esempio il carcinoma pancreatico (segno di Trousseau di malignità).

Segni e sintomi

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Trombosi venosa della gamba destra. Si noti il gonfiore e l'arrossamento.

I sintomi consistono spesso in:

  • Rigonfiamento (edema) dell'arto interessato, in particolare di caviglia e piede.
  • Arrossamento della cute ed innalzamento della temperatura del derma circostante.
  • Dolore e sensazione di sofferenza nel segmento corporeo colpito.[2]

Cambiare di routine la posizione dell'ago o del catetere di una linea infusiva e.v. aiuta a prevenire le flebiti correlate a questo tipo di eziologia. Per altre forme di misure preventive si vedano gli specifici disturbi associati con la tromboflebite.

In generale, il trattamento può includere i seguenti presidi:[3]

  • Farmaci
    • Analgesici per via orale, per il controllo del dolore
    • Anticoagulanti. Molto frequentemente si ricorre ad un trattamento anticoagulante sistemico con eparina sodica. Per evitare che il coagulo progredisca, l'eparina deve essere somministrata a dosaggi sufficienti da inibire la coagulazione. L'efficacia del trattamento anticoagulante può essere determinata dal monitoraggio del tempo di tromboplastina parziale (PTT).
    • Trombolitici facilitano lo scioglimento di un coagulo esistente, ad esempio rt-PA ed altre sostanze della stessa classe per via endovenosa.
    • Farmaci anti-infiammatori (FANS) come l'ibuprofene ed altri per ridurre l'infiammazone ed il dolore.
    • Antibiotici (ovviamente se in concomitanza di un processo infettivo) a seconda dell'agente eziologico.
    • Pomate o gel con antinfiammatori e anticoagulanti (es.glicosaminoglicanopolisolfato)
    • Calze elastiche e bendaggi per ridurre il disagio

Al paziente può essere consigliato di effettuare le seguenti operazioni:

  • Elevare la zona colpita per ridurre il gonfiore.
  • Mantenere una compressione sulle zone circostanti l'area interessata per ridurre il dolore e diminuire il rischio di ulteriori danni.
  • Applicare impacchi caldo-umidi per ridurre l'infiammazione e il dolore.

Interventi chirurgici di rimozione o stripping (asportazione per strappamento) sono raramente necessari, ma possono essere indicati in alcune situazioni. Non tutte le tromboflebiti superficiali sono benigne[4]

La tromboflebite delle vene superficiali è una patologia ad evoluzione benigna e che tende a rispondere in modo soddisfacente alle terapie mediche prescritte. Diverso il discorso quando il processo interessa le vene profonde. In questo caso comunque un 30% dei pazienti va incontro a risoluzione spontanea. In un ulteriore 50% il processo tende a mantenersi localizzato nella sede iniziale di insorgenza. Purtroppo il restante 20% dei pazienti se non è sottoposta ad adeguata terapia con eparina mostrerà una propagazione del coagulo con rischio elevato di complicanze maggiori (tromboembolia polmonare).

  1. ^ Ramzi S. Cotran, Manila Antonelli e Edward C. Klatt, Robbins e Cotran Atlante di anatomia patologica, 4. ed, Edra, 2022, ISBN 978-88-214-5465-3, OCLC 1333378463. URL consultato il 30 novembre 2022.
  2. ^ Thrombophlebitis. MedlinePlus Medical Encyclopedia. Public domain text. Update Date: 4/19/2004. Updated by: Brian F. Burke M.D., Department of Internal Medicine, Munson Medical Center, Traverse City, MI. Review provided by VeriMed Healthcare Network.
  3. ^ Di Nisio M, Wichers IM, Middeldorp S. Treatment for superficial thrombophlebitis of the leg. Cochrane Database of Systematic Reviews 2007, Issue 2. Art. No.: CD004982. DOI: 10.1002/14651858.CD004982.pub3
  4. ^ Venous Review The Official Journal of Center for Vein Restoration (PDF), su centerforvein.com. URL consultato il 17 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2012).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàThesaurus BNCF 27807 · LCCN (ENsh85135075 · BNF (FRcb119623759 (data) · J9U (ENHE987007536584805171 · NDL (ENJA01195329
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