I tagli all'agenzia statunitense per gli aiuti all'estero hanno colpito i gruppi per la difesa dei diritti umani, i media indipendenti e le campagne per il monitoraggio delle elezioni in Russia, Bielorussia e Moldova. Nell'Ue esulta Orbàn: "renderemo la vita alle ong impossibile"
Mosca e Minsk accolgono con gioia l'imminente smantellamento dell'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid).
I gruppi per la difesa dei diritti umani, i ricercatori sanitari e i media indipendenti hanno al contrario espresso preoccupazione per l'impatto che la revoca dei finanziamenti potrebbe avere sulle loro attività.
Così Trump sta smantellando Usaid
L'amministrazione Trump ha dichiarato che l'agenzia per gli aiuti esteri, che fornisce miliardi di dollari in aiuti umanitari a progetti fuori dagli Usa, sarà quasi completamente chiusa. Una mossa che si inserisce nel più ampio progetto di tagli guidato dal miliardario sudafricano Elon Musk, volto a semplificare la burocrazia del governo statunitense.
Giovedì l'amministrazione Trump ha annunciato un piano per portare il numero di lavoratori dell'agenzia da 10mila a circa 290, limitando al massimo il suo raggio di azione.
Le reazioni in Russia allo stop all'agenzia
Mosca ha festeggiato la mossa di Trump. La portavoce del ministro degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato giovedì che Usaid "è tutto tranne che un'agenzia di aiuti, sviluppo e assistenza: è uno strumento per rovesciare i governi, l'ordine politico e la sovranità degli Stati".
L'ex presidente e vicepresidente del consiglio di Sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha definito "intelligente" la scelta di smantellare l'agenzia.
Diversi gruppi per la difesa dei diritti a rischio in Russia
Usaid ha operato in Russia per venti anni, fino a quando è stata costretta ad andarsene nel 2012. In quel periodo ha finanziato campagne per la salute pubblica e iniziative nella società civile. Ma i gruppi della società civile che aiutano i dissidenti russi affermano che la chiusura di Usaid metterebbe a rischio il loro lavoro, in futuro.
Ovd-Info si occupa di aiuto ai detenuti politici e di assistenza legale a coloro che sono perseguiti. I loro portavoce hanno dichiarato che lo smantellamento dell'agenzia avrà un impatto minimo su Ovd, ma metterà in crisi decine di organizzazioni simili. "Senza Usaid, il nostro lavoro diventerà molto più difficile", hanno dichiarato.
Kovcheg, un gruppo che aiuta i russi in fuga all'estero a trovare asilo, supporto legale e psicologico, ha dichiarato di aver perso il 30 per cento del suo budget a causa dei tagli di Musk e Trump.
"È una vergogna", ha dichiarato la fondatrice di Kovcheg, Anastasia Burakova. Ha poi aggiunto che, anche se l'organizzazione probabilmente sopravvivrà, sarà difficile trovare finanziatori fra i cittadini russi.
Le autorità russe hanno designato molte organizzazioni per i diritti umani come "agenti stranieri", scoraggiando i potenziali donatori e vietando la pubblicità.
Boris Zimin e Mikhail Khodorkovsky, ex oligarchi in esilio ed esponenti dell'opposizione russa, hanno annunciato un programma di sostegno di 600mila dollari per progetti in lingua russa e ucraina. La proposta è stata accolta con sospetto dai blogger ucraini e dai social media.
La chiusura di Usaid rafforza Lukashenko in Bielorussia
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, che è stato recentemente rieletto in un'elezione farsa, ha affermato che la decisione di smantellare l'agenzia sia stata favorita dai suoi appelli a un "reset" delle relazioni tra la Bielorussia e gli Stati Uniti.
In Bielorussia, i gruppi per i diritti che sostengono i prigionieri politici nel Paese dovrebbero subire enormi tagli. Associated Press ha riferito che fra i 60 e gli 80 gruppi vicini all'opposizione in esilio rischiano di dover fare tagli al personale, di interrompere i loro programmi o di chiudere definitivamente.
Il principale gruppo per i diritti umani del Paese, Viasna, il cui fondatore Ales Bialiatski ha vinto il Premio Nobel per la pace nel 2022, ha dichiarato che il congelamento dell'Usaid comprometterà significativamente il suo lavoro.
Un attivista dell'associazione bielorussa dei giornalisti ha dichiarato che su 30 media bielorussi che operano all'estero, sei sono in rosso e sono stati costretti a chiudere.
Secondo l'organizzazione sono stati congelati aiuti per un totale di 1,7 milioni di dollari, più della metà dei fondi che ricevevano i media indipendenti costretti alla fuga dal Paese dopo la penultima vittoria Lukashenko, nel 2020.
Lena Zhivoglod è la direttrice di Honest People, creato nel 2020 per contrastare la narrazione ufficiale di Lukashenko. Honest People presto dovrà licenziare 15 membri del personale e rescindere il contratto di affitto dell'ufficio del gruppo a Varsavia, in Polonia.
Senza Usaid, rischio brogli elettorali in Moldova
I finanziamenti dell'Usaid arrivano anche ai gruppi che monitorano le elezioni in Moldova. Lì, gli osservatori europei hanno accusato la Russia di essersi intromessa nelle due elezioni dello scorso anno, finanziando anche pratiche di voto di scambio.
L'Associazione Promo-Lex è una Ong che difende democrazia e diritti umani in Moldova. I fondi che Washington manda coprono circa il 75-80 per cento dei suoi progetti, che includono il monitoraggio delle elezioni, il finanziamento politico e la supervisione parlamentare.
"Senza aiuti immediati, queste attività non potranno continuare come prima", ha dichiarato Ion Manole, direttore esecutivo dell'associazione.
"Il nostro lavoro da osservatori è fondamentale per garantire la trasparenza del processo elettorale in Moldavia. La Russia già adesso interferisce attraverso il finanziamento illecito dei candidati filorussi, la corruzione e la disinformazione".
Viktor Orbàn celebra la fine di Usaid
Anche l'ungherese Viktor Orbán celebra la scomparsa di Usaid. Venerdì mattina ha dichiarato che il suo governo intraprenderà azioni legali per eliminare le ong e i media che operano nel Paese e che ricevono finanziamenti dagli Stati Uniti e da organizzazioni internazionali.
Orbán ha elogiato la decisione di Trump di smantellare l'Usaid, sostenendo che quei fondi siano stati usati per finanziare organizzazioni che hanno cercato di "rovesciare" il suo governo.
"Ora è il momento di smantellare queste reti internazionali, devono essere spazzate via", ha detto Orbán. "La loro esistenza va resa legalmente impossibile".