Valentina Nappi

attrice pornografica italiana (1990-)

Valentina Nappi (1990 – vivente), attrice pornografica italiana.

Citazioni di Valentina Nappi

  • In questo momento storico è interessante fare porno e può essere molto più interessante che fare design; c'è una evoluzione morale, anche estetica, e quindi il porno può dare un cambiamento. Lo stesso porno ha bisogno di cambiare, di mescolarsi con le altre materie.[1]
  • L'onorevole Brunetta ha una gestualità eccezionale, un volto unico, un sorriso folgorante, un'espressività meravigliosa: potenzialmente è un soggetto da cinema a luci rosse con pochissimi eguali. Questo, bando agli equivoci, non significa che sia bello, o quantomeno non si tratta di una bellezza "classica". Ma la classe, che è altra cosa, indiscutibilmente c'è.[2]
  • Renato Brunetta sarebbe perfetto in un film a luci rosse, passerebbe alla storia. Come un Ron Jeremy, forse di più.[2]
  • Va detta una cosa importantissima sulla violenza sulle donne. Su cento morti sul lavoro, 97 sono maschi e solo tre sono femmine. Da femmina sono incazzata per questo. Se pensate che questo non abbia a che fare con la violenza sulle donne, vi sbagliate. È un problema di ruoli. Finché ci saranno i ruoli e le differenze, ci sarà violenza di genere. La violenza di genere nasce dall'idea che la donna sia preziosa. Alle bambine si insegna che sono preziose, e da lì discende la logica delle fighe di legno. A tutte queste femministe fighe di legno che si riempiono la bocca di violenza sulle donne e sciocchezze del genere, dico: Datela![3]
  • Rocco mi ha detto che in me vedeva del potenziale.[3]
  • All'inizio non avevo molta padronanza del mezzo, ma dopo una decina di scene sono finalmente venuta fuori per quello che sono: una pornoattrice. Non ho scelto di farlo. Lo sono, punto e basta. Non credo molto nel libero arbitrio. Facciamo quello che siamo.[3]
  • È tutto troppo sbilanciato a favore delle donne. Sono loro ad avere il coltello dalla parte del manico e a decidere se fare sesso o meno, almeno nel mondo etero. Non si sentono libere di vivere la propria sessualità. Magari lo fanno, ma di nascosto. Questo grazie anche alle teorie di alcune femministe. Ci vuole più promiscuità sessuale, ci vuole una società in cui si fa sesso come si mangia.[3]
  • Quella sulle donne è una violenza costruita. Il problema è quello della violenza sugli uomini. Basta guardare le statistiche. Gli uomini fanno più lavori pesanti e ci muoiono: perché le donne non fanno gli stessi lavori, anche se a volte sono più forti degli stessi uomini? Il problema è che finché ci saranno tabù e ruoli sessuali, cioè una domanda di vagina più alta rispetto a quella di pene, il sesso non si slegherà mai dai suoi problemi sociali.[3]
  • La pornografia oggi viene usata spesso per colmare un vuoto, una mancanza di rapporti sessuali, ma in realtà sarebbe molto meglio se la si guardasse come mezzo per fare nuove esperienze. Io voglio lo sdoganamento della pornografia. Voglio che venga liberata dai pregiudizi. Voglio una società in cui ci sia parità dei sessi e quindi pari opportunità sessuali.[3]


Note

  1. Citato in Da designer a musa di Siffredi. Valentina Nappi, l'intervista di Affari, Affariitaliani.it, 10 luglio 2012.
  2. a b Da un'intervita rilasciata a Today; citato in La diva hard Valentina Nappi: «Brunetta? Perfetto per il porno», Il Gazzettino.it, 17 ottobre 2013.
  3. a b c d e f Citato in Da Pompei ai pompini, la porno-filosofa Valentina NappiDagospia, 18 luglio 2014

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