Ducato di Amalfi: differenze tra le versioni

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=== Rapporti con Pisa ===
Amalfi, già dalla metà del [[XII secolo]], aveva perso del tutto la propria autonomia politica, anche se continuava i propri scambi commerciali godendo di un'ampia (almeno in questo periodo) autonomia amministrativa.
 
<br>Sotto la protezione del [[Normanni|normanno]] Guglielmo, terzo Duca di Puglia, gli amministratori di Amalfi raggiunsero, nell'ottobre [[1126]], un proficuo accordo commerciale con [[Repubblica di Pisa|Pisa]] per collaborare nella tutela dei comuni interessi nel Tirreno. Questo accordo era frutto di un'amicizia con la Repubblica toscana che durava ormai da decenni. Amalfi, però, non disponeva di un esercito proprio che proteggesse gli interessi dei commercianti amalfitani. Ecco perché non vediamo le navi di Amalfi molto spesso impegnate in azioni militari contro altre Repubbliche Marinare.
 
Infatti, fu proprio l'esercito di Pisa a rompere l'accordo con Amalfi e attaccare la città costiera il 4 agosto [[1135]] nel contesto della guerra che vedeva impegnati il pontefice [[Innocenzo II]] e il nuovo imperatore [[Lotario II di Supplimburgo|Lotario II]] (e con loro le Repubbliche di [[Repubblica di Genova|Genova]] e di Pisa) contro il normanno [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II d'Altavilla]] che controllava il territorio di Amalfi. Quella guerra si concluse in favore di Ruggero II che vide riconosciuti i propri diritti sui territori dell'Italia meridionale. Amalfi perse anche la sua autonomia politica.