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Bernard Blier

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Bernard Blier nel 1951 (Studio Harcourt)

Bernard Blier (Buenos Aires, 11 gennaio 1916Saint-Cloud, 29 marzo 1989) è stato un attore francese.

Figlio di Jules Blier, biologo per l'Istituto Pasteur, e di Suzanne Bargy, nacque in Argentina, dove il padre si trovava per lavoro. Tornato con la famiglia a Parigi, s'iscrisse al prestigioso liceo Condorcet, dove si appassionò allo studio della lingua italiana, cosa che gli tornò utile molti anni dopo nella sua carriera d'attore. Abbandonati gli studi superiori, dal 1931 frequentò i corsi d'arte drammatica del Conservatoire national, dove fu allievo di Louis Jouvet. Qui al Conservatoire incontrò e divenne amico di due personaggi destinati a diventare altrettanto celebri: François Périer e Gérard Oury. Dopo un breve periodo in teatro, esordì nel cinema nel 1936 dapprima ricoprendo piccoli ruoli non accreditati. Alla fine degli anni '30 del XX secolo era già apparso in una ventina di film, tra cui Albergo Nord e Alba tragica, diretti da Marcel Carné, acquistando larga popolarità come caratterista dal fisico grassoccio e dal viso riconoscibile. Nel 1938 sposò Gisèle Brunet, che l'anno seguente diede alla luce il loro unico figlio Bertrand, che diventerà regista cinematografico.

Dopo la guerra, Bernard Blier cominciò ad ottenere ruoli da protagonista, fra l'altro, in Legittima difesa (1947) di Henri-Georges Clouzot, L'École buissonnière (1949) di Jean-Paul Le Chanois, Intrighi di donne (1950) di Yves Allégret e, a partire dal 1958, interpretò numerosissimi ruoli anche in Italia, da La grande guerra di Mario Monicelli, a Il gobbo di Carlo Lizzani, da Crimen a I briganti italiani, entrambi di Mario Camerini, da Casanova '70 di nuovo di Mario Monicelli, a Lo straniero di Luchino Visconti, da Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa? di Ettore Scola, al primo (1975) e terzo (1985) capitolo della trilogia di Amici miei (film in cui interpretò i personaggi di Nicolò Righi e Stefano Lenzi, due anziani signori brutalmente presi in giro dai cinque protagonisti). Oltre a Monicelli, i registi italiani con i quali riuscì maggiormente a collaborare furono Ettore Scola e Luigi Comencini.

Il figlio Bertrand lo diresse in tre film: Si j'étais un espion (1967), Calmos (1976) e Buffet freddo (1979). L'ultima pellicola girata in Italia, come comprimario insieme ad Alberto Sordi è stata Una botta di vita (1988). A marzo dell'anno successivo Blier, con un fisico estremamente provato dalle metastasi di un tumore alla prostata, comparve per l'ultima volta in pubblico sul palcoscenico del Théâtre de l'Empire a Parigi per ricevere dalle mani di Michel Serrault il Premio César alla carriera. Si spense solo tre settimane dopo in una clinica di Saint-Cloud, all'età di 73 anni.

Bernard Blier nel film I compagni (1963)

Doppiatori italiani

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore David di Donatello per il miglior attore non protagonista Successore
Ricky Tognazzi
per Qualcosa di biondo
1986
per Speriamo che sia femmina
Leo Gullotta
per Il camorrista
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