William Hurt

attore statunitense (1950-2022)

William Hurt (Washington, 20 marzo 1950) è un attore statunitense.

William Hurt al Toronto International Film Festival 2005
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior attore 1986

Biografia

Formatosi presso la scuola di Michael Howard di New York, si è fatto conoscere al primo film (Stati di allucinazione (1980) di Ken Russell) ed è diventato in breve tempo uno degli attori più interessanti degli anni ottanta, capace di porre la propria espressione pensosa e di grande appeal al servizio di una notevole duttilità. Particolarmente a suo agio diretto da Lawrence Kasdan (Brivido caldo (1981), Il grande freddo (1983), Figli di un dio minore (1986), Turista per caso (1988), Ti amerò... fino ad ammazzarti (1990); ha ottenuto un Oscar per Il bacio della donna ragno (1985) di Héctor Babenco, in cui interpretava il ruolo di un omosessuale incarcerato.

Successivamente ha confermato le notevoli qualità interpretative, in particolare in Gorky Park (1983) di Michael Apted, Dentro la notizia di James L. Brooks (1987), Fino alla fine del mondo (1991) di Wim Wenders, La peste di Luis Puenzo (1992), Mister Wonderful (1993) di Anthony Minghella, Un padre in prestito (1994) di Chris Menges e Il verdetto della paura di Heywood Gould (1994). Nel 1995 Hurt ha offerto un'altra valida interpretazione in Smoke di Wayne Wang, film che ha vinto l'Orso d'argento al Festival di Berlino e che spinse i recensori dell'epoca a definirlo un divo timido e seducente[1]. Nel 1996 è stato protagonista di Jane Eyre di Franco Zeffirelli, mentre nel 1997 ha interpretato Michael di Nora Ephron e Prove d'accusa di Erin Dignam.

Tra le successive interpretazioni sono da menzionare Lost in Space - Perduti nello spazio (1998) di Stephen Hopkins, Do Not Disturb - Non disturbare (1999) di Dick Maas, A.I. - Intelligenza artificiale (2001) di Steven Spielberg, The Village (2004) di M. Night Shyamalan, A History of Violence (2005) di David Cronenberg, Mr. Brooks (2007) di Bruce A. Evans, Into the Wild - Nelle terre selvagge (2007) di Sean Penn, L'incredibile Hulk (2008) di Louis Leterrier, Robin Hood (2010) di Ridley Scott, The Host (2013) di Andrew Niccol, La scomparsa di Eleanor Rigby (2013) di Ned Benson, Storia d'inverno (2014) di Akiva Goldsman, Captain America: Civil War (2016) di Anthony e Joe Russo, Avengers: Infinity War (2018) di Anthony e Joe Russo e un cameo nel sequel uscito un anno dopo, Era mio figlio (The Last Full Measure), (2020) di Todd Robinson, Black Widow, (2021) di Cate Shortland.

Vita privata

Figlio di genitori divorziati, Alfred McChord Hurt e Claire Isabel McGill, sua madre morì nel 1971. Nello stesso anno sposò l'attrice Mary Beth Hurt, da cui divorzia nel 1982, un anno dopo aver instaurato una relazione con la sceneggiatrice Sandra Jennings, da cui ha avuto un figlio, Devon. La loro relazione finì nel 1984. In seguito instaurò una relazione con la sua partner Marlee Matlin sul set di Figli di un dio minore, ma la loro relazione terminò l'anno dopo, a causa degli abusi fisici di lui e per i suoi problemi di droga. Dal 1989 al 1993 è stato sposato con Heidi Henderson, da cui ha avuto due figli: Samuel (1989) e Willie (1991). Nel 1994 ha avuto un'altra figlia, Jeannie, dall'attrice Sandrine Bonnaire, conosciuta due anni prima sul set de La peste; la loro relazione è terminata nel 1997.

Filmografia

Attore

Cinema

Televisione

Doppiatore

Teatro

Premi e riconoscimenti

Premio Oscar

Tony Award

Doppiatori italiani

Nelle versioni in italiano dei suoi film, William Hurt è stato doppiato da:

  • Gino La Monica in Alice, Confidenze a uno sconosciuto, Michael, La proposta, La voce dell'amore, Il mistero del quarto piano, Do Not Disturb - Non disturbare, Frankenstein, Mr. Brooks, Prospettive di un delitto, L'incredibile Hulk, Robin Hood, Captain America: Civil War, Humans, Avengers: Infinity War, Black Widow
  • Luca Biagini in Turista per caso, Fino alla fine del mondo, Un medico, un uomo, Giochi sporchi, Un padre in prestito, Dune - Il destino dell'universo, Due cuori e una cucina, La contessa, Moby Dick, Too Big to Fail - Il crollo dei giganti, Bonnie & Clyde, La scomparsa di Eleanor Rigby, Storia d'inverno, Race - Il colore della vittoria
  • Sergio Di Stefano in Dark City, A.I. - Intelligenza Artificiale, Ipotesi di reato, Tuck Everlasting - Vivere per sempre, La guerra di Varian, The Village, Syriana, The Good Shepherd - L'ombra del potere
  • Rodolfo Bianchi in La peste, Smoke, A History of Violence, Into the Wild - Nelle terre selvagge
  • Cesare Barbetti in Figli di un dio minore, Il grande odio, Lost in Space - Perduti nello spazio
  • Renato Cortesi in Stati di allucinazione, Brivido caldo
  • Angelo Nicotra ne Il grande freddo, The King
  • Carlo Valli in Un divano a New York, The Host
  • Guido Sagliocca in Kojak
  • Dario Penne in Uno scomodo testimone
  • Carlo Marini in Gorky Park
  • Francesco Vairano ne Il bacio della donna ragno
  • Paolo Poiret in Dentro la notizia
  • Mario Cordova ne Il verdetto della paura
  • Michele Gammino in Ti amerò... fino ad ammazzarti
  • Claudio Sorrentino in Jane Eyre
  • Oliviero Corbetta in Master Spy: The Robert Hanssen Story
  • Fabrizio Temperini in Neverwas - La favola che non c'è
  • Roberto Pedicini in Damages
  • Massimo Corvo in Prove d'accusa
  • Stefano De Sando in Goliath
  • Antonio Sanna in Era mio figlio

Da doppiatore è sostituito da:

Note

  1. ^ Maria Pia Fusco, William Hurt - Divo timido e seducente, su repubblica.it, Gruppo Editoriale L’Espresso Spa, 17 febbraio 1995. URL consultato il 16 agosto 2016.
    «Hurt appare meno nevrotico di sempre, più timido che scontroso, insolitamente generoso dei suoi seducenti sorrisi da miope»

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