La Hagoromo Bungu (羽衣文具? lett. "Cancelleria Hagoromo") è stata un'azienda giapponese specializzata nella produzione di materiale da cancelleria. Era nota principalmente per i suoi gessetti per lavagne, gli Hagoromo Fulltouch la cui qualità era apprezzata dai matematici di tutto il mondo.[1][2]

Hagoromo Bungu
Sede della Hagoromo a Kasugai (2014)
StatoGiappone (bandiera) Giappone
Fondazione1947
Fondata daShiro Watanabe
Chiusura2015
Sede principale
Sito webwww.hagoromo-bungu.co.jp

La compagnia ha chiuso nel 2015 e il brand Hagoromo è stato venduto alla sudcoreana Sejong Mall.[3]

 
Scatole di Hagoromo Fulltouch

L'azienda venne fondata a Nagoya nell'ottobre 1932 come Nihon Chalk Seizosho (日本チョーク製造所? lett. "Fabbrica di gessi del Giappone") da Shiro Watanabe.[4][5] Nell'agosto 1944 la sede venne completamente distrutta dalla guerra e l'azienda chiuse.[4] Venne rifondata nel febbraio 1947 da Ryuzo Watanabe con il nome di Hagoromo Bungu.[4][5] Nel maggio 1995 la sede fu spostata a Kasugai.[4] Al suo apice, la compagnia era in grado di vendere circa 4,5 milioni di gessi all'anno e controllava il 30% del mercato giapponese.[6]

Nell'ottobre del 2014 il presidente Takayasu Watanabe annunciò che la Hagoromo avrebbe interrotto la produzione di gessi nel febbraio 2015 e la vendita nel mese seguente.[5] Prese questa decisione a causa delle sue precarie condizioni di salute e per l'impossibilità di trovare un successore.[5] Un'altra ragione fu che la richiesta di gessetti era notevolmente diminuita, dato che le lavagne erano sempre meno usate nelle scuole.[7] L'annuncio della chiusura portò all'acquisto in massa di gessi da parte dei clienti più affezionati.[1][8][9][10] La produzione continuò per un mese in più rispetto a quanto annunciato e si interruppe definitivamente il 31 marzo 2015.[7]

Le tre speciali macchine usate per la produzione dei gessetti furono vendute. Una andò alla giapponese Uma-jirushi, una azienda produttrice di lavagne che si impegnò ad assumere i dipendenti della Hagoromo e che in seguito lanciò sul mercato l'analogo DC Chalk Deluxe (DCチョークDX?).[1][7][11] Le altre due macchine, assieme alla proprietà del marchio, furono acquistate dalla Sejong Mall, un rivenditore sudcoreano che per oltre un decennio si occupò dell'importazione dei gessi della Hagoromo e che oggi ne continua la produzione in Corea del Sud.[7][12][3]

Prodotti

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La azienda era nota principalmente per la linea di gessi Fulltouch (フルタッチ?). Il matematico americano Satyan Devadoss nel 2010 ha definito i gessi della Hagoromo "il Michael Jordan del gesso, la Rolls-Royce del gesso".[13] Molti altri matematici famosi ne hanno apprezzato la fattura, tra questi Brian Conrad e David Eisenbud.[10]

  1. ^ a b c (EN) Sarah Zhang, Why Mathematicians Are Hoarding This Special Type of Japanese Chalk, su Gizmodo. URL consultato il 5 maggio 2019.
  2. ^ (EN) Coby McDonald, The Chalk Market: Where Mathematicians Go to Get the Good Stuff, su alumni.berkeley.edu, Cal Alumni Association, 24 ottobre 2019. URL consultato il 28 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2019).
  3. ^ a b (EN) Hagoromo Chalk (PDF), su kompass.kr, Sejongmall, 18 luglio 2017. URL consultato il 28 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2019).
  4. ^ a b c d (JA) 会社概要 [Profilo della compagnia], su hagoromo-bungu.co.jp. URL consultato il 30 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2014).
  5. ^ a b c d (JA) Takayasu Watanabe, 廃業のご案内 [Informazioni sulla chiusura], su hagoromo-bungu.co.jp. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2014).
  6. ^ (EN) Jun Hongo, Chalk Maker Runs Out of Blackboard, in Wall Street Journal, 20 novembre 2014. URL consultato il 5 maggio 2019.
  7. ^ a b c d (EN) Hagoromo president explains why he closed down his beloved chalk business, su Nikkei Asian Review. URL consultato il 5 maggio 2019.
  8. ^ (EN) May Pascaud, Mathematicians mourn the loss of the 'Rolls-Royce of chalk', su Public Radio International, 29 giugno 2015. URL consultato il 5 maggio 2019.
  9. ^ (EN) Siobhan Roberts, Chalk and awe: Why professors are going wild over a cult chalk, in Macleans, 21 luglio 2015.
  10. ^ a b   (EN) Great Big Story, The World’s Best Mathematicians Are Hoarding Chalk, 2 maggio 2019. URL consultato il 5 maggio 2019.
  11. ^ (JA) DCチョークDX, su uma-jirushi.co.jp, Uma-jirushi. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2019).
  12. ^ (EN) Trisha Gopal, Jacqueline Omanoff e Evan Chung, How a brand of chalk achieved cult status among mathematicians, in CNN, 22 agosto 2020. URL consultato il 30 marzo 2021.
  13. ^ (EN) Satyan Devadoss, Dream Chalk, su math.williams.edu, Williams College, 16 settembre 2010. URL consultato il 5 maggio 2019.

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