Ubiquità
L'ubiquità o onnipresenza (dal lat. mediev. ubiquitas -atis der. del lat. ubīque «in ogni luogo») è la capacità di trovarsi in ogni luogo nello stesso momento.
La filosofia medievale utilizzava questa proprietà per spiegare la capacità di Dio di essere presente contemporaneamente in ogni posto del suo creato.
Secondo l'Antico Testamento Dio possiede l'onnipresenza, ovvero la capacità di trovarsi in tutti i luoghi in un dato momento.
In casi relativi alla presenza in determinati luoghi di piante o animali, l'ubiquità significa la diffusione delle specie o generi ovunque[1].
Nella filosofia scolastica, è il modo di essere nello spazio che consiste nell'occupare per intero sia lo spazio, sia la parte intera di uno spazio.
L'ubiquità va distinta dalla bilocazione e in generale dalla multilocazione che sono proprietà più deboli attribuite ad alcuni santi.
Nel linguaggio corrente si usa la parola ubiquità per indicare per estensione la presenza di una persona in più posti allo stesso tempo.
I servizi proposti da internet vengono ritenuti essenzialmente ubiquitari.
Note
modifica- ^ ubiquità in Vocabolario - Treccani, su treccani.it. URL consultato il 28 novembre 2016.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) Ubiquità, su Stanford Encyclopedia of Philosophy.