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Ambrosiana Milano (pallacanestro femminile)

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Ambrosiana Milano
Pallacanestro
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Colori sociali Nero, azzurro
Dati societari
CittàMilano
NazioneItalia (bandiera) Italia
Fondazione1935
Scioglimento1949
PresidenteFerdinando Pozzani (fino 1941)
Palmarès
ScudettoScudettoScudettoScudetto
Scudetti4

L'Ambrosiana di Milano è stata una società di pallacanestro femminile di Milano.

La società fu voluta dal Presidente dell'Ambrosiana-Inter Ferdinando Pozzani che rilevò in blocco tutte le giocatrici della Canottieri Milano già plurititolate campionesse di basket femminile.[1]

Ferdinando Pozzani "il Generale Po" era molto orgoglioso delle sue ragazze che erano trattate alla stregua dei calciatori della Serie A di calcio. Le faceva viaggiare sempre in prima classe su tutti i treni italiani suscitando l'invidia delle cestiste delle altre squadre.

Ha vinto quattro titoli italiani con i colori nerazzurri, tra il 1936 e il 1939.[2]

Nel secondo dopoguerra, ha preso parte al campionato 1946-47. Nel 1947-48 e nel 1948-49 è arrivata terza, per poi scomparire.

Le ragazze giocavano sul campo della Borletti in Via Washington, a Milano.

Vi ha giocato Gianna Rusconi, capitana della nazionale italiana nel 1942.[3]

Elenco delle giocatrici

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1936, 1937, 1938, 1939
  1. ^ Sul libro La storia illustrata dell'INTER Casa editrice: La Casa dello Sport, Firenze - 1986 a pag. 135 del primo dei due volumi nelle pagine del 1935-36 paragrafo In nerazzurro su tutti i fronti - NON SOLO FOOTBALL.
  2. ^ Albo d'oro, su legabasketfemminile.it, Lega Basket Femminile. URL consultato il 3 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2008).
  3. ^ Sport a Cinisello Balsamo, su comune.cinisello-balsamo.mi.it, Sito ufficiale del Comune di Cinisello Balsamo. URL consultato il 3 agosto 2011.
  4. ^ Cannoniera della prima squadra di calcio femminile italiana, il Gruppo Femminile Calcistico di Milano fondato nel febbraio 1933 in Via Stoppani 12. Una sua foto fu pubblicata sul Calcio Illustrato tra la fine di marzo e l'inizio di luglio 1933. Su ordine del CONI il 22 novembre 1933 la società fu sciolta ed alcune ragazze continuarono l'attività sportiva in altre discipline (notizia pubblicata sul Littoriale di Roma).