Repubblica Popolare di Lugansk
La Repubblica Popolare di Lugansk, in sigla RPL (in russo Луганская Народная Республика, ЛНР?, Luganskaja Narodnaja Respublika, LNR), è un'entità illegale proclamata il 28 aprile 2014[6], il cui territorio si trova all'interno dell'Oblast' di Lugansk. Le autorità separatiste hanno dichiarato, in modo unilaterale ed illegale, l'indipendenza dall'Ucraina il 12 maggio 2014, a seguito di un referendum popolare[7].
Repubblica Popolare di Lugansk | |
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Territorio a status conteso | |
Motivo del contenzioso | Dichiarazione unilaterale di indipendenza |
Situazione de facto | Conflitto in corso |
Posizione dell'ONU | Non riconosce l'indipendenza |
Posizione dell'UE | Non riconosce l'indipendenza |
Posizione della Repubblica Popolare di Lugansk | |
Dichiarazione d'indipendenza | 12 maggio 2014 |
Nome completo | Repubblica Popolare di Lugansk |
Nome ufficiale | Луганская народная республика |
Capo di Stato | Leonid Pasečnik[1] |
Capo del governo | Sergej Kozlov[2] |
Riconoscimenti internazionali | Ossezia del Sud |
Posizione dell'Ucraina | |
Sintesi della posizione | Non riconosce l'indipendenza; rivendica l'intero territorio come parte integrante dello Stato |
Nome completo | Oblast' di Luhans'k |
Nome ufficiale | Луганська область |
Informazioni generali | |
Lingua | Russo, ucraino |
Capitale/Capoluogo | Lugansk |
Area | 8352,6 km² |
Popolazione | 1.506.549[3] ab. |
Continente | Europa |
Fuso orario | UTC+3[4] |
Valuta | Rublo russo[5] |
TLD | Non assegnato |
L'Ucraina considera il territorio controllato dai separatisti come territorio temporaneamente occupato da gruppi armati illegali terroristici filorussi e da truppe della Federazione Russa[8]. L'indipendenza della Repubblica Popolare è stata riconosciuta unicamente da altri due stati a riconoscimento limitato, la Repubblica Popolare di Doneck e l'Ossezia del Sud[9].
Storia
A partire dal marzo 2014 Lugansk fu teatro di numerose azioni di protesta contro l'operato dell'ex opposizione arrivata al governo dell'Ucraina a seguito degli eventi legati all'Euromaidan. Manifestazioni con alcune migliaia di partecipanti che rifiutavano di riconoscere il nuovo potere instauratosi a Kiev e reclamavano la federalizzazione del paese si susseguirono per tutto il mese successivo. Esse portarono, il 6 aprile, all'occupazione del palazzo del Servizio di sicurezza ucraino (SBU) di Lugansk[10]. Successivamente vennero inoltrati ultimatum finalizzati alla proclamazione della Repubblica Popolare di Lugansk e all'indizione di un referendum per l'autoderminazione della regione. Il 21 aprile i separatisti elessero Valerij Bolotov "governatore popolare"[11] e il 28 aprile fu sancita la nascita della Repubblica Popolare[6]. Il giorno dopo i separatisti (circa 2000-2500 persone) occuparono il palazzo dell'Amministrazione regionale e quello della Procura[12].
Il referendum sull'autodeterminazione della Repubblica Popolare di Lugansk si tenne l'11 maggio. Secondo gli organizzatori si registrò un'affluenza del 75%, e i voti favorevoli furono il 96,2%. Nello stesso giorno un analogo referendum si svolse nella limitrofa Repubblica Popolare di Doneck. L'indomani i vertici delle due Repubbliche Popolari, sulla base dell'esito della votazione, proclamarono l'indipendenza dall'Ucraina[7], e il 24 maggio sottoscrissero un accordo di unione nell'ambito della Federazione della Nuova Russia, progetto che sarebbe stato accantonato un anno dopo[13].
Scontri militari tra i separatisti e l'esercito ucraino si intensificarono nel corso dell'estate, fino al cessate il fuoco sancito in occasione della firma del protocollo di Minsk del 5 settembre 2014, che tuttavia fu ripetutamente violato[14][15]. Il conflitto, dopo un nuovo cessate il fuoco sottoscritto il 12 febbraio 2015 (Minsk II) e la successiva conclusione della battaglia di Debal'cevo, protrattasi fino al 18 febbraio[16], è quindi entrato in una fase di stallo[17].
Ordinamento dello stato
Suddivisioni amministrative
La Repubblica Popolare di Lugansk è suddivisa amministrativamente in città di livello repubblicano e rajon[18]. Sono attualmente sotto il controllo della RPL 11 città e 8 rajon[19].
Città/rajon | Abitanti[3] |
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Lugansk | 439.490 |
Alčevsk | 108.294 |
Antracit | 75.983 |
Brjanka | 52.353 |
Kirovsk | 32.930 |
Krasnodon | 101.344 |
Krasnyj Luč | 121.040 |
Pervomajsk | 37.917 |
Roven'ki | 82.128 |
Sverdlovsk | 96.763 |
Stachanov | 90.244 |
Antracitovskij rajon | 30.535 |
Krasnodonskij rajon | 28.926 |
Lutuginskij rajon | 66.085 |
Pereval'skij rajon | 68.929 |
Popasnjanskij rajon[20] | 5.999 |
Sverdlovskij rajon | 11.328 |
Slavjanoserbskij rajon | 53.444 |
Stanično-Luganskij rajon[20] | 2.817 |
Totale | 1.506.549 |
Istituzioni
Secondo la Costituzione Temporanea adottata il 18 maggio 2014, la Repubblica Popolare di Lugansk è uno stato unitario democratico, di diritto e sociale. La forma di governo è il semipresidenzialismo. Il potere legislativo è affidato al Consiglio del Popolo, composto da 50 deputati, mentre il potere esecutivo è affidato al Capo dello Stato e al Consiglio dei Ministri. Il Capo dello Stato, eletto dal popolo, nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di quest'ultimo, i ministri[18].
Il primo Capo dello Stato della LNR è stato Valerij Bolotov, eletto dal Consiglio di Stato, temporaneamente facente funzioni legislative, il 18 maggio 2014[21]. Dopo le dimissioni di Bolotov (14 agosto 2014), ha esercitato le funzioni di Capo di Stato Igor' Plotnickij[22], confermato nel ruolo dalle elezioni generali del 2 novembre 2014, durante le quali è stato eletto anche il Consiglio del Popolo[23].
Il primo governo, guidato da Vasilij Nikitin[21], è rimasto in carica dal 18 maggio al 4 luglio 2014, quando è stato sciolto dal Capo dello Stato. Alla Presidenza del Consiglio è successivamente stato chiamato Marat Baširov[24], mentre il 26 agosto 2014 è stato formato un nuovo gabinetto, presieduto da Gennadij Cypkalov[25]. Quest'ultimo è stato sostituito il 25 dicembre 2015 da un governo guidato da Sergej Kozlov[2].
Note
- ^ (RU) Separatist Leader In Ukraine's Luhansk Resigns Amid Power Struggle. RadioFreeEurope, 24 novembre 2017.
- ^ a b (RU) Правительство ЛНР возглавил Сергей Козлов. Vesti, 26 dicembre 2015.
- ^ a b c (RU) Čislennost' naselenija Archiviato l'11 dicembre 2015 in Internet Archive.. Goskom Statistiki LNR, 1º novembre 2015.
- ^ (RU) LNR perechodit na moskovskoe vremja Archiviato l'8 dicembre 2015 in Internet Archive., Krym 24, 24 ottobre 2014.
- ^ (RU) LNR perešla na rasčety v rossijskich rubljach. Lenta.ru, 1º settembre 2015.
- ^ a b (RU) V Luganske ob''javlena narodnaja respublika. Lenta.ru, 28 aprile 2014.
- ^ a b (RU) Luganskaja oblast' ob''javila o vychode iz sostava Ukrainy. Vesti-ukr.com, 12 maggio 2014.
- ^ (UK) Postanova Verchovnoï Rady Ukrainy del 17 marzo 2015.
- ^ (RU) Južnaja Osetia priznala nezavisimost' LNR. Lenta.ru, 17 giugno 2014.
- ^ (RU) Zachvatčiki zdanija SBU v Luganske vydvinuli trebovanija. Fraza.ua, 8 aprile 2014.
- ^ (RU) V Luganske vybrali "narodnogo gubernatora". Vesti-ukr.com, 21 aprile 2014.
- ^ (RU) V Luganske bez boja zachvatili prokuraturu. Vesti-ukr.com, 29 aprile 2014.
- ^ (RU) Vladimir Dergačev, Dmitrij Kirillov, Proekt «Novorossija» zakryt. Gazeta.ru, 20 maggio 2015.
- ^ (EN) Michael Birnbaum, Anthony Faiola, Ukraine’s fragile cease-fire is in trouble, as shelling occurs near Mariupol. The Washington Post, 6 settembre 2014.
- ^ (RU) OON podtverdilo fakty narušenija režima prekraščenija ognja na Donbasse. Dni24.com, 26 ottobre 2014.
- ^ (EN) Ukraine troops retreat from key town of Debaltseve. BBC, 18 febbraio 2015
- ^ (EN) Situation in Donbass may develop into frozen conflict. TASS, 12 settembre 2015.
- ^ a b (RU) Vremennyj ochovnoj zakon (Konstitucija) Luganskoj Narodnoj Respubliki. Narodnyj Sovet LNR.
- ^ (RU) Obščaja informacija Archiviato il 6 gennaio 2016 in Internet Archive.. Oficial'nyj sait Glavy LNR.
- ^ a b Rajon sotto il controllo della RPL solo in minima parte. Cfr. (RU) Obščaja informacija Archiviato il 6 gennaio 2016 in Internet Archive.. Oficial'nyj sait Glavy LNR.
- ^ a b (EN) Self-proclaimed Lugansk People's Republic elects head, passes constitution. Russia Today, 19 maggio 2014.
- ^ (RU) Bolotova vo glave LNR zamenit Plotnickij. Svobodnaja Pressa, 14 agosto 2014.
- ^ Правительство ЛНР возглавил Сергей Козлов. Vesti, 26 dicembre 2015.
- ^ (RU) Luganskaja narodnaja respublika utverdila sostav soveta ministrov. Vzgljad, 8 luglio 2014.
- ^ (RU) Prem'er-ministrom LNR naznačen Gennadij Cyplakov. Rusvesna.su, 25 novembre 2014.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Repubblica Popolare di Lugansk
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Repubblica Popolare di Lugansk
Collegamenti esterni
- (RU) Oficial'nyj sait Glavy Luganskoj Narodnoj Respubliki, su glava-lnr.su. URL consultato il 15 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2015).