Tedaldo di Canossa

nobile italiano

Tedaldo di Canossa (X secolo – ante luglio 1012) è stato un nobile italiano della Casa di Canossa, fu conte di Brescia[1] dal 980, Modena, Ferrara e Reggio dal 981, e di Mantova[2].

Tedaldo di Canossa
Conte di Mantova
In carica984 -
1007
PredecessoreAdalberto Atto di Canossa
SuccessoreBonifacio di Canossa
NascitaX secolo
Morteante luglio 1012
Luogo di sepolturaCanossa[1]
DinastiaCanossa
PadreAdalberto Atto di Canossa
MadreIldegarda dei Supponidi
ConsorteWilla degli Hucpoldingi
FigliMaria
Bonifacio
Teodaldo
Corrado

Biografia

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Era il figlio di Adalberto Atto detto Attone[1], che aveva sostenuto Ottone I contro Berengario di Ivrea. La sua ascesa fu dovuta in gran parte alla sua fedeltà alla dinastia ottoniana. Dal padre ereditò il titolo di marchionale[1] (Markgraf); sede della sua famiglia era il castello di Canossa.

Dopo aver ottenuto l'investitura di Ferrara (post 986), iniziò la costruzione di una fortezza, la seconda della cittadina dopo il castrum bizantino: è ricordata come castel Tedaldo[3]. Tedaldo si oppose al marchese Arduino di Ivrea nella sua pretesa alla corona italiana nel 1002. Accompagnò l'imperatore Enrico II[1] nella sua campagna in Italia nel 1004 ed era presente all'incoronazione reale a Pavia il 15 maggio. Nel 1007 fondò l'abbazia di San Benedetto in Polirone[1].

Morì prima del luglio 1012 e chiese di essere sepolto a Canossa vicino al padre[1].

Discendenza

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Tedaldo sposò Willa[1], Willa era figlia del conte Adimaro, figlio a sua volta di Bonifacio II, duca di Spoleto e marchese di Camerino[4]. Lo zio era dunque Tebaldo, duca di Spoleto e marchese di Camerino, che successe al padre[4]. Ella dunque apparteneva alla dinastia degli Hucpoldingi[4]. Ebbero quattro figli[5], ai quali vennero dati nomi tradizionali degli Hucpoldingi[6]:

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni
Sigifredo di Lucca Sigifredo  
 
 
Adalberto Atto di Canossa  
 
 
 
Tedaldo di Canossa  
Sigifredo dei Supponidi  
 
 
Ildegarda dei Supponidi  
 
 
 
 
  1. ^ a b c d e f g h Tedaldo di Canossa, su treccani.it. URL consultato il 24 maggio 2024.
  2. ^ Studi intorno al municipio di Mantova., su books.google.it. URL consultato il 14 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2017).
  3. ^ Storia di Ferrara 4. L'alto Medioevo, VII-XII, coordinamento scientifico di Augusto Vasina, Ferrara, G. Corbo, 1987, p. 86.
  4. ^ a b c Edoardo Manarini, I due volti del potere. Una parentela atipica di ufficiali e signori nel regno italico, Milano, Ledizioni, 2016, p. 326, ISBN 978-88-6705-453-4.
  5. ^ Francesco Zazzera, Della nobiltà dell'Italia. Parte I, 1615, Napoli.
  6. ^ Edoardo Manarini, I due volti del potere. Una parentela atipica di ufficiali e signori nel regno italico, Milano, Ledizioni, 2016, pp. 129-131, ISBN 978-88-6705-453-4.
  7. ^ Edoardo Manarini, I due volti del potere. Una parentela atipica di ufficiali e signori nel regno italico, Milano, Ledizioni, 2016, p. 130, ISBN 978-88-6705-453-4.


Bibliografia

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  • Francesco Zazzera, Della nobiltà dell'Italia. Parte I, Napoli, 1615, ISBN non esistente.
  • Alfred Overmann, La contessa Matilde di Canossa. Sue proprietà territoriali, Roma, Multigrafica Editrice, 1980.

Voci correlate

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