Organizzazione mondiale della sanità
L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS; in inglese World Health Organization, WHO; in francese Organisation mondiale de la Santé, OMS) è un istituto specializzato dell'ONU per la salute. È stata istituita con il trattato adottato a New York nel luglio del 1946, entrato in vigore nel 1948 e ha sede in Svizzera, a Ginevra. Il 7 aprile è la Giornata Mondiale della salute scelta dall'OMS anche per celebrare l'avvio delle proprie attività nel 1948.
Organizzazione mondiale della sanità | |
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(EN) World Health Organization (AR) منظمة الصحة العالمية (ZH) 世界卫生组织 (FR) Organisation mondiale de la Santé (RU) Всемирная организация здравоохранения (ES) Organización Mundial de la Salud (PT) Organização Mundial da Saúde | |
Bandiera dell'OMS | |
Sede OMS a Ginevra | |
Abbreviazione | OMS, WHO |
Tipo | Agenzia specializzata dell'Organizzazione delle Nazioni Unite |
Fondazione | 7 aprile 1948 |
Sede centrale | Ginevra |
Area di azione | 193 Paesi aderenti
1 osservatore permanente |
Direttore generale | Tedros Adhanom Ghebreyesus |
Lingue ufficiali | inglese, arabo, cinese, francese, russo, spagnolo, portoghese |
Sito web | |
L'obiettivo dell'OMS, così come precisato nella relativa costituzione, è il raggiungimento da parte di tutte le popolazioni del livello più alto possibile di salute, definita nella medesima costituzione come condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto come assenza di malattia o di infermità. È membro del Gruppo per lo sviluppo delle Nazioni Unite.
Organizzazione
modificaAl momento della sua fondazione, la costituzione dell'organizzazione fu ratificata da 22 stati. Il primo direttore generale dell'agenzia fu il medico canadese Brock Chisholm.[1]
L’organizzazione è governata da 193 stati membri attraverso l'Assemblea mondiale della sanità (World Health Assembly), convocata annualmente in sessioni ordinarie nel mese di maggio. Questa è composta da rappresentanti degli stati membri, scelti fra i rappresentanti dell'amministrazione sanitaria di ciascun paese (Ministeri della sanità). Le principali funzioni dell'Assemblea consistono nell'approvazione del programma dell'organizzazione e del bilancio preventivo per il biennio successivo, e nelle decisioni riguardanti le principali questioni politiche.[2]
È un soggetto di diritto internazionale, vincolato, come tale, da tutti gli obblighi imposti nei suoi confronti da norme generali consuetudinarie, dal suo atto istitutivo o dagli accordi internazionali di cui è parte.
La giurisprudenza internazionale ha precisato che esiste, a carico degli stati, un "obbligo di cooperare in buona fede per favorire il perseguimento degli scopi e degli obiettivi dell'Organizzazione espressi nella sua costituzione".[3]
Dal 1997 Taiwan ha fatto richiesta ogni anno per esservi riammessa, ma gli fu ripetutamente negata perché Taiwan risultava rappresentata dalla Repubblica Popolare Cinese. A causa dei rapporti difficili fra i due territori, a medici e ospedali di Taiwan è stata negata la partecipazione alle attività dell'OMS e i giornalisti di questo paese non hanno potuto partecipare alle attività dell'OMS. Nel 2007, dopo 20 anni di interruzione, una rappresentanza di Taiwan (sotto il nome di Taipei) ha infine potuto riprendere la sua partecipazione all'Assemblea dell'OMS, a seguito di un accordo con la Repubblica Popolare Cinese.[4]
Trattato pandemico
modificaIl Trattato pandemico, discusso fra 194 stati e la cui entrata in vigore è prevista entro il 2024, prevede che in caso di pandemia l'OMS gestisca la proprietà intellettuale e la condivisione delle informazioni per renderle disponibili equamente agli Stati membri. Inoltre, l'OMS tratterrà il 20% della produzione (vaccini, farmaci, mascherine, dispositivi di protezione individuale) per redistribuirle ai Paesi del Terzo Mondo.[5] Attribuisce all'OMS il potere di imporre o vietare l'uso di farmaci o altre misure in caso di pandemia, nonché di emanare raccomandazioni vincolanti (art. 44, par. 1); dispone la sorveglianza biologica dei microrganismi e delle persone (art. 5); dispone la censura di informazioni false o inaffidabili riguardanti la salute pubblica (art. 44.1 (h)).[6]
Uffici regionali dell'OMS
modificaL'OMS suddivide il mondo in sei strutture organizzative regionali, ognuna facente capo ad un proprio Comitato Regionale. Le regioni sono:
- Europa Archiviato il 21 maggio 2010 in Internet Archive. (EURO), con sede a Copenaghen in Danimarca e diretto da Zsuzsanna Jakab. Oltre all'intero continente, comprende anche la Russia, Israele, Turchia e Kazakistan.
- Africa (AFRO), con sede a Brazzaville nella Repubblica del Congo e diretto da Matshidiso Moeti.
- Mediterraneo orientale (EMRO), con sede al Cairo in Egitto e diretto da Ala Alwan.
- Sud-est asiatico (SEARO), con sede a Nuova Delhi in India e diretto da Poonam Khetrapal Singh.
- Americhe (AMRO), con sede a Washington D.C. negli Stati Uniti e diretta da Carissa F. Etienne
- Pacifico occidentale (WPRO), con sede a Manila nelle Filippine e diretto da Shin Young-soo.
Stati d'allerta
modificaL'OMS, nella sua funzione di vigilanza sanitaria, può emettere avvisi alle autorità sanitarie dei paesi membri relativi ai rischi pandemici. Le fasi di allarme per i pericoli di pandemia utilizzate dall'OMS sono le seguenti[7][8]:
- Fase 1: nessuno dei virus che normalmente circola fra gli animali è causa di infezione per l'uomo
- Fase 2: un virus che sta circolando fra animali domestici o selvatici ha infettato persone venute a stretto contatto con animali infetti
- Fase 3: un virus animale ha infettato un gruppo di persone, ma la trasmissione fra uomo e uomo è assente o fortemente limitata
- Fase 4: per un virus è possibile la trasmissione umana
- Fase 5: per un virus è possibile la trasmissione umana e sono presenti gruppi di persone infette in almeno due stati appartenenti alla stessa regione OMS
- Fase 6: per un virus è possibile la trasmissione umana e sono presenti gruppi di persone infette in almeno due regioni, oltre alla condizione della fase 5
Le fasi successive avvengono a pandemia conclusa, e sono quelle di post-picco e post-pandemia.
Divisione delle sostanze terapeutiche, profilattiche e diagnostiche
modificaAll'interno di questa organizzazione operano diverse divisioni operative.
Alla Divisione delle sostanze terapeutiche, profilattiche e diagnostiche sono demandate alcune attività in campo farmaceutico, come:
- la compilazione della farmacopea internazionale
- la redazione di una lista di Denominazioni Comuni Internazionali dei Medicamenti (DCI), raccomandate agli Stati membri per uniformare la nomenclatura farmaceutica dei principi attivi su base internazionale
- la redazione della lista delle sostanze stupefacenti e il suo costante aggiornamento
- l'istituzione di un servizio internazionale per la raccolta, l'elaborazione e la diffusione delle segnalazioni di intolleranza ed effetti collaterali dei farmaci
- l'elaborazione di un certificato internazionale di qualità, basato sull'applicazione delle Norme di Buona Fabbricazione da parte dei produttori di medicamenti
- la compilazione e l'aggiornamento di un repertorio internazionale delle piante medicinali.
- la compilazione e l'aggiornamento della Lista dei medicamenti essenziali.
Direttori generali
modificaIl direttore generale dell’OMS è il più alto funzionario incaricato di compiti tecnici e amministrativi all’interno dell’Organizzazione, ed è scelto dal Consiglio Esecutivo dell'OMS.
- Brock Chisholm (1948-1953)
- Marcolino Gomes Candau (1953–1973)
- Halfdan T. Mahler (1973–1988)
- Hiroshi Nakajima (1988–1998)
- Gro Harlem Brundtland (1998–2003)
- Lee Jong-wook (2003 - 2006)
- Anders Nordström (2005-2007) f.f.
- Margaret Chan (2007- 2015)
- Tedros Adhanom Ghebreyesus (2017- in carica)
Pubblicazioni
modificaVengono riepilogate di seguito le principali pubblicazioni a cura dell'Organizzazione Mondiale della Sanità:
Nome | Lingua | Periodicità | Attività | Licenza | ISO 4 | ISSN (E-ISSN) | LCCN | OCLC | URL |
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Bulletin of the World Health Organization | Inglese; Abstract in arabo, cinese, francese, inglese, spagnolo, russo | Mensile | 1947-oggi | Creative Commons 3.0 IGO | Bull. World Health Organ. | 0042-9686; 1564-0604 (web) |
52004897 | 01588496 | who.int/bulletin |
Eastern Mediterranean Health Journal | Arabo, francese, inglese | Non regolare | 1995 - oggi | _ | East. Mediterr. Health J. | 1687-1634; 1687-1634 |
sn97034804 | 37952670 | emro.who.int |
Human Resources for Health | Inglese | Non regolare | 1997 - oggi | Creative Commons | Hum. Resour. Health | 1478-4491 | _ | 52353314 | human-resources-health.com |
Pan American Journal of Public Health | Inglese, portoghese, spagnolo | Mensile | 1997 - oggi | _ | Pan Am. J. Public Health | 1020-4989; 1680-5348 (web) |
97655593 | 36421075 | paho.org/journal/en |
World Health Report | Inglese e lingue varie | Almeno annuale | 1995 - 2013 | _ | World Health Rep. | _ | _ | se:"world health report" | who.int/whr/ |
WHO South-East Asia Journal of Public Health | Inglese | Biannuale | 2012 - oggi | Open, copyright[9] | _ | 2224-3151; 2304-5272 (web) | _ | _ | apps.searo.who.int/pds Archiviato il 1º novembre 2018 in Internet Archive. |
Controversie con gli Stati membri
modificaStati Uniti d'America
modificaIl 14 aprile 2020, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump annuncia l'interruzione dei finanziamenti americani all'Organizzazione accusandola di errori nella gestione della pandemia di COVID-19 e di aver insabbiato informazioni sulla diffusione del virus[10], arrivando a prefigurare la creazione di un'organizzazione alternativa in assenza di una radicale riforma dell'organismo[11]. Questa posizione provoca le critiche del Segretario generale dell'ONU Guterres secondo cui l'OMS «deve essere sostenuta perché è assolutamente essenziale per gli sforzi del mondo per vincere la guerra contro il Covid-19»[12]. Il 7 luglio 2020 il presidente Trump ha ufficializzato che gli Stati Uniti sarebbero usciti dall’OMS e che la misura sarebbe entrata in vigore il 6 luglio 2021[13], ma il presidente eletto Joe Biden, dopo aver dichiarato in campagna elettorale che intendeva non attuare l'uscita degli Stati Uniti dall'OMS, ha annullato la procedura di uscita nel suo primo giorno, ovvero il 20 gennaio 2021, tramite un ordine esecutivo.
Finanziatori privati
modificaAl 2024 la Fondazione Bill & Melinda Gates è il maggior finanziatore privato dell'OMS e contribuisce al 10% del suo budget.[14][15] Anche la GAVI Alliance è un grande supporter dell'organizzazione. Nel 2017 l'87% del suo bilancio era finanziato da privati.[16]
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ Giovanni Berlinguer, Storia della salute, Giunti Editore, 28 giugno 2011, p. 205, ISBN 978-88-09-76934-2. URL consultato il 19 agosto 2016.
- ^ (EN) Countries, su World Health Organization. URL consultato il 26 ottobre 2016 (archiviato il 26 marzo 2016).
- ^ CIG, 20 dicembre 1980, Parere relativo alla interpretazione dell'accordo del 25 marzo 1951 tra OMS ed Egitto
- ^ Taiwan hopes WHO assembly will help boost its profile, in Reuters, 18 maggio 2016. URL consultato il 26 ottobre 2016 (archiviato il 15 ottobre 2013).
- ^ Il trattato pandemico OMS è quasi pronto/ Cosa prevede, come funziona e quando sarà approvato, su ilsussidiario.net, 1º dicembre 2023.
- ^ Gabriele Angelini, “Ecco come l’Oms ci imporrà pandemie e vaccini”. La star della medicina rivela il piano diabolico: cosa accadrà, su ilparagone.it, 28 novembre 2023.
- ^ (EN) Current WHO phase of pandemic alert, su who.int, OMS. URL consultato il 29 aprile 2009 (archiviato il 24 novembre 2005).
- ^ (EN) WHO pandemic phase descriptions and main actions by phase (PDF), su who.int, OMS. URL consultato il 29 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2009).
- ^ Pagina di presentazione, su searo.who.int. URL consultato il 15 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2019).
- ^ Arturo Zampaglione, «Troppo Cino-centrica»: così l'Organizzazione mondiale della Sanità è diventata il capro espiatorio degli Usa, in la Repubblica, 15 aprile 2020. URL consultato il 15 aprile 2020 (archiviato il 15 aprile 2020).
- ^ Massimo Gaggi, Coronavirus, Trump blocca i fondi all’Oms e mette la sua firma sugli assegni inviati a 70 milioni di americani, in Corriere della Sera, 15 aprile 2020. URL consultato il 15 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2020).
- ^ Coronavirus, Guterres: non è il momento di ridurre fondi a Oms, in Askanews, 15 aprile 2020. URL consultato il 15 aprile 2020 (archiviato il 15 aprile 2020).
- ^ Trump avvisa l'ONU, Usa via dall'Oms nel luglio 2021. Pechino attacca Washington - Mondo - ANSA
- ^ (IT) Julia Crawford, Bill Gates ha troppa influenza sull'OMS?, su SWI swissinfo.ch, 11 maggio 2021. URL consultato il 29 maggio 2024.
- ^ Così Oms e Gates sono i padroni della nostra salute, su lanuovabq.it. URL consultato il 29 maggio 2024.
- ^ documenti.camera.it, https://documenti.camera.it/leg18/resoconti/commissioni/stenografici/html/03/indag/c03_sviluppo/2020/06/11/indice_stenografico.0023.html . URL consultato il 29 maggio 2024.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Organizzazione Mondiale della Sanità
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su who.int.
- World Health Organization (WHO) (canale), su YouTube.
- Organizzazione mondiale della sanità, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (IT, DE, FR) Organizzazione mondiale della sanità, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) World Health Organization, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Organizzazione mondiale della sanità, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Organizzazione mondiale della sanità, su Open Library, Internet Archive.
- Eventi organizzati da Organizzazione mondiale della sanità, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- (EN) Organizzazione mondiale della sanità, su GitHub.
- (EN, FR, DE, RU) Sito ufficiale dell'Ufficio dell'OMS per l'Europa, su euro.who.int. URL consultato il 19 luglio 2005 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2010).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 135618969 · ISNI (EN) 0000 0001 2163 3745 · ULAN (EN) 500215314 · LCCN (EN) n79059041 · GND (DE) 1007857-5 · BNE (ES) XX103248 (data) · BNF (FR) cb118685994 (data) · J9U (EN, HE) 987007269938905171 · NSK (HR) 000034110 · NDL (EN, JA) 00267299 |
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