Cesana Brianza: differenze tra le versioni

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{{S|centri abitati della provincia di Lecco}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Cesana Brianza
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|Divisione amm grado 1=Lombardia
|Divisione amm grado 2=Lecco
|Amministratore locale=EugenioLuisa Alfonso GalliAiroldi<!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Partito=[[listaLista civicaCivica]]
|Data elezione=16/05/2011 <!3-10-DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->2021
|Data istituzione=
|Latitudine gradi=
|Latitudine minuti=
|Latitudine secondi=
|Latitudine NS=
|Longitudine gradi=
|Longitudine minuti=
|Longitudine secondi=
|Longitudine EW=
|Altitudine=
|Abitanti=2393
|Superficie=3.7
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2019&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
|Note superficie=
|Aggiornamento abitanti=31-12-2019
|Abitanti=2406
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/pop2014/index.html Dato ISTAT]
|Aggiornamento abitanti=11-01-2014
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=[[Annone di Brianza]], [[Bosisio Parini]], [[Canzo]] (CO), [[Civate]], [[Eupilio]] (CO), [[Pusiano]] (CO), [[Suello]]
|Zona sismica=3
|Prefisso=[[031 (prefisso)|031]]
|Gradi giorno = 2496
|Targa=LC
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=cesanesi
|Patrono=santi [[Fermo e Rustico]]
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}}
 
'''Cesana Brianza''' (''CesanaSan BriànsaFermo'' in [[dialetto brianzolo]]''<ref name=":06">{{cita|Borghese|p.170}}.</ref>'' e semplicemente '''Cesana''' fino al [[1863]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 2.406{{formatnum:2393}} abitanti della [[provincia di Lecco]], in [[Lombardia]].
 
È posto ai piedi del monte [[Cornizzolo]] nei pressi del [[lago di Pusiano]]. Fa parte della [[Comunità Montanamontana Lario Orientale - Valle San Martino]]. Tra i monumenti da ricordare la Chiesachiesa di San Fermo.
 
== Geografia fisica ==
Nell'[[Odi (Parini)|ode]] ''La salubrità dell'aria'' (1759), [[Giuseppe Parini]] canta:
 
«''Oh beato terreno<br/> Del vago Eupili mio,<br/> Ecco al fin nel tuo seno<br/> M'accogli; e del natio<br/> Aere mi circondi;<br/> E il petto avido inondi.''
 
''Già nel polmon capace<br/> Urta sè stesso e scende<br/> Quest'etere vivace,<br/> Che gli egri spiriti accende,<br/> E le forze rintegra,<br/> E l'animo rallegra.''
 
''Però ch'austro scortese<br/> Qui suoi vapor non mena:<br/> E guarda il bel paese<br/> Alta di monti schiena,<br/> Cui sormontar non vale<br/> Borea con rigid'ale.''
 
''…''<ref>{{Cita web|url=https://it.m.wikisource.org/wiki/Odi_(Parini)/La_salubrit%C3%A0_dell%27aria|titolo= La salubrità dell'aria |cognome=Parini|nome=Giuseppe}}</ref>»
 
Il chiaro legame del Parini con il comune di Cesana Brianza è descritto nel momento in cui si fa affermazione al Bel paese (Cesana Brianza appunto), da lui vagheggiato e contemplato dalla finestra della sua casa di [[Bosisio Parini]].<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Tarcisio Valsecchi|titolo=San Fermo alla montagna, le memorie di Cesana Brianza}}</ref>
 
== Territorio ==
Il territorio comunale di Cesana Brianza si estende tra i laghi di [[Pusiano]] e di [[Annone di Brianza|Annone]] ed è posto sul versante meridionale del [[Cornizzolo|Monte Cornizzolo]] ("Cornizzola" o "Corniscioeula"), una delle numerose montagne appartenenti al [[Triangolo Lariano]] e geologicamente alle [[Alpi meridionali]]. Il territorio comunale è il risultato di continue trasformazioni geologiche. Difatti, il terreno non è ugualmente fertile e uniforme: tratti di terra di origine marina si affiancano ad altri di origine continentale e ad altri di origine glaciale o morenica.<ref name=":0" />
 
L'agro cesanese presenta un terreno povero e permeabile reso fertile dalle continue opere di bonifica dell'uomo e perciò ormai produttivo di qualsiasi coltura. Fino a pochi decenni fa, il taglio del fieno, l'allevamento del bestiame, la coltivazione della vite e del gelso e, in scarsa misura, la raccolta dei cereali costituivano le risorse prevalenti del Comune, dimostrando la realtà agricola di Cesana Brianza. Oggi, invece, la massima produttività deriva dal settore dell'industria, mentre le colture agricole del gelso e della vite sono quasi interamente sparite, per questo la proprietà fondiaria estremamente frazionata serve ormai soltanto a garantire un po' di verde.<ref>{{Cita libro|autore=Amato Amati|titolo="Dizionario Corografico d'Italia"|anno=1875|url=https://archive.org/details/dizionariocorog00amatgoog}}</ref>
 
Particolarmente noto è il Parco Comunale "Roccolo" di Cesana Brianza, posto in una posizione collinare con una splendida vista sul [[lago di Pusiano]].
 
== Origini del nome ==
Il toponimo Cesana deriva da ''Caesiana rura'' (oppure ''Caesiana Villa'', ''domus'', ''turris'', ''colonia''). Si può ritenere, dunque, che l'origine del nome deriverebbe da un aggettivo latino ottenuto dall'applicazione del suffisso -ianus, -iana al nome gentilizio romano ''Caesius'', appunto Caesiana. Il toponimo Cesana è molto diffuso in tutta Italia (Cesana Torinese, Cesana frazione di Varese Ligure, Cesana presso Feltre, ma anche Cisano Bergamasco, ecc).<ref name=":0" />
 
In tutti questi casi, i nomi di località derivano da diversi possedimenti di famiglie della gente "Caesia", molto numerosa e potente soprattutto in epoca imperiale.<ref>{{Cita libro|autore=Fornoni Elia|titolo= Condizioni fisiche e topografiche dell'antico territorio Bergomense }}</ref>
 
Il comune cambiò nome dal 1927 al 1955 quando venne accorpato al confinante comune di [[Suello]], dando vita così al comune di [[Cesello Brianza]].<ref name=":1" />
 
== Storia ==
La storia di Cesana Brianza ha origini antiche risalenti all'[[Civiltà romana|antica Roma]]. Una prima documentazione di questo luogo risale alla celebre e antica [[Tabula Peutingeriana]]. Difatti, lo sviluppo della rete stradale agevolò il processo di romanizzazione della [[Pianura Padana]], e proprio sul percorso di un'antica strada di epoca romana sorse il villaggio di Cesana.<ref name=":0" /> Questa via di comunicazione collegava le grandi strade della Venezia con la cosiddetta "Via del Reno", la quale portava fino in [[Germania]] nella regione dell'[[Alto Reno]] e dell'[[Alto Danubio]] passando per [[Como]], per [[Chiavenna]], per il [[passo dello Spluga]] e infine per [[Coira]].<ref>{{Cita libro|autore=Passerini Alfredo|titolo="Il territorio Insubre in età romana"}}</ref>
Dal 1927 al 1955 il Comune di Cesana Brianza fu accorpato con [[Suello]], dando vita al Comune di [[Cesello Brianza]]<ref>http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=17190 Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche</ref> allora appartenente alla [[provincia di Como]]. Il provvedimento replicò un analogo decreto emesso da [[Napoleone]] nel [[1809]] e in vigore fino al [[1816]].
 
Cesana, in [[Regno longobardo|età longobarda]], da semplice e comune postazione militare divenne un vero e proprio "castrum" o castello, dotata di torre di guardia e altri annessi edifici di difesa.<ref name=":0" />
== Società ==
 
Durante le dispute tra [[Como]] e [[Milano]], nel 1162 il paese vide la distruzione delle proprie mura difensive da parte dei milanesi.''<ref name=":06" />'' In quel periodo, il territorio costituiva un feudo concesso da [[Federico Barbarossa]] all'abate di [[Abbazia di San Pietro al Monte|San Pietro al Monte]].''<ref name=":06" />''
 
Durante il [[Ducato di Milano]], il territorio fu infeudato dapprima ai [[Dal Verme]], poi ai [[Fregoso]] e infine agli [[Sfondrati]]''<ref name=":06" />'' (di origine cremonese), durante la dominazione spagnola.<ref name=":0" />
 
Da un punto di vista ecclesiastico, il paese fu per molti secoli compreso nella [[Pieve di Incino|pieve d'Incino]].''<ref name=":06" />''
 
Dal 1927 al 1955 il comune di Cesana Brianza fu accorpato con [[Suello]], dando vita al comune di [[Cesello Brianza]]<ref name=":1">http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=17190 Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche</ref> allora appartenente alla [[provincia di Como]]. Il provvedimento replicò un analogo decreto emesso da [[Napoleone]] nel 1809 e in vigore fino al 1816.
 
=== Simboli ===
Lo [[stemma]] di Cesana Brianza, adottato nel febbraio 1895 su progetto dell'editore [[Antonio Vallardi Editore|Vallardi]] e ufficialmente concesso con decreto del presidente della Repubblica del 27 febbraio 2009<ref>{{Cita web|url=https://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2009/comuni/cesana_brianza.html|titolo=Cesana Brianza (Lecco) D.P.R. 27.02.2009 concessione di stemma e gonfalone|accesso=2022-01-30}}</ref>, descrive le origini romane e le tradizioni medioevali di questo paese:
{{citazione|d'argento, all'acquedotto romano di sei arcate, di rosso, murato di nero, uscente dai [[Fianco (araldica)|fianchi]], fondato sulla [[Campagna (araldica)|campagna]], di verde, sormontato dal [[Biscione (araldica)|biscione]] visconteo, di azzurro, coronato d'oro, ingollante il putto con le braccia aperte, di carnagione, capelluto di nero. Ornamenti esteriori da Comune.}}
 
La presenza del [[biscione visconteo]], probabilmente, allude al fatto che a Cesana l'arcivescovo Visconti aveva istituito il seminario di San Fermo, poi soppresso nel 1596 dal cardinal [[Borromeo]].<ref name=":0" />
Il gonfalone municipale è costituito da un drappo di azzurro.
 
=== Antichissime casate gentilizie di Cesana ===
* I [[Cattaneo (famiglia)|Cattaneo]]: famiglia di antica nobiltà, in particolare a Cesana i Cattaneo furono i [[Capitaneo|Capitanei]] o [[Valvassore|Valvassori]] al servizio di Federico I il [[Federico Barbarossa|Barbarossa]] e dell'Abate di Civate. Erano dunque i comandanti della guarnigione militare del castello di Cesana, o più semplicemente i [[Feudatario|feudatari]] o signori del paese. Verso la metà del [[XV secolo]], abbandonarono tutte le prerogative di comandanti militari e accettarono dall'Abate di Civate l'investitura di [[Livellario|livellari]] dell'azienda agricola di Cesana denominata La Fontana, e da quel momento lasciarono l'amministrazione civile del comune ai Mauri e ai Gerosa. Leone Tettoni suggerisce anche la [[blasonatura|descrizione araldica]] dello [[stemma]]. ''[[Interzato in fascia]]: nel primo d'oro all'aquila di nero coronata d'oro; nel secondo d'azzurro a due [[Conchiglia (araldica)|conchiglie]] d'argento; nel terzo d'argento, ad una conchiglia d'azzurro. Lo scudo è posto [[in cuore]] all'[[aquila bicipite]].'' <ref name=":0" />
* I Mauri: erano [[Guelfi e ghibellini|ghibellini]] originari del comune di [[Eupilio]], si diffusero rapidamente in tutto il [[Ducato di Milano]] e in tutta [[Italia]]. I Mauri di Cesana ebbero sempre parte dominante nel governo del [[comune]]. Il loro stemma più antico è stato conservato fino a oggi nel ''Codice Carpani'' del [[Museo Civico di Como]], ma verso la metà del [[XVI secolo]], prevalse del medesimo stemma la forma semplificata, fino a che nella seconda metà del [[XVII secolo]], si diffuse l'errata convinzione che i Mauri fossero originari dell'[[Africa]], e allora i Mauri di Cesana e di [[Suello]] si affrettarono a elaborare un nuovo stemma conservato nel ''Codice [[Marco Cremosano|Cremosano]]'' dell'[[Archivio di Stato di Milano]] e così descritto: ''Interzato in fascia: nel primo d'oro, all'aquila di nero, coronata dello stesso; nel secondo d'argento, al castello di rosso, merlato alla ghibellina, aperto e finestrato del campo, sormontato da una testa di Moro posta tra le due torri; nel terzo [[bandato]] di rosso e d'oro.''<ref name=":0" />
* I Gerosa: famiglia di origine [[Guelfi e ghibellini|ghibellina]], inseguiti dai [[Guelfi e ghibellini|Guelfi]] bergamaschi e costretti ad abbandonare la loro sede originaria in [[Valle Imagna]], cercarono ospitalità in [[Brianza]] (tradizionalmente ghibellina) e in particolar modo a Cesana Brianza, dove ricoprirono costantemente cariche pubbliche. Il ramo principale di questa famiglia ebbe come ultima erede Maria Caterina Gerosa, fondatrice delle Suore di Carità. Lo [[Stemma|stemma gentilizio]] della famiglia Gerosa è conservato nell'archivio della Casa Generalizia delle Suore di Carità e in termini araldici è descritto così: ''[[Troncato|spaccato]] di verde, con braccio umano vestito di rosso e tenente un sacchetto, e d'azzurro, caricato di due stelle d'oro, con due fasce, una d"argento e l'altra d'oro attraversanti sul tutto.''<ref name=":0" />
* Gli [[Stefanoni]]: famiglia aderente al partito dei [[Guelfi e ghibellini|Guelfi]]. Fu perseguitata dal signore di Milano [[Bernabò Visconti|Barnabò Visconti]], ma il successore [[Gian Galeazzo Visconti]] le concesse l'[[amnistia]] e la riammise nel possesso dei suoi beni e diritti. Descrizione dello stemma conservato nel ''Codice Bonacina'' T 190 dell'Archivio Araldico Vallardi di Milano: ''d'oro al [[Scaglione (araldica)|capriolo]] d'azzurro, caricato a tre stelle del campo a sei punte e con la cima tagliata dal campo d'argento, al [[Gatto (araldica)|gatto]] nero passante.''
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* Chiesa parrocchiale di San Fermo, costruita probabilmente alla fine del [[IX secolo]] <ref name=":0" />. Difatti, la chiesa dei Santi Fermo e Rustico risulta elencata tra le dipendenze della [[Pieve di Incino]] fin dal [[XIII secolo]], mentre in seguito passò alla [[Pieve di Incino|Pieve di Villincino]] (Erba)<ref name=":0" />. Parrocchia della [[Arcidiocesi di Milano|Diocesi di Milano]], venne ricostruita agli inizi del [[XVII secolo]] in sostituzione di una precedente chiesa, quest'ultima originariamente a [[navata]] unica e in seguito ampliata con l'aggiunta di due navate laterali.''<ref name=":06" />'' La chiesa fu consacrata nel 1615 dal cardinale [[Federico Borromeo]].''<ref name=":06" />'' Geograficamente è collocata nel centro abitato del comune in una posizione rialzata rispetto alla piazza che la ospita. La [[facciata]] è suddivisa in tre grandi parti e presenta in pietra a protezione del portale d'ingresso. L'interno della chiesa è suddiviso in tre [[Navata|navate]] da [[Pilastro|pilastri]], quelle laterali si concludono con le rispettive cappelle dedicate al SS. Crocifisso e alla [[Madonna del Rosario]]. La [[Navata|navata centrale]], invece, si conclude con l'[[arco trionfale]] e con le [[balaustre]], che delimitano il presbiterio con mensa in marmi policromi centrale, [[ambone]] posizionato in corrispondenza della balaustra e [[altare maggiore]] in marmi policromi. È interessante ricordare che i Santi soldati Fermo e Rustico, di origine bergamasca, sarebbero stati uccisi il 9 agosto 304 per ordine dell'imperatore Massimiano a motivo della loro fede cristiana, infatti, oggi il 9 agosto è per i cesanesi festa patronale.<ref>{{Cita libro|autore=Tarcisio Valsecchi|titolo="La Parrocchia di S. Fermo in Cesana Brianza con Suello al tempo di S. Carlo"}}</ref>
*Santuario della [[Nostra Signora del Monte Carmelo|Madonna del Carmelo]] ("Oratorio del Santisimo Rosaii" come recita l'iscrizione in pietra datata 1704 e posizionata sopra il portale d'ingresso). Originariamente l'Oratorio fu edificato per costituire la sede della Confraternita del Santissimo Rosario, costituita nell'anno 1592 nella parrocchia di Cesana con [[Suello]]. I membri, non avendo una vera e propria sede dove riunirsi, decisero di edificare a proprie spese l'edificio. Però, verso la fine del [[XVIII secolo]], l'imperatore d'Austria [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]], Duca di Milano, dispose la soppressione nelle Parrocchie delle Confraternite esistenti. Il parroco di Cesana di allora, Carlo Alfonso De La Hoz, colse l'occasione per fare richiesta di "cambio d'uso" dell'edificio, da luogo di culto a casa a servizio dell'abitazione parrocchiale, anche se, continue suppliche da parte dei parrocchiani riescono a bloccare questa iniziativa. Pochi anni dopo, con l'ingresso a Milano di [[Napoleone Bonaparte]] e con la morte del parroco De La Hoz nel 1797, il popolo elegge il sacerdote Carlo Castelnuovo come nuovo parroco di San Fermo. In seguito alle requisizioni napoleoniche, anche l'Oratorio finisce nell'elenco dei molti beni ecclesiastici vacanti e il generale Giuseppe De La Hoz, nipote del parroco da poco defunto, chiede e ottiene l'acquisizione della chiesetta a mezzo di suo procuratore, Leone Viterbi. Dopo la morte del generale De La Hoz, l'oratorio di Cesana passa pienamente nelle mani del Viterbi, ma costui, senza indugi vende l'edificio al prezzo di mille lire ai signori milanesi Castelnuovo Giovan Maria e Conti Giuseppe Antonio. Essi però sono solo dei prestanome: il vero acquirente è il cesanese don Carlo Castelnuovo, fratello di Giambattista, vescovo di Como. La chiesetta è da questa data definitivamente assicurata ai parrocchiani cesanesi, che ne diventeranno proprietari per lascito ereditario. I signori Conti e Castelnuovo di [[Milano]], divenuti i proprietari dell'Oratorio, vi portarono una statua da vestire e vollero che venisse abbigliata in figura di Madonna come quella che veneravano nella centralissima parrocchia milanese di [[Santa Maria del Carmine]]. Da allora, nella chiesa si impone l'antica [[Nostra Signora del Monte Carmelo|Madonna del Carmelo]]. Nelle alterne vicende storiche del Santuario, il dato costante è la devozione popolare alla Vergine Maria. La festa liturgica della Madonna del Carmelo viene celebrata il 16 luglio.<ref>{{Cita libro|autore=Fernanda Mauri|titolo="Risplende la Regina", omaggio a una inedita Madonna "vestita"}}</ref>
 
== Società<ref name=":0" /> ==
=== Evoluzione demografica ===
*335 nel [[1751]]
*309 nel [[1771]]
*446 nel [[1805]]
*{{formatnum:1228}} dopo annessione di [[Pusiano]] e [[Suello]] nel [[1809]]
*592 nel [[1853]]
*604 nel 1862<ref name=":0" />
*790 nel [[1901]]
*790 nel 1901
*1807 come ''Cesello Brianza'' nel [[1931]]
*1810{{formatnum:1807}} come ''Cesello Brianza'' nel [[1936]]1931
*2074{{formatnum:1810}} come ''Cesello Brianza'' nel [[1951]]1936
*{{formatnum:2074}} come ''Cesello Brianza'' nel 1951
*1274 nel [[1961]]
*{{formatnum:1274}} nel 1961, la popolazione attiva risultava di 516 persone: 31 lavoratori agricoli e 430 lavoratori dell'industria.<ref name=":0" />
*1589 nel 1971<ref name=":0" />
{{Demografia/Cesana Brianza}}
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Fra il [[1928]] e il [[1955]] la località era servita dalla fermata ''Cesana-Bosisio'', posta lungo la [[Tranvia Como-Erba-Lecco]]<ref>[[Francesco Ogliari]], ''Como nella scienza e nei trasporti'', TIBB, Edizione speciale fuori commercio, Milano, novembre 1987.</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
{{Provincia di Lecco}}
* {{Cita libro|autore-capitolo=Annalisa Borghese|titolo=Il territorio lariano e i suoi comuni|annooriginale=1992|editore=Editoriale del Drago|città=Milano|p=170|capitolo=Cesana Brianza|cid=Borghese}}
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Comuni della provincia di Lecco}}
{{Parco della Valle del Lambro}}
{{Squadra dei Mauri}}
{{portale|Lombardia}}
 
[[Categoria:Cesana Brianza| *]]