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Nevroticismo

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Il nevroticismo o neuroticismo (neuroticism) è uno dei tratti fondamentali della personalità secondo il modello teorico dei Big Five. Gli individui che ottengono un punteggio elevato nella scala del nevroticismo hanno più probabilità della media di essere emotivamente instabili e di provare sentimenti come ansia, preoccupazione, paura, rabbia, frustrazione, invidia, gelosia, senso di colpa, umore depresso e solitudine.[1] Essi rispondono peggio ai fattori di stress e hanno maggiori probabilità di interpretare le situazioni ordinarie come minacciose e le frustrazioni minori come disperatamente difficili. Sono spesso impacciati e timidi e possono avere difficoltà a controllare gli impulsi e a ritardare la gratificazione.

Le persone con un alto indice di nevroticismo sono a rischio per lo sviluppo e l'insorgenza di disturbi mentali comuni[2][3], come disturbi dell'umore, disturbi d'ansia e disturbi da uso di sostanze, sintomi tradizionalmente inclusi nelle nevrosi.[3][4]

Galeno rese popolare l'idea che miscele di quattro fluidi corporei o umori risultassero in quattro tipi di personalità o temperamenti. Il tipo di personalità melancolica, che può essere visto come il predecessore concettuale del nevroticismo, era caratterizzato dall'essere mentalmente squilibrato, pauroso, ansioso o triste. Secondo Ippocrate, tale temperamento era il risultato di troppa bile nera[5].

Il nevroticismo è un tratto compreso in molti modelli della personalità, ma c'è molto disaccordo sulla sua definizione. Alcuni lo definiscono come una tendenza a un rapido arousal e a un lento rilassamento dall'arousal, specialmente in riferimento alle emozioni negative; altri lo definiscono più generalmente come instabilità emotiva, negatività o disadattamento, in contrasto con la stabilità emotiva e la positività, o buon adattamento. Altri ancora lo definiscono come mancanza di autocontrollo, scarsa capacità di gestire lo stress psicologico e tendenza alla recriminazione[6].

Differenti test di personalità producono punteggi numerici relativi al nevroticismo in vari modi, il che ha creato una certa confusione nella letteratura scientifica, soprattutto per quanto riguarda i sotto-tratti[6].

Gli individui che ottengono un punteggio basso nel nevroticismo tendono ad essere più stabili emotivamente e meno reattivi allo stress. Tendono ad essere calmi, di carattere equilibrato e hanno meno probabilità di sentirsi tesi o agitati. Sebbene questi individui abbiano un basso livello di emozioni negative, non hanno necessariamente un alto livello di emozioni positive. Avere alti punteggi nelle emozioni positive è generalmente un elemento del tratto dell'estroversione. Gli "estroversi nevrotici" (cioè coloro che hanno un alto punteggio sia nella scala dell'estroversione che in quella del nevroticismo), ad esempio, sperimenterebbero alti livelli di stati emotivi sia positivi che negativi, una sorta di "montagne russe emotive"[7][8].

  1. ^ E.R. Thompson, Development and Validation of an International English Big-Five Mini-Markers, in Personality and Individual Differences, vol. 45, n. 6, ottobre 2008, pp. 542–548, DOI:10.1016/j.paid.2008.06.013.
  2. ^ Jeronimus B.F., Kotov, R., Riese, H. e Ormel, J., Neuroticism's prospective association with mental disorders halves after adjustment for baseline symptoms and psychiatric history, but the adjusted association hardly decays with time: a meta-analysis on 59 longitudinal/prospective studies with 443 313 participants, in Psychological Medicine, vol. 46, n. 14, 2016, pp. 2883–2906, DOI:10.1017/S0033291716001653, PMID 27523506.
  3. ^ a b Ormel J., Jeronimus, B.F., Kotov, M., Riese, H., Bos, E.H. e Hankin, B., Neuroticism and common mental disorders: Meaning and utility of a complex relationship, in Clinical Psychology Review, vol. 33, n. 5, 2013, pp. 686–697, DOI:10.1016/j.cpr.2013.04.003, PMC 4382368, PMID 23702592.
  4. ^ Bernardo J Carducci, The Psychology of Personality: Viewpoints, Research, and Applications, 20 febbraio 2009, pp. 173–174, ISBN 978-1-4051-3635-8.
  5. ^ G. E. Berrios, Melancholia and depression during the 19th century: A conceptual history, in The British Journal of Psychiatry, vol. 153, n. 3, 1988, pp. 298–304, DOI:10.1192/bjp.153.3.298, PMID 3074848.
  6. ^ a b J Ormel, H Riese e JG Rosmalen, Interpreting neuroticism scores across the adult life course: immutable or experience-dependent set points of negative affect? (PDF), in Clinical Psychology Review, vol. 32, n. 1, febbraio 2012, pp. 71–9, DOI:10.1016/j.cpr.2011.10.004, PMID 22172577.
  7. ^ Michael W. Passer e Ronald E. Smith, Psychology: the science of mind and behaviour, McGraw-Hill Higher Education, 2009, ISBN 978-0-07-711836-5.
  8. ^ De Neve, K., Cooper, H., The happy personality: A meta-analysis of 137 personality traits and subjective well-being, in Psychological Bulletin, vol. 124, n. 2, 1998, pp. 197–229, DOI:10.1037/0033-2909.124.2.197, PMID 9747186.
  • P.T. Costa, R.R. McCrae, Revised NEO Personality Inventory (NEO-PI-R) and NEO Five-Factor Inventory (NEO-FFI) manual, Odessa, Florida, Psychological Assessment Resources, 1992, ISBN 9789997924452.
  • G.V.Caprara, C.Barbaranelli e L.Borgogni, BFQ. Big five questionnaire, Giunti Psychometrics, 1993, ISBN 9788809400672.

Voci correlate

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