Aladdin (film 1992): differenze tra le versioni

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== Tematiche ==
{{Citazione|La storia originale era una specie di vincita alla lotteria. Quando iniziammo a lavorarci, alla fine degli anni ottanta, sembrava quasi un film sull'avidità di potere tipo ''[[Wall Street (film)|Wall Street]]''. (...) Come se poter avere tutto quello che si desidera sia la cosa più bella del mondo e vedersi togliere questa possibilità sia la cosa più brutta. Non volevamo che questo fosse il messaggio del film.|Ron Clements<ref name="making"/>}}
I produttori pensavano che il messaggio originale della storia non fosse appropriato per il film e decisero di dargli "una spintarella" facendo sembrare i desideri una cosa bellissima che potrebbe diventare però un serio problema<ref name="making" />. Altro grande tema è riferito al non sembrare ciò che non si è: sia Aladdin che Jasmine fingono di essere persone che non sono finendo nei guai<ref name="popup" /> o il Principe Alì fallisce nell'impressionare Jasmine in quanto essa è l'unica persona a riconoscerlo come Aladdin.<ref>{{Cita libro|titolo=[[Disney A to Z: The Official Encyclopedia]]|autore=[[Dave Smith (archivist)|Smith, Dave]]|editore=Disney Editions|data=15 agosto 1996|ISBN=0-7868-6223-8}}</ref>. È presente anche la tematica dell'"imprigionamento", situazione comune a molti dei personaggi - Aladdin e Jasmine sono infelici della loro vita, il Genio è vincolato alla sua lampada e Jafar al Sultano; questa situazione è rappresentata visivamente da muri, sbarre e dalle prigioni nel palazzo di Agrabah oltre che dalla scena in cui Jasmine libera degli uccelli chiusi in gabbia.<ref name="popup" />. Al riguardo, è interessante notare sia la somiglianza che il contrasto tra il protagonista e l'antagonista: sia Aladdin che Jafar sono insoddisfatti della loro vita, vorrebbero di più e usano la lampada per riuscire ad essere più di quello che sono, fondamentalmente percorrono la stessa strada con la differenza che Jafar mostra apertamente un carattere egoista e divorato dall'ambizione e dalla sete di potere. Tuttavia, il fatto che Aladdin, prima che la lampada venisse rubata, si rifiutasse di mantenere la promessa di liberare il Genio, lascia intendere che col tempo perfino lui avrebbe potuto essere sopraffatto dall'ambizione e diventare come Jafar (e questo sembra capirlo lo stesso Aladdin che sceglie di rifiutare di tornare ad essere un principe alla fine). Jasmine è inoltre descritta come una [[Principesse Disney|principessa Disney]] differente da quelle classiche per la sua ribellione alla vita reale e alla scala sociale<ref>{{Cita libro|url=http://books.google.com.br/books?id=AKd6mZSGsVUC&pg=PA276&lpg=PA276|titolo=The Arabian Nights reader|nome=Ulrich|cognome=Marzolph|editore=Wayne State University Press|anno=2006|isbn=0-8143-3259-5}}</ref> cercando di trovare la sua strada al contrario delle principesse che cercano solo di essere salvate<ref name="making" />.
 
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