Diocesi di Trieste: differenze tra le versioni

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Storia: Informazioni sul successore di Karlin dopo l'occupazione italiana, Angelo Bartlomasi, che era già vescovo castrense d'Italia, carica che mantenne anche da vescovo di Trieste
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|suffraganeadi = [[arcidiocesi di Gorizia]]
|regione = [[Regione ecclesiastica Triveneto|Triveneto]]
|battezzati = 217.585{{formatnum:213250}}
|popolazione = 241.900{{formatnum:237000}}
|proporzione = 8990,90
|sacerdotisecolari = 126102
|sacerdotiregolari = 4941
|sacerdoti = 175143
|battezzatipersacerdote = 1.243{{formatnum:1491}}
|diaconi = 1516
|religiosi = 5546
|religiose = 11087
|vicariati = 8
|parrocchie = 60
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|indirizzo = Via Cavana 16, 34124 Trieste, Italia
|cattedrale = [[Cattedrale di San Giusto (Trieste)|San Giusto]]
|patroni = [[Giusto di Trieste|Sansan Giusto]]
|sito = www.diocesi.trieste.it
|anno = 20212023
}}
[[File:Chiesa di Santa Maria Maggiore - panoramio.jpg|thumb|upright=1.22|Il santuario di Santa Maria Maggiore a Trieste]]
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[[File:DOLINA-VEDUTA SULLA PIEVE DI SANT'ULDERCIO , COPYRIGHT 2020, Central European Institute "J.Pangerc".jpg|thumb|upright=1.22|L'antica [[Chiesa di Sant'Ulderico (San Dorligo della Valle)|chiesa di Sant'Ulderico]] della Pieve vescovile di [[San Dorligo della Valle]].]]
 
La '''diocesi di Trieste''' ({{latino|Dioecesis Tergestina}}) è una sede della [[Chiesa cattolica in Italia]] [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Gorizia]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Triveneto]]. Nel [[20202022]] contava 217.585{{formatnum:213250}} battezzati su 241.900{{formatnum:237000}} abitanti. È retta dal [[vescovo]] [[Enrico Trevisi]].
 
==Territorio==
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Nel [[1784]] la diocesi di Trieste subì numerose cessioni territoriali allo scopo di farne coincidere il territorio con i confini politici. Porzioni del territorio diocesano triestino passarono alle [[diocesi di Cittanova]], di [[Diocesi di Capodistria|Capodistria]], di [[diocesi di Parenzo e Pola|Parenzo]] e di [[arcidiocesi di Lubiana|Lubiana]]; d'altro canto incorporò porzioni dell'[[Istria]] che appartenevano alle diocesi di Parenzo e Pola e la gola di Prosecco, che apparteneva all'[[arcidiocesi di Gorizia]].
 
L'8 marzo [[1788]] la diocesi fu soppressa in virtù della [[bolla pontificia|bolla]] ''Super specula'' di [[papa Pio VI]] ed il suo territorio incorporato in quello di [[Diocesi di Gradisca|Gradisca]], eretta il 19 agosto dello stesso anno. Tuttavia, dopo soli tre anni, il 12 settembre [[1791]] fu ripristinata con la bolla ''Ad supremum'' del medesimo pontefice e resa suffraganea dell'[[arcidiocesi di Lubiana]]; la [[diocesi di Pedena]], anch'essa soppressa nel [[1788]], rimase incorporata nel territorio triestino. Il 19 agosto [[1807]] divenne [[immediatamente soggetta]] alla [[Santa Sede]].
 
Il 30 giugno [[1828]] in virtù della bolla ''[[Locum beati Petri]]'' di [[papa Leone XII]] le diocesi di Trieste e di Capodistria furono unite ''[[aeque principaliter]]''; contestualmente fu soppressa la [[diocesi di Cittanova]] ed incorporata in quella di Trieste, che acquisì anche 11 parrocchie appartenute alla [[Diocesi di Parenzo e Pola|diocesi di Parenzo]] e 1 alla diocesi di Gorizia ([[Prosecco (Trieste)|Prosecco]]). Due anni dopo, il 27 luglio [[1830]], divenne nuovamente suffraganea dell'arcidiocesi di Gorizia per effetto della bolla ''Insuper eminenti Apostolicae dignitatis'' di [[papa Pio VIII]].
 
Dal [[1867]] fino al collasso dell'[[impero austro-ungarico]] i vescovi di Trieste sedettero come membri della [[Camera dei signori d'Austria]], il ''senato'' imperiale.
 
Nel [[1919]] il vescovo [[Andrej Karlin]], sloveno, si dimise a seguito di un'aggressione da parte di un gruppo di [[irredentismo|irredentisti]]. Nello stesso anno sulla cattedra triestina siederà un vescovo italiano, [[Angelo Bartolomasi]] (dal 1915 [[ordinariato militare per l'Italia|vescovo castrense d'Italia]], tenne entrambe le giurisdizioni fino al 1922) dopo quasi novant'anni di episcopati sloveni, tedeschi e croati.
 
Il 25 aprile [[1925]] cedette una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della [[Arcidiocesi di Fiume|diocesi di Fiume]]; un'altra porzione di territorio fu ceduta a Fiume nel [[1934]]. In compenso, il 20 febbraio [[1932]] in seguito alla bolla ''Quo Christi fideles'' di [[papa Pio XI]] incorporò il decanato di [[Postumia (città)|Postumia]], che era appartenuto alla [[arcidiocesi di Lubiana|diocesi di Lubiana]].
 
Il vescovo [[Luigi Fogar]], per la sua opposizione al [[regime fascista]], dovette dare le dimissioni nel [[1936]].
 
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], a seguito del [[Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate|trattato di pace]] del 10 febbraio [[1947]], una larga parte del territorio diocesano si venne a trovare in territorio [[Jugoslavia|jugoslavo]]; furonole perciòzone erettein dueterritorio separatesloveno amministrazionie apostolichein perterritorio lacroato zonafurono inperciò territorioaffidate slovenoa edue peramministratori quellaapostolici in''ad territorionutum croatoSanctae Sedis''.
 
''Nel difficile e teso clima del dopoguerra il vescovo [http[Antonio Santin]] subì una violenta aggressione a [[Capodistria]] nel giugno del 1947;<ref>{{Cita web|url=https://www.arcipelagoadriatico.it/il-vescovo-santin-aggredito-a-capodistria-fu-il-simbolo-delle-sofferenze-giuliane/ |titolo=Il Vescovo Santin aggredito a Capodistria fu il simbolo delle sofferenze giuliane]''|sito=Arcipelago Adriatico|autore=Renzo Codarin|data=17 giugno 2016|accesso=24 ottobre 2024}}</ref>; la [[Congregazione Concistoriale]] dovette intervenire ufficialmente ricordando che a norma del [[diritto canonico]] coloro che commettevano queste violenze sarebbero incorsi nella [[scomunica]].<ref>Acta{{la}} ApostolicaeSacra Congregazione Concistoriale, [https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-39-1947-ocr.pdf Dichiarazione ''Cum nuper''], SedisAAS 39 (1947), p. 273.</ref>
Nel difficile e teso clima del dopoguerra il vescovo [[Antonio Santin]] subì una violenta aggressione a [[Capodistria]] nel giugno del 1947<ref>Renzo Codarin,
''[http://arcipelagoadriatico.it/il-vescovo-santin-aggredito-a-capodistria-fu-il-simbolo-delle-sofferenze-giuliane/ Il Vescovo Santin aggredito a Capodistria fu il simbolo delle sofferenze giuliane]''</ref>; la [[Congregazione Concistoriale]] dovette intervenire ufficialmente ricordando che a norma del [[diritto canonico]] coloro che commettevano queste violenze sarebbero incorsi nella [[scomunica]].<ref>Acta Apostolicae Sedis 39 (1947), p. 273.</ref>
 
Nel [[1958]] la diocesi di Trieste si ampliò con l'acquisizione di piccole porzioni di territorio dall'[[arcidiocesi di Gorizia]].<ref>[httphttps://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-50-1958-ocr.pdf Decreto ''Excellentissimus''], AAS 50 ([[1958]]), pp. 627-629. Passò alla diocesi di Trieste il territorio di Santa Croce, nel territorio di [[Aurisina]] (comune di [[Duino-Aurisina]]), e furono ridefiniti i confini della parrocchia di [[Sgonico]], appartenente all'[[arcidiocesi di Gorizia]], con le limitrofe parrocchie nella diocesi triestina.</ref>
 
Il 17 ottobre [[1977]], due anni dopo il [[trattato di Osimo]], in forza della bolla ''Prioribus saeculi'' di [[papa Paolo VI]], le diocesi di Trieste e di Capodistria furono separate e rese autonome; contestualmente vennero introdotte delle modifiche territoriali per far coincidere i territori delle due diocesi con quelli degli Stati.
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* Brissa de Toppo † (19 aprile [[1287]] - circa [[1299]] deceduto)
* Giovanni Della Torre † ([[1299]] - circa [[1300]] deceduto)
* Rodolfo Pedrazzani † (prima del [[1302]] - [[1304]])<ref>[{{Cita web|url=https://wwwsearch.worldcat.org/it/title/rodolfo-pedrazzani-di-robecco-doglio-vescovo-di-trieste/oclc/797854052 |titolo=Rodolfo Pedrazzani di Robecco d'Oglio vescovo di Trieste (Book, 1920) [|sito=WorldCat.org&#93;<!-- Titolo generato automaticamente -->]}}</ref>
* Rodolfo Morandino de Castello Rebecco † ([[1304]] - 7 marzo [[1320]] deceduto)<ref>Eubel e Gams ammettono un solo vescovo di nome Rodolfo (Pedrezzani), già sulla cattedra triestina nel 1302 e deceduto nel 1320.</ref>
** Giusto (o Gilone) da Villalata † ([[1320]] - [[1322]]) (vescovo eletto)
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* Nicolò Coret † (28 febbraio [[1575]] - 10 luglio [[1590]] deceduto)
* Giovanni Wagenring † (22 maggio [[1592]] - [[1597]] o [[1598]] deceduto)
* [[Ursino de BertiisBertis]] † (7 agosto [[1598]] - tra 25 agosto e 1º settembre [[1620]] deceduto)
* [[Rinaldo Scarlicchio]] † (5 luglio [[1621]] - 13 novembre [[1630]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Lubiana|Lubiana]])
* [[Pompeo Coronini]] † (27 gennaio [[1631]] - 14 marzo [[1646]] deceduto)
* [[Antonio Marenzi]] † (10 settembre [[1646]] - 22 ottobre [[1662]] deceduto)
* Francesco Massimiliano Vaccano † (12 marzo [[1663]] - 15 agosto [[1672]] deceduto)
* Giacomo Ferdinando Gorizzutti † (30 gennaio [[1673]] - 20 settembre [[1691]] deceduto)
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* Luca Sartorio Delmestri von Schönberg † (26 giugno [[1724]] - 6 novembre [[1739]] deceduto)
* [[Leopold Josef Hannibal Petazzi de Castel Nuovo|Leopoldo Giuseppe Petazzi]] † (30 settembre [[1740]] - 15 dicembre [[1760]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Lubiana|Lubiana]])
* [[Antonio Herberstein]], [[Chierici regolari teatini|C.R.]] † (6 aprile [[1761]] - 2 dicembre [[1774]] deceduto)
* [[Francesco Filippo d'Inzaghi]] † (24 aprile [[1775]] - 15 dicembre [[1788]] nominato vescovo di [[Diocesi di Gradisca|Gradisca]])
** ''Sede soppressa (1788-1791)''
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** ''Sede vacante (1803-1821)''
* [[Antonio Leonardis]] † (13 agosto [[1821]] - 14 gennaio [[1830]] deceduto)
* [[Matteo Ravnikar]] † (30 settembre [[1831]] - 20 novembre [[1845]] deceduto)
* [[Bartolomeo Legat de Naklas]] † (21 dicembre [[1846]] - 12 febbraio [[1875]] deceduto)
* [[Juraj Dobrila]] † (5 luglio [[1875]] - 13 gennaio [[1882]] deceduto)
* [[Giovanni Nepomuceno Glavina]] † (3 luglio [[1882]] - [[1895]] dimesso<ref>Il 2 dicembre 1895 fu nominato [[vescovo titolare]] di [[Diocesi di Teodosiopoli di Armenia|Teodosiopoli di Armenia]].</ref>)
* Andrija[[Andrea MarijaMaria Sterk]] † (25 giugno [[1896]] - 17 settembre [[1901]] deceduto)
* [[Franz Xaver Nagl]] † (9 giugno [[1902]] - 19 gennaio [[1910]] dimesso<ref>Nominato [[vescovo titolare|arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Tiro|Tiro]].</ref>)
* [[Andrej Karlin]] † (6 febbraio [[1911]] - 15 dicembre [[1919]] dimesso<ref>Nominato vescovo titolare di [[Sede titolare di Temiscira|Temiscira]].</ref>)
Line 209 ⟶ 208:
* [[Luigi Fogar]] † (9 luglio [[1923]] - 30 ottobre [[1936]] dimesso<ref>Nominato arcivescovo titolare di [[Arcidiocesi di Patrasso|Patrasso]].</ref>)
* [[Antonio Santin]] † (16 maggio [[1938]] - 28 giugno [[1975]] ritirato)
** ''Sede vacante (1975-1977)''<ref>DuranteDal la28 giugno [[Sede1975]] vacante|vacanzaall'8 delladicembre sede[[1977]], lagiorno diocesidell'ingresso fudel amministratanuovo dallvescovo di Trieste [[Lorenzo Bellomi]], l'arcivescovo di Gorizia e Gradisca, [[Pietro Cocolin]] fu amministratore apostolico della diocesi di Trieste e delle parrocchie di Muggia e Caresana, nella diocesi di Capodistria.</ref>
* [[Lorenzo Bellomi]] † (17 ottobre [[1977]] - 23 agosto [[1996]] deceduto)
* [[Eugenio Ravignani]] † (4 gennaio [[1997]] - 4 luglio [[2009]] ritirato)
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==Persone legate alla diocesi==
*don [[Francesco Giovanni Bonifacio]]
*don [[Edoardo Marzari]]
*fra [[Placido Cortese]]
*don [[Giuseppe Gabana]]
 
==Santi e beati della diocesi==
* Beata [[Maria Teresa Ledóchowska]]
* Beato [[Francesco Giovanni Bonifacio]]
* [[San Giusto martire|San Giusto]]
* San Lazzaro martire
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==Statistiche==
La diocesi nel 20202022 su una popolazione di 241.900{{formatnum:237000}} persone contava 217.585{{formatnum:213250}} battezzati, corrispondenti all'89al 90,90% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
|-
| 1950 || 370.000{{formatnum:370000}} || 380.000{{formatnum:380000}} || 97,4 || 230 || 165 || 65 || 1.608{{formatnum:1608}} || || 90 || 510 || 59
|-
| 1970 || 300.000{{formatnum:300000}} || 310.000{{formatnum:310000}} || 96,8 || 262 || 187 || 75 || 1.145{{formatnum:1145}} || || 98 || 571 || 53
|-
| 1980 || 273.500{{formatnum:273500}} || 284.700{{formatnum:284700}} || 96,1 || 233 || 150 || 83 || 1.173{{formatnum:1173}} || || 102 || 565 || 56
|-
| 1990 || 247.500{{formatnum:247500}} || 253.346{{formatnum:253346}} || 97,7 || 213 || 137 || 76 || 1.161{{formatnum:1161}} || 4 || 90 || 331 || 60
|-
| 1999 || 219.715{{formatnum:219715}} || 237.289{{formatnum:237289}} || 92,6 || 174 || 112 || 62 || 1.262{{formatnum:1262}} || 6 || 71 || 245 || 60
|-
| 2000 || 242.000{{formatnum:242000}} || 251.500{{formatnum:251500}} || 96,2 || 184 || 119 || 65 || 1.315{{formatnum:1315}} || 7 || 76 || 245 || 60
|-
| 2001 || 217.818{{formatnum:217818}} || 236.253{{formatnum:236253}} || 92,2 || 180 || 120 || 60 || 1.210{{formatnum:1210}} || 8 || 75 || 263 || 61
|-
| 2002 || 217.818{{formatnum:217818}} || 236.253{{formatnum:236253}} || 92,2 || 159 || 110 || 49 || 1.369{{formatnum:1369}} || 10 || 63 || 186 || 61
|-
| 2003 || 217.818{{formatnum:217818}} || 236.253{{formatnum:236253}} || 92,2 || 180 || 115 || 65 || 1.210{{formatnum:1210}} || 9 || 76 || 166 || 61
|-
| 2004 || 219.000{{formatnum:219000}} || 243.903{{formatnum:243903}} || 89,8 || 166 || 106 || 60 || 1.319{{formatnum:1319}} || 10 || 66 || 182 || 60
|-
| 2010 || 221.700{{formatnum:221700}} || 241.800{{formatnum:241800}} || 91,7 || 132 || 83 || 49 || 1.679{{formatnum:1679}} || 15 || 58 || 174 || 60
|-
| 2014 || 223.300{{formatnum:223300}} || 243.400{{formatnum:243400}} || 91,7 || 151 || 94 || 57 || 1.478{{formatnum:1478}} || 17 || 63 || 139 || 59
|-
| 2017 || 230.000{{formatnum:230000}} || 241.800{{formatnum:241800}} || 95,1 || 175 || 114 || 61 || 1.314{{formatnum:1314}} || 15 || 69 || 126 || 60
|-
| 2020 || 217.585{{formatnum:217585}} || 241.900{{formatnum:241900}} || 89,9 || 175 || 126 || 49 || 1.243{{formatnum:1243}} || 15 || 55 || 110 || 60
|-
| 2022 || {{formatnum:213250}} || {{formatnum:237000}} || 90,0 || 143 || 102 || 41 || {{formatnum:1491}} || 16 || 46 || 87 || 60
|}
 
Line 268 ⟶ 270:
==Bibliografia==
*{{catholic encyclopedia|Triest-Capo d'Istria}}
*[[Francesco Lanzoni]], ''[https://www.archive.org/stream/MN5017ucmf_0#page/n903/mode/2up Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604)]'', vol. II, Faenza, 1927, pp.&nbsp; 863–865
*[[Giuseppe Cappelletti]], [http://books.google.it/books?id=HdMCAAAAQAAJ&pg=PA675 ''Le chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni''], vol. VIII, Venezia, 1851, pp.&nbsp; 675–718 e 742-744
*Pietro Kandler, [http://books.google.it/books?id=Mtw-AAAAcAAJ&pg=PA4#v=onepage&q&f=false ''Pel fausto ingresso di Monsignore Illustrissimo e Reverendissimo D. Bartolomeo Legat, vescovo di Trieste e Capodistria''], Trieste, 1847 (storia della Chiesa di Trieste, cronotassi e note biografiche dei vescovi)
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=We1EAAAAcAAJ&pg=PA1976 Bolla ''Super specula''], in ''Bullarii romani continuatio'', Tomo sextus, Pars II, Prato, 1848, pp.&nbsp; 1976–1984
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=bu1EAAAAcAAJ&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false Bolla ''Ad supremum''], in ''Bullarii romani continuatio'', Tomus sextus, Pars III, Prato, 1849, pp.&nbsp; 2366–2374
*{{la}} [https://www.archive.org/stream/iurispontificii00martgoog#page/n715/mode/1up Bolla ''Locum beati Petri''], in Raffaele de Martinis, ''Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima'', Tomo IV, Romae, 1891, p.&nbsp; 697
*{{la}} [https://www.archive.org/stream/iurispontificii03martgoog#page/n230/mode/1up Bolla ''Insuper eminenti Apostolicae dignitatis''], in Raffaele de Martinis, ''Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima'', Tomo VII, Romae, 1898, p.&nbsp; 228
*{{la}} [httphttps://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-25-1933-ocr.pdf Bolla ''Quo Christi fideles''], AAS 25 (1933), p.&nbsp; 456
*{{la}} [httphttps://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-69-1977-ocr.pdf Bolla ''Prioribus saeculi''], AAS 69 (1977), p.&nbsp; 689
*[http://triestestoria.altervista.org/vescovi.html Cronotassi] dei vescovi di Trieste
*{{cita web|http://www.istrianet.org/istria/religion/history/christians-ita.htm|La diffusione del Cristianesimo e le diocesi in Istria}}
*{{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], [[Lipsia|Leipzig]], 1931, pp.&nbsp; 319–320
*{{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [https://archive.org/details/hierarchiacathol01eubeuoft/page/477/mode/1up vol. 1], p.&nbsp; 477; [https://archive.org/details/hierarchiacathol02eubeuoft/page/247/mode/1up vol. 2], p.&nbsp; 247; [https://archive.org/details/hierarchiacathol03eube/page/310/mode/1up vol. 3], p.&nbsp; 310; [https://archive.org/details/hierarchiacathol04eubeuoft/page/330/mode/1up?view=theater vol. 4], p.&nbsp; 330; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/371/mode/1up vol. 5], p.&nbsp; 371; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/397/mode/1up vol. 6], p.&nbsp; 397
 
==Voci correlate==
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==Collegamenti esterni==
* [[Annuario pontificio]] del 20212023 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
* [https://www.diocesi.trieste.it/ Sito ufficiale] della diocesi
* {{gcatholic|trie1}}