Ducato di Amalfi: differenze tra le versioni

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|paginaBandiera =
|motto = ''Descendit ex patribus romanorum''{{cn}}
|lingua = [[lingua latina|Latino]], [[dialetto campano]], [[greco bizantino]]
|capitale principale= [[Amalfi]]
|altre capitali=
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|stato successivo = {{simbolo|Coat of Arms of the House of Hauteville (according to Agostino Inveges).svg}} [[Regno di Sicilia]]
}}
 
La '''Repubblica di Amalfi''', successivamente '''Ducato di Amalfi''', fu un antico stato governato, tra il [[IX secolo|IX]] e il [[XII secolo]], da una serie di ''duchi'' (in [[lingua latina|latino]]: ''duces''), a volte chiamati ''dogi'' analogamente alla rivaleanaloga [[Repubblica di Venezia]]. Insieme a [[Repubblica di Pisa|Pisa]], [[Repubblica di Genova|Genova]], la summenzionata Venezia e [[Repubblica di Ragusa|Ragusa]]Venezia, è una delle quattro più note [[repubbliche marinare]], piùle notecittà edmarinare italiane che nel Medioevo gestivano i commerci internazionali. Pertanto, è presente con il proprio stemma nella bandiera della [[Marina militare italiana]]. Fu la più antica e, per due secoli, la più potente fra le repubbliche marinare.
 
== Storia ==
{{Vedivedi anche|Storia di Amalfi}}
 
== Dall'egemonia di Napoli all'autonomia ==
Nell'[[839]], nelcontestualmente contesto dellaalla [[Guerre longobardo-bizantine|lotta fra Longobardi e Bizantini]], la profilo[[Impero bizantino|bizantina]] Amalfi vennefu assalita ed espugnata dal longobardo [[principe di Benevento]], [[Sicardo di Benevento|Sicardo]]. In seguito poi alla tragica morte di questi eed laalla lottaviolenta percrisi ladi successione aldel [[Ducato di Benevento|Principato di Benevento]] conseguente, gli amalfitani si ribellarono riuscendo a cacciarescacciare il presidio longobardo.
 
Il 1º settembre [[839]], Amalfi ottenevaottenne l'autonomia amministrativa, (anchesebbene se sussistevasussistesse una formale tuteladipedenza dal trono di Bisanzio tramite il [[Ducato di Napoli]]); era una libertà ''[[de facto]]''.
Agli inizi, ci fu un sistema di ''[[comites]]'' e ''[[praefecturii]]'': i ''comites'' governavano per un anno, e talvolta in due o in tre, mentre i prefetti, preposti ai ''comites'', restavano in carica più a lungo. Il prefetto Marino tentò did'istituire inaugurareun unaregime dinastiadinastico, creandodapprima nominando come suoi coreggenti i suoi stessi figli, ma il tentativo fallì col suo successore.<ref>Enciclopedia Treccani- Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 72 (2008). Voce "Mastalo". V. la pagina [http://www.treccani.it/enciclopedia/mastalo_(Dizionario-Biografico)/ MASTALO in Dizionario Biografico – Treccani]</ref>
 
Nell'849, Amalfi, facendo parte della [[Lega campana]], partecipò con la sua flotta alla [[Battaglia di Ostia]], tenutasi nell'estate, contro la flotta saracena.
 
Dopo quella vittoria inizia l'espansione del commercio amalfitano nel mare [[Mediterraneo]].
 
== Amalfi diventa ducato ==
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=== Rapporti con Pisa ===
Amalfi, già dalla metà del [[XII secolo]], aveva perso del tutto la propria autonomia politica, anche se continuava i propri scambi commerciali godendo di un'ampia (almeno in questo periodo) autonomia amministrativa.
 
<br>Sotto la protezione del [[Normanni|normanno]] Guglielmo, terzo Duca di Puglia, gli amministratori di Amalfi raggiunsero, nell'ottobre [[1126]], un proficuo accordo commerciale con [[Repubblica di Pisa|Pisa]] per collaborare nella tutela dei comuni interessi nel Tirreno. Questo accordo era frutto di un'amicizia con la Repubblica toscana che durava ormai da decenni. Amalfi, però, non disponeva di un esercito proprio che proteggesse gli interessi dei commercianti amalfitani. Ecco perché non vediamo le navi di Amalfi molto spesso impegnate in azioni militari contro altre Repubbliche Marinare.
 
Infatti, fu proprio l'esercito di Pisa a rompere l'accordo con Amalfi e attaccare la città costiera il 4 agosto [[1135]] nel contesto della guerra che vedeva impegnati il pontefice [[Innocenzo II]] e il nuovo imperatore [[Lotario II di Supplimburgo|Lotario II]] (e con loro le Repubbliche di [[Repubblica di Genova|Genova]] e di Pisa) contro il normanno [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II d'Altavilla]] che controllava il territorio di Amalfi. Quella guerra si concluse in favore di Ruggero II che vide riconosciuti i propri diritti sui territori dell'Italia meridionale. Amalfi perse anche la sua autonomia politica.
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[[File:Klenze Domplatz Amalfi.jpg|upright=1.2|thumb|Il [[duomo di Amalfi]] riprodotto su un dipinto dall'artista [[Leo von Klenze]].]]
=== Prefetti della Repubblica di Amalfi ===
Cronotassi secondo: [[Trojano Spinelli]],<ref name="play.google.com">[https://play.google.com/books/reader?id=GkymRzX72tIC&printsec=frontcover&output=reader&hl=it&pg=GBS.PA82 ''Saggio di tavola cronologica de' principi e più raguardevoli ufficiali che anno signoreggiato, e retto le Provincie, che ora compongono il Regno di Napoli, dalla seconda venuta de' Longobardi in Italia fino, che quelle Terre furono da' Normanni della Puglia conquistate''], Stamperia di Giuseppe Bisogni, [[Napoli]], [[1762]];.</ref> e [[Matteo Camera]],<ref name="ReferenceA">[https://play.google.com/books/reader?id=LJcVIp1ggxoC&printsec=frontcover&output=reader&hl=it&pg=GBS.PA424 ''Istoria della Città costiera di Amalfi in due parti divisa''], Stamperia e Cartiera del Fibreno, [[Napoli]], [[1836]].</ref>:
*[[840]]-[[841]] 1° Prefetto, [[Pietro di Amalfi|Pietro]]
*[[841]]-[[841]] 2° Prefetto, [[Sergio di Amalfi|Sergio]] (figlio di [[Costanzo di Amalfi|Costanzo]] o di Gregorio ?), (per pochi mesi)
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=== Conti (''Comites'') della Repubblica di Amalfi ===
Cronotassi secondo [[Trojano Spinelli]]<ref name="play.google.com"/> e [[Matteo Camera]]<ref name="ReferenceA"/>:
Cronotassi secondo: [[Trojano Spinelli]], [https://play.google.com/books/reader?id=GkymRzX72tIC&printsec=frontcover&output=reader&hl=it&pg=GBS.PA82 ''Saggio di tavola cronologica de' principi e più raguardevoli ufficiali che anno signoreggiato, e retto le Provincie, che ora compongono il Regno di Napoli, dalla seconda venuta de' Longobardi in Italia fino, che quelle Terre furono da' Normanni della Puglia conquistate''], Giuseppe Bisogni, [[Napoli]], [[1762]]; [[Matteo Camera]], [https://play.google.com/books/reader?id=LJcVIp1ggxoC&printsec=frontcover&output=reader&hl=it&pg=GBS.PA424 ''Istoria della Città costiera di Amalfi in due parti divisa''], Stamperia e Cartiera del Fibreno, [[Napoli]], [[1836]].
*[[841]]-[[84?]] 1º Conte, [[Urso di Amalfi|Urso]] (figlio di [[Mauro di Amalfi|Mauro]])
*[[84?]]-[[84?]] 2º Conte, [[Cunari di Amalfi|Cunari]]
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=== Duchi (''Duces'') o Dogi del Ducato di Amalfi ===
[[File:Stati presenti in Campania intorno all'anno 1000.svg|upright=1.2|thumb|Stati presenti in Campania<br />([[1000]] circa)]]
 
Cronotassi secondo l'[[Enciclopedia Treccani]]:<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni_res-fc2fc506-87ed-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Dizionario-Biografico%29/|titolo=GIOVANNI|sito=treccani.it|data=2001|accesso=22 gennaio 2024}}</ref>
*[[957]]–[[958]] [[Mastalo II di Amalfi|Mastalo II]]
*[[958]]–[[966]] [[Sergio I di Amalfi|Sergio I (II)]]
*[[966]]–[[1004]] [[Mansone I di Amalfi|Mansone I (II)]], anche [[Principi di Salerno|Principe di Salerno]] ([[981]]–[[983]])
**[[984]]–[[986]] [[Adelferio di Amalfi|Adelferio]], in opposizione a Mansone
*[[1004]]–[[1007]] [[Giovanni I di Salerno|Giovanni I (II)]], anche [[Principi di Salerno|Principe di Salerno]] ([[981]]–[[983]])
*[[1007]]–[[1028]] [[Sergio II di Amalfi|Sergio II (III)]]
*[[1028]]–[[1029]] [[Mansone II di Amalfi|Mansone II (III)]] con
**[[1028]]–[[1029]] la madre [[Maria di Capua]]
*[[1029]]–[[1034]] [[Giovanni II di Amalfi|Giovanni II (III)]]
*[[1034]]–[[1038]] [[Mansone II di Amalfi|Mansone II (III)]], ancora con Maria
*[[1038]]–[[1039]] [[Giovanni II di Amalfi|Giovanni II (III)]], ancora con Maria
*[[1039]]–[[1052]] [[Guaimario IV di Salerno|Guaimario I]], anche [[Principi di Salerno|Principe di Salerno]] ([[1027]]–[[1052]])
**[[1043]]–[[1052]] [[Mansone II di Amalfi|Mansone II (III)]], di nuovo
**[[1047]]–[[1052]] [[Guaimario di Amalfi|Guaimario II]], figlio, insieme con suo padre
*[[1052]]–[[1069]] [[Giovanni II di Amalfi|Giovanni II (III)]], di nuovo
*[[1069]]–[[1073]] [[Sergio III di Amalfi|Sergio III (IV)]]
*[[1073]]–[[1073]] [[Giovanni III di Amalfi|Giovanni III (IV)]]
 
Cronotassi secondo: [[Trojano Spinelli]], [https://play.google.com/books/reader?id=GkymRzX72tIC&printsec=frontcover&output=reader&hl=it&pg=GBS.PA82 ''Saggio di tavola cronologica de' principi e più raguardevoli ufficiali che anno signoreggiato, e retto le Provincie, che ora compongono il Regno di Napoli, dalla seconda venuta de' Longobardi in Italia fino, che quelle Terre furono da' Normanni della Puglia conquistate''], Giuseppe Bisogni, [[Napoli]], [[1762]];
[[Matteo Camera]], [https://play.google.com/books/reader?id=LJcVIp1ggxoC&printsec=frontcover&output=reader&hl=it&pg=GBS.PA424 ''Istoria della Città costiera di Amalfi in due parti divisa''], Stamperia e Cartiera del Fibreno, [[Napoli]], [[1836]].
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*[[959]]-[[963]] 7º Duca, [[Mansone II di Amalfi]] (figlio di Sergio I, nipote di N.)
*[[963]]-[[963]] 8º Duca, [[Alfeno]] (figlio di Sergio I, nipote di N.), (per 1 anno e 9 mesi)
*[[963]]-[[981]] 9º Duca, [[Mansone III di Amalfi]] (figlio di Sergio I, nipote di N.)
*[[981]]-[[1000]] 9º e 10º Duca, [[Mansone III di Amalfi]] (figlio di Sergio I, nipote di N.) & [[Giovanni I "Petrella"]] (figlio di [[Mansone III di Amalfi]], nipote di Sergio I)
*[[1000]]-[[1004]] 10º Duca, [[Giovanni I "Petrella"]] (figlio di [[Mansone III di Amalfi]], nipote di Sergio I)
*[[1004]]-[[1016]] 11º Duca, [[Sergio II di Napoli]] (figlio di [[Giovanni di Napoli]])
*[[1016]]-[[1019]] 11º e 12º Duca, [[Sergio II di Napoli]] (figlio di [[Giovanni di Napoli]]) & [[Giovanni II di NapoliAmalfi|Giovanni II]] (figlio di [[Sergio II di Napoli]], nipote di [[Giovanni di Napoli]])
*[[1019]]-[[1032]] 12º Duca, [[Giovanni II di NapoliAmalfi|Giovanni II]] (figlio di [[Sergio II di Napoli]], nipote di [[Giovanni di Napoli]])
*[[1032]]-[[1035]] 12º e 13º Duca, [[Giovanni II di Amalfi|Giovanni II]] (figlio di [[Sergio II di Napoli]], nipote di [[Giovanni di Napoli]]) & [[Sergio III di Napoli|Sergio III]] (figlio di Giovanni II, nipote di [[Sergio II di Napoli]])
*[[1035]]-[[1039]] 14º e 15º Duca, Maria (moglie di [[Sergio II di Napoli]], madre di [[Mansone III di Amalfi]]) & [[Mansone III di Amalfi]] (figlio di [[Sergio II di Napoli]], nipote di [[Giovanni di Napoli]]), (per 4 anni e 6 mesi)
*[[1039]]-[[1039]] 16º Duca, [[Giovanni II di Amalfi|Giovanni II]] (figlio di [[Sergio II di Napoli]], nipote di [[Giovanni di Napoli]])
*[[1039]]–[[1045]] [[Guaimario IV di Salerno]] ([[Guaimario III di Salerno]] e di [[Gaitelgrima di Benevento]])
*[[1007]]-[[1026]] 9º Duca, [[Sergio V]] (figlio di [[Giovanni Petrella]]), (con un breve periodo di ducato col padre)
*[[1026]]-[[1034]] 10° Duchi, [[Giovanni III]]II (figlio di [[Sergio V]]) & [[Sergio VI]] (figlio di Giovanni III)
*[[1034]]-[[1038]] 11° Duchi, [[Mansone III di Amalfi]] (fratello di Giovanni III) & [[Maria di Amalfi]] (moglie di [[Sergio V]] e madre di [[Mansone II di Amalfi]])
*[[1038]]-[[1039]] 12º Duca, [[Giovanni III]] (figlio di [[Sergio V]])
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*[[1052]]-[[1069]] 14º Duca, [[Giovanni III]] (fratello di Giovanni III)
*[[1069]]-[[1073]] 15º Duca, [[Sergio VI]] (figlio di Giovanni III), (con un breve periodo di ducato col padre)
 
Cronotassi alternativa:
*[[957]]–[[958]] [[Mastalo II di Amalfi|Mastalo II]]
*[[958]]–[[966]] [[Sergio I di Amalfi|Sergio I (II)]]
*[[966]]–[[1004]] [[Mansone I di Amalfi|Mansone I (II)]], anche [[Principi di Salerno|Principe di Salerno]] ([[981]]–[[983]])
**[[984]]–[[986]] [[Adelferio di Amalfi|Adelferio]], in opposizione a Mansone
*[[1004]]–[[1007]] [[Giovanni I di Salerno|Giovanni I (II)]], anche [[Principi di Salerno|Principe di Salerno]] ([[981]]–[[983]])
*[[1007]]–[[1028]] [[Sergio II di Amalfi|Sergio II (III)]]
*[[1028]]–[[1029]] [[Mansone II di Amalfi|Mansone II (III)]] con
**[[1028]]–[[1029]] la madre [[Maria di Capua]]
*[[1029]]–[[1034]] [[Giovanni II di Amalfi|Giovanni II (III)]]
*[[1034]]–[[1038]] [[Mansone II di Amalfi|Mansone II (III)]], ancora con Maria
*[[1038]]–[[1039]] [[Giovanni II di Amalfi|Giovanni II (III)]], ancora con Maria
*[[1039]]–[[1052]] [[Guaimario IV di Salerno|Guaimario I]], anche [[Principi di Salerno|Principe di Salerno]] ([[1027]]–[[1052]])
**[[1043]]–[[1052]] [[Mansone II di Amalfi|Mansone II (III)]], di nuovo
**[[1047]]–[[1052]] [[Guaimario di Amalfi|Guaimario II]], figlio, insieme con suo padre
*[[1052]]–[[1069]] [[Giovanni II di Amalfi|Giovanni II (III)]], di nuovo
*[[1069]]–[[1073]] [[Sergio III di Amalfi|Sergio III (IV)]]
*[[1073]]–[[1073]] [[Giovanni III di Amalfi|Giovanni III (IV)]]
 
=== Duchi (''Strategoti'') normanni del Ducato di Amalfi ===
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*[[1405]]–[[1438]] 2º Duca, [[Giordano Colonna]]
*[[1438]]–[[1459]] 3º Duca, [[Raimondo II del Balzo Orsini]], [[Principi di Salerno|Principe di Salerno]]
*[[1461]]–[[14??]] 4º Duca, [[Antonio Piccolomini d'Aragona|Antonio Maria Todeschini]] [[Piccolomini d'Aragona]]
*[[14??]]–[[1498]] 5º Duca, [[Alfonso I Piccolomini|Alfonso I Todeschini Piccolomini]]
*[[1498]]–[[15??]] 6º Duca, [[Alfonso II Piccolomini|Alfonso II Todeschini Piccolomini]]
*[[15??]]–[[1575]] 7º Duca, [[Cesare I Gonzaga]]
*[[1575]]–[[1584]] 8º Duca, [[Alfonso II Piccolomini]]
*[[1584]]–[[1632]] 9º Duca, [[Ferrante II Gonzaga]]
*[[1632]]–[[1656]] 10º Duca, [[Ottavio Piccolomini]]
*[[1656]]–[[1673]] 11º Duca, [[Enea Silvio Piccolomini (generale)|Enea Silvio Piccolomini]]
 
=== Duca di Amalfi nel Regno di Spagna ===
Il titolo di ''Duque de Amalfi'' fu ripresoricreato nel [[Regno di Spagna]] dall'inizioin deldue [[XX secolo]]circostanze:
* da [[1642]]-[[1656Filippo IV di Spagna]], nel Duca1642, per [[Ottavio Piccolomini|Octavio Piccolomini de Aragón]],; (contitolo creazioneestinto delnel titolo1656 dain parteseguito delalla resua [[Filippomorte IVsenza di Spagna]])discendenti.
* riabilitazione da parte di [[Alfonso XIII di Spagna]], nel 1902, per Fulgencio Fuster y Fontés. L'attuale duca è, dal 2004, Íñigo Seoane García.
*[[1902]]-[[1912]] 2º Duca, [[Fulgencio Fuster y Fontes]], (riabilitazione del titolo da parte del re [[Alfonso XIII di Spagna]])
*[[1912]]-[[1945]] 3º Duca, [[Antonio de Zayas y Beaumont]]
*[[1945]]-[[1959]] 4º Duca, [[Luis Moreno y Zayas]]
*[[1959]]-[[1996]] 5º Duca, [[María del Carmen Cotoner y Cotoner]]
*[[1996]]-[[2004]] 6º Duca, [[Íñigo Seoane y Cotoner]]
*[[2004]]-oggi 7º Duca, [[Íñigo Seoane García]]
 
== Gli organi di governo ==
=== Il duca o doge ===
All'inizio dell'anno civile, il 1º settembre, avveniva l'elezione dei Duchi, da cui venne retta la Repubblica di Amalfi e nello stesso giorno il Duca aveva la facoltà di promulgare leggi e decreti con la formula ''per hoc nostrum preceptum''.
La Repubblica di Amalfi, costituitasi nell'839, venne dapprima retta da conti (''comites'') eletti annualmente il 1º settembre e poi, a partire dal 957, da duchi (''duces''), che associarono al potere il figlio primogenito, trasformando la repubblica in un ducato ereditario; infine, dopo la conquista normanna (1131) da magistrati di nomina regia (strategoti).
 
L'investitura del Duca aveva luogo nell'atrio della chiesa palatina di San Salvatore de Birecto di Atrani con la consegna della clamide e del berretto, simbolo del potere ducale. Nel cortile del San Salvatore avveniva anche, nel periodo preducale, l'investitura dei ''comites'' e successivamente, in età angioina, si riunivano i Parlamenti costituiti dal 1266 dai sindaci delle città costiere annualmente eletti. L'investitura era proclamata dall'Arcivescovo di Amalfi.
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=== Tavole amalfitane ===
{{Vedivedi anche|Tavole amalfitane}}
 
medievaleLe (delTavole Xamalfitane erano un codice marittimo, redatto ad Amalfi attorno all'XI secolo). eSi unatratta del più antico statuto marittimo italiano, adoperato in volgaretutta (probabilmentel'area del XIIImar Mediterraneo fino al XVI secolo);. inIn esse sono delineati i diritti e i doveri dell'equipaggio di una imbarcazione, si affronta il problema dell'assistenza dei marinai infortunati o ammalati e quello di come agire in situazioni di emergenza, come gli assalti di pirati; si affrontano inoltre le questioni relative ai noli e si stabiliscono i diritti e i doveri degli armatori. Il successo e la diffusione delle Tavole Amalfitane sono dovuti al loro equilibrio e alla loro capacità di prevenire le frodi e rendere difficili le interpretazioni capziose<ref>[https://web.archive.org/web/20071217094506/http://www.librerianeapolis.it/pages/Schede/Tabula_de_Amalpha.html Introduzione ad una recente edizione delle Tavole Amalfitane]</ref>. Il testo delle Tavole è giunto sino ai giorni nostri tramite copie manoscritte. Nel 1929 il governo italiano comprò dall'Austria una di queste copie (in passato di proprietà del doge veneziano Marco Foscarini), per poi consegnarla ad Amalfi; il documento è tuttora conservato nel museo civico all'interno del palazzo comunale della città.
Il testo delle Tavole è giunto sino ai giorni nostri tramite copie manoscritte. Nel 1929 il governo italiano comprò dall'Austria una di queste copie (in passato di proprietà del doge veneziano Marco Foscarini), per poi consegnarla ad Amalfi; il documento è tuttora conservato nel museo civico all'interno del palazzo comunale della città.
 
== La moneta: il tarì di Amalfi ==
{{Coin image box 1 double
| header = Tarì amalfitano (c.a. 1000-1220).
| hbkg = #abcdef
| image = File:noImportante scoperta del famoso tarèno di Amalfi p image12.svgjpg
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| caption_right =
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== Le rotte commerciali ==
[[File:Arsenale medievale di Amalfi.jpg|thumb|upright=1.4|destra|Interno dell'[[Arsenale della Repubblica (Amalfi)|arsenale di Amalfi]] (XI secolo), il cantiere navale dell’Antica Repubblica, ora sede dell'omonimo museo]]
 
In meno di due secoli il Ducato di Amalfi diviene la maggiore potenza commerciale e militare dell'alto Tirreno, ed Amalfi «la più prospera, nobile ed illustre città della Longobardia» come ebbe a dire il viaggiatore arabo [[Ibn Hawqal]] nel 977, importantissimo centro cosmopolita ove secondo [[Guglielmo di Puglia]] (fine [[XI secolo|XI sec.]]) «… abitavano i migliori navigatori del tempo ed in cui giungevano mercanti provenienti da tutte le parti del mondo allora conosciuto…». Alla base delle sue fortune il legname di cui all'epoca erano ricchissime le [[Monti Lattari|montagne costiere]].
 
Materia prima per la costruzione dei mercantili, il legname a un tempo costituiva preziosissima merce di scambio con i paesi arabi e africani. Le navi amalfitane cariche di legna partivano alla volta dell'Africa Settentrionale ove scambiavano la loro merce con l'oro proveniente dalle miniere poste nel cuore dell'Africa. Poi sulle coste siriaco-palestinesi e dell'Asia Minore cambiavano l'oro con pietre preziose, [[avorio]], manufatti di oreficeria, [[spezie]], sete e stoffe preziose che poi riportavano in patria e a Roma, [[Ravenna]], [[Pavia]] e nelle maggiori città italiane.
 
Amalfi fonda colonie e centri di rappresentanza ad [[Alessandria d'Egitto]], a [[Tunisi]], a [[Cipro]], a [[Bisanzio]], perfino in India. SulA [[monteStato Monastico Autonomo del Monte Athos|Monte Athos]] in Grecia fonda un monastero, a [[Gerusalemme]] un grandioso ospedale capace di oltre 1000 posti letto, retto dai frati Ospedalieri di San Giovanni, oggi noto come [[Ordine dei Cavalieri di Malta]]<ref>(A cura di) Antonella Grignola - Le repubbliche marinare - Amalfi, Genova, Pisa, Venezia, Colognola ai Colli (VR), Giunti Editore, 1999.</ref>.
 
== Le produzioni tipiche ==
La principale risorsa del ducato era il legname. Produzioni di rilievo erano, come oggi, la [[Carta di Amalfi]] e il [[Limone Costa d'Amalfi]].
 
| [[File:Espansione di Amalfi.png|thumb|upright=3.2|Espansione di Amalfi al momento del suo apogeo]]
{| align=center
| [[File:Espansione di Amalfi.png|thumb|upright=3.2|Espansione di Amalfi al momento del suo apogeo]]
|}
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* [[Ferdinand Chalandon]], ''Histoire de la domination normande en Italie et en Sicile'', Parigi 1907. Ed. it: ''Storia della dominazione normanna in Italia ed in Sicilia'', trad. di Alberto Tamburrini, Cassino 2008. ISBN 978-88-86810-38-8
* Jules Gay, ''L'Italie méridionale et l'empire Byzantin: Livre II''. Burt Franklin: New York, 1904. Antonio Pirozzi
* Patricia Skinner, ''Family Power in Southern Italy: The Duchy of Gaeta and its Neighbours, 850-1139''. Cambridge University Press: 1995.
* Thierry Stasser, ''Où sont les femmes?'', in "[[Prosopon]]: The Journal of Prosopography", 2006.
* Mario Del Treppo e Alfonso Leone, Amalfi medioevale, Giannini, Napoli 1977.
* Vera von Falkenhausen, Il Ducato di Amalfi, in AA.VV., Il Mezzogiorno dai Bizantini a Federico II, vol. III della Storia d'Italia diretta da Giuseppe Galasso, UTET, Torino 1983, pp.&nbsp;339–346.