Tumulto dei Ciompi: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: correggo codici SBN (cfr. Special:Diff/142495694) |
corretto grammatica Etichette: Annullato Modifica visuale |
||
Riga 15:
Il '''tumulto dei Ciompi''' fu un'[[insurrezione]] verificatasi a [[Firenze]] tra il luglio e l'agosto del [[1378]] e motivata da rivendicazioni di natura economico-sociale. Iscritta al novero delle [[rivolte popolari del XIV secolo]], i protagonisti furono gli operai salariati dell'Arte della Lana, da quel momento noti come "[[Ciompi]]", insieme ad altri membri del cosiddetto "popolo minuto", ovvero lavoranti, garzoni e piccoli artigiani non affiliati alle [[Arti di Firenze]] (le [[Corporazioni delle arti e mestieri|corporazioni]] cittadine). La rivolta si verificò in un momento storico difficile per la città, caratterizzato da scontri tra [[guelfi e ghibellini]], fallimenti bancari, sconfitte militari ed [[epidemie]] di [[peste]].
Dal 1375, Firenze era impegnata nella [[guerra degli Otto Santi]] contro lo [[Stato Pontificio]], il che aveva aggravato le tensioni tra il partito della [[Parte Guelfa]], dominato dai magnati nobili, e il governo dei Priori, formato da rappresentanti delle Arti maggiori, ovvero i borghesi più ricchi. Il 18 giugno 1378, il [[Gonfaloniere di Giustizia (Firenze)|Gonfaloniere di Giustizia]] [[Salvestro di Alamanno de' Medici]] propose una petizione per rafforzare gli [[Ordinamenti di Giustizia]], che
Le tensioni si riaccesero quando il nuovo governo sembrò aver tradito il popolo minuto, tornato a sentirsi emarginato. Le Arti minori si distanziarono dall'Arte del Popolo di Dio (la nuova corporazione degli operai lanaioli) per gli obiettivi divergenti e, il 31 agosto, le Arti tradizionali, sostenute dal governo, attaccarono i Ciompi in [[Piazza della Signoria]]. Dopo una violenta repressione Firenze tornò sostanzialmente alla struttura politica e sociale antecedente.
|