Stazioni ferroviarie di Milano
La città italiana di Milano è dotata di 24 stazioni e fermate ferroviarie in uso, di cui sei gestite da FerrovieNord, diciassette da RFI e una da Grandi Stazioni. È in fase progettuale o di valutazione la realizzazione di ulteriori stazioni (tra cui Milano Zama, Milano Canottieri, Milano Dergano,[1] Milano Stephenson, Milano MIND-Merlata[2]).
Tra le stazioni del capoluogo lombardo, la più vecchia ancora in uso in assoluto è quella di Milano Certosa, attivata nel 1858, mentre la più vecchia ancora in uso nelle sue forme originali è quella di Milano Porta Genova, del 1870, e la più recente è quella di Milano Tibaldi, del 2022.
Storia della ferrovia milanese
I primi binari arrivano a Milano alla fine degli anni Trenta del XIX secolo, quando l'imperatore Ferdinando I d'Austria concede "il privilegio per la costruzione di una strada a rotaie di ferro da Milano a Monza" alla ditta Holzhammer di Bolzano, sulla base del progetto presentato dall'ingegnere milanese Giulio Sarti[3]. Questa linea, aperta nel 1840, risulta essere la prima ferrovia lombarda, nonché la seconda in Italia dopo la Napoli-Portici; ha come terminale la stazione di Porta Nuova[4], che si trova nella zona omonima, poco al di fuori dalla cerchia dei bastioni. In seguito viene presa la decisione di prolungare i binari fino a Como: la città lariana verrà raggiunta solo nel 1875 mentre l'anno successivo la linea verrà completata fino a Chiasso. Intanto però, nel 1850 la stazione viene sostituita da un'altra avente lo stesso nome[5]; vengono tolti circa duecento metri di binari, e la nuova stazione viene posizionata un poco più a nord, lungo il canale della Martesana. Il suo fabbricato viaggiatori ha grandi dimensioni, ed è dotato sul retro di una gran tettoia a tre campate a copertura dei binari e dei treni[3]. Dal 1858 partono da qui anche i treni diretti a Magenta, primo tratto lombardo della linea per Torino, che viene completata l'anno successivo.
Intanto, nel febbraio del 1846 era nata la Stazione di Porta Tosa-Vittoria: questa viene posizionata nelle vicinanze della porta omonima, sempre al di fuori della cerchia dei bastioni[6]. All'apertura viene posta a capolinea del tronco Milano - Treviglio, unico tratto lombardo della linea per Venezia, fino ad essere capolinea dell'intera linea dal 1857. Dal 1861 la stazione è anche punto di partenza della nuova linea per Bologna, mentre dall'anno successivo partono da qui anche i convogli per Pavia. Domenica 26 giugno 1859, in piena Seconda guerra d'indipendenza, fra le stazioni di Porta Tosa e Porta Nuova viene aperto un raccordo che percorre un tratto della Strada di Circonvallazione.[7]
Si inizia poi a sentire l'esigenza di concentrare tutte le linee che gravitano sulla città in un unico punto. A questo scopo nasce la prima Stazione Centrale, la cui costruzione inizia nel 1857 sotto la dominazione austriaca, ma viene terminata dopo l'unità dell'Italia: viene infatti inaugurata il 11 febbraio 1864 da re Vittorio Emanuele II[8]. È dotata di sei binari passanti, mentre il suo fabbricato viaggiatori sorge parallelamente alle mura spagnole, in un'area compresa fra Porta Garibaldi e Porta Venezia. Per facilitare il collegamento con il centro cittadino viene aperta al di sotto dei Bastioni la Barriera Principe Umberto, e viene inoltre creata la via Turati.
La costruzione e l'ampliamento di linee esistenti continua: nel 1867 viene ultimata la Milano-Pavia-Voghera, velocizzando così il collegamento con Genova che dal 10 maggio 1862 si raggiungeva via Torreberetti-Alessandria; nel 1870 è la volta della linea per Mortara, ed entra anche in esercizio la Stazione di Porta Genova. Da qui i binari proseguono verso nord e, scavalcando molte strade tra cui corso Vercelli e corso Sempione si vanno a collegare alla stazione Centrale, passando per quella che è la cintura ovest. In questo tratto, in un'area compresa fra il Castello Sforzesco e la Fiera Campionaria entra in funzione nel 1883 lo scalo merci di Porta Sempione[9], che viene aperto dopo che nel 1873 era entrato in funzione quello di Porta Garibaldi, situato poco più a ovest della Stazione Centrale. Nel 1891 si aggiunge anche lo scalo di Porta Romana; nello stesso anno viene aperta la cintura sud che si allaccia alla stazione di Rogoredo.
Un altro avvenimento si realizza nel 1879: entra in funzione la Stazione Cadorna[10], e di conseguenza nascono le Ferrovie Nord Milano. Inizialmente la società costruisce due linee, quella per Saronno e quella che raggiunge in un primo tempo il centro di Erba e che successivamente raggiungerà Asso; vengono inoltre costruite le stazioni cittadine di Bruzzano, Affori e Bovisa FN.
Nel 1905 avviene la statalizzazione delle ferrovie italiane, e questo favorisce la riorganizzazione del nodo milanese; in particolare si decide di ridisegnare la linea di cintura, che mantiene inalterato il solo tratto sud. Nel 1911 entrano poi in funzione due scali merci, la Stazione di Porta Vittoria e lo scalo Farini. Il progetto non è terminato, ma subisce un brusco rallentamento in seguito allo scoppio della prima guerra mondiale. Viene completato solo nel 1931, anno in cui la rete ferroviaria cittadina assume molte delle caratteristiche mantenute fino ai giorni nostri: innanzitutto viene realizzata l'attuale Stazione Centrale, concepita come impianto di testa, che viene ruotata di novanta gradi e posta più a nord rispetto alla precedente. Questa si stava dimostrando inadatta all'aumento del traffico ferroviario, e oltretutto le costruzioni che la circondavano non ne consentivano un ulteriore ampliamento. Il vecchio impianto viene così abbattuto[11], e l'intera area diventa parte dell'attuale Piazza della Repubblica[12]. Della vecchia stazione rimane però in funzione un fascio di binari, che è situato nel piazzale ovest; questo dà vita ad un nuovo impianto che, sebbene denominato nuovamente Porta Nuova è conosciuto maggiormente come Stazione delle Varesine[13], in quanto da qui partono soprattutto convogli diretti a Varese. Sempre nello stesso anno nasce anche l'attuale stazione di Lambrate, sorta in sostituzione della vecchia, che era a sua volta entrata in servizio nel 1873 in località Ortica, sulla linea per Venezia[14]. Contemporaneamente nasce anche lo scalo di Milano Smistamento, situato ad est di Lambrate. Dall'altra parte della città viene invece smantellata la cintura ovest, e lo scalo di Porta Sempione subisce naturalmente la stessa sorte; come conseguenza la stazione di Porta Genova diventa stazione di testa.
Nel 1963 entra in funzione la Stazione di Porta Garibaldi e viene demolita quella delle Varesine. Questo avviene nell'ambito del progetto del Centro Direzionale: i binari vengono arretrati di qualche centinaio di metri per liberare l'area, ma poi i lavori non saranno portati completamente a termine; parte dell'area sarà occupata per lungo tempo da un luna park, anch'esso denominato delle Varesine. È sempre degli anni sessanta l'idea di costruire il passante ferroviario, una linea che, passando prevalentemente sotto il centro urbano della città congiunga le linee provenienti da nord-ovest (la Milano-Torino, la Milano-Domodossola e le regionali gestite delle FerrovieNord) con quelle provenienti da est e sud-est: la Milano-Genova, la Milano-Bologna e la Milano-Venezia. I lavori iniziano nel 1984, mentre il primo tratto, Bovisa-Politecnico - Lancetti - Porta Venezia viene aperto tredici anni più tardi, nel 1997. Alla fine del 2004 viene attivata la nuova stazione Porta Vittoria, e ha inizio il servizio ferroviario suburbano. In questi anni arrivano in città anche le linee dell'alta velocità: la Milano-Bologna, che è parte del collegamento con Firenze, Roma e Napoli, e la Torino-Milano.
Elenco cronologico delle stazioni
Nome | Inaugurazione | Stato attuale | Tipologia | Ultimo gestore |
---|---|---|---|---|
Porta Nuova (I) | 1840 | Dismessa | Stazione di testa in superficie | Privilegiata Strada Ferrata fra Milano e Como |
Porta Tosa | 1846 | Smantellata | Stazione di testa in superficie | S.F.A.I. |
Porta Nuova (II) | 1850 | Dismessa | Stazione di testa in superficie | S.F.A.I. |
Certosa | 1858 | In uso | Stazione passante in superficie | RFI |
Rogoredo | 1862 | In uso | Stazione passante in superficie | RFI/CentoStazioni |
Centrale (vecchia) | 1864 | Smantellata | Stazione passante in superficie | FS |
Porta Genova | 1870 | In uso | Stazione di testa[15] in superficie | RFI |
Lambrate (prima) | 1873[16] | Dismessa | Stazione passante in superficie | FS |
S.M. Garibaldi | 1873 | Dismessa | Scalo merci | FS |
Affori (vecchia) | 1879 | Dismessa | Stazione passante in superficie | FN |
Bruzzano (vecchia) | 1879 | Dismessa | Stazione passante in superficie | FN |
Bovisa | 1879[17] | In uso | Stazione passante in superficie | FN |
Cadorna | 1879 | In uso | Stazione di testa in superficie | FN |
Milano Porta Sempione | 1883 | Smantellata | Scalo merci | FS |
S.M. Porta Romana (scalo merci) | 1891 | Dismessa | Stazione passante in superficie | FS |
Chiaravalle Milanese | ? | Dismessa | Stazione passante in superficie | FS |
Porta Vittoria (vecchia) | 1911 | Smantellata | Stazione di testa in superficie | FS |
Greco Pirelli | 1914 | In uso | Stazione passante in superficie | RFI |
San Cristoforo | 1915[18] | In uso | Stazione passante in superficie | RFI |
Bullona | 1929 | Dismessa | Stazione passante in superficie | FNM |
Bovisa FS | 1937 | Smantellata | Fermata passante in superficie | FS |
Centrale | 1931 | In uso | Stazione di testa in superficie | RFI/Grandi Stazioni |
Lambrate | 1931 | In uso | Stazione passante in superficie | RFI |
Porta Nuova (III)[19] | 1931[20] | Smantellata | Stazione di testa in superficie | FS |
Porta Romana (fermata passeggeri) | 1931 | In uso | Stazione passante in superficie | RFI |
Quarto Oggiaro | 195? | In uso | Fermata passante in superficie | FN |
Porta Garibaldi | 1961 | In uso | Stazione passante e di testa in superficie | RFI/CentoStazioni |
Repubblica | 1997 | In uso | Fermata passante sotterranea | RFI |
Porta Venezia | 1997 | In uso | Fermata passante sotterranea | RFI |
Lancetti | 1997 | In uso | Stazione passante sotterranea | RFI |
Dateo | 2002 | In uso | Fermata passante sotterranea | RFI |
Villapizzone | 2002 | In uso | Fermata passante in superficie | RFI |
Domodossola | 2003 | In uso | Fermata passante sotterranea | FN |
Porta Vittoria | 2004 | In uso | Stazione passante sotterranea | RFI |
Romolo | 2006 | In uso | Fermata passante in superficie | RFI |
Affori (nuova) | 2011 | In uso | Stazione passante in superficie | FN |
Bruzzano (nuova) | 2014 | In uso | Fermata passante in superficie | FN |
Forlanini | 2015 | In uso | Fermata passante in superficie | RFI |
Tibaldi | 2022 | In uso | Fermata passante in superficie | RFI |
Note
- ^ Marco Montella, Circle Line di Milano: una proposta dai costi contenuti, su Urbanfile Blog, 6 novembre 2013. URL consultato il 5 dicembre 2022.
- ^ Roberto Arsuffi, Milano: Cascina Merlata - La nuova stazione FS MIND-Merlata, su Urbanfile Blog, 1º febbraio 2022. URL consultato il 5 dicembre 2022.
- ^ a b ::: Storia di Milano ::: Binari e stazioni a Milano
- ^ L'edificio principale a due piani è sito all'incrocio tra la via Melchiorre Gioia e viale Monte Grappa, ed è oggi un albergo
- ^ L'edificio è tutt'oggi esistente: è stato utilizzato prima come dogana ferroviaria, mentre oggi ospita una caserma della Guardia di Finanza. È sull'odierna via Melchiorre Gioia
- ^ In seguito alla costruzione della prima Stazione Centrale Porta Tosa è stata in servizio, solo per il traffico merci, fino al 1º gennaio 1873, e in seguito demolita; via Marcona e via Pasquale Sottocorno delimitano oggi il fascio binari originario della stazione
- ^ S. Gallio, Milano 1859, chi ha costruito il Raccordo sulla Circonvallazione? in Tecnica Professionale, CIFI, Roma, settembre 2010.
- ^ Comandini, p. 491.
- ^ La stazione, ora smantellata, era compresa all'incirca tra le attuali vie Pallavicino e Ippolito Nievo
- ^ L'edificio oggi esistente non è quello originale: il primo, costruito in legno, venne demolito nel 1895, mentre il secondo venne distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale; quello odierno risale al dopoguerra.
- ^ Con il materiale recuperato dalla demolizione, tra cui alcune parti della tettoia di copertura dell'ingresso, viene costruita una villa a Vizzola Ticino, nella Brughiera della Malpensa, che è ancor oggi esistente.
- ^ Sull'asse della ferrovia scomparsa sono stati realizzati i viali Ferdinando di Savoia e Tunisia.
- ^ La stazione, oggi non più esistente, si trovava in via Galilei
- ^ L'edificio è tutt'oggi esistente: è utilizzato utilizzato come circolo ricreativo dai ferrovieri
- ^ Passante fino a metà degli anni '30
- ^ Segnalate anche 1891 o 1896. Cfr. Ennio Morando et al., Ricordi di rotaie - Milano, su t-i-m-o-n-e.it, 2008. URL consultato il 21 giugno 2012. e Ennio Morando et al., Ricordi di rotaie - Milano, su t-i-m-o-n-e.it, 2008. URL consultato il 21 giugno 2012.
- ^ Apertura linea Bovisa-Paderno Dugnano
- ^ Apertura linea Milano(Bivio Naviglio Grande)-Milano (S. Cristoforo)
- ^ Denominata ufficiosamente delle Varesine
- ^ Aperta già nel 1911 come sezione della vecchia stazione centrale
Bibliografia
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX (1801-1900) giorno per giorno illustrata, IV - 1861-1870, Milano, Antonio Vallardi, 1918-1929, ISBN non esistente. Ospitato su archive.org.
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Collegamenti esterni
- Binari a Milano: gli esordi, su miol.it.
- Binari e stazioni a Milano, su storiadimilano.it.
- Ricordi di rotaie, su t-i-m-o-n-e.it.