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Jurij Larin

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Jurij Larin nel 1906

Jurij Larin, pseudonimo di Michail Aleksandrovič Lur'e (in russo Михаил Александрович Лурье, Юрий Ларин?; Sinferopoli, 4 luglio 1882Mosca, 14 gennaio 1932), è stato un rivoluzionario, politico ed economista russo e sovietico.

Nato nella famiglia di un intellettuale di Sinferopoli, fu attivo nel movimento socialdemocratico a partire dal 1900, e negli anni immediatamente successivi coordinò la nascita del Comitato cittadino del Partito Operaio Socialdemocratico Russo e poi l'organizzazione di strutture unitarie relative all'intera Crimea. Condannato a 8 anni di esilio nel governatorato di Jakutsk, nel 1904 scappò a Ginevra. Fece parte della corrente menscevica e con lo scoppio della prima guerra mondiale assunse posizioni internazionaliste. Tornò a Pietrogrado dopo la Rivoluzione di febbraio del 1917 e guidò il gruppo dei menscevichi internazionalisti, divenendo membro del Comitato esecutivo del Soviet cittadino.

Nell'agosto 1917, nella fase più acuta della repressione contro i bolscevichi, si schierò con questi ultimi.[1] Dopo la Rivoluzione d'ottobre fu membro per più legislature del Comitato esecutivo centrale panrusso e di quello dell'Unione Sovietica. Si occupò principalmente di temi economici come la nazionalizzazione dell'industria e l'introduzione del monopolio statale nel commercio estero, e fu tra gli organizzatori del Gosplan.[1]

Sua figlia, Anna Larina, fu la terza moglie del collega di partito Nikolaj Ivanovič Bucharin.

  1. ^ a b Abramov, p. 191.
  • (RU) Aleksej Abramov, U Kremlëvskoj steny [Presso le mura del Cremlino], 2ª ed., Mosca, Izdatel'stvo političeskoj literatury, 1978.

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Controllo di autoritàVIAF (EN44681510 · ISNI (EN0000 0000 8123 583X · LCCN (ENno89001702 · GND (DE1141838222 · J9U (ENHE987007281498905171 · NDL (ENJA00551259